sabato 15 gennaio 2011

Il discorso del Cardinale di Milano agli amministratori lecchesi

Ieri sera a Lecco si è svolto il incontro del Cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi con gli amministratori ed i politici locali. Ecco una sintesi dell'intervento ispirato alla parabola del seminatore da cui ha preso spunto anche l'ultimo “Discorso alla Città” di Sant’Ambrogio. Per il testo integrale invece clicca qui...>>

Introduzione: un servizio importante.
Il Cardinale esprime la propria riconoscenza e il ringraziamento a coloro che attraverso l’amministrazione del territorio offrono un servizio qualificato contribuendo significativamente alla costruzione del bene comune al servizio della persona. Nell’evidenziare la caratterizzazione locale dell’attività amministrativa, individua le difficoltà dell’operare con risorse sempre più scarse. Ma l’impegno amministrativo, se ben vissuto, permette alla gente di comprendere e rivalutare l’importanza dell’azione politica.

1. In ascolto di una parabola.
L’Arcivescovo di Milano si rivolge agli amministratori esortandoli a guadagnarsi la stima con l’onestà del servizio e invitandoli a cercare con fiducia il dialogo nelle comunità cristiane. Riprende, quindi, con riferimento al “Discorso alla Città”, la parabola “del seminatore” per rileggere in profondità il vissuto quotidiano come occasione per riappacificarsi con se stessi, con i problemi di tutti i giorni.

2. Il seminatore e i diversi terreni della semina.
Come il seminatore, il sapiente amministratore pubblico si trova di fronte a quattro diversi terreni: con generosità affida la semente non al solo terreno buono, ma anche al terreno che si trova lungo la strada, tra le pietre e in mezzo ai rovi. Gli amministratori sono le persone che per prime possono e devono occuparsi della cura di tutto il territorio. Per giungere a questo traguardo, il Cardinale riprende quanto detto nel Discorso alla Città: l’apertura di quattro cantieri sociali per favorire il confronto delle esperienze e mettere in comune le risorse. Questo è necessario per affrontare seriamente ed efficacemente i problemi.

3. Un seminatore fiducioso e che sa trasmettere fiducia.
In tempi di crisi, raro è il desiderio di progettare serie condizioni e situazioni di vita nuove, per tutti più giuste; ma la crisi è quell’opportunità dalla quale può nascere, pur tra molteplici sofferenze, il nuovo e il buono. L’atteggiamento di fiducia degli amministratori consiste anzitutto nella capacità di considerare e comunicare positivamente il proprio compito, facendosi promotori di una fiducia condivisa. Occorre seminare relazionalità.

4. Uno sguardo profetico.
Siamo in un tempo in cui si è indebolita la comunicazione tra le persone. La “profezia” di questo tempo, per chi amministra, chiede perciò di seminare relazionalità. Per costruire la polis non basta sentirsi singoli cittadini di un territorio, portatori di diritti e doveri: occorre sperimentarsi con-cittadini, superando la logica che presta attenzione solo alla somma delle istanze delle singole categorie. La negoziazione tra i diversi bisogni dei differenti gruppi sociali deve essere posta in un orizzonte di bene comune, condiviso, sostenibile e capace di futuro.

5. Un seminatore paziente e lungimirante. 
L’amministratore deve essere lungimirante e paziente per poter discernere ciò che è fondamentale e ciò che invece è trascurabile, affrontabile in un secondo tempo, rimanendo in profondo ascolto della necessità della vita quotidiana, che spesso viene dimenticata a favore di ciò che è straordinario, accattivante, capace di suscitare forti emozioni.
Occorre preoccuparsi di creare il consenso autentico intorno alle scelte da assumere, specie per quelle più rilevanti. Occorre creare occasioni di lavoro duraturo e la possibilità di disporre di una casa a condizioni accessibili ai giovani, offrendo loro spazi di sano e autentico protagonismo. Un’azione lungimirante è quella che sostiene la famiglia nelle sue esigenze concrete. Lungimiranza è anche preservare il patrimonio ambientale, senza devastarlo per fare spazio a nuovi insediamenti, commerciali o residenziali, non strettamente necessari. Amministratore lungimirante è colui che sa compiere scelte in funzione anche della comunità “del domani” e non solo dell’immediato tornaconto del consenso elettorale.
Il Cardinale invita quindi a riconoscere le nuove vocazioni alla politica, a sostenerle, formarle, introdurle al servizio e lasciare loro il posto a tempo opportuno.

6. Una tenace perseveranza.
Un ultimo atteggiamento positivo è la perseveranza. Perseverare non significa però procedere su linee prefissate e non più modificabili. L’approccio ideologico è cattivo consigliere, come d’altra parte quello puramente pragmatico disposto ogni giorno a mutare gli obiettivi in vista dell’interesse del momento.
L’approccio migliore, suggerito dalla Bibbia, è quello antropologico e storico: quello che conosce e vuole affrontare il faticoso orientarsi della libertà, l’incerto progredire delle decisioni, le resistenze che si oppongono a ogni scelta. Perseverante è quell’amministratore che sa sopportare le avversità. È nella pratica della vita di fede e nella preghiera regolare che l’amministratore cristiano accresce la virtù della perseveranza. Così nelle difficoltà troverà non solo lo sconforto, ma anzitutto l’occasione per rigenerare il proprio servizio e renderlo più attento e autentico.

7. Il buon seme.
Come il buon seme, anche le scelte dell’amministratore devono essere buone, in tutto e non soltanto nelle intenzioni, nelle finalità o nei modi. Il seme buono è il bene dell’uomo stesso, della persona umana, colta nella sua struttura di base, nei suoi dinamismi profondi e nelle sue fondamentali finalità. L’amministratore che vuole essere come il seminatore è chiamato a diffondere il buon seme dell’umanizzazione, realizzando il più possibile le condizioni per una vita sempre più dai tratti pienamente umani, di quella stessa umanità che risplende in Cristo Gesù.

8. Giustizia e benevolenza.
La difesa e la promozione della persona umana nei suoi diritti e doveri costituisce il criterio fondamentale e irrinunciabile di ogni azione umana. L’amministratore semina umanità, umanizza il territorio che amministra, quando opera con giustizia e quando costruisce giustizia. Come dice l’etimologia della parola, sindaco è l’“amministratore di giustizia” che tratta tutti i cittadini allo stesso modo.
Un contributo concreto verrà da una maggiore intesa e sinergia tra le diverse istituzioni sul territorio e tra le amministrazioni vicine. L’amministratore semina umanità anche quando agisce animato dalla benevolenza nei pensieri, nelle parole e nelle azioni.

Conclusione: “fruttò cento volte tanto”.
Per evitare di restare paralizzati da una sensazione di sproporzione tra le attese della gente e quanto si riesce a fare da amministratori con le risorse a disposizione è necessario fare affidamento alla parola del Signore. Alla luce della Parola evangelica, il bene, pur se piccolo seme, è destinato a crescere, progressivamente lungo la storia, a contagiare gli altri, finché giungerà al suo compimento.



Per scaricare il discorso completo dell'Arciverscovo clicca qui...>>

Tutto e il contrario di tutto per non prendere una posizione

In settimana la Giunta Comunale ha incontrato il Comandante della Polizia Locale per parlare dei recenti episodi che hanno contrassegnato l’operato dei vigili urbani. In particolare ci si sarebbe soffermati sulle contravvenzioni elevate ad alcuni commercianti perché avrebbero cominciato anzitempo i saldi. A questo proposito il Sindaco Andrea Robbiani ha dichiarato mediante una nota stampa: “Prendo atto che questa iniziativa pur rientrando nella normale attività della Polizia Locale non era stata comunicata all’amministrazione. Uno dei principi che deve ispirare l’operato quotidiano della Polizia Locale è quello della fermezza, unito peraltro ad una dose di buon senso ed equilibrio”. Che vuol dire tutto e il contrario di tutto, cioè esattamente niente. E poi: “Se i commercianti sanzionati,  ritengono di essere stati puniti per aspetti che invece rientrano nella norma, è loro diritto  presentare le opportune controdeduzioni agli uffici del commercio, i quali, nell’ambito delle  competenze che li contraddistinguono, potranno confermare o annullare gli accertamenti”. Eh no, troppo comodo!!! Così è veramente da Ponzio Pilato. Se si ravvisano dei comportamenti errati è giusto che l’Amministrazione Comunale intervenga. Se un cittadino sbaglia paga la multa, ma se a sbagliare sono gli organi preposti al controllo non ce la si può cavare sostenendo che ci si può appellare e fare ricorso, specialmente se gli organi preposti sbagliano troppo di sovente.

