sabato 22 maggio 2010

Scuola: il federalismo non serve e avrebbe tempi lunghi, bastano più trasferimenti

Dalla Lega Nord vogliono che le assunzioni dei docenti vengano effettuate su base regionale, ma con i tagli del personale in corso non si recluteranno nuovi insegnanti almeno per cinque anni.

Non sono andate deluse le aspettative del folto pubblico che ieri sera gremiva la Sala consiliare di Robbiate per partecipare alla tavola rotonda "La Scuola che vorrei - Pensiamo al futuro dei nostri figli" (clicca sui testi evidenziati per leggere gli articoli e i posti collegati) organizzata dal Circolo del Partito Democratico di Merate insieme ai Circoli del Circondario Meratese. Relatori dell’incontro i Senatori Mario Pittoni della Lega Nord, friulano doc e il nostrano Antonio Rusconi, Capigruppo dei rispettivi partiti della 7^ Commissione permanete Istruzione pubblica, Beni culturali, Ricerca scientifica, Spettacolo e Sport. La conferenza si è aperta con la lettura da parte dell’attore Claudio Corbetta di un monologo del Benni e di un articolo sempre sulla scuola del giornalista Michele Serra. E’ stata poi la volta dei rappresentanti dell’Asal, i dottori Giordano Cereda e Claudio Rosato, che hanno chiaramente illustrato le conseguenze dei tagli operati dalla cosiddetta riforma voluta dal Ministro all’Istruzione Mariastella Germini nella gestione delle Scuole del territorio.
L’esponente del Carroccio ha parlato del progetto di legge sul reclutamento degli insegnanti su base regionale. Praticamente i docenti dovrebbero eleggere una regione a loro residenza professionale, fare un test per l’attribuzione di un punteggio che avrebbe più peso di quello attribuito per anzianità di servizio. Ciò per evitare di avere ai primi posti nelle graduatorie quegli insegnanti del sud che arrivano con punteggi così alti da essere quantomeno sospetti e che finiscono in questo modo per spiazzare completamente i docenti del nord. Il nostro parlamentare Rusconi ha subito fatto notare che parlare adesso, nella situazione drammatica in cui versa la Scuola, di reclutamento degli insegnanti è come parlare di mangiare ad un moribondo. Da Roma hanno deciso il taglio di 250mila insegnanti per cui si parlerà di assunzioni non prima di un quinquennio.
Il dibattito è poi continuato serrato, ma l’atmosfera si è surriscaldata solo quando è stata la volta delle domande del pubblico. Il Senatore Pittoni incalzato dal collega Rusconi, ha risposto ad insegnanti esasperati, genitori preoccupati, amministratori incazzati dicendo di volta in volta di condividere le loro proteste, spiegando che con il federalismo si risolverebbe tutto e che questi tagli sono contingenti una situazione finanziaria molto difficile. Il quadro che ne è venuto fuori è a dir poco desolante: una Commissione Istruzione del Senato che chiama a relazionare non il Ministro di riferimento, ma quello dell’Economia Giulio Tremonti, una disorganizzazione nei pagamenti alle Scuole perché al Governo centrale il loro bilancio risulta erroneamente in attivo (Ministro, c’è o ci fa?) , tagli alle Università virtuose per aiutare a pagare i debiti di altri Atenei che altrimenti dovrebbero chiudere e questo farebbe saltare la Gelmini. La soluzione per il Senatore Pittoni è una sola: il federalismo, panacea di tutti i mali. Alcune proposte possono effettivamente anche apparire interessanti, ma la Lega ci ha messo 15 anni per arrivare al federalismo demaniale e chissà allora quanti ce ne vorranno per quello finanziario… Il senatore Rusconi assicura che basterebbe un maggiore trasferimento alle Regioni e agli Enti locali e questo è fattibile in tempi brevi se solo ci fosse la volontà politica.
Per concludere i ringraziamenti da parte della moderatrice Agnese Mascellari, del Forum Scuola provinciale, ad entrambi i Senatori ma in particolare a Pittoni che, a differenza dei suoi alleati del Popolo della Libertà, ha accettato il confronto e si è dimostrato competente e molto disponibile. Il che di questi tempi , viste le passate esperienze, non è cosa scontata nell’ambiente politico locale.

