sabato 24 aprile 2010

La farsa dei nuovi infermieri in Medicina e dell'Astanteria in Pronto soccorso

Il Direttore generale dell’Azienda ospedaliera Ambrogio Bertoglio ha assicurato che in Medicina del San Leopoldo Mandic arriveranno sei nuovi infermieri per coprire le carenze di organico e permette di sfruttare tutti i 69 posti disponibili nel nuovo reparto (clicca sul testo evidenziato per leggere l'intervento precedente). Gli infermieri sono dipendenti di una cooperativa esterna che entro quest’estate verranno trasferiti all’Umberto I° di Bellano. Mai poi qualcuno li sostituirà a Merate? Temiamo di no. Probabilmente con il pretesto della riduzione dell’attività durante le ferie si ridurrà nuovamente il numero di letti che a settembre non verranno più ripristinati. Ci auguriamo di sbagliarci naturalmente, ma abbiamo paura andrà proprio così. Anche perché alcuni infermieri in servizio al Mandic potrebbero presto lascialo a favore dell’ospedale di Vimercate dove è stato bandito un concorso al quale hanno partecipato molti dipendenti meratesi. Se dovessero venire assunti aumenterebbe l’emorragia di risorse umane con gravi conseguenze per il nostro presidio.
Non cogliamo segnali positivi nemmeno per l’Osservazione breve in Pronto soccorso, una struttura che dovrebbe garantire la permanenza di alcuni pazienti che necessitano di esami più approfonditi in base ai quali stabilire se è necessario ricoverarli oppure dimetterli senza conseguenze. Ciò da una parte tutela gli utenti che rimangono in un ambiente protetto prima di venire rimandati a casa e dall’altra evita ricoveri impropri con notevoli risparmi per le casse della Sanità pubblica. Era stata annunciata l’anno scorso, poi avrebbe dovuto essere attivata entro aprile, adesso si parla di giugno o luglio. Ma con quale personale: mancano non solamente gli infermieri ma anche gli Oss, gli Operatori sociosanitari. Siamo certi che l’astanteria alla fine verrà attivata, ma che si tratterà di una farsa, con una procedura che viene applicata già ora. Di nuovo ci sarà solo il nome.
E i Sindaci del territorio mentre capita tutto questo dove sono? Toc toc, se ci siete battete un colpo...

Marco Airoldi

La telenovela del progetto "Meratenews.it" tra errori annunciati e verità nascoste

A quanto pare la mancata registrazione del dominio www.meratenews.it da parte dell'Amministrazione (clicca sul testo evidenziato per leggere l'articolo precedente) non è stata un errore, nel senso che nessuno dal Comune avrebbe mai voluto acquisire i diritti per utilizzare il .it perchè interessava solo il .eu assegnato effettivamente a fine ottobre 2009. Il Sindaco si sarebbe dunque semplicemente sbagliato indicando nel comunicato ufficiale meratenews.it; avrebbe insomma commesso una svista orografica, non si sa se di proposito oppure per effettiva disattenzione, come auspichiamo perché altrimenti si sarebbe comportato in maniera molto scorretta che non si addice al ruolo che ricopre. Questa almeno la versione trapelata da Palazzo. Se sia vera o un goffo tentativo di giustificazione non è dato di accertarlo... Non si comprende tuttavia perchè allora l'altro ieri, il 22 aprile in tarda serata quando è cominiciata a circolare la voce dell'errore, sono stati bloccati dal Comune gli indirizzi con tutte le altre e estensioni, ovvero .com, .net e .info, un'operazione di cui si è occupato direttamente il Sindaco in persona.
A parte i dubbi, rimane il fatto che sarebbe stato opportuno per chiarezza da parte dell'Amministrazione emettere un'altra nota di precisazione. Prendendo comunque per buone le circostanze esposte non si comprende perchè non sia stata chiesta la registrazione dell'estensione più utilizzata e comune tra la gente, ovvero il .it. La vicenda sta assumendo i contorni di una farsa per quel poco che è dato di apprendere. Sì, perchè il problema è proprio questo: che il signor Andrea Ambrogio Robbiani ha cancellato l'informatore "Parla Comune", varato il progetto "Meratenews" e scelto lo staff che dovrà occuparsi del nuovo sito internet senza dire nulla a nessuno, nonostante sembra che lavori all'iniziativa da quest'estate. E' questo il suo concetto di partecipazione, di trasparenza, di dialogo e confronto? L'Amministrazione pubblica è pubblica appunto, di tutti, non "cosa sua". I cittadini hanno diritto di conoscere scelte che riguardano la collettività a partire dalla corretta informazione ai rappresentanti istituzionali, di maggioranza o di opposizione non fa differenza.

R.I.

Morosità per mensa e trasporto scolastici: rispettare le regole, tutelare gli alunni

Occorre verificare le reali condizioni economiche delle famiglie morose. La dote scuola regionale strumento utile per uscire dall’impasse.

Il problema della morosità delle famiglie nel pagamento dei servizi di refezione o di trasporto scolastico è entrato nella cronaca dei giorni scorsi, con i casi di sospensione, da parte di qualche Comune, dell’erogazione del servizio nei confronti di alcuni alunni.
L’iniziativa non poteva lasciare indifferente il sistema delle autonomie locali. –“Pur comprendendo le difficoltà economiche di molte famiglie - ha affermato Pierfranco Maffè, Presidente del Dipartimento Istruzione di Anci Lombardia - è legittimo che i Sindaci decidano di porre fine a eventuali abusi, o quantomeno di verificare le reali condizioni economiche delle famiglie morose. Occorre anche ricordare – continua Maffè – che le famiglie che soffrono di disagi economici e si trovano sotto la soglia minima dell’Isee, l’indicatore della situazione economica, possono far fronte al pagamento delle rette attraverso la Dote scuola, messa a disposizione dalla Regione Lombardia. Nessuno vuole far ricadere sui figli le responsabilità dei padri e faremo il possibile per non penalizzare le reali situazioni di disagio. Ma è doveroso il richiamo al rispetto delle regole, anche perché molte famiglie in difficoltà pagano regolarmente e non bisogna concedere margini agli opportunisti.”
Anche il mondo della scuola si è dimostrato sensibile al problema. “Il rapporto delle scuole con i Comuni è importante quanto quello con le famiglie – ha dichiarato Giuseppe Colosio, Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia. – Pertanto di fronte agli episodi di questi giorni è essenziale fare chiarezza per contrastare confusioni e strumentalizzazioni. La scuola ha il compito di insegnare e vigilare sugli alunni; ai Comuni compete di organizzare i servizi di trasporto e mensa, decidendone in autonomia le modalità organizzative; i genitori hanno il dovere costituzionale di mantenere i figli. Le eventuali situazioni di difficoltà o indigenza devono essere affrontate con gli strumenti assistenziali appropriati, evitando di scaricare le tensioni sulle scuole o sulle relazioni fra la scuola e il Comune. E’ pertanto giusto l’invito rivolto dai Comuni alle famiglie ad essere corresponsabili nell’educazione dei figli e ad utilizzare correttamente i servizi Comunali.”
“Sindaci e Assessori – conclude Maffè - hanno sempre fatto il possibile per garantire inclusione, integrazione e sostegno alle famiglie che si rivolgono al Comune; basta guardare ai dati sul diritto allo studio. Alcuni episodi non possono cancellare la storia di decenni di attenzione e disponibilità. Proporremo che la Dote scuola venga utilizzata per i servizi di refezione e trasporto scolastico, prima di essere impiegata per altre spese”.

venerdì 23 aprile 2010

Progetto di comunicazione "Meratenews.it": il Sindaco ha fatto i conti senza l'oste

L'indirizzo internet prescelto dall'Amministrazione comunale è già stato registrato da altri. Sono stati spesi 20 mila euro per una società esterna il cui staff di "professionisti" non ha fatto la cosa più importante: acquisire il dominio...

Il Sindaco di Merate Andrea Ambrogio Robbiani ha annunciato con un comunicato ufficiale, che riportiamo in calce, il varo del progetto "Meratenews", di fatto che quello che sarà lo spazio informativo dell'Amministrazione e che sostituirà entro maggio il soppresso giornalino municipale "Parla Comune". L'argomento ormai è noto perchè lo abbiamo affrontato diverse volte (
clicca sul testo evidenziato per leggere gli articoli precedenti).
L'indirizzo web prescelto sarebbe www.meratenews.it, come indicato nella nota diramata dal Palazzo Tettamanti. Ma c'è qualcosa che non torna- Il dominio, ovvero l'indirizzo internet, infatti è già stato registrato da una società privata, "Merateonline Snc" amministrata dal dottor Claudio Brambilla, che ne ha presentato richiesta per primo il 22 Aprile 2010. E' tutto riportato su Registro.it, il portale del Cnr di Pisa, l'ente che assegna i domini (
clicca sul testo evidenziato per accedere al sito e poi da qui attraverso la sezione Whois per verificare la disponibilità o meno di un indirizzo seguendo le indicazioni fornite) . Sì, avete capito bene: il dominio è stato registrato di fatto al noto e primo in tutti i sensi giornale telematico Merateonline.it sino all'anno prossimo. Evidentemente il nostro Borgomastro ha fatto i conti senza prima passare dall'oste. Ci chiediamo che senso abbia spendere 20 mila euro per una società di new media communication, scelta non si sa come né con quali criteri, quando poi lo staff di professionisti esterni (clicca sul testo evidenziato per leggere l'articolo) incaricati "di garantire un percorso di comunicazione continua coordinato ed efficiente" si dimenticano dell'aspetto fondamentale, ovvero di "bloccare" l'indirizzo che intendono utilizzare.
"Meratenews ha il vantaggio di essere costantemente aggiornato, agile, fruibile e soprattutto è una scelta molto più economica rispetto alla forma di comunicazione attuata dalla precedente Amministrazione", si vanta Robbiani. Ma ne siamo proprio sicuri? Come può proporre una soluzione che appartiene ad altri? Proporrà l'esproprio proletario delle pagine informatiche che appartengono ad altri? Ma questa sarebbe roba da comunistacci, non certo da leghisti duri e puri rispettosi delle regole...

R.I.

IL COMUNICATO DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Sta prendendo avvio il progetto di comunicazione ideato dal Comune di Merate al fine di incrementare il rapporto di reciproca conoscenza con i cittadini. Il progetto è stato affidato a Northwind, società di new media communication di Trezzo sull’Adda che collaborerà attivamente con uno staff di professionisti al fine di garantire un percorso di comunicazione continua coordinato ed efficiente. L’obiettivo di Meratenews sarà quello di informare la cittadinanza in maniera rapida e costruttiva in merito alle novità riguardanti l’Amministrazione Comunale al fine di creare un rapporto di conoscenza costante delle attività poste in essere.
Il sito prevederà degli strumenti di interazione tra il pubblico e l’Amministrazione comunale attraverso l’ideazione di forum di discussione che consentiranno la creazione di un contatto diretto.
Meratenews sarà uno strumento di fondamentale importanza per la stampa del territorio che, attraverso la certezza della pubblicazione costante di news, potrà attingere informazioni e notizie proveniente dall’Amministrazione Comunale. Sarà prevista anche una apposita area di discussione dedicata ai gruppi consiliari, così come era presente sul notiziario “Parla Comune”. Di estrema importanza rivestirà, infine, la newsletter periodica che riassumerà le informazioni rilevanti costantemente aggiornate, strumento che verrà inoltrato a tutti coloro che si iscriveranno al sito www.meratenews.it.
“Questo sistema si sostituisce al Parla Comune, strumento di comunicazione già cancellato dall’insediamento della nostra Amministrazione – ha affermato Andrea Robbiani, sindaco di Merate – Meratenews ha il vantaggio di essere costantemente aggiornato, agile, fruibile e soprattutto è una scelta molto più economica rispetto alla forma di comunicazione attuata dalla precedente amministrazione”.
Il progetto è nelle prime fasi progettuali e si auspica la messa on-line per metà maggio 2010.

giovedì 22 aprile 2010

Nuovo sito del Comune: la conversione del Sindaco sulle scale di Palazzo Tettamanti

Quando il duro e puro Andrea Ambrogio Robbiani tuonava contra la consulenza esterna per l'informatore comunale e i soldi spese per la comunicazione con i cittadini...

A volte è divertente e soprattutto utile per rinfrescare la memoria spulciare nel passato perché si trovano documenti interessanti. Come un verbale di un Consiglio comunale del 2006 quando si è discusso dell’informazione pubblica, dei metodi di scelta dei consulenti e dell’opportunità di investire nella comunicazione con la popolazione. L’opportunità l’aveva offerta niente meno che l’attuale Sindaco Andrea Ambrogio Robbiani, all’epoca Consigliere di opposizione, con la presentazione di una delle sue innumeroevoli interrogazioni con cui chiedeva conto dell’affidamento di incarico per la comunicazione esterna comunale. La questione, adesso che è passato dall’altra parte della barricata, è quanto mai di attualità stanti i 20 mila euro che ha pagato a una società di marketing per migliorare il sito internet dell’Amministrazione “Meratenews” che prenderà il posto del vecchio giornalino
(clicca sul testo evidenziato per leggere gli interventi precedenti).
Ci permettiamo di citare solo alcune sue dichiarazioni, riportandole testualmente: “
Non vogliamo giudicare il Signor Elio Bronzino (ndr: incaricato dalla precedente Giunta del progetto “Parla Comune“), che riteniamo assolutamente una persona stimabile; quello che vogliamo evidenziare con questa interrogazione - al di là del fatto di destinare 7.500,00 Euro solo in questo Bilancio, solo per quest’ anno, per questa specifica tematica - è che riteniamo sia stato poco etico scegliere un professionista che ha partecipato attivamente alla campagna elettorale del gruppo di Maggioranza. Riteniamo che sarebbe stata una scelta da evitare - è una formula, secondo noi, “eticamente” - se non altro, sapendo che era così bravo, sarebbe stato più utile utilizzarlo come professionista per il Comune e non utilizzarlo per la campagna elettorale, o viceversa".
E ancora: “
Per la comunicazione coi cittadini c’è un ambito di spesa previsto, questo era comunque un qualcosa al di fuori dell’ambito di spesa della comunicazione… C’è una legge che consente di spendere fino al 2% del Bilancio, ma è comunque facoltà del Comune scegliere in proposito. Io credo che in ogni caso si debbano stabilire delle priorità; questa interrogazione nasce dal fatto che dandosi delle priorità e continuando a vedere che ci sono dei tagli, evidentemente quando si rende necessario fare dei tagli si fanno i tagli su quelle che sono le spese di comunicazione, d’immagine, diciamo di marketing in generale, perché sono quelle spese che in qualche modo si possono tagliare… Io sono d’accordo che la comunicazione è importante, anche se secondo me… il Comune deve comunicarmi la sua efficienza, la sua capacità organizzativa nel saper erogare i servizi; se il Comune ha un’immagine bellissima, dei colori stupendi, eccetera, va benissimo, però alla fine quello che conta sono i contenuti”.
E poi: “
Non sono soddisfatto del concetto di spendere dei soldi per una persona come il Sig. Bronzino per rivedere i manifesti o l’impianto grafico dei manifesti; questo è un parere personale, ma credo che se si vuole dare un impatto visivo di un certo tipo per un Comune non sia necessario il Signor Bronzino. Ripeto l’esempio: se devo giocare il torneo di calcio di Pagnano, probabilmente Ronaldinho non è necessario".
Elio Bronzino, guru della comunicazione sociale e Ronaldinho no, ma l'addetta alla campagna elettorale e dell'immagine del Presidente della Provincia Daniele Nava sì... Ogni commento sarebbe comunque superfluo. O il Sindaco parlava senza cognizione di causa quando sedeva sui banchi di minoranza oppure è stato protagonista di un’improvvisa conversione sulle scale di Palazzo Tettamanti. O più semplicemente è vero quello che sosteniamo da tempo: predicava bene ma adesso razzola male.