Insieme per Merate

Centro sportivo... che fatiscenza!

Il Centro sportivo comunale di Via Giacomo Matteotti, per intenderci le piscine e la palestra, giacciono in uno stato di totale abbandono. Le strutture fatiscenti e totalmente inadeguate non sono sicuramente degne di una Città come Merate, seconda per abitanti della Provincia di Lecco. Strutture vecchie, desuete, umidità dappertutto, servizi insufficienti. La presente Amministrazione ha pensato di intervenire? Ma il Gestore, oltre ad incassare gli introiti, che fa? Non si occupa dell'ammodernamento degli impianti? Se si continua di questo passo, tra qualche anno, sarà più facile demolire tutto e rifare che semplicemente integrare quelle carenze che oggi sono evidenti. Non si trova una piega di bilancio per, magari, avviare qualche sistemazione piuttosto che trovare pieghe per far saltare fuori soldi, gettati al vento, per le luminarie? L'Oratorio di Merate ha realizzato, recentemente una palestra e sta programmando l'installazione di un campo di calcio  in erba sintetico: il Comune cosa fa? Progetta qualche struttura realizzabile e non solo avveniristici progetti (di difficile realizzazione)? I cittadini chiedono poche cose, ma ben fatte... è ovvio che se quelle poche non vengono nemmeno prese in considerazione!


V.S.

venerdì 14 gennaio 2011

Brugarolo, il traffico è servito

Via Laghetto non si può definire un’autostrada, ma neanche una strada forse… E’ poco più di un tratturo asfaltato, ma molti la usano lo stesso come scorciatoia per saltare il semaforo di Cernusco Lombardone. Perciò è sovrautilizzata rispetto alle caratteristiche del percorso, alla larghezza e alla conformazione del terreno circostante. Adesso poi che qualcuno ha avuto la brillante idea di sfruttarla come tracciato alternativo a via XXV Aprile che è chiusa per lavori…!!! Ma come si fa a pensare di dirottare su una strada di campagna il traffico di attraversamento di Brugarolo?!? Il risultato è sotto gli occhi di tutti: code da Brugarolo verso Merate e Cernusco, code da Osnago, Ronco, Verderio verso Brugarolo, la rotonda tra all’incrocio tra via Laghetto medesima e la Provinciale 54 è sempre intasata e Brugarolo sta diventando una camera a gas, oltre che estremamente pericolosa a causa del traffico.Era meglio indicare prima della rotatoria tra le Vie XXV Aprile - II Giugno - Sandro Pertini l’obbligo di deviazione in modo da dirottare parte del traffico su altre strade più lontane dal centro abitato. A meno che qualcUno non voglia effettuare prove tecniche di alternativa alla bretellina tra Cernusco e Merate che è stata soppressa. Questo qualcUno lo aveva già detto in un’assemblea pubblica che non c’è bisogno della nuova tangenzialina per alleggerire il carico al nodo tra la vecchia SS36 e la SP54 perché tanto esiste già. Per questo qualcUno sarebbe proprio il tragitto Via Cavalieri di Vittorio Veneto di Cernusco - via Pertini - via Laghetto. Et voilà, il traffico è servito!

Z.Z.

Acqua pubblica: sì della Consulta, la parola ai cittadini

La Corte Costituzionale ha ammesso due quesiti referendari proposti dai movimenti per l’acqua. A primavera gli uomini e le donne di questo paese decideranno su un bene essenziale. La vittoria dei “sì” porterà ad invertire la rotta sulla gestione dei servizi idrici e più in generale su tutti i beni comuni.
Attendiamo le motivazione della Consulta sulla mancata ammissione del terzo quesito, ma è già chiaro che questa decisione nulla toglie alla battaglia per la ripubblicizzazione dell’acqua e che rimane intatta la forte valenza politica dei referendum.
Il Comitato Promotore oggi più che mai esige un immediato provvedimento di moratoria sulle scadenze del Decreto Ronchi e sull’abrogazione degli AATO, un necessario atto di democrazia perché a decidere sull’acqua siano davvero gli italiani.
Il Comitato Promotore attiverà tutti i contatti istituzionali necessari per chiedere che la data del voto referendario coincida con quella delle elezioni amministrative della prossima primavera.
Da oggi inizia l’ultima tappa, siamo sicuri che le migliori energie di questo paese non si tireranno indietro.


