sabato 18 febbraio 2012

Il Sindaco aumenta le tasse ma non taglia le spese inutili

L'introduzione "in via sperimentale" dell'IMU è stata analizzata nella commissione Bilancio del Comune di Merate del 15 febbraio scorso.
Lo scenario finanziario che si è delineato con le simulazioni fatte fino ad oggi è che un' applicazione delle aliquote base previste nel DL 201 (4 per mille prima casa 7,6 per mille il resto) produrrebbe un prelievo dalle tasche dei contribuenti meratesi di 7,013 milioni di euro.
Questa soluzione lascerebbe nel bilancio del Comune di Merate , rispetto a quanto previsto dalla maggioranza nel Dicembre 2011 (prima della manovra Monti) un buco di 431.000.(art.28 decreto 201-dic 2011)
Di queste risorse ho dichiarato essere necessario il recupero attraverso l'IMU.
Ma i bilanci comunali 2012 devono sopportare anche il taglio varati da Giulio Tremonti (DL 78-luglio 2011) che vale per Merate 537.000 euro.
Il bilancio preventivo 2012 presentato dalla maggioranza Lega-PdL nel dicembre scorso e poi ritirato su richiesta delle minoranze, teneva già conto di questo taglio, otteneva il pareggio aumentando la Tarsu dell'11% (importo 150.000) ed introducendo altri aumenti per altri 50.000 euro.(trasporto scolastico). Per gli altri 300.000 euro mancanti, trovava il suo equilibrio su una sovrastima delle entrate, come ha riconosciuto nel corso della commissione bilancio lo stesso Assessore Andrea Massironi.
L'episodio del ritiro del bilancio su nostra richiesta, documenta tra l'altro, quanto l'azione delle opposizioni, definita con strafottenza sul giornale meratese dal sindaco Andrea Robbiani "non documentata" sia da rivoltargli contro, poichè su questione di tale livello (presenta un bilancio taroccato dal lato delle entrate e che conteneva l'Ici non più in vigore ) "va avanti lo stesso" e noi l'abbiamo fermato.
Il primo aspetto su cui abbiamo chiesto di tener conto, nel corso della stima di quante risorse siano da recuperare attraverso l'IMU, si conteggino anche questi 200.000 già previsti (ma non ancora in vigore perché il bilancio che li contiene non è stato approvato).
Così facendo il recupero di 1 milione di euro descritto sopra, verrebbe raggiunto chiedendo all'IMU di recuperare " solo" 800.000 euro, prelevando dalle tasche dei cittadini almeno un altro milione di euro.
In realtà l'obiettivo della giunta Robbiani va oltre, perché ritiene necessario recuperare 1,4 milioni di euro, aggiungendo a questa cifra (431+537keuro) un precedente taglio del 2010 di altri 483.000 euro, che equivarrebbe alla richiesta per i cittadini di sborsare complessivamente 9,140 milioni di euro.
La giustificazione portata dall'assessore Massironi di tale balzo in avanti risiede nella necessità di realizzare opere necessarie come il CDD (500.000) ed il completamento del Municipio (700.000).
Secondo noi questo taglio già "assorbito" nel 2011 non va recuperato con l'IMU.
La ragione sta nello scenario di aumenti che si è abbattuto sulle famiglie ed attività produttive , di cui ho portato come esempio, l'aumento dell'addizionale IRPEF regionale. Ricordo che per la Lombardia tale addizionale valeva lo 0,9% ed è passata per i redditi fino a 15000 euro all'1,23%. Da 15000 fino a 28000 vale 1,58%, sopra i 28000 passa all'1,73%.
Poiché una quota dello 0,5% dell' IRPEF dei meratesi vale 1,2 milioni di euro (bilancio 2011) solo l'aumento che porta all' 1,23% l'addizionale per fascia di reddito più bassa, vale almeno 1 milione di euro che usciranno dalle tasche dei cittadini. Non una bazzecola, e soprattutto esborso non ancora percepito dai cittadini.
Riporto questa parentesi tecnica per individuare quello che è il tema principale della nostra analisi.
Può un Comune correggere il suo bilancio solo dal lato delle entrate, e farlo di questa portata, (più di 9 milioni di euro) senza operare sul lato delle spese? Può un Comune guardare solo al suo equilibrio "devo recuperare risorse" senza stimare quante risorse i cittadini sono chiamati a sborsare complessivamente? (IRPEF/accise benzina /costi conto corrente/aumenti dei prezzi per altri milioni di euro).
Tutto questo in un contesto economico dove molti faticano a conservare il livello di reddito che hanno?
Chi è portavoce dei cittadini in questa discussione? Io credo sia scomparsa l'equivalenza: tutela dei cittadini uguale garanzia di molti servizi, che sarebbe meglio chiamare col loro nome è cioè "spese a carico della collettività". I cittadini chiedono prima meno prelievo fiscale, ma i loro rappresentanti fanno fatica a comprenderlo e non perché non lo possano sempre fare.
Non è vero che il bilancio del Comune è fatto solo di servizi ai cittadini, ci sono delle spese la cui insostenibilità è sotto gli occhi di tutti.
Chi ricorda la spesa in due anni (bilancio 2010 e 2011) per le luminarie a Merate di 25000 euro? Spesa che ci è stato detto in Consiglio comunale trattarsi di solo pochi euro per cittadino!
Da qui la richiesta del mio gruppo consigliare di passare all'analisi puntuale del bilancio per individuare anche come incidere in maniera nuova dal lato delle spese, perché ai cittadini va presentata anche questa variante.
Infine il crono programma delle opere pubbliche subirà inevitabilmente un ritardo od una semplificazione, ma è preferibile evitare di sottrarre un altro milione di euro ai cittadini, dopo gli altri 8 e passa certi, oppure ritardare la realizzazione della sala polifunzionale nel municipio, o scadenziare gli interventi in modo maggiormente graduale?