Luciana Vidili

Questione di mancata corrispondenza culturale

Dalla Segreteria è stata inviata una e-mail al Sindaco, agli Assessori e a tutti i Consiglieri comunali di Maggioranza e Opposizioni per sollecitarli a partecipare a una presentazione a cura del Politecnico in programma in Municipio. Proviamo a "immaginarci" i messaggi.
  • Ufficio Segreteria: "L'Assessore Spezzaferri invita a partecipare numerosi alla presentazione che avverrà domani presso la sede comunale alle h 10,30. Cordiali Saluti. Ufficio Segreteria".
  • Risposta a tutti dle Sindaco: "Buonasera. Purtroppo ho un impegno istituzionale già confermato da tempo, per cui è con vivo rammarico che lascio a voi questo privilegio. Fortunelli!". Firmato A.
  • Qualcuno avrebbe replicato: "Sindaco non si preoccupi troppo, proveremo a consolarLa aquando torna".
La corrispondenza evidenzia certamente un clima gioviale e cameratesco, ma anche scarso interesse da parte del Sindaco verso le iniziative dell'Assessore alla Cultura, con cui forse non corre buon sangue stando ai precedenti (clicca sul testo evidenziato per leggere il post collegato). Ma se non ritengono interessanti alcune iniziative, allora perchè le organizzano?

R.I.

venerdì 21 maggio 2010

Questi giovani disimpegnati o impegnati altrove

Prendiamo questi piccoli paesi della Brianza: quanti giovani amano il loro paese, e si interessano dei problemi esistenziali locali, come ad esempio del mondo del lavoro, della scuola, dell’ambiente, della salute? Lavorare sul posto è duro. È l’ora di tornare a impegnarsi sul posto, sul locale, su problematiche esistenziali che ci toccano da vicino.

La polemica sulle Feste della Birra o sulla birra come mezzo per raggiungere un certo fine (
clicca sul testo evidenziato per leggere della vicenda) anche umanitario, come ad esempio raccogliere fondi per una iniziativa di carattere sociale o umanitario, può lasciare il tempo che trova, ma può anche essere un’altra opportunità per verificare il senso critico dei nostri ragazzi e di una certa categoria di adulti che purtroppo si rivela ben maggiore di quanto possa sembrare. Non riesco proprio a capire perché questi ragazzi non si accorgano di certe contraddizioni in cui cadono. Forse per colpa di una mancata formazione ai valori, che da lungo tempo ormai si sta protraendo, ma forse perché a loro piace rimanere adagiati così, oscillando tra un fare e un non fare: tra un fare “occasione” o “d’evasione” e un non fare di una noia snervante per non dire mortale. È chiaro che tra i due è meglio un fare occasionale o d’evasione, ma c’è qualcosa che non funziona lo stesso. Non si può far finta di nulla, oppure accontentarsi da parte di noi adulti di una specie di carità evasiva come se in fondo questo impegno altruistico rappresentasse la speranza dei giovani del domani. Quale domani? Sia ben chiaro: ogni tipo di volontariato è ammirevole, ma pone nello stesso tempo tanti punti interrogativi.
Anzitutto, il nostro agire - mi pare che lo dicesse un certo don Lorenzo Milani - deve essere “politico” o, senza urtare, diciamo che deve incidere sulla società fino a stimolare chi di dovere a cambiare rotta se fosse necessario per orientarsi verso la vera Politica, che è il Bene comune da realizzare a partire dal proprio ambiente esistenziale. Ci vogliono anche gesti “rivoluzionari”, tali da suscitare domande, provocazioni, prese di coscienza civile. Lo Stato o la società civile non devono approfittarsi del volontariato per disimpegnarsi socialmente. Abbiamo ancora una concezione della politica che è falsa: la politica delle tasse, dei tagli, delle strade, dei ponti, di leggi che pensano solo alla sicurezza ecc. Tutto il resto, quello che conta, va delegato. A chi?
La Politica non c’è: quella con la P maiuscola. E non c’è perché è venuta meno la coscienza civile. Colpa soprattutto del popolo! Non si può pretendere che la Politica la facciano i nostri politicanti: il loro gran darsi da fare non è altro che un mestiere della peggiore specie. Ma sono convinto che spetti ai giovani farsi valere, stimolando le strutture perché mettano bene in vista il Bene Comune. Ma i giovani sono le prime vittime del Potere, il quale o li addormenta, li droga, li aliena, o se ne serve per riempire gli spazi sociali ma senza però permettere che loro disturbino l’ordine costituito sull’anti-Politica. Ben venga anche il volontariato, ma deve agire da supplenza in attesa che lo Stato si svegli e faccia il proprio dovere, che è il Bene Comune, il quale, per definizione stessa, riguarda la persona del cittadino. E la persona è “socialità”, interrelazione.
Quando penso a ieri (anche se sono passati più di quarant’anni) rivedo l’andare in Africa come una fuga dalla realtà sociale del proprio ambiente esistenziale, e nello stesso tempo rivedo anche una forte corale ribellione alla politica disastrosa di quei tempi: la società improvvisamente si è vista sull’orlo di un tracollo. I giovani, spinti anche da contestazioni d’oltr’Alpe, si sono sentiti finalmente protagonisti. Si sono ribellati. Bene o male, senza magari idee chiare, senza magari un progetto di Politica in mente. Ma hanno tentato, rischiato, si sono messi in causa. Hanno lