sabato 17 settembre 2011

Chi opera per la città lo fa volontariamente e merita più collaborazione dal Comune

Riportiamo la relazione integrale proposta dal'ex Presidente della Pro Loco Giacomo Ventrice durante l'Assemblea straordinaria dei soci di venerdì sera convocata per eleggete il nuovo Consiglio Direttivo in seguito alle sue dimissioni

Cari soci,
innanzitutto vorrei ringraziavi della Vostra presenza in una serata così importante per la nostra associazione. Non è certamente questa la data cui tutti pensavamo di portare a termine il mandato ma l’obiettivo era di terminare il nostro operato nel marzo 2012. Un obiettivo sicuramente alla nostra portata e che ci è stato impedito di raggiungere. Purtroppo però dobbiamo prendere atto di aver rispettato una tradizione che negli ultimi dieci anni ha visto succedersi alla presidenza di questo sodalizio ben sette presidenti, un numero troppo elevato vista la durata triennale delle cariche.
Ci sentiamo però in dovere di fare un distinguo rispetto al passato. Le nostre dimissioni non sono giunte a causa di “turbolenze” interne né tanto meno, come nel recente passato, di problemi legati all’aspetto economico - patrimoniale dell’associazione
Causa scatenante delle nostre dimissioni è stato l’annullamento di un’importantissima manifestazione quale il concerto “Time Dance Machine - Special Edition” programmato per la serata di sabato 11 giugno 2011 presso il parco della Villa dei Cedri. Penso che come cittadini siate già a conoscenza dell’intero accaduto, vista anche la notevole quantità di articoli giornalistici locali riportanti i fatti, ma voglio ripercorrere brevemente la vicenda per mettere a fuoco alcuni dettagli che ritengo rilevanti.
Per prima cosa vorrei ricordare che, alla fine del mese di novembre 2010, l’associazione ha presentato all’amministrazione comunale l’intera programmazione annuale 2011 comprensiva del concerto dell’11 giugno. In seguito, in data 24 gennaio 2011, è stata protocollata in Comune la richiesta di contributo una tantum per lo svolgimento dell’evento, in contemporanea con altre manifestazioni quali Cinema sotto le stelle e Conoscere Merate. L’addetto stampa Stefano Valagussa è stato incaricato quindi di occuparsi della modulistica necessaria per il concerto stesso, modulistica compilata in tutte le sue parti. Inizialmente l’evento era previsto presso il parco Canocchiale di Merate ma, a seguito della mancata autorizzazione della proprietà, si è scelto di trasferire il tutto presso Villa dei Cedri. Ottenuto il permesso in forma scritta dal responsabile della Villa, è stato stipulato un contratto con l’agenzia Zona Spettacolo, organizzatrice dell’evento. Il contratto prevedeva un compenso di 8400 € + iva con una penale di annullamento corrispondente al 30% del costo totale. L’associazione si sarebbe impegnata a pareggiare i costi attraverso sponsor e ricavi provenienti dalle consumazioni; nel frattempo l’agenzia ha fatto pervenire tutte le certificazioni necessarie per gli impianti elettrici e acustici e per il palco. E’ stato richiesto un contributo di 5000 € all’assessorato alle politiche giovanili poi ufficialmente stanziato. Tutta la documentazione richiesta è stata presentata dal Sig. Valagussa in data 26 aprile 2011. In contemporanea l’amministrazione comunale, nell’ambito dell’iniziativa E…state a Merate, ha deciso di creare un unico cartellone per pubblicizzare tutti gli eventi cittadini dal 1 giugno al 31 agosto. La Pro Loco si è fatta carico anche di questa iniziativa dal lato economico e burocratico, con il compito di presentare i permessi per tutte le manifestazioni, non solo quelle dell’associazione. Sono state quindi rifatte tutte le documentazioni, comprese quelle per il concerto, il cinema e Conoscere Merate, in aggiunta alle nuove iniziative. I documenti presentati in data 24 maggio sono stati approvati dalla giunta comunale il 27 maggio. Inoltre, con riferimento al concerto, tre settimane prima dell’evento è stata inviata una mail di richiesta d’incontro alla Dott.ssa Monica Pezzella, nuova responsabile della Polizia locale, per informarla sul piano sicurezza della serata. Mail di richiesta che non ha avuto mai risposta. In data 1 giugno, quando tutta l’organizzazione era pronta e già la comunicazione dell’evento era partita da giorni, l’amministrazione ha ufficializzato, solo telefonicamente e attraverso la voce di un funzionario, il diniego dell’autorizzazione allo svolgimento con la motivazione di non aver ricevuto una dettagliata planimetria del luogo con relative vie di fuga.
Come potete capire, in qualità di Presidente non ho potuto accettare un tale comportamento che ha arrecato all’associazione un consistente danno economico e d’immagine quantificabile in circa 5000 €. Non riesco ancora a capire come non si sia potuta risolvere una situazione che non appariva complessa e pericolosa. La nostra disponibilità verso l’amministrazione è sempre stata alta e ci saremmo aspettati un trattamento ben diverso. In presenza di eventuali problemi o richieste di chiarimenti avremmo fatto il possibile per risolverli ma non ci è stata data la possibilità con una decisione unilaterale e definitiva. Lo sforzo per produrre tutta la documentazione necessaria è stato notevole e mai l’ufficio Suap competente ci ha informato di problemi derivanti dalla documentazione stessa. In definitiva, il nostro evento è stato cancellato per mancanza di documentazione e per l’impossibilità di convocare la Commissione Pubblici Spettacoli in tempo adeguato. Il tutto in un periodo dell’anno dove abbiamo assistito a una “pioggia” di deroghe sulle altre associazioni del territorio e con una Commissione Spettacoli riunita i giorni stessi delle manifestazioni.
Ma come sottolineato nella nostra lettera di dimissioni, tutta questa vicenda è stata solo l’ultima di una lunga serie di difficoltà riscontrate nel nostro percorso. In particolare vorrei ricordare a Voi soci due situazioni difficili che la nostra associazione ha dovuto affrontare negli ultimi anni.
Innanzitutto la perdita economica di circa 8000 € che si è dovuta fronteggiare nell’anno 2010 per la manifestazione “Festival dell’armonica”; evento voluto dall’amministrazione e di cui era stata garantita piena copertura economica attraverso la presenza di sponsorizzazioni e senza esborsi da parte dell’associazione. In una situazione in cui alcuni artisti, non vedendosi riconosciuti i loro compensi, hanno minacciato di rivalersi oltre che sul patrimonio del sodalizio anche su quello personale del Presidente e del Tesoriere, non c’è stata altra scelta che pagare tutti i debiti contratti anche se non di competenza.
Voglio però rilevare come anche in quell’anno, nonostante l’ingente perdita, il bilancio della Pro Loco sia risultato in attivo grazie agli innumerevoli sforzi di tutto il consiglio.
La seconda circostanza che voglio potarvi come esempio si riferisce ancora all’anno scorso ma questa volta interessa l’organizzazione della Festa del Cioccolato in data 9 - 10 ottobre.
Come consuetudine la macchina burocratica ha portato all’ottenimento dei permessi addirittura il giorno prima della manifestazione, ma con un’importante modifica: la richiesta di chiusura al traffico di via Trento era stata respinta. Voglio ricordavi che tale richiesta era stata fatta per permettere un sicuro passaggio tra Piazza Prinetti, Piazza Vittoria e Palazzo Albini, tutte zone interessate dalla manifestazione. Anche in questo caso la notifica all’ultimo momento ha comportato grossi disagi dovuti allo spostamento di espositori e artisti in altre zone e ha incrementato il rischio dell’attraversamento pedonale. Nonostante tutte le attenzioni del caso, puntualmente si è verificato un incidente tra un’automobile e un pedone che fortunatamente non ha avuto conseguenze particolari.
Come potete notare da tali esempi, nel corso del nostro mandato abbiamo avuto sempre grosse difficoltà, non nell’organizzazione degli eventi, non negli aspetti economici anche più delicati, ma nell’espletamento delle pratiche burocratiche. Le nostre dimissioni devono essere viste come un segnale forte che ha l’obiettivo di porre l’attenzione sulle complessità che tutte le associazioni cittadine affrontano, in aumento soprattutto negli ultimi mesi, quando si trovano di fronte alla compilazione della modulistica necessaria per lo svolgersi degli eventi. Con il nostro gesto abbiamo voluto ricordare come tutti coloro che operano per la città lo fanno volontariamente e meriterebbero più collaborazione da parte degli organi competenti. Come fa un semplice cittadino a creare una piantina della città in scala 1:100 quando neanche in Comune si possono trovare delle cartografie dettagliate? Come si può consegnare la certificazione di corretto montaggio di un palco prima di averlo montato? Come fa un’associazione a consegnare certificazioni firmate da ingegneri o architetti che costerebbero centinaia di euro? Come si può pubblicizzare una manifestazione quando si ha la certezza di poterla fare solo il giorno prima?
Personalmente spero che a queste domande siano trovate al più presto delle risposte, ricordando però che noi per primi siamo dalla parte del rispetto delle regole e della sicurezza; senza tralasciare tuttavia un po’ di buon senso. Il problema della documentazione burocratica è un tema importante che reputo sia stato per troppo tempo evitato. Con il nostro gesto abbiamo acceso il dibattito e speriamo per il futuro della Pro Loco e di tutte le associazioni meratesi che questo gesto non risulti fine a se stesso.
Le vicende di questi ultimi giorni non devono però farci dimenticare tutto ciò che è stato costruito nel corso della nostra esperienza all’interno dell’associazione. In questi due anni e mezzo abbiamo posto le basi per rilanciare l’immagine del sodalizio non solo a livello meratese ma anche su tutto il territorio brianzolo con manifestazioni ed eventi che hanno coinvolto un gran numero di persone provenienti anche dalle città vicine.
Permettetemi quindi di ricordare ciò che è stato fatto dal nostro consiglio in questo intenso periodo di lavoro:
  1. Innanzitutto la ristrutturazione della sede attuale, profondamente rinnovata sia nell’arredamento sia a livello tecnologico. Una nuova imbiancatura, nuovi mobili più moderni, un’insegna ben visibile dall’esterno e la nuova attrezzatura tecnica (computer, stampante e fotocopiatrice) hanno reso la nostra sede molto più accogliente sia per tutti i nostri soci sia per chiunque passasse a richiedere informazioni.
  2. Il noleggio gratuito di un locale, prima a Novate poi a Robbiate, adibito a magazzino per poter depositare tutti i materiali necessari durante le manifestazioni. Un luogo assolutamente fondamentale per non “riempire la sede” e che fino ad ora non esisteva.
  3. L’introduzione di un nuovo modo di comunicare. Oltre ai tradizionali comunicati stampa, è stata rinnovata e rafforzata la newsletter ai soci e, vero salto di qualità, la Pro Loco è finalmente “sbarcata” su internet con il proprio sito e la propria pagina Facebook che in breve tempo ha raggiunto quota 134 fan.
  4. La “ristrutturazione” del sistema di convenzioni con i commercianti cittadini. Ora i soci hanno la possibilità di usufruire di sconti e agevolazioni in ben 30 negozi della città che coprono vari settori: abbigliamento, casa, ristoranti, assicurazioni, automobili e librerie, solo per citare alcuni esempi.
  5. L’incredibile numero di eventi nel corso degli anni. In media, nel corso del nostro mandato, la Pro Loco ha organizzato circa 20 manifestazioni all’anno con un impegno di circa 60 giornate sempre su base annuale. Fiore all’occhiello della nostra gestione sono state sicuramente tre attività: il Cinema sotto le stelle, con una partecipazione di circa 2000 persone all’anno, Conoscere Merate, che nella sua prima volta ha visto la presenza di più di 600 visitatori in città provenienti da tutta Lombardia, e la tradizionale Festa del Cioccolato, rinnovata e ampliata e con la solita enorme risposta da parte della popolazione.
  6. L’aumento costante del numero di associati. Dal 2009 fino ad oggi abbiamo registrato un sempre crescente interesse nei confronti della nostra associazione testimoniato dal numero di 302 persone che quest’anno hanno scelto di entrare a far parte della nostra famiglia. Un numero sicuramente importante, mai raggiunto in precedenza. Da rilevare anche come tutte le fasce d’età siano presenti con però una significativa riduzione dell’età media.
  7. La collaborazione sempre più forte con i giovani della città. Soprattutto nell’ultimo periodo, abbiamo coinvolto le fasce d’età più giovani sia con manifestazioni a loro dedicate ma soprattutto cercando di coinvolgerli in prima persona nell’organizzazione degli eventi. Nostro obiettivo era di cercare nuove leve che portassero un contributo importante per l’associazione e ne garantissero il futuro. A questo scopo è stato reintrodotto, a norma di statuto, il tesseramento gratuito di studenti liceali e universitari.
  8. Da ultimo ma molto importante, il raggiungimento del pareggio di bilancio per due anni consecutivi con il mantenimento della liquidità fortemente in attivo.
Come potete vedere, nel corso del nostro mandato è stato fatto molto e molto altro ancora si poteva fare. Spero e auguro a chi ci succederà di proseguire su questa strada e fare ancora meglio per portare l’associazione a essere sempre più protagonista della società meratese. Senza dubbio ci sono ancora ampi margini di miglioramento e la Pro Loco ha l’obbligo di continuare a crescere sempre di più. Avendo a cuore il futuro di questa associazione e in base all’esperienza vissuta personalmente, vorrei anche indicare alcuni suggerimenti che ritengo utili per l’evoluzione del nostro sodalizio e che nel nostro mandato non siamo riusciti a compiere.
Come prima cosa reputo opportuna una revisione completa dell’attuale statuto associativo che risulta lacunoso, confusionario e di difficile interpretazione in più parti. È necessario un atto ufficiale chiaro e completo per operare nel migliore dei modi senza avere interpretazioni sbagliate con la possibilità di creare dissidi all’interno dell’associazione stessa.
Nello stesso statuto andrebbero anche modificate le modalità di elezione del consiglio direttivo. Ritengo, infatti, che sarebbe preferibile un’elezione diretta del presidente da parte dei soci in assemblea, un presidente a capo di una lista già predefinita di persone sue sostenitrici. In tal modo si avrebbe una squadra già organizzata e più coesa che potrebbe lavorare senza problemi rispetto a elezioni con votazioni di singole individualità che si conoscono poco tra di loro. Inoltre, in accordo con una recente disposizione del nostro Sindaco, penso che debba essere cancellata la presenza di consiglieri comunali, siano essi di maggioranza o minoranza, all’interno del consiglio della Pro Loco al fine di garantire una totale autonomia politica della stessa. Anche in questo caso, però, la modifica deve essere introdotta a livello statutario e non pùo avvenire tramite l’amministrazione comunale.
Spero che questi piccoli suggerimenti siano presi in considerazione nel futuro per rendere la nostra associazione ancora più efficiente e dinamica.
Da ultimo vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno accompagnato in questa avventura difficile ma ricca di soddisfazioni che, senza gli ultimi avvenimenti, avrei voluto continuare anche per altri anni, ricandidandomi alle elezioni previste nel marzo 2012. Mi sembra quindi doveroso ringraziare:
  • Tutto il consiglio direttivo.
  • Il tesoriere Letizia Mor e l’addetto stampa Stefano Valagussa.
  • I revisori dei conti Francesco Dal Mas, Augusto Trisoglio e Enrico De Valle.
  • Tutti coloro che ci hanno aiutato durante le varie manifestazioni ed anche nella gestione della sede.
  • Tutti i soci che in numero sempre maggiore nel corso degli anni ci hanno sostenuto sempre con affetto.
Colgo l’occasione per augurare alla Pro Loco Merate e a coloro che la dirigeranno un futuro ricco di successi e soddisfazioni per il bene dell’associazione stessa e dell’intera città di Merate. Due realtà cui tengo moltissimo e a cui sarò sempre legato.
Vi ringrazio della vostra attenzione.