giovedì 13 gennaio 2011

Convocato il Consiglio di Gestione del Lago di Sartirana

Finalmente il Signor Sindaco Andrea Robbiani, in qualità di Presidente, dopo le sollecitazioni del nostro Consigliere Comunale Giovanni Battista Albani, si è degnato di convocare il Consiglio di Gestione della Riserva Naturale del Lago di Sartirana, composto da Consigliere Comunali e da Rappresentanti delle Associazioni ambientaliste del territorio. Finalmente perché è da mesi che non si riuniva sebbene ci siano importanti argomenti da affrontare e sebbene il Signor Sindaco aveva promesso e sbandierato in campagna elettorale che avrebbe risolto i problemi della Riserva, che è anche un SIC, Sito di Interesse Comunitario. I mesi sono passati e niente è mutato… Durante la riunione, fissata per mercoledì 19 gennaio alle ore 20.30 presso il nuovo edificio di accoglienza realizzato in prossimità della foce, saranno trattati i seguenti punti all’Ordine del Giorno:
  1. Presentazione del nuovo Direttore (scelto dopo che il precedente Paolo Vitali ha negato la disponibilità a mantenere l’incarico perché tanto nessuno lo ascoltava)
  2. Situazione finanziamenti Regionali
  3. Situazione parere regionale situazione per approvazione Piano SIC
  4. Discussione per stesura programma annuale di gestione
  5. Relazione dei lavori svolti nel precedente anno (Quali??? Quelli preventivati dalla precedente Amministrazione forse…)


Insieme per Merate

Il Cardinale incontra gli Amministratori locali

Inizierà a Lecco domani, venerdì 15 gennaio, alle ore 21.00 nella Sala Cenacolo Francescano (Lecco, Piazza Cappuccini, 3), la serie di appuntamenti durante i quali l’Arcivescovo di Milano cardinale Dionigi Tettamanzi incontrerà gli Amministratori delle Istituzioni presenti sul territorio della Diocesi ambrosiana. La riflessione del card. Tettamanzi punterà sul tema “Cristiani in politica. Tutti responsabili di tutti”, delineando - tra l’altro - quale sia il “posto” dei cristiani in politica e quale rapporto deve intercorrere tra questi ultimi e la comunità cristiana. Si rinnova anche quest’anno un appuntamento significativo per la Chiesa ambrosiana, che in questo modo ha l’opportunità di proseguire la propria riflessione morale, perché la politica e l’amministrazione pubblica siano realmente valore per cui spendersi, una “vocazione”, un servizio competente e luogo di impegno serio per il bene
comune.
L’incontro dell’Arcivescovo con gli Amministratori locali, dopo l’appuntamento di domani a Lecco proseguirà secondo queste date:
  • Varese: Giovedì 21 gennaio ore 21 Collegio De Filippi - Sala Pigionatti, Via Brambilla, 15
  • Monza: Venerdì 22 gennaio ore 21 Teatro Comunale, Aula Binario 3, Piazza Castello
  • Milano: Venerdì 5 febbraio ore 21 Auditorium Alberione, Via Giotto, 36.
Ulteriori informazioni su www.chiesadimilano.it.


don Davide Milani
Responsabile Comunicazione
Arcidiocesi di Milano

mercoledì 12 gennaio 2011

Meratopoli

Il Sindaco gioca con la vita quotidiana dei cittadini che però non si stanno divertendo affatto!!!


