L’intervento di Stefano Valagussa ed il successivo commento anonimo mi spingono a partecipare al dialogo/confronto, perché affrontano diversi temi che mi sono sempre apparsi come i principali della vita politico-amministrativa a livello locale. I due autori mettono in luce due anime (due culture politiche) di cui la lista “Insieme per Merate” ambiva a poter essere interlocutore. La sconfitta elettorale è stata dovuta anche a questa incapacità di aggregare le due. La “cultura Valagussa” infatti ha optato principalmente per il centrodestra, non grazie all’opposizione dura del candidato Robbiani, ma perchè i settori della città che maggiormente avevano una richiesta di dialogo inascoltata si sono riconosciuti in essa, mentre la “cultura militante del lettore anonimo” desiderando una lista marcata centrosinistra , pensando che la cifra dello scontro destra sinistra ci avrebbe fatto vincere, non ha fatto campagna elettorale.
Robbiani ha vinto con un programma elettorale inesistente. Il popolo che ha votato "Merate Futura" poi ha poi giocato la sua parte. Ma andiamo oltre la sconfitta.
I due scritti testimoniano che nessuno delle due ha ancora capito le ragioni dell’altra , né che sono consapevoli che entrambe sono necessarie per combattere il centrodestra. Credo che la richiesta di Valagussa vada tenuta in considerazione come prioritaria non per migliorare il clima di dialogo (cosa che sembrerebbe dare origine alla sua riflessione) ,ma perché dietro ad essa si legge una richiesta: tirate fuori un idea di futuro della città che tenga conto dell’ interesse della comunità . Questa strada è l’unica che la sinistra deve intraprendere se vuole uscire dagli scogli del suo (per giunta litigioso) 35%. Per questo non condivido l’ averla liquidata come “riflessioni semplicistiche” né condivido la fretta di seppellire il progetto delle liste civiche "che a Merate non hanno futuro”. Il lettore anonimo quando scrive ciò sottoscrive il ritornello che ripete la vincente (oggi) accoppiata Lega-PDL venduta anche a Merate; con una differenza, che loro intercettano lo spirito culturale oggi maggioritario nel paese (Robbiani è stato imposto a Merate da Lecco, avrebbe vinto anche Sellito o altri) mentre il centrosinistra non può permetterselo. Deve fare le sue proposte e poi, nel breve, per forza fare alleanze. Chi non lo capisce sta provocando il disastro del candidato alle regionali in Puglia. Anche Valagussa deve però fare un pezzo di strada. Come crede di poter attivare la partecipazione dei cittadini se non attraverso i partiti? Certo i partiti che non parlino di sé stessi o del loro avversario,ma chi può animare il confronto di idee se non libere associazioni di cittadini che pubblicamente si confrontino?
Infine una nota personale: avrei preferito non leggere la chiusura del tipo “leggendo certe banalità si comprende perché avete perso”. Modificare la realtà è difficile, studiare lo stato delle cose richiede impegno, produrre il consenso a volte è quasi impossibile, ma “il genere di libertà davvero importante richiede attenzione, consapevolezza, disciplina, impegno e la capacità di tenere davvero agli altri e di sacrificarsi costantemente per loro,in una miriade di piccoli modi".
Robbiani ha vinto con un programma elettorale inesistente. Il popolo che ha votato "Merate Futura" poi ha poi giocato la sua parte. Ma andiamo oltre la sconfitta.
I due scritti testimoniano che nessuno delle due ha ancora capito le ragioni dell’altra , né che sono consapevoli che entrambe sono necessarie per combattere il centrodestra. Credo che la richiesta di Valagussa vada tenuta in considerazione come prioritaria non per migliorare il clima di dialogo (cosa che sembrerebbe dare origine alla sua riflessione) ,ma perché dietro ad essa si legge una richiesta: tirate fuori un idea di futuro della città che tenga conto dell’ interesse della comunità . Questa strada è l’unica che la sinistra deve intraprendere se vuole uscire dagli scogli del suo (per giunta litigioso) 35%. Per questo non condivido l’ averla liquidata come “riflessioni semplicistiche” né condivido la fretta di seppellire il progetto delle liste civiche "che a Merate non hanno futuro”. Il lettore anonimo quando scrive ciò sottoscrive il ritornello che ripete la vincente (oggi) accoppiata Lega-PDL venduta anche a Merate; con una differenza, che loro intercettano lo spirito culturale oggi maggioritario nel paese (Robbiani è stato imposto a Merate da Lecco, avrebbe vinto anche Sellito o altri) mentre il centrosinistra non può permetterselo. Deve fare le sue proposte e poi, nel breve, per forza fare alleanze. Chi non lo capisce sta provocando il disastro del candidato alle regionali in Puglia. Anche Valagussa deve però fare un pezzo di strada. Come crede di poter attivare la partecipazione dei cittadini se non attraverso i partiti? Certo i partiti che non parlino di sé stessi o del loro avversario,ma chi può animare il confronto di idee se non libere associazioni di cittadini che pubblicamente si confrontino?
Infine una nota personale: avrei preferito non leggere la chiusura del tipo “leggendo certe banalità si comprende perché avete perso”. Modificare la realtà è difficile, studiare lo stato delle cose richiede impegno, produrre il consenso a volte è quasi impossibile, ma “il genere di libertà davvero importante richiede attenzione, consapevolezza, disciplina, impegno e la capacità di tenere davvero agli altri e di sacrificarsi costantemente per loro,in una miriade di piccoli modi".
Cesare Perego
Consigliere comunale del gruppo di
Insieme per Merate
Consigliere comunale del gruppo di
Insieme per Merate