Giacomo Ventrice

venerdì 16 settembre 2011

Pro Loco: il Sindaco ha sbagliato... indirizzo

Il Signor Sindaco ha inviato una lettera ai Consiglieri Comunali di Maggioranza e Opposizione delegati per la Pro Loco. Sono JPT John Patrick Tomalino, Francesco Sangiorgio e Gabriella Mauri.
Sostanzialmente dice due cose:
  1. i Consiglieri Comunali che fanno parte del Consiglio Direttivo della Pro Loco sono decaduti perché come noto è decaduto il Consiglio Direttivo della Pro Loco;
  2. non verranno più indicati Consiglieri Comunali delegati per la Pro Loco
Valutazioni politiche a parte, sono delle castronerie belle e buone, che non stanno né in cielo né in terra e che non hanno alcun valore. Sono affermazioni false. Come al solito il Primo Cittadino ha dato prova di non conoscere quello di cui parla e di non essere in grado di approfondire le questioni.
  1. Il mandato dei Consiglieri Comunali scelti per la Pro Loco non è legato alla durata del Consiglio Direttivo della Pro Loco ma alla consiliatura. Sono stati eletti dal Consiglio Comunale e permangono in carica per cinque anni. Perciò nessuno di loro è decaduto e manterranno il ruolo anche con il nuovo Direttivo della Pro Loco, qualsiasi siano gli altri componenti.
  2. La partecipazione di rappresentanti del Consiglio Comunale alla Pro Loco è prevista dallo Statuto dell’Associazione. Perché non partecipino più Consiglieri Comunali al Direttivo della Pro Loco bisogna quindi modificare lo Statuto. Ma solo l’Assemblea dei Soci può cambiarlo, non il Sindaco.
Fa specie che uno che è stato alla guida della Pro Loco non comprenda questi semplici concetti. Fa specie inoltre che uno che appartiene a un partito come la Lega Nord che in passato ha “colonizzato” la Pro Loco come i lanzichenecchi su Roma voglia estromettere i Consiglieri Comunali dalla Pro Loco.
Il Borgomastro Andrea Robbiani ancora una volta ha sbalgliato… indirizzo. Lettere respinte al mittente.


R.I.

giovedì 15 settembre 2011

Lo Stato spreca, i Comuni devono aumentare le tasse per garantire i servizi

Proponiamo la lettera del Sindaco di Casatenovo ai suoi concittadini per la manifestazione di oggi contro la Finanziaria che toglie risorse agli enti locali. Quando mai anche il nostro Sindaco si rivolgerà alla popolazione per comunicare messaggi sostanziali?!?

Carissimi cittadini,
oggi dirò al Prefetto e al Ministro dell'Interno che questo Comune è in grave difficoltà ad erogare i servizi ai cittadini.
Si tratta di una forma di protesta molto forte, contestuale in tutti i Comuni italiani, alla quale siamo arrivati perché non siamo riusciti a far cambiare una manovra economica necessaria ma sbagliata nelle parti che riguardano le istituzioni territoriali.
Non vogliamo peggiorare la qualità della vostra vita ma cercare di migliorare i servizi e le prestazioni in tutti i settori e di difendere i vostri diritti. Oggi non è più possibile perché si preferisce togliere ai Comuni invece di andare a vedere dove le risorse si sprecano realmente.
Ogni anno i Comuni hanno portato soldi alle casse dello Stato per un totale di oltre 3 miliardi di euro. Lo Stato continua a sprecare e noi siamo costretti ad aumentare le tasse o a chiudere i servizi.
Ho deciso di scrivervi per far conoscere a che punto siamo arrivati e perché ognuno di voi possa rendersi conto che la protesta che i Comuni e l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) stanno attuando è messa in atto per rendere i nostri Comuni sempre più solidi, competitivi e vivibili.
Cordialmente.

Antonio Colombo
Sindaco di Casatenovo

Per l'assessore la campanella di inizio della scuola è suonata in ritardo

Riceviamo, pubblichiamo e confidiamo in una risposta

Pregiatissimi Consiglieri Comunali di Insieme per Merate,
mi rivolgo a voi affinchè Vi facciate da tramite con l’Assessore alla Scuola Emilio Zanmarchi.
Sono la mamma di uno scolaro di via Montello. Ho sperimentato con disappunto che di non avere ricevuto nessuna informazione dal Comune sul servizio del piedibus. Questa mattina ho incontrato per caso il nonno volontario e mi sono unita a lui e agli altri papà e mamme. Ma anche loro mi è parso di capire non avevano direttive precise e hanno svolto il servizio di spontanea volontà. All’inizio dell’anno dovrebbe essere tutto a posto per non creare confusione. Invece da noi si decide sempre tutto in corso d’opera, come il doposcuola del mercoledì. Ma è mai possibile?
Ho notato altresì che i problemi di viabilità non sono stati per niente risolti. Le macchine continuano a passare in un senso e nell’altro e a posteggiare dappertutto con grave pericolo per i bambini. Perché a Pagnano è stata chiusa la strada e in tanti punti di Merate sono stati messi i sensi unici e in via Montello non è stato fatto niente? Dobbiamo aspettare che si faccia male qualcuno perché qualcuno finalmente intervenga?
L’anno scorso c’era la scusa che la scuola era appena stata finita e bisognava conoscere i problemi. Questa volta però non ci sono scuse che tengono. Il Comune avrebbe dovuto coordinare e provvedere per tempo.
Vorrei anche chiedere perché ci sono le ruspe nel giardino della scuola. Spero per sistemare il prato che l’anno scorso era una pozzanghera unica.
Cordialità.

Anonima

mercoledì 14 settembre 2011

Le poltrone della casta e gli sgabelli dei volontari civili

Osnago aderisce alla giornata di mobilitazione indetta dall’ANCI in tutti i Comuni d’Italia per protestare contro le manovre inique del Governo nei confronti degli Enti Locali. Pubblichiamo la lettera in distribuzione ai cittadini sull'argomento