Tira il dado: due. Passi vicolo Corto e ti fermi sulla casella “Probabilità”, prendi la carta che ti fa raddoppiare il punteggio. Avanzi di altri due passi, superi vicolo Stetto e arrivi sul riquadro “Tassa patrimoniale”: paghi due euro per ogni ora di parcheggi. Salti il turno, sosti due ore e paghi al banco quattro euro. Tira ancora il dato, due: “Imprevisti”. Dall’incrocio tra la Statale e via Terzaghi torna al via perché non puoi svoltare a sinistra. Ricominci da capo: sei più quattro fanno dieci. “Prigione!” perché hai svoltato lo stesso: salti il giro e paghi trentatrè euro di multa. Tira il dado: quattro più quattro otto, giungi in via XXV Aprile, ritiri i dadi perché sono usciti due numeri uguali. Due, “Posteggio gratuito”, ne sono rimasti solo nelle frazioni. Ancora due: “Imprevisti”. Via XXV Aprile è chiusa al traffico per alcuni lavori stradali per l’elettrodotto della “Fomas”. Non lo sapevi perché nessuno ti aveva avvisato e i cartelli non sono stati esposti. Torna indietro di cinque e riparti da via Pertini. Nove: stazione Nord di Cernusco Lombardone, paghi un euro per il biglietto dell’autobus che ti riporti a Merate, ma il bus navetta non esiste anche se il Sindaco ne parla da un anno e mezzo e aspetti un giro per niente, più un altro per riuscire ad attraversare l'incrocio tra la ex Ss 36 e la Provinciale 54 che il Sindaco di Merate non vuole riqualificare. Cinque: “Prigione!” perché hai attraversato fuori dalle strisce pedonali in centro. Quattro e due fa sei, “Imprevisti”: vai dal meccanico perché ti si è rotta la macchina a causa delle buche per strada. Torni indietro di quattro in via Antonio Baslini, ma non sei residente e non puoi passare, fai il giro più largo e torni indietro di altri due. Di nuovo “Prigione!“ perché i vigili di hanno sorpreso a fare il furbo passando da via Luciano Manara dove i cartelli non ci sono. Ti fermi ancora, paghi la penale e poi evadi perchè il Commissariato di Polizia non si fa più e non è stata potenziata la Compagnia dei Carabinieri. Tira il dado. Nove: Parco del Belgiojoso, vorresti comperarlo ma tra multe, penali e parcheggi non hai più soldi. Il Sindaco allora lo cede per costruire dei condomini. Otto: concludi il giro ma arrivi ancora sugli “Imprevisti”, torni indietro senza passare dal via, non prendi nemmeno i venti euro per aver concluso il giro, ritorni nei parcheggi a pagamento, paghi e ricominci tutto da capo. Accanto a te c’è il Sindaco: lui non paga mai niente perché nelle “Probabilità” ha pescato la carta del pass per posteggiare dove vuole e quando vuole gratis.

R.I.

martedì 11 gennaio 2011

Ipse dixit

"Lega Nord e Popolo della Libertà, uniti nell‛amministrazione della città, in un progetto fondato su valori radicati e per rispondere alle istanze del territorio. Due forze politiche che credono nella possibilità di avere una struttura comunale più efficiente, aperta, partecipata e attenta ai bisogni della cittadinanza. L'obiettivo primario è quello di promuovere e restituire valore, attraverso un'efficace azione amministrativa, alle nostre realtà sociali, economiche, culturali e ambientali, consapevoli che, se gestite con una visione innovativa, rappresentano nell'immediato e a lungo termine la più grande occasione di sviluppo economico alternativo del territorio, basata sulla qualità dei servizi e sul rispetto dell'ambiente... E' fondamentale riorganizzare la macchina amministrativa comunale secondo criteri di effi cienza e funzionalità affi nché possa rispondere con prontezza alle esigenze della collettività". Dal programma elettorale della lista "Robbiani Sindaco". Ogni commento è superfluo: l'aumento delle tariffe dei parcheggi, le multe ai commercianti, la viabilità caotica, i tagli ed il mancato sostegno alle associazioni, alcuni funzionari municipali fuori controllo, il nuovo Pgt che prevede altro cemento, l'isolamento rispetto agli altri Comuni del Distretto... dicono che di tuttò ciò non è stato fatto niente di niente, dicono che si è andati esattamente nella direzione opposta. Che qualcuno della Maggioranza ponga un freno a questo dissennato e nocivo modo di agire del nostro Sindaco Andrea Robbiani. Se non lo vogliono fare per Merate, lo facciano per amor proprio e per non danneggiare i loro partiti...