Cesare Perego
Capogruppo Consiliare di Insieme per Merate

venerdì 17 febbraio 2012

Da PdL e Lega una legge che aumenta i costi sociosanitari per le famiglie

Un Consiglio regionale irregolarmente fatto proseguire oltre l’orario di convocazione, (cioè le 24 di martedì 14 febbraio) da un atto unilaterale del presidente che ha ignorato il regolamento pur di consentire alla maggioranza di fare un colpo di mano, ha portato alla introduzione di un vero e proprio nuovo ticket familiare con la denominazione di copartecipazione alla spesa sanitaria regionale. Le opposizioni hanno abbandonato l’Aula per protesta. E’ ciò che è accaduto nella notte tra martedì 14 e mercoledì 15 febbraio, al Pirellone.
La maggioranza ha voluto dare una prova muscolare soprattutto per dimostrare a se stessa di esistere ancora. E per riuscirci, continua Spreafico, ha fatto un intreccio reciprocamente ricattatorio tra due leggi, una di stampo elettorale e propagandistico voluta dalla Lega per restringere la possibilità di esercitare alcune professioni commerciali agli stranieri, violando le norme europee sulla libera concorrenza e la costituzione sull’uguaglianza dei cittadini (la cosiddetta legge Harlem), l’altra voluta dalla maggioranza del Pdl che introduce la sperimentazione in 15 comuni, scelti dalla Giunta, della copartecipazione dei cittadini e dei comuni stessi alla copertura della spesa sanitaria.
Una legge di principio pericolosa che da una parte ammette per la prima volta l’esistenza di un sistema sanitario regionale in squilibrio finanziario e dall’altra chiama a farsene carico famiglie ed enti locali. Tutto questo in un quadro nazionale di riferimento che sta cambiando e che porta la Lombardia al tavolo con il Governo indebolita perché già disposta a far pagare ai cittadini più soldi.
In questo senso come Pd abbiamo avanzato inutilmente la proposta di rinviare decisioni così importanti e non urgenti su un tema che dovrà essere riaffrontato. Sbagliata anche la decisione di regionalizzare le Asp più importanti perché è un altro passo verso la centralizzazione e l’esclusione del territorio.

Consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza
del Consiglio regionale

giovedì 16 febbraio 2012

Palestra di via Montello: una vittoria bipartisan

Da grande appassionato di basket mi permetto di intervenire sul post di Ernesto Passoni con una breve precisazione.
La scuola di via Montello è un fiore all’occhiello per Merate e per fortuna è stata pensata e costruita rapidamente. Credo che si debba riconoscere i meriti di chi ha avuto questa idea lungimirante e ringraziarlo, ma non va dimenticato che anche l’attuale Assessore ai Lavori Pubblici Massimo Panzeri ha seguitol'intervento con notevole velocità e professionalità e che la palestra, anche se pensata a Merate per la sola pallavolo, grazie anche con i contributi extra da parte del Coni e dell'Amministrazione Comunale di Merate, si è potuto renderla utilizzabile anche per la disciplina del basket.
Pertanto credo di poter dire un grazie da parte di tutti gli appassionati di Basket del Meratese e anche da parte dell’ASD Robbiate.
Ammettiamo almeno una volta al di fuori delle idee politiche che le due Amministrazioni meritano in questo caso in generale per motivi diversi, un plauso bipartisan per il servizio rivolto alla cittadinanza.
Ringrazio sinceramente Ernesto Passoni per aver apprezzato che anche il basket sia di casa a Merate e in un complesso bello e funzionale come il plesso di via Montello. Ovvio che strutture cosi grandi e impegnative possano avere dei problemi di start-up, che sono stati risolti rapidamente e nulla toglie il merito all’idea di fornire ai giovani una struttura scolastica così moderna, all’avanguardia e completa per ogni didattica.
Grazie per lo spazio e un apprezzato caloroso saluto ad Ernesto.
Cordiali saluti.

Massimo Adobati
Consigliere Comunale

mercoledì 15 febbraio 2012

La precedente Amministrazione è andata a canestro

Apprendo con grande soddisfazione come la palestra di via Montello possieda i requisiti per ospitare incontri di pallacanestro, in particolare al livello dell' Asd Robbiate Basket. La soddisfazione deriva, anche, dal lavoro effettuato dalla precedente Amministrazione del Sindaco Giovanni Battista Albani con Aldo Rigoni, anima della pallavolo provinciale, nel visionare il progetto della palestra di cui egli chiese una modifica al controsoffitto per renderlo omologabile rispetto ai campionati di Serie B della pallavolo.

Ernesto Passoni 

P.S.: Un plauso al Governo di Mario Monti che non candiderà Roma alle Olimpiadi del 2020; 10 miliardi di euro risparmiati (una finanziaria) che avrebbero potuto diventare 20 o 30 per costruire strutture faraoniche destinate a diventare, poi, inutilizzate. Pare che siano molto arrabbiati il Podestà di Roma e l'ex Ministro della Guerra Ignazio La Russa che si erano già prenotati per le gare di salto nel cerchio di fuoco.