sabato 5 novembre 2011

Festa del cioccolato amaro per i professori delle medie

Riceviamo e pubblichiamo

Anche oggi, a causa della Festa del cioccolato si sono verificati gravi malintesi e ritardi nella comunicazione agli insegnati della non possibilità di parcheggiare l'auto nel cortile della scuola media Manzoni.
Arrivata a scuola alle 7.45 ho dovuto tornare a casa per lasciare la macchina e tornare a scuola a piedi. Ma tanto è tutto in linea con la considerazione che si ha della scuola pubblica in Italia.
Avanti così che andiamo bene!!!!!
Nel frattempo addolcitevi la bocca con il cioccolato...

Una insegnante

venerdì 4 novembre 2011

Chi sono i dinosauri

Peso le parole e spero di sbagliare. Abbiamo ormai pochissimo tempo per evitare all’Italia una catastrofe finanziaria e quindi di forte impoverimento. Un salto indietro di molti anni della sua storia. Non intendo polemizzare con nessuno. Dico solo che vedo anch’io i «dinosauri ».
Sono tutti coloro (politici, giornalisti, famosi economisti e conduttori televisivi) che non si rendono conto del perché siamo giunti a questa prova. Di che programmi si sta parlando? I programmi sono spot televisivi e non si misurano col problema che ha posto di recente Alberto Melloni, lo storico del Cristianesimo, il quale rivolgendosi alle gerarchie cattoliche le invitava a rendersi conto «che la svolta storica che ci sovrasta è di proporzioni superiori al panico che produce» e che quindi «lo stile di vita tenuto dall’Occidente, nel quale il debito aveva sostituito altri sistemi di dominio, è finito. Per sempre. Come il colonialismo in India e come il bolscevismo in Russia. Non è la fine del mondo: è la fine di un mondo».
Pensoanch’io che se non siamo proprio alla fine, è al tramonto di un ordine mondiale che stiamo assistendo: quello del neoliberismo. Il quale però non finirà da solo e non senza molti dolori, soprattutto per l’Italia che è nell’occhio del ciclone. E aggiungo che sta proprio qui la speranza, la grande speranza, che ripongo nelle nuove generazioni. Parlo del complesso e difficile mondo giovanile, non dei «narcisi» che occupano la scena televisiva. Parlo dei giovani non per compiacerli ma perché sono loro a pagare il prezzo più pesante a un sistema che – come ha scritto domenica Romano Prodi – provoca crescenti ingiustizie tra ricchi e poveri e sposta tutto il reddito verso il capitale e non verso il lavoro. Un sistema che impoverisce l’intera economia mondiale togliendo immense risorse al cammino produttivo dell’economia. Un sistema in cui i cervelli migliori vengono impiegati nelle banche d’affari per scommettere e non nelle imprese o nei laboratori. E così concludeva Romano Prodi: se queste risorse fossero dirette verso investimenti produttivi faremmo molto presto ad uscire dalla crisi. Eccolo secondo me in poche parole il cuore di un grande programma: canalizzare le risorse che esistono e sono grandi perché sono le risorse umane,le conoscenze, il capitale sociale verso l’investimento produttivo, cioè le cose vere e soprattutto i beni pubblici, la difesa del meraviglioso ambiente italiano e i nuovi bisogni umani. Ma come? Nel solo modo possibile, mettendo in campo non un uomo ma una forza reale. Uno strumento pubblico,una soggettività organizzata, una forza politica, capaci di combattere anche duramente.
Questa è la grande responsabilità che pesa su di noi. Ma qui staquindi spetta – io credo – porre come esigenza prioritaria diunprogramma di sviluppo, quella di come favorire il passaggio generazionale in tutti i settori compreso quello della politica. Il che significa che essenziale diventa lo scontro con quel grumo di rendite, di privilegi, di ostacoli alla mobilità sociale che stanno scaricando sulle nuove generazioni tutti i costi del sistema. Il punto centrale è che il sistema italiano non può tornare a competere con un’economia aperta dove ciò che decide è la produttività totale del sistema se non si rompe questa sorta di gabbia in cui sono intrappolate le risorse fondamentali del paese. Stiamo attenti quindi anon sbagliare. È del tutto fuori dalla realtà pensare a un ritorno al vecchio statalismo, così come sarebbe del tutto illusorio sfuggire alla necessità di politiche di rigore e di risanamento finanziario. La linea più realistica e soprattutto la sola che può costituire la base per una nuova alleanza tra le forze produttive è l’affrancamento dell’individuo dalle vecchie appartenenze e dei vecchi vincoli sociali. Ma le conseguenze possono essere molto diverse. Da un lato precarietà, insicurezza, esclusione sociale, aumento dei rischi della vita. Dall’altro latounaspinta potente a realizzarsi, a essere autonomi, ad affermare i nuovi diritti. Da un parte disgregazione sociale, egoismo, sfiducia nella democrazia, delega al Capo. Dall’altra parte riscoperta dell’impegno sociale, voglia di sapere, volontariato, impegno comunitario. Gli esiti di questo contrasto sono aperti.È chiaro allora che la nostra elaborazione politica e programmatica deve puntare alla creazione di un soggetto capace di guidare società come queste valorizzando tutta la potenzialità di progresso che ci resta. Nel mondo delle interdipendenze delle grandi reti non si può essere liberi da soli, senza gli altri o contro gli altri, ma soltanto in dialogo con gli altri. Perciò un programma vero non può essere fatto dai «rottamatori ». È l’ora dei ricostruttori.

