sabato 26 giugno 2010

Vergogne segrete e pubblici voltafaccia

Lunedì sera si riunisce il Consiglio comunale. Tra i punti all'ordine del giorno anche l'interrogazione presentata dal gruppo di Insieme per Merate sulla nota vicenda di Meratenews (clicca sul testo evidenziato per leggere il docuemento e sapere di più della questione) il progetto di comunicazione naufragato sul nascere. I cittadini però non potranno sentire le spiegazioni del Sindaco perchè l'argomento verrà trattato in seduta segreta. Lo prevedono leggi e regolamenti quando si parla di singole persone, come della consulente esterna che avrebbe dovuto occuparsi dell'iniziativa. Anche in passato si sono fatti nomi e cognomi, come quello di Elio Bronzino, e proprio su richieste del Sig. Andrea Robbiani. Nessuno però si è sognato di chiudere le porte al pubblico. Quando non c'è nulla da nascondere e di cui vergognarsi non c'è bisogno di parlare di nascosto. E poi si c'erano in ballo soldi pubblici, dei contribuenti, che hanno il diritto di sapere perchè 19.000 euri sarebbero stati dati a una società invece che ad un'altra e in base a quali elementi e motivazioni. Alla faccia della trasparenza e del coinvolgimento della popolazione. Ancora una volta non resta che prendere atto che il borgomastro quando era in opposizione predicava molto bene, ma adesso che è al governo razzola molto male e si rinnega tutti i principi che sbandierava.

C.Bo.

venerdì 25 giugno 2010

Discariche a gogo

Nel regno dell'ecologia meratese, a ridosso della Riserva del Lago, nel perimetro della frazione di Sartirana spuntano discariche dal nulla. Sulla via che dal cimitero porta alla località Calco Superiore, infatti, in corrispondenza della curva a gomito, trova posto da un pò di tempo, ed in maniera ancor più evidente ultimamente, una discarica di ramaglie, materiali inerti, sfalci del verde e chi più ne ha più ne metta. E noi ci chiediamo come possa accadere ciò proprio nella frazione più VIP della Città, proprio a ridosso dell'abitazione di alcuni assessori, proprio in faccia alla pubblica autorità. Si affiggono manifesti con multe da € 150 per non raccoglie le deiezioni del proprio animale domestico e si lascia che terreni agricoli diventino discariche? Speriamo semplicemente con i residui non decidano un giorno di avvicinarsi alla carreggiata!
R.I.

Il Paese scende in piazza: prima i Sindaci, poi i lavoratori

Sono stata a fianco dei sindaci, scesi in piazza per protestare contro questa manovra ingiusta e centralista che mette a rischio i principali servizi per i cittadini e aumenta le spese a livello centrale, in barba al federalismo tanto decantato dalla Lega, e domani appoggerò lo sciopero indetto dalla Cgil per le stesse ragioni, perché a pagare sono i più deboli e i senza lavoro. Non si parla solo di tagli ai Comuni, ma analoga stangata riceveranno le Forze dell’ordine, gli organi costituzionali, il Consiglio Superiore della Magistratura per non parlare del comparto scuola e cultura: -31,2 mln di euro alle istituzioni scolastiche non statali, -24 mnl all’università, di cui 9,8 destinati al diritto allo studio, -2,7 mln a ricerca e innovazione. La cultura perde 58,2 mln, di cui quasi 50 per la tutela e la valorizzazione dei beni e delle attività culturali. E sempre in tema di cultura, ieri notte ma anche nella giornata odierna, grazie al nostro ostruzionismo in aula, siamo riusciti a difendere il lavoro dei dipendenti degli enti lirici, che il Governo tagliava e umiliava. Il PD è fortemente impegnato affinché in Parlamento questa manovra possa essere corretta almeno nelle distorsioni più gravi. Senza correzioni alla manovra ci sarà un vertiginoso aumento del prezzo dei biglietti per il trasporto pubblico oltre che un taglio dei mezzi di trasporto stessi, aumenteranno i licenziamenti e i comuni dovranno svendere il loro patrimonio per fare cassa. La protesta dei sindaci ha messo ieri in evidenza la grande contraddizione incarnata dal Governo, retto dal PdL e Lega. Sul territorio i leghisti continuano a rassicurare che i cittadini non saranno privati di alcun servizio mentre a Roma avallano le scelte drastiche del Ministro Giulio Tremonti che ieri in modo plateale i sindaci, e prima i governatori delle regioni, hanno dichiarato di non accettare.