Ernesto Passoni

Benchmarking e contributi alle Associazioni: in maggioranza devono ancora schiarirsi le idee

Se non ci fosse stato il nostro Consigliere Gabriella Mauri a tirare le fila della Commissione Istruzione e Cultura gli Assessori si sarebbero persi...


Ore 18.00 del 21 aprile.Comune di Merate. Commissione Istruzione e Cultura. Presenti: Francesco Sangiorgio Presidente, Giusy Spezzaferri Assessore alla partita , Gabriella Mauri consigliere di minoranza di Insieme per Merate, Giambattista De Gasperi e John Patrick Tomalino della maggioranza.

Il nostro Consigliere lamenta l’enorme lasso di tempo intercorso dalla precedente riunione e anche se le Commissioni servono solo come confronto, dice, non è giusto apprendere le notizie dai mezzi di comunicazione. Il riferimento è ai nuovi criteri di attribuzione dei contributi ordinari e straordinari, in base a progetti specifici di "alto profilo" e al mancato rinnovo delle convenzioni. Il Presidente Sangiorgio ricorda che alcune scelte sono di esclusiva pertinenza della Giunta, ma è d’accordo: la riunione andava convocata almeno un mese prima. Mauri continua e spiega che intanto le Associazioni culturali sono cadute in confusione anche perché la lettera mandata dall'Amministrazione per rassicurarle, le ha fatte invece prendere dal panico: cosa saranno questi progetti di “alto profilo” solo a fronte dei quali verranno concessi stanziamenti?

Dalla maggioranza allora spiegano che i contributi non verranno più erogati con un fisso per tutte le associazioni più convenzione per quelle che si impegnano maggiormente, ma contributi ordinari per tutti. Intanto arriva l'Assessore ai Servizi alla persona Emilio Zanmarchi. Appoggia il casco, si toglie la fascia lombare, sfila lo zaino dalle spalle, si siede e apre il suo personal computer. Ha fretta e per gentile concessione dei presenti si tratta il punto all’ordine del giorno di sua competenza: “Linee guida benchmarking per valutazione progetti a sostegno del Pof (Piano dell'offerta formativa”). Come preannunciato in passato vuole controllare la gestione e i risultati dei progetti delle scuole. Distribuisce quindi un fascicoletto con le linee guida che faranno da ossatura al lavoro. Gabriella Mauri protesta per l’uso continuo della lingua inglese nel testo. Ma non è colpa di nessuno se l’italica lingua ai tempi di Dante ancora non aveva necessità del glossario del marketing!

L'Assessore tiene quindi una lezione di " benchmarking”. E’ visibilmente convinto di quanto spiega. Racconta di avere già illustrato il progetto a dei docenti: alcuni, probabilmente di scuola primaria e media, gli hanno detto che già facevano quanto andava proponendo, ma secondo lui non hanno capito di che cosa si parlasse; gli altri, forse delle superiori, si sono mostrati entusiasti della novità. Mauri chiede se un metodo di lavoro aziendale può andare bene per la scuola dove il processo di crescita avviene in modo non omogeneo. Ne è convinto: il modello illustrato è ampiamente collaudato nelle scuole della Campania. Ma la nostra Mauri scava lo stesso nel dubbio e l ‘Assessore si arrende: il metodo verrà applicato gradualmente, ma solo dove le Scuole saranno d’accordo. Incalza la Mauri:sì, ma anche le Scuole private dovranno adeguarsi.

Vulmaro Zanmarchi ha finito e si isola con il suo personal. Tra non molto con casco, zaino e fascia lombare sotto il braccio lascerà la sala.