Alfredo Reichlin

giovedì 3 novembre 2011

Il IV Novembre in salsa celtica idromele con purea di patriottismo pidielpadano

Che c’azzecca la celebrazione del IV Novembre con la festa della cioccolata e l’idromele? Niente. Tranne a  Merate
Nei giorni scorsi un solerte cittadino ha scritto senza alcun intento polemico una mail personale al Signor Sindaco Andrea Ambrogio Robbiani per lamentarsi dell’organizzazione della cerimonia in ricordo dell’armistizio del 1918 e dei soldati caduti in guerra. L’orario effettivamente non è di quelli che stimolano la partecipazione con la Messa alle 11.30 ed il corteo e la deposizione della corona a seguire, quando la gente di solito mangia. Il pericolo è che succeda quello che è capitato l’ultimo XXV Aprile o in tante altre manifestazioni pubbliche con la diserzione di massa anche e soprattutto da parte degli Assessori e dei Consiglieri Comunali specie di Maggioranza. Non l’avesse mai fatto…
Il Borgomastro ha risposto piccato (divulgano tra l’altro un messaggio a lui indirizzato a tutti o quasi i “suoi” Consiglieri) tirando in ballo gli “insulti” (ma quali?!?) ricevuti da un Consigliere di Minoranza, portando ad esempio dell’amor patrio il suo comportamento impeccabile e umile di quando sedeva dall’altra parte della barricata, le “sofferenze” patite in silenzio, il “rispetto dei valori”… Dulcis in fundo già che c’era ha ricordato la festa del cioccolato che si terrà il 5/6 novembre, quando tra l’altro quest’anno sarà possibile gustare anche l’idromele  che è proprio tipico di questa stagione… L’accostamento con il sidro e la festa della cioccolata come il panegirico fuori luogo si commentano da soli e ci si sarebbe aspettati di risposta solo il silenzio, ma…
Ma ha preferito non tacere (confermando il vecchio adagio che è meglio tacere e dare l'impressione dello stolto invece che aprire bocca e togliere ogni dubbio)  anche un Assessore (che ha inoltrato la lettera a tutti i Consiglieri Comunali di Maggioranza e Opposizione) per infondere il verbo contro il moralistico ditino alzato a sproposito che è un vizietto antico, estendendo il ragionamento al Consiglio d’Istituto (???), l’Istituto Comprensivo Stata e il Piano del Diritto allo Studio (???). Nella sua immensa manganimità e munificenza èpperò disposto a perdonare il cittadino che ha osato esprimere una considerazione e che certo non si aspettava reazioni tanto spropositate e smodate.
Non bastasse ancora ha voluto dire la sua anche un altro Assessore, giusto per ricordare che lui ha fatto la naia, che lui è uno che lui sì che sa ed è preparato perché conosce l’opera del sociologo Zygmunt Baumann, la differenza tra individuo de iure (espressione di diritti-doveri) e individuo de facto (espressione della capacita' di autoaffermazione)…
Dopo questo gran disquisire del IV Novembre in salsa celtica idromele condita un purea di patriottismo il minimo che ci si possa aspettare è che almeno questa volta, tutti ma proprio tutti, Sindaco, Assessori e Consiglieri Comunali di Maggioranza saranno presente sotto il monumento dell’Italia, impettiti sull’attenti e con lo sguardo fisso al Tricolore sventolante.
Viva l'Italia! Viva la Repubblica! Viva la democrazia, sebbene abbia un prezzo, quello della "qualità" di chi ci governa...

Infiltrato

mercoledì 2 novembre 2011

I furbetti del posteggio selvaggio che nessuno vuole vedere

Riceviamo e pubblichiamo

Buongiorno, sono ancora il cittadino che aveva già scritto al vostro bloog segnalando delle incongruenze relative alle multe dei divieti di sosta. Vi allego alcune fotografie scattate domenica 23/10/2011 alle ore 16,00.


 Come sempre si vede un'autovettura parcheggiata nell'area Cazzaniga sul passaggio pedonale. Non si può certo dire che l'autovettura e di qualche cliente dissattento, perchè riporta la pubblicità del locale che è stato recentemente inaugurato.
Probabilmente hanno dei permessi, non lo so. Se così fosse mi viene da pensare che gli uomini della Casta, oltre a riservarsi pass per posteggiare gratis in centro o senza limiti di disco orario, aiutano anche i parenti di ex Sindaci. Se invece non hanno ricevuto alcuna autorizzazione non si cpisce perchè nessuno veda mai niente o perchè i vigili chiudano gli occhi...
La sosta selvaggia a Merate e sintomo di malcostume, basta vedere le autovetture fuori dal Comune, con permesso comunale e quelle parcheggiate davanti all'ingresso, fuori dalle scrisce autorizzate negli spazi riservati alle moto...


Inoltre allego altra fotografia come i ragazzi utilizzano la parete per scalate in salita, posizione molto pericolosa.


Un cittadino

martedì 1 novembre 2011

Il calendario padano

Foto tratta da Merateonline
Passi il “Va’ pensiero” di sottofondo al centralino del municipio, vada anche il verde al posto del giallo e del blu come sfondo al sito internet comunale, ok pure alle strisce pedonali color Carroccio… ma il calendario padano proprio no!!! Per la festa della zucca, che deve essere una nuova tradizione celtica, sono stati affissi manifesti che parlano di “sabato 28 ottobre” e “domenica 31 ottobre”. Ma sabato era il 29 e domenica il 30!!! I conti veramente non tornano nemmeno a pensare che sia stato uno sbaglio, perché tra sabato e domenica passa la differenza di un solo giorno non di quattro come dal 28 al 31!!!

R.I.

lunedì 31 ottobre 2011

La Festa della Zucca e la festa alle zucche che ci governano

Riceviamo e pubblichiamo

A proposito della Festa della Zucca: i cartelli riportanti le limitazioni di traffico a partire dalle 8.00 di sabato sono stati appesi dopo le ore 10.00, (ad esempio in via Collegio Manzoni alle ore 10.35) e nessun avviso è stato inviato alla scuola media del Collegio Manzoni per avvertire gli insegnanti, che parcheggiano nel cortile della scuola.
Gli insegnanti per fare ritorno a casa hanno dovuto violare il divieto di transito in via Collegio Manzoni. Anzi, hanno dovuto uscire percorrendo la via nel senso vietato per evitare di dover attraversare il flusso degli studenti che risalivano da via Quintaberta.
Altro che Festa della Zucca! Facciamo la festa alle zucche che ci governano!

Una insegnante

domenica 30 ottobre 2011

E ci risiamo....

Ci si attendeva per il presente fine settimana 29-30 ottobre una grande festa della zucca (con ovvio riferimento alle festività celtiche ora di gran moda...). O almeno se lo aspettavano i pochi addetti ai lavori che bazzicano i palazzi comunali e le associazioni cittadine perchè, come ovvio, quando una manifestaizone è organzizata a caso (come generalmente accade nell'ultimo periodo per quelle di diretta emanazione degli assessorati) di pubblicità neanche l'ombra (non si capisce quindi come possano sperare che vi sia una bella cornice di pubblico). Soprattutto, però, neanche l'ombra di cartelli che, per tempo, indichino, come da regolamenti, le strade chiuse, i parcheggi occupati, la permanenza dei banchi nella notte.
Invece, a chi si è recato in centro nella giornata di ieri, compare un miserrimo e striminzitissimo mercatino del golosone, con quattro banchi in croce che nulla centrano con il richiamato tema: al posto delle zucche salami valdostani! Nulla da ridire sulla qualità dei prodotti ma, se questo è il mercato che ha fatto slittare l'attesa festa del cioccolato a data molto più infausta direi che proprio non ci siamo! Non ci siamo perchè come sempre si privilegiano attori esterni al volontariato cittadino che spesse volte hanno proposte di basso profilo (ricordiamo floricultura...). Non ci siamo perchè le proposte delle associazioni vengono snobbate mettendo ostacoli e paletti all'organizzianone di qualsiasi cosa, salvo poi ritrovarsi con tali scempi di mercato in un fine settimana di ottobre!
Ed a condire l'amara sorpresa, la conferenza stampa di presentazione della festa del cioccolato. Una conferenza stampa improvvisata, senza lo straccio di un programma, con informazioni molto scarne e, soprattuto, con un Sindaco che come sempre cerca di assumersi dei meriti che non ha (sarà un vizio dei nostri attuali amministratori...). Tutti sanno le mille difficoltà che anche la "nuova" proloco ha dovuto affrontare per combattere contro una macchina comunale spaventosa, senza il minimo appoggio della giunta. E' ovvio il politico cerca di recuperare consensi non lasciandosi scappare nessuna occasione ma, come tutti sanno, sono solo vane speranze quando ormai il latte è stato versato. Il colmo sarebbe se gli attesi visitatori della festa del cioccolato dovessero venire multati per rispetto delle nostre somme regole, che fanno di Merate una Atene dei tempi odierni! Li abbiamo qualche migliaio di posti auto vicini al centro?
Speriamobene