Carissimi cittadini,
oggi i sindaci protestano in tutti i Comuni italiani perché la recente manovra economica è profondamente sbagliata nelle parti che riguardano le istituzioni territoriali. Gran parte del peso finanziario delle manovre governative è stato posto a carico dei Comuni, i quali invece hanno già contribuito al risanamento delle finanze pubbliche per almeno 4 miliardi di €uro e sono chiamati a contribuire ulteriormente per 3 miliardi aggiuntivi. Dall’estate 2010 questa è la quarta manovra che taglia risorse ai Comuni e inasprisce i loro vincoli: non possiamo continuare in questo modo!
Si parla molto del deficit della Pubblica Amministrazione, ma forse non tutti sanno che i Comuni nel loro insieme non sono in deficit, da tre anni la somma di tutti i bilanci comunali è in attivo. Come in attivo è sempre stato il bilancio del nostro Comune: ad esempio negli ultimi cinque anni abbiamo sempre chiuso i bilanci con un avanzo variabile dai 75mila ai 175mila €uro, utilizzati negli anni successivi in gran parte per nuovi investimenti o per ridurre il peso dei prestiti (mutui) contratti in passato per finanziare le opere pubbliche Nel periodo 2005-2009 il bilancio della Pubblica Amministrazione è peggiorato di 20 miliardi di €uro, mentre quello dei Comuni migliorava di 2,6 miliardi. Il debito accumulato negli anni di tutti i Comuni italiani rappresenta solo il 2,7% del debito di tutta la Pubblica Amministrazione: però si preferisce togliere risorse ai Comuni invece di andare a vedere dove le risorse si sprecano realmente. Nell’attuale grave situazione economica – dove gli investimenti pubblici degli enti locali possono aiutare a dare lavoro alle imprese - il Patto di Stabilità imposto ai Comuni ha creato una situazione paradossale: mentre il Paese chiede lavoro oltre 40 miliardi di €uro dei Comuni (frutto di avanzi ed economie) giacciono presso la Tesoreria dello Stato e non possono essere spesi. Così succede che le imprese che hanno eseguito i lavori sono pagate con anni di ritardo, che alcuni Comuni non possono rimborsare altri enti che hanno eseguito per loro conto dei lavori: noi stessi attendiamo da anni la liquidazione di circa 100mila € da un Comune vicino sottoposto a Patto di Stabilità. Per ora il vincolo riguarda solo i comuni sopra i 5mila abitanti, ma dal 2013 anche i piccoli paesi come Osnago saranno sottoposti a queste regole assurde. Sappiamo che la situazione finanziaria dell’Italia è grave e che dobbiamo fare la nostra parte nel contenere le spese. Il Comune di Osnago ha speso nel 2010 187mila € in meno rispetto all’anno prima, riducendo le spese correnti del 5%. Però non vogliamo peggiorare la qualità della vostra vita: noi dobbiamo cercare di migliorare i servizi e le prestazioni in tutti i settori, ma per questo occorrono le giuste risorse altrimenti non resta che l’alternativa tra tagliare i servizi e alzare le tasse. E’ questione di garantire i diritti dei cittadini!
Si è tanto parlato di tagliare le poltrone della “casta” ma il risultato finale delle manovre è che il nostro Consiglio Comunale – in cui siedono oggi 16 consiglieri – sarà ridotto a 7 membri dal 2014. Il risparmio sarà ridicolo (circa 1.500 €uro in tutto, cioè lo 0,03% del bilancio) ma ci saranno 9 consiglieri in meno: persone che con i loro gettoni di presenza pagano a malapena le spese della benzina, delle telefonate, del proprio computer utilizzati per il Comune senza alcun rimborso delle spese. Nove consiglieri in meno significa non solo impoverire la discussione in Consiglio Comunale, ma anche rischiare di allontanare dalla cura della cosa pubblica persone che spesso lavorano come volontari nelle diverse manifestazioni e iniziative in paese. Hanno parlato di tagliare le “poltrone” della casta ed invece hanno tagliato gli “sgabelli” dei volontari civici! Ho deciso di scrivervi per far conoscere a che punto siamo arrivati e perché ognuno di voi possa rendersi conto che la protesta che oggi i Comuni e l’ANCI (l’associazione che li riunisce) stanno facendo non è la protesta di una “casta” ma di chi lavora seriamente per rendere i nostri Comuni ed il nostro Paese sempre più solidi, competitivi e vivibili.


Paolo Strina
Sindaco di Osnago

martedì 13 settembre 2011

CDD: un sogno nel cassetto

Che è destinato a rimanare tale

Lo doveva costruire Dario Luigi Perego, lo doveva costruire Giovanbattista Albani, lo doveva costruire Andrea Ambrogio Robbiani. Ma il nuovo CDD Centro Diurno Disabili rimane un sogno nel cassetto. Specie per gli utenti e le loro famiglie. L’ultima informazione di radio scarpa è che anche il progetto di ristrutturazione del vecchio plesso delle primarie di via Fratelli Cernuschi non va bene. L’edificio sarà raso al suolo e ricostruito da zero. Tra rifacimento dei progetti, approvazioni, permessi, pubblicazione del bando, affidamento dei lavori e tempi di realizzazione passeranno così anni e neanche il prossimo sindaco realizzerà l’opera. Ma scusate, a questo punto, non è più opportuno rispolverare le carte preparate dalla precedente Amministrazione? Si risparmierebbero soldi e tempo. Ed i pidielciellinileghisti arriveranno alla fine del mandato dimostrando di aver combinato qualche cosa. Perché per adesso non hanno fatto nulla, tranne tradire le attese e deludere le aspettative.