giovedì 24 giugno 2010

Non è cambiato nulla

Sono tutti buoni a parlare e il Signor Sindaco Andrea Robbiani lo è in maniera particolare. Lo era anche quando stava in opposizione e accusava la precedente Amministrazione per l’incapacità d gestire i due cantieri dell’Area Cazzaniga e di Palazzo Tettamanti. Diceva che occorreva cambiare la direzione dei lavori, scelta guarda caso dal suo attuale Assessore alle Opere pubbliche Andrea Massironi. A un anno di distanza dalla sua trionfale vittoria i due cantieri sono però ancora lì, inconclusi e anche i responsabili di cantiere sono i medesimi. Ancora una volta è stato dimostrato che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e che lui predicava molto bene ma ora razzola molto male.

C.Bo.

mercoledì 23 giugno 2010

Chi li ha visti?

Narra la leggenda che alle scorse elezioni quattro fossero gli sfidanti per la poltrona di Sindaco di Merate: uno divenne Sindaco, l'altro Capogruppo di opposizione (oggi consigliere semplice), gli altri due sono scomparsi. Che fine hanno fatto? Se fare politica a livello locale significa porsi al servizio della comunità perchè abbandonare la scena completamente dopo lo sconfitta? Che forse l'unico fine fosse la conquista del potere? L'Avv. Panzeri ed il Dott. Marinari che fine hanno fatto? Se il Dott. Marinari è assente giustificato dopo i lunghi anni dedicati all'attività politica, l'Avv. Panzeri che scusanti può apportare? Lei, giovane e rampante, astro nascente del panorama cittadino, verso la quale risiedevano le speranze di molti....si è già stancata del servizio? Certo i giovani devono trovare spazio per potersi appassionare, ma se quelli che questo spazio l'hanno trovato, si ritraggono al primo stormir di fronda....allora la comunità perde le proprie speranze di rinnovamento. Un ex candidato sindaco dovrebbe comunque esprimere nei propri atteggiamenti e propositi una visione dell'amministrazione come servizio alla comunità, come contributo al bene comune, non limitandosi a fondare un circolo della libertà di dubbia utilità. Chi sono? Cosa fanno? Esistono ancora? Ai posteri l'ardua sentenza...

Ariogabalo

martedì 22 giugno 2010

Una vetrina val bene un parcheggio

All'area Cazzaniga è arrivato il momento delle vetrine...vetrine interrate ovviamente, vetrine vista umidità, vetrine vista sul nulla come da progetto dell'allora giunta Perego. Un ben noto monumento allo spreco... E per queste vetrine e per gli ultimi aggiustamenti alla fabbrica del Duomo nostrana, via altre promesse ed altri sogni elettorali. Sacrifichiamo la cultura sull'altare del mattone di fornace ed ecco che magicamente la tanto agognata ristrutturazione della biblioteca si trasforma in una mano di bianco alle pareti.
Dov'è finito il progetto di trasformare Merate in una culla della cultura? Una perla illuminata nella Brianza? Nulla. Attendiamo quindi un miracolo, attendiamo che amministratori illuminati finalmente gestiscano la cosa pubblica con il senso del buon padre di famiglia: va bene l'estetica e la bellezza (motto elettorale), ma ciò che conta è la funzionalità. Per realizzare un parcheggio non era necessario creare un leviatano divora denari, ma tant'è...già che c'è ce lo teniamo! Auspichiamo solamente che prima di rilasciare dichiarazioni su opere faraoniche, su sogni irrealizzabili, su progetti futuribili, l'amministrazione faccia bene i conti con il peso del passato che ritorna: per liberarsi dalle reviviscenze del passato è necessario prenderne coscienza ed affrontarle con razionalità.

R.I.

lunedì 21 giugno 2010

Notte bianca, strade sporche

Sarà stata colpa della pioggia, sarà stata colpa dell'ordinanza antialcolici (peraltro attuata con scarsi risultati dati i resti di bottiglie e boccali di birra per la città..) fatto sta che nella mattina di domenica 20 le centralissime Piazza degli Eroi, Via Baslini, Piazza Vittoria, Piazza Prinetti si ritrovavano come previsto contornate di rifiuti vari e resti della festa notturna. Il nastro segnaletico abbandonato in bella vista lungo la fontana di Piazza Vittoria con annesso quadro elettrico provvisorio accoglievano i visitatori all'ingresso del salotto buono, sottolineando, con il loro candore estetico, l'incuria del palazzo che si trasferisce alla città: era troppo complicato invitare gli organizzatori ad un corretto ed efficiente servizio pulizia mattutino? e quel palco in faccia al Castello? e quel ponteggio (forse pericoloso per passanti e bambini?) abbandonato di fronte al Municipio? forse un attacco all'inefficienza della classe amministrativa oggi al potere? forse un voler indicare: la politica non osi toccare il commercio?
Vogliamo comunque auspicare che il Comune intervenga e richiami all'ordine gli organizzatori al rispetto di tutti i cittadini e della città, usando il bastone questa volta e non la carota elettorale delle luminarie....

R.I.

Comicità involontaria

Nella delibera di giunta N.48 del 20 aprile scorso il sindaco assegna ai diversi responsabili dei servizi i diversi obiettivi per l’anno 2010, cioè indica la descrizione dell’obiettivo e le azioni che ne conseguono per ottenerli, specificando risorse umane da impiegare e risorse economiche a cui attingere. Il sistema serve a quantificare gli incentivi economici in favore dei dipendenti a fine anno.Peccato che nel dispositivo di delibera si prende atto “ che attraverso i decreti datati 30 dicembre 2009, i Responsabili di Servizio siano stati nominati per il periodo 1 gennaio-30 giugno 2010”. Quindi si indica a fine aprile gli obiettivi fino a dicembre a dipendenti che sono confermati nel loro ruolo di caposervizi fino a giugno. La sbandieratissima riorganizzazione dei dipendenti pubblici promessa da Robbiani finora ha prodotto una vicenda sconcertante nei confronti dei responsabili dei servizi, la cui carica è stata prorogata, in un solo anno, più volte. Abilità manageriale, goliardia o disattenzione?

Redazione

domenica 20 giugno 2010

Manovra, tagli al trasporto ferroviario pendolare

Legambiente: “A rischio un treno su due per i pendolari. Saltano i contratti di servizio in tutte le Regioni”.

Per Legambiente, la protesta delle Regioni contro i tagli per i treni pendolari contenuti nella manovra del Governo non solo è comprensibile, ma addirittura insufficiente a far comprendere l’effetto che le decurtazioni avrebbero per i cittadini italiani che ogni giorno prendono il treno per ragioni di lavoro o di studio. L’associazione ambientalista ha analizzato i numeri della manovra che riguardano i pendolari che viaggiano in treno, e questi dati sono semplicemente scioccanti: rispetto all’anno in corso, il taglio complessivo delle risorse per il servizio ferroviario è del 53%, quello a Trenitalia del 67%.
Infatti, il taglio in materia di “Servizi ferroviari di interesse regionale e locale in concessione”, previsto all’allegato 1 della manovra, è pari a 1.223 milioni di euro per l’anno 2011, di cui 1.181 a Trenitalia e 42 agli altri concessionari. Se si considera che per questa voce del bilancio dello Stato, che garantisce i treni in circolazione nelle Regioni, la cifra nel 2010 era pari a 2.287 milioni di cui 1.748 milioni a Trenitalia e 539 agli altri concessionari, si comprende come quella che si profila è una vera e propria ecatombe del servizio ferroviario pendolare nel nostro Paese.
“Ma Tremonti e Matteoli hanno idea dell’effetto che la manovra provocherà a partire dal 2011 nelle città italiane? - chiede Edoardo Zanchini, responsabile trasporti di Legambiente. Il Governo deve spiegare ai due milioni e 700mila italiani che ogni giorno prendono i treni per motivi di lavoro o di studio quali soluzioni alternative hanno in mente per loro. Con meno di metà delle risorse rispetto a quest’anno come si può pensare di far funzionare il servizio?”.
Legambiente lancia un allarme rivolto a tutti i pendolari d’Italia per far sentire forte la protesta contro una decisione che determinerebbe degli effetti sociali e ambientali drammatici, perché meno treni significa più auto in circolazione, città più congestionate e inquinate, ancora più disagi per i pendolari che già troppi ne soffrono su treni spesso vecchi e affollati.
Inoltre, nella manovra questi tagli sono definiti con chiarezza per le singole voci per il 2011, ma è già previsto che continueranno per il 2012 e 2013. Per i pendolari è un’autentica beffa, perché a partire da quest’anno si dovevano cominciare a vedere i miglioramenti, tanto attesi nelle città e nelle Regioni italiane, che i nuovi Contratti di servizio con 6 anni di durata dovevano garantire. Ma con i tagli rischiano di essere cancellati tutti gli accordi già firmati. E Legambiente evidenzia come altri tagli siano spalmati su diverse voci che riguardano il servizio di Trasporto Pubblico Locale, per un totale di ulteriori 217 milioni di Euro, mentre nessuna risorsa è tolta ai finanziamenti della Legge Obiettivo. “Una scelta semplicemente assurda – aggiunge Zanchini -. Si cancellano i treni in circolazione nelle città mentre si continua a finanziare il Ponte sullo Stretto di Messina, ma anche nuove autostrade e strade. Non sono certo questi gli investimenti che servono a portare l’Italia fuori dalla crisi, tantomeno quando si tagliano i servizi essenziali”.
Il Governatore del Piemonte Cota si è detto rassicurato da Tremonti, che garantirebbe attenzione alle Regioni virtuose, invitandole a coprire gli eventuali buchi. Per Legambiente le “rassicurazioni” di Tremonti sono un modo di mischiare le carte: con questi numeri a disposizione semplicemente sarà impossibile, anche in Piemonte, garantire il servizio attuale, figuriamoci i miglioramenti che queste si sono impegnate a realizzare con i contratti di 6 anni firmati nel 2010 quasi ovunque con Trenitalia.

Nella tabella è riportato l’ammontare del contratto di servizio per le Regioni italiane con Trenitalia nel 2010 e quelle a disposizione nel 2011 secondo la manovra del Governo. I tagli alle Regioni sono calcolati secondo i parametri di proporzionalità stabiliti con la Legge di trasferimento dei poteri in materia di trasporto ferroviario alle Regioni (la cosiddetta Legge Bassanini, la Legge 59 del 1997).

Nella tabella sono indicate le cifre che le Regioni hanno stanziato come risorse aggiuntive rispetto al Contratto di Servizio 2010. Come è evidente nessun intervento da parte delle Regioni potrà recuperare i tagli. Non è quindi un caso che le Regioni abbiano definito in maniera unanime il Decreto “incostituzionale perché vengono tolti i soldi ma non le funzioni e questo contraddice quanto disposto dalla Corte Costituzionale”