Si torna a parlare di Associazioni con una bella notizia: i contributi a disposizione sono aumentati di 1.500 euro. Subito si scopre che chi ha mandato a catafascio tutte le convenzioni è il ministro Renatino Brunetta che ha stabilito che i contributi comunali debbano andare a finanziare i progetti non le Associazioni. Ma c’è il problema dei contributi storici su cui le Associazioni devono pur contare per fare delle programmazioni annuali. La Commissione fatica ad uscire dall’empasse, ma poi sembra trovare la soluzione: i 65.000 euro stanziati andranno in diversa misura come contributo ordinario a quelle Associazioni che svolgono un servizio ad integrazione di quello pubblico, le altre avranno i canonici 400 euro. Per tutte rimarranno più di 20.000 euro per progetti che saranno senz’altro di alto profilo. La Commissione è chiamata a votare ed è ancora una volta Gabriella Mauri che fa presente le incongruenze nella ripartizione dei fondi. Anche per gli affitti dei locali di proprietà comunale dati come sede alle Associazioni, l’Assessore ha in mente la risuluzione del problema, ma si tratta di concretizzarla. I tempi si allungano e i giornalisti presenti danno segni di impazienza

Va a merito dei componenti della Commissione che siano così preoccupati di far bene il loro lavoro. E stanno lavorando insieme: Mauri mette a disposizione la sua esperienza e le sue proposte vengono vagliate di buon grado e bisogna riconoscere che Sangiorgio e la Giusy non sono arrivati in Commissione ad illustrare un piano di riparto dei fondi delle Associazioni ormai deciso. Forse perchè non hanno le idee chiare loro per primi e devono ancora schiarirsi le idee... Come dovrebbe essere.Comunque pare che i componenti di maggioranza e quelli di minoranza stiano cominciando a collaborare. Ma rimane appunto l'impressione che chi ha ricevuto il mandato a governare debba ancora decidere cosa vuole fare. Se non ci fosse stata la nostra Gabriella Mauri a tirare le fila non si sa cosa sarebbe successo.

Sono le 20.45 e la riunione viene aggiornata.


Luciana Vidili

mercoledì 21 aprile 2010

Comunicazione e trasparenza: non c'è peggior muto di chi non vuol parlare

Non è la prima volta che lo si evidenzia: Andrea Ambrogio Robbiani predicava bene, benissimo, ma adesso razzola molto male. L’ultimo esempio della sua dicotomia tra il dire e il fare è la consulenza da 20.000 euri, la stessa somma spesa per le luminarie natalizie, per la comunicazione ai cittadini. Sulla necessità o meno di intervenire ancora sul sito internet dell’Amministrazione comunale ognuno la può pensare come crede. In periodi di difficoltà finanziaria per gli enti pubblici e soprattutto per tanta gente sarebbe parso più opportuno e rispettoso spendere quel denaro in maniera più oculata. Ma non è questo l’unico aspetto .
C'è pure il metodo. Nessuno sapeva nulla e non è stato pubblicato ancora alcun atto formale, non una delibera, non una determina. Se non ci fossero stati i mezzi di informazione saremmo venuti a sapere della questione a giochi ormai conclusi. Se il signor Sindaco è così convinto di aver agito bene perché ha tenuto tutto segreto e, ci riferiscono, si è arrabbiato molto con coloro che hanno svelato tutto? Non ci piace nemmeno la cancellazione dell’informatore “Parla comune” a beneficio esclusivo dello spazio web. La rete rappresenta il futuro, ma non si può eliminare attualmente la carta. Gli anziani forse non meritano di essere aggiornati sulle scelte della Pubblica amministrazione? E poi come non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire non c’è peggior muto di chi non vuol parlare.
Purtroppo ci pare che sino ad oggi il Primo Cittadino non abbia brillato per trasparenza, partecipazione, confronto e comunicazione semplicemente perché non gli interessa. Potrà circondarsi di addetti stampa, attivare siti internet e chiedere consigli a guru del marketing che vuole, che tanto se non cambia atteggiamento e convinzioni la popolazione, i mezzi di informazioni e i rappresentanti consiliari continueranno ad essere messi ai margini delle decisioni e delle attività che riguardano Merate. Lui ama ripetere che tra quattro anni e mezzo, quando si tornerà al voto, gli elettori potranno stabilire se confermarlo o rispedirlo a casa e nel frattempo chiede di non disturbare il manovratore. Ma se non mette nelle condizioni di valutarlo perché tiene tutto nascosto, i meratesi come potranno giudicare la bontà del suo operato?

R.I.

Sabato e martedì ancora in piazza a difesa della Scuola pubblica


Sabato e martedì saremo di nuovo in piazza per raccogliere le firme a sostegno dell’appello a favore della Scuola pubblica lanciato dal nostro Consigliere comunale Gabriella Mauri (clicca sul testo evidenziato per leggere l'invito e la lettera). In tanti infatti ci hanno manifestato l’intenzione di voler aderire all’iniziativa ma di non essere riusciti a contattarci settimana scorsa. Sabato saremo in centro, anche se il punto preciso deve esserci comunicato dall’Amministrazione comunale, mentre martedì, contestualmente allo svolgimento del mercato, ci troveremo in piazza Vittoria. Aspettiamo ancora tanta gente.

martedì 20 aprile 2010

"Tutti gli uomini del Presidente" in Medicina

Ho letto il comunicato dell’Azienda ospedaliera (ndr: il testo integrale è riportato in calce) sulla carenza degli infermieri in particolare per aprire davvero Bellano e per il reparto di Medicina di Merate (clicca sul testo evidenziato per leggere l'articolo precedente). Non entro nel merito di Bellano, voglio fare alcune precisazioni e porre interrogativi sul reparto di Medicina del Mandic.

Innanzitutto prendo atto che i 6 infermieri che verranno a Merate, temporaneamente, per “l’acquisizione più adeguata della cultura e delle conoscenze aziendali e per prendere confidenza con l’organizzazione dell’Azienda ospedaliera….”. Da questa descrizione sembra di avere a che fare con delle…”apprendiste” che devono solo imparare. Già che ci sono, però, “potranno essere utili ad affrontare alcune criticità infermieristiche presso la struttura di Medicina”.

Come si comprende o, meglio, non si comprende cosa vengono a fare. Infatti, non è prevista la figura dell’apprendista infermiera. Dalle descrizioni dei compiti non sembrano infermiere. Non mi risulta che, per essere assunte come infermiere, sia necessario conoscere “la cultura aziendale” e che bisogni “prendere confidenza” con l’ospedale. Dovrebbero averlo già fatto nel corso di laurea e nel tirocinio. Tutti questi giri di parole per dire che non faranno le infermiere? Però, avendo il titolo, garantiscono l’apertura dei 69 posti letto? In realtà, in tutto il comunicato non c’è il concetto che tutti i 69 posti letto sono riattivati.

Qualcuno dovrà spiegarcelo.

Dovranno spiegare anche questa frase finale: "Finito questo periodo di acclimatamento gli infermieri interpreteranno il loro ruolo presso l’Ospedale di Bellano”. Si deduce che, a Merate, il loro ruolo non sarà di infermieri, ma, allora, che fanno? Noi li paghiamo come infermieri!

Spero che, con qualsiasi scusa, non venga rimandato indietro nessun paziente! Inoltre, visto che si stanno cercando 24 infermieri per Bellano con vari strumenti, non si capisce perché non si dice anche che se ne cercano altri 6 per il Mandic.

Altra domanda, dopo giugno, cosa succederà? Si deciderà di anticipare la riduzione estiva dei posti letto? Tutto verrà rimandato ad…ottobre?

Ogni volta che si apre un problema, questa Direzione generale non risponde con cose precise, ma rimandando o facendo come faceva Nixon nel famoso libro “Tutti gli uomini del Presidente” dove si elaboravano comunicati che non smentivano assolutamente nulla.

Decidessero, una volta per tutte, quante infermiere mancano, quante posso recuperarne con una ristrutturazione interna decidendo quali servizi e non reparti posso esternalizzare e, poi, facendo un regolare bando pubblico per l’acquisizione di nuovo personale.

Forse è chiedere troppo pretendere riorganizzazione e trasparenza?


Ambrogio Sala

Assessore ai Servizi alla persona

di Olgiate Molgora



IL COMUNICATO dell'AZIENDA OSPEDALIERA

Qualche settimana fa l’Azienda Ospedaliera di Lecco ha concordato con le Organizzazioni Sindacali una serie di impegni e di iniziative tese a recuperare tutte le risorse infermieristiche necessarie alla piena attivazione dei posti letto presso l’Ospedale di Bellano. L’impegno dell’Azienda , alleata con tutti quei soggetti e quelle forze che intendono andare in questa direzione, come è noto, è coerente con la sua volontà di far arrivare nel lecchese più infermieri. La carenza di personale infermieristico, generalizzata nel nostro Paese, è particolarmente significativa nel lecchese e per l’Azienda Ospedaliera. Il personale mancante per coprire il turn over fisiologico di popolazione infermieristica è pari a circa 50 unità , mentre sono 70 , attualmente, le aspettative per maternità.
Nella fattispecie , per l’ Umberto I , il fabbisogno di infermieri utile a coprire l’attivazione piena di posti letto è di almeno 24 infermieri.
Le misure intraprese per farvi fronte sono diverse: l’apertura di un bando per la mobilità interna - finalizzata a raccogliere la disponibilità di personale dell’Azienda ad operare presso la Medicina Riabilitativa di Bellano - e di un secondo bando per la mobilità esterna che avrà la massima diffusione e la più articolata promozione possibile per acquisire risorse nuove e già formate. Oltre a ciò l’Azienda Ospedaliera ha messo in campo un bando di selezione per l’assunzione a tempo determinato e a tempo indeterminato e altre iniziative di marketing sanitario a favore dei presidi ospedalieri dell’Azienda, in particolare dell’ospedale di Bellano che si vuole diventi un punto di riferimento per l’attività riabilitativa. L’Azienda Ospedaliera confida di ottenere risultati positivi in proposito, ma è anche consapevole che essi saranno a medio termine, non immediati.
Ciò nondimeno la volontà è attivare i nuovi posti letto di Bellano nel più breve tempo possibile – intorno a metà giugno - per andare incontro alle tante aspettative del territorio e per offrire ai pazienti percorsi di cura completi, comprensivi anche dell’attività riabilitativa. Volendo attivare, gradualmente, tutta la disponibilità dell’Ospedale di Bellano, con l’estate alle porte (che potrebbe creare qualche difficoltà al riguardo), s’è deciso di non aspettare altro tempo. Per garantire l’assistenza infermieristica necessaria ad attivare una quota di attività dell’ Umberto I, ci si affiderà alla società che già sta collaborando con l’Azienda, fornendo infermieri alla struttura di Ortopedia del Manzoni.
Le risorse infermieristiche attivate sono 6 unità. Saranno destinate temporaneamente all’Ospedale di Merate per l’acquisizione più adeguata della cultura e delle conoscenze aziendali e per prendere confidenza con l’organizzazione dell’Azienda Ospedaliera. Nel contempo, e limitatamente al periodo che precede il loro inserimento nell’organizzazione assistenziale del presidio di Bellano, potranno essere utili ad affrontare alcune criticità infermieristiche presso la struttura di Medicina. Il loro passaggio transitorio sarà un apporto di forze fresche nel post trasloco dell’Unità Operativa: non c’è alcuna volontà, da parte dell’Azienda Ospedaliera, di fare affidamento, per i bisogni infermieristici al Mandic, a società esterne.
Finito questo periodo di acclimatamento gli infermieri interpreteranno il loro ruolo presso l’Ospedale di Bellano.

Esperti d'immagine per il Sindaco: polemiche sui costi

Il progetto riguarda il potenziamento del sistema di comunicazione dell’Amministrazione. La decisione pare abbia suscitato più di un malumore e parecchie perplessità tra gli impiegati, che non ne sapevano nulla e non sono stati coinvolti nel progetto

Merate, 20 aprile 2010 - Al via il progetto «Meratenews» in municipio, ovvero il potenziamento del sistema di comunicazione dell’Amministrazione. Da ieri è all’opera una nuova collaboratrice del sindaco Andrea Robbiani. Fa parte della stessa agenzia che ha curato la campagna elettorale del Presidente della Provincia Daniele Nava e si occupa delle pubbliche relazioni per conto del Consorzio di Villa Greppi e dell’associazione imprenditoriale di Vera Brianza. Si chiama Monica Pompili e nei giorni scorsi è stata presentata agli altri dipendenti comunali.
Suo compito, insieme ad altre figure ancora da individuare, sarà quello di organizzare l’Urp, Ufficio relazioni con il pubblico, migliorare il sito internet, raccogliere e gestire le informazioni e mantenere i contatti sia verso la popolazione sia con gli operatori del media locali. Per ammissione della stessa interessata pare inoltre debba fronteggiare anche qualche compito di segreteria, gestendo l’agenda dei componenti della Giunta.
Quanto costerà ai contribuenti il nuovo pool di esperti? il primo cittadino fa sapere che il costo sui 20 mila euro. La decisione parrebbe abbia suscitato più di un malumore e parecchie perplessità tra gli impiegati, che non ne sapevano nulla e non sono stati coinvolti nel progetto. Anche perché di recente la storica segretaria di diversi sindaci, ad appena due anni dal pensionamento, è stata spostata d’imperio ad altre mansioni, sostenendo che il ruolo ricoperto non era più necessario. Pesanti critiche anche dalle minoranze consiliari «Ma come? - ironizza Aldo Castelli, leader di “Merate Futura” -Durante la prima seduta di insediamento del Consiglio, quando ci siamo lamentarsi del numero si assessori, il sindaco ha replicato che tanto avrebbe azzerato qualsiasi consulenza esterna».
In realtà lui non vede proprio di cattivo occhio la strategia, perché ritiene fondamentale la comunicazione. «Ritengo però che questa dipenda piuttosto dall’atteggiamento dei componenti dell’esecutivo più che dai professionisti a cui ci si rivolge - prosegue - Per questo l’operazione non mi entusiasma affatto, oltre a non sembrarmi assolutamente in linea con le intenzioni manifestate da Robbiani sia quando sedeva in opposizione sia in campagna elettorale».