Marco Airoldi

lunedì 10 gennaio 2011

Comitati di Frazione: il vero segreto della democrazia è il dialogo con i cittadini

Lo scorso 20 dicembre 2011, nel corso della Conferenza dei Capigruppo, per conto del nostro Gruppo di "Insieme per Merate" ho presentato una bozza di regolamento per il funzionamento dei Comitati/Consulte di Frazione previste dallo Statuto Comunale del 2001 e mai attivate finora. Abbiamo voluto in tal modo sollecitare la Maggioranza, ed il Consiglio Comunale tutto, ad avviare quanto prima, un’ attenta analisi su cosa occorra fare dopo la “fase iniziale”, così è stata definita dal Sindaco sinora, per rendere funzionante questo strumento nel modo più utile possibile alla vita partecipativa, cioè democratica di Merate. L’impostazione che ne ha dato finora la Maggioranza, ha trascurato alcuni aspetti, per negligenza o sottovalutazione, che rischiano di far naufragare la loro importante funzione, e farle approdare ad un puro circolo di volonterosi amici.
Nel corso delle prime assemblee pubbliche organizzate dalla nuova Giunta nelle frazioni (ottobre 2009)  senza che venisse data preventiva comunicazione che nel corso dell’assemblea si sarebbero insediati i Comitati, il Sindaco ha investito di tale ruolo quelli tra i presenti che si dichiararono disponibili a farne parte. Questo sistema è utile nel costituire i gruppi di volontari che organizzano una corsa campestre, ma può risultare dannoso quando lo utilizza una istituzione. Infatti in assenza di chiarezza sui compiti di tale organismo, i membri della Consulta di una Frazione (quello Brugarolo) pochi mesi dopo, scrissero censurando l’operato di un Consigliere (il nostro Roverto Riva) che aveva presentato un’interrogazione riguardante la frazione, azione prevista dai suoi compiti istituzionali e lo fecero qualificandosi come Consulta di Frazione. E’ chiaro, spero a tutti, che senza rappresentatività, il rischio è che queste persone si trasformino in comitato elettorale di una singola forza politica. Ma questo è solo il più vistoso delle “conseguenze indesiderate” generate dall’approccio tenuto finora.
Quando nel corso di una Conferenza dei Capigruppo del maggio scorso, ho espresso questa necessità (definire cosa siano a livello istituzionale investendo l’organo del Consiglio Comunale nella discussione) ho ricevuto “invito” dal Capogruppo di Maggioranza Ernesto Sellito, di avanzare proposte in tal senso. L’attuale Maggioranza è sempre pronta a rimbalzare sulle Opposizioni la loro inattività propositiva, e quindi raccogliendo l’invito (credo fattomi per chiudermi la bocca) ho presentato la bozza.
Forse l’Amministrazione attuale, carente nei contatti quotidiani con i cittadini, ha individuato i Comitati di Frazione come “sportello dei cittadini”. Oggi però la posta elettronica ha introdotto una netta novità nel modo in cui circolano le richieste dei cittadini, e questo può ragionevolmente far ritenere “sorpassata “ una consulta, se la si intende solo come raccolta "dei bisogni" dei cittadini. Quando ul Sindaco Andrea Robbiani pensa di essere in contatto con i cittadini perché riceve molte mail, dice una cosa solo parzialmente vera, perché in questa versione postmoderna della rappresentatività si sofferma ad esaltare la funzione della tecnologia dimenticando il suo/nostro ruolo di figure pubbliche. Che il cittadino (non sempre elettore) venga chiamato “a dire la sua” via web non significa che il web rafforzi , anzi fondi la democrazia. Il web può facilitare il consenso, ma non porta nulla a quel lavoro di costruzione della relazione tra società e Stato, che è il vero compito dimenticato della politica, e che il populismo di Lega e il "berlusconismo" oggi avversano (solo Gianfranco Fini non lo accetta). Questo ecocentrismo del “finire in rete” asseconda il convincimento che sia il votare, non ciò che si vota a fare la politica.
In questo circuito così impostato, è completamente assente chi si adopera per trovare soluzioni comuni a problemi comuni. Personalmente penso che la vera deficienza di oggi non stia nel raccogliere le richieste dei cittadini, ma nel sostenere il dialogo con i cittadini, vero segreto della democrazia. La promozione di sedi e di occasioni che consentano ai cittadini di discutere in modo informato e ragionato sui temi che li riguardano è a nostro avviso la sfida che le Consulte di Frazioni mettono davanti, ma questo deve avvenire in un consesso pubblico (altro errore dell’uso fatto finora delle Consulte).