R.I.

lunedì 12 settembre 2011

Autunno caldo

Una estate densa di eventi, non c’è che dire. Ed è l’occasione giusta per ribadire una delle mie teorie: la qualità della vita passa soprattutto per le “cose piccole” e il compito di una amministrazione comunale è dare la migliore qualità della vita possibile, occupandosi delle faccende minute, della quotidianità dei cittadini. Non si chiede la migliore gestione in assoluto, una giunta di paese non fa miracoli: la migliore possibile data la congiuntura. I Nostri Pdl-CL-Lega lo stanno facendo?
Ognuno ha le sue rimostranze; le prime cose che vengono in mente a me sono due: le strade e i parcheggi. Ce ne sono altre, più importanti, più interessanti, e le tratteremo tutte. Però quest’oggi parliamo di queste due.
Guidando per Sartirana mi è sembrato che la nuova asfaltatura avesse qualche difetto; passando con l’auto si avvertono dei bubboni, delle colline che infastidiscono la guida. Questa giunta ha una fissa per i bubboni sulle strade! Oltre a essere una seccatura a cosa servono? Chi pensa di rispondere “alla sicurezza” si chieda in che modo qualche chilo di cemento torni utile (lo dico io: nessun modo, serve affinché l’elettore stia tranquillo benché scomodo).
Sapete invece dove dossi dissuasori sarebbero necessari? In via Arnaboldi a Pagnano! L’altro giorno volevo attraversare per dirigermi nel campo, ma gli attraversamenti pedonali rialzati erano pieni di gente ansiosa di andare nel campo, e così ho dovuto attraversare sulla strada: senza dossi che rallentassero i potenti suv mi sentivo in pericolo! Faccia un bel dosso tra un attraversamento e l’altro signor Sindaco, vedrà che i meratesi che vanno per campi saranno felici.
Infine, i parcheggi a pagamento. Chi aveva ragione? Quanti stalli sono perennemente vuoti? Rivorremmo, aggiornato, lo specchietto che fu proiettato in Consiglio mesi fa (per chi non ricordasse: trionfalmente annunciava l’enorme successo e gli ottimi guadagni delle strisce blu, con statistica trimestrale). Ognuno di noi se fosse in giunta si preoccuperebbe del fallimento della gestione parcheggi. A buon intenditor, poche parole.


Edoardo Zerbi

I partiti sono vittime della dieriva che hanno imboccato

Ci permettiamo di pubblicare la lettera che Paolo Felice Colombo, Coordinatore comunale di Merate del PdL, ha invitato agli altri Coordinatori, per annunciare l'intenzione di dimettersi. Propone alcuni riflessioni interessanti per tutti e non solamente per chi fa riferimento al Centrodestra