Incrocio tra viale Giuseppe Verdi e via Alcide De Gasperi: occorre intervenire subito

Mi associo all’iniziativa dei Consiglieri comunali della Lega Nord relativa alla messa in sicurezza semaforico dell’incrocio viale Verdi, via de Gasperi, via Trieste e via Turati (clicca sul testo evidenziato per leggere l'articolo relativo all'argomento).
Anch’io ho avuto spesso segnalazioni di criticità dell’incrocio semaforico in questione.
Io propongo il ripristino di un tempo di transito riservato solo ai pedoni, in contemporanea nelle due direzioni.
Alcuni anziani mi hanno segnalato la difficoltà di vedere la luce del semaforo soprattutto nelle ore in cui il sole è basso sull’orizzonte; allo scopo di ovviare a questo inconveniente suggerisco l’installazione sui pali dei semafori di piccoli semafori ad altezza d’uomo che permettano di vedere bene il reale colore del semaforo ed eventualmente di suoni che indichino la possibilità di attraversamento per i pedoni.
Si rende necessario anche un ritocco dei tempi semaforici per il traffico automobilistico, soprattutto in previsione dell’apertura della nuova sede delle scuole elementari di via Montello.

Achille Panzeri
Consigliere comunale
di Insieme per Merate

Appello per la Scuola pubblica: superate le 300 firme

Contrariamente a quanto annunciato in precedenza, le firme raccolte sabato a sostegno delle nostre scuole pubbliche (clicca sulla frase evidenziata per leggere l'intero documento) sono state oltre 300 e non quasi 200. L'iniziativa lanciata dal nostro Consigliere comunale Gabriella Mauri comunque procede ed è ancora possibile compilare i moduli.

domenica 18 aprile 2010

Il rilancio del commercio passa dall'outlet

Ritorno sul tema del Pgt che, dopo l'allungamento dei tempi di approvazione, sembra essere scomparso dall'agenda politica meratese. Parliamo di commercio. I problemi li conosciamo ed essenzialmente sono: la difficoltà delle piccole botteghe di resistere all'avanzata dei centri commerciali; un centro cittadino privo di attrattività e votato esclusivamente al riposo del sonno; una vibilità e mobilità infelice che non favorisce il vivere il centro come un salotto dove trovarsi e crescere insieme; frazioni abbandonate e svuotate per la dura legge del mercato.
Analizzando i flussi del commercio attuali dobbiamo prendere atto che il cittadino, sia per un fatto di acquisti sia per un fatto di tempo libero, preferisce recarsi all'interno di un centro commerciale, o ancora meglio di un moderno outlet, piuttosto che fare quattro passi in centro a Merate. Chiediamoci il perchè e ne ricaviamo, semplicemente, perchè al centro commerciale ha tutti i servizi che gli servono a portata di mano: negozi, bar, ristoranti, giochi per i bambini, musica di sottofondo. Cosa gli manca? Manca al cittadino in quei luoghi il contatto con la realtà, il godere di una bellezza urbanistica e naturale che appartiene al nostro territorio. Ed allora ecco l'idea: perchè non creare di Merate centro un outlet a cielo aperto? Ristudiare spazi e servizi nell'ottica di valorizzare il centro attraverso le realtà commerciali che lo abitano, creando un grande ambiente progettato per essere vissuto dai cittadini e non per vincolare i cittadini. Contattando una società specializzata nello sviluppo immobiliare di grandi complessi commerciali, si potrebbe progettare un centro città allargato (non solo piazza Prinetti) in funzione dei servizi che si vogliono offrire: bar per le diverse fasce di utenza, ristoranti, pizzerie, negozi di marca, botteghe artigiane di qualità, negozi di generi alimentari... ma togliamo dal centro le troppe banche. Le banche, che ormai monopolizzano il centro rendendolo morto nel week end, devono essere dislocate sull'esterno del centro cittadino, nelle vicinanze dei parcheggi di prossimità di cui abbiamo già accennato. Il centro devo essere vissuto come il soggiorno di un'abitazione dove vivere in tranquillità ed in sicurezza i propri momenti di tempo libero. Nell'ottica del grande outlet ottimamente si inseriscono le iniziative e manifestazioni della ProLoco e delle varie associazioni tese a donare vitalità: è necessario però un vero progetto complessivo del vivere il tempo libero. Vivere il tempo libero e non lasciarsi vivere stancamente.
Il rilancio delle frazioni passa, invece, dalla riqualificazione urbanistica delle stesse, dallo spostamento dei servizi al centro delle frazioni, dalla creazione di centri vivibili. Quali sono i centri di aggregazione di Sartirana, Cassina, Brugarolo, Novate e Pagnano? Dalla ricchezza urbnistica esistente, recuperando la storia, dobbiamo ricollocare servizi che in centro diverranno superflui nell'ottica dell'oulet. Bisogna ragionare in termini di territorio complessivo e non in termini di centro e frazioni: le frazioni hanno la stessa dignità del centro e meritano di vivere complementarmente allo stesso e non in subordine. Il problema non deve essere collegare le frazioni al centro ma collegare il centro alle frazioni che divengono centri di vita propria. Come peraltro già in molto fasi della vita della comunità meratese.
Con fiducia riteniamo che cambiare in meglio sia possibile, basta volerlo.

Stefano Valagussa