Cesare Perego
Capogruppo consiliare
di "Insieme per Merate"

Passeggiare tranquilli invoglia a comprare

Faccio alcune considerazioni senza dar pareri, anche perché sui parcheggi a pagamento ancora una opinione non l’ho. Inizierei dicendo che le due categorie preposte a dire in modo consapevole cosa ne pensano siano due: commercianti e clienti abituali. Tutti gli altri, chi per esempio una volta al mese fa un salto in piazza e vuol mettere l’auto a pochi centimetri, forse è di parte.
Secondo: non dimentichiamo il fattore tempo. Diciamo che sapere se sia stata una idea lungimirante o no dovremo aspettare; a occhio azzarderei sei mesi, passati i quali si potranno sondare gli animi di esercenti e avventori. Ad oggi posso solo dire che oggettivamente (quindi inopinabilmente) le tariffe sono altine. Ma si sa che i soldi da qualche parte devono arrivare, frattanto che da colà dove si puote ciò che si vuole sarà reintrodotto l’ Ici, dopo che fu elettoralmente dismesso (lo faranno: federalismo decreti attuativi).
E’ una scelta che può danneggiare il commercio? Non saprei, forse sì; ma davvero per fare acquisti in centro devo parcheggiare davanti al Castello? La cosa importante di ogni decisione è che la Giunta sia pronta a fare marcia indietro se si rivelasse inadatta.
Diamo anche un po’ di credito al signor Sindaco, che da queste colonne abbiamo (meritatamente) criticato: ha in animo di ristrutturare la vivibilità di Merate. Benissimo, allora gli do un consiglio: approfitti del rientro alla normalità dopo le feste per pedonalizzare via Manzoni. E’ una proposta che vede lo sfavore di molti e con argomentate ragioni. Però proviamo, nulla di infallibile, nessuna decisione eterna; direi anche qui sei mesi di prova passati i quali si sonderanno gli animi (cosa non difficile in una cittadina come la nostra) e poi si vedrà il da farsi. Si studiano conseguenze viabilistiche e quant’altro e si prova. Giudizio puramente estetico: una città con un centro storico a misura d’uomo è meglio. Secondo me passeggiare tranquilli invoglia a comprare.

Edoardo Zerbi

Silenzio di tomba

Mi pongo due domande:
  1. Il Comune di Merate non ha versato, su alcune strade ed a partire dal 15 febbraio 2010, un liquido miracoloso denominato "biofix" per abbattere le polveri sottili? Abbiamo saputo più nulla né sui costi, né sui benefici!
  2. Il Comune di Merate non aveva promesso, a partire dal 1° gennaio u.s., un servizio navetta "ecologico" fra Merate e la Stazione di Cernusco?
Ernesto Passoni

domenica 9 gennaio 2011

Lettera morta

Con Deliberazione di Giunta Comunale n°97 del 27/07/2010 è stata istituita la ZTL (Zona a Traffico Limitato) con l’estensione del divieto di transito in via Collegio Alessandro Manzoni anche alla domenica pomeriggio. Nei giorni seguenti il Comandante della Polizia Locale ha provveduto come da delibera ad emanare i provvedimenti attuativi, cioè a pubblicare l’ordinanza, molto imbarazzante per gli errori e la scarsa intelligibilità, con la quale si applicava la decisione della Giunta. La delibera è rimasta, ma l’ordinanza invece è scomparsa e non si sa che fine ha fatto, senza che venisse divulgata un’altra ordinanza di rettifica o di cancellazione. L’idea della chiusura domenicale di via Manzoni è perciò caduta nel vuoto. Per fortuna!!! Perché sarebbe stato un colpo mortale al commercio ed alla valorizzazione del centro storico insieme al “caro parcheggi”. Prima di formulare delibere (che sono l’equivalente delle leggi a livello locale) sarebbe meglio che la prossima volta il Sindaco e gli Assessori ci pensino meglio. Oppure il progetto di bloccare la circolazione nel centro è ancora valido e stanno aspettando solo che le acque si calmino per portarlo a termine, magari d’estate, il 27 luglio!!!, quando la gente è in vacanza e in pochi possono dissentire.


Insieme per Merate