Cari Coordinatori PDL,
sono il coordinatore comunale nominato di Merate (LC) e con la presente intendo rimettere irrevocabilmente il mandato conferitomi con la nomina da parte dei miei amici coordinatori provinciali. Ho 48 anni e sono libero professionista, sposato e padre di 4 figli.
A suo tempo accettai la nomina perché intravedevo in questo Partito una concreta possibilità di crescita e di sviluppo per il nostro Paese e per le comunità locali; ritenevo possibile che, con una tal maggioranza parlamentare, finalmente l'Italia potesse svoltare verso quelle riforme che abbiamo tanto atteso e che andassero incontro alle esigenze che i nostri elettori (del nord, in particolar modo...) non erano più disposti ad attendere: reale federalismo, semplificazione, sviluppo, lotta agli sprerchi, equità intragenerazionale, cessazione dei privilegi, contrasto alla burocrazia che fagocita le nostre imprese, tassazione più equilibrata e ancora, sostegno della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, quoziente familiare, libertà di educazione, sussidiarietà, effettiva parità scolastica, conciliazione dei tempi casa-lavoro, ecc., ecc....
Ho intravisto la possibilità che il Partito si desse finalmente (dopo 15 anni) una vera forma di democrazia interna, che superasse i personalismi e quella sorta di movimentismo che il Presidente Berlusconi ha sempre auspicato come metodo di lavoro, attendevo i congressi locali, provinciali, regionali e nazionali come metodo principe per eleggere i rappresentanti politici, dando così importanza agli aderenti di base; ho visto con favore la nomina (benché anche questa dall'alto...) del Segretario Alfano alla guida politica del Partito e ho letto con grande piacere la sua volontà di procedere con le 'primarie' a tutti i livelli per la scelta dei vari rappresentanti da portare ai congressi; ho visto il Partito imboccare per qualche istante una via virtuosa...
Poi sono giunti questi ultimi mesi di calvario: lasciando da parte i problemi del Presidente Berlusconi (che hanno comunque pesato in modo decisivo sull'esito negativo delle ultime elezioni locali, almeno nel mio territorio...), ci siamo visti infliggere una serie di manovre economiche che sono andate in direzione diametralmente opposta alla politica propugnata in tutti gli anni scorsi e che hanno colpito le categorie più fragili del nostro Paese senza dare alcun impulso alla crescita economica ed imprenditoriale. Si è andati a raschiare il fondo di un barile da anni vuoto, cercando nuove categorie da colpire, tagliando i trasferimenti verso gli enti locali indistintamente tra quelli virtuosi e quelli spendaccioni, causando l'incremento dei costi dei servizi pubblici (es. i trasporti) che inevitabilmente si sono ripercossi sulle famiglie e sulle fasce sociali deboli e favorendo in tal modo l'annichilimento del cosiddetto 'ceto medio' che  è grave; il bacino elettorale privilegiato a cui prestare la massima attenzione, lasciando di fatto intatti tutti i privilegi della classe politica e dei boiardi di Stato.
Dulcis in fundo la manovra del mese scorso, ma in special modo la sua gestione da parte del Governo, la giudico frutto di un dilettantismo e di una approssimazione a dir poco imbarazzanti: e non serve che il Ministro Tremonti ci venga a raccontare che in 4 giorni si possono commettere errori! Altro che errori! Qui siamo all'improvvisazione pura! E ogni giorno ne abbiamo la prova.
Ciliegina sulla torta le ultime dichiarazioni del Segretario Politico Alfano a riguardo dell'inutilità delle primarie per individuare il candidato Premier del 2013 e la riconferma del Presidente Berlusconi a prossimo candidato. Queste dichiarazioni, confermate ieri, mi hanno fatto prendere la decisione di dimettermi dall'incarico di coordinatore comunale nominato. Ma quale Berlusconi! Possibile che non capiate che è tempo di cambiare?! Ma non parlate con la gente?! E le primarie? Dove sono finite? Varranno solo per i coordinatori comunali e provinciali, mentre per i grandi Capi la nomina sarà diretta?
Mi spiace, ma ho la netta sensazione che questo Partito sia irriformabile, pur se in molti sono animati dalle migliori intenzioni: credo che sia giunto il momento di ripensare la politica in modo diverso da come lo è stata in questi ultimi 20anni. E' giunto il momento di cambiare strada e di cambiare 'mezzo di trasporto' perché il sentiero imboccato agli inizi non ci ha portati alla destinazione sperata e il motore del nostro 'veicolo' è ormai logoro e ansimante, non ha più slancio.
Il nostro Paese, è sotto gli occhi di tutti, è vittima di sé stesso e delle sue contraddizioni e i Partiti, come li conosciamo oggi, anch'essi sono vittime di loro stessi e della deriva che hanno imboccato, dalla quale non hanno la forza di uscire.
Caro Segretario Alfano, questo non è più il mio Partito! Non è più il Partito nel quale io mi possa riconoscere e nel quale possa riporre la fiducia nella possibilità di dare sviluppo e crescita alle famiglie, alle imprese e ai corpi intermedi di questo nostro Paese!
Mi spiace, ci avevo creduto veramente!
Lascio pertanto, senza alcun astio, lo spazio a coloro che ancora hanno un briciolo di fiducia che almeno una parte di quanto ci attendevamo di vedersi compiere potrà ancora essere attuata da questo Partito.
Chissà se ci incontreremo in un altro luogo, magari dove il personalismo della politica sia marginale, dove il 'culto' del Grande Capo sia un ricordo, dove i candidati Premier abbiano 40anni, dove nei periodi di crisi si cerchi il dialogo con le opposizioni, dove gli schieramenti non siano più mutuati dalla contrapposizione ma dalla tensione all'unità e alla crescita del Paese, dove gli eletti non abbiano a cuore la propria poltrona ma siano disposti a spendersi per un paio di mandati e poi ritornare nella società civile, dove gli amministratori locali siano valorizzati e sostenuti, dove la moralità (non il moralismo) degli eletti discenda da un ideale e non dagli affari, dove si combattano gli sprechi e il federalismo sia realmente compiuto senza sotterfugi, dove la lotta contro i privilegi sia efficace e non solo di facciata, dove gli elettori possano scegliere direttamente i propri rappresentanti e non votare una li sta compilata al chiuso di una stanza, magari modificata all'ultimo minuto per inserirvi qualche amica o parente, e dove gli ideali che ci hanno mossi in questi anni possano sperare ancora di essere portati a compimento...
Io nel frattempo tornerò nella società civile, al mio lavoro, alla mia famiglia, in attesa di un luogo del genere.
Ciao.

Paolo F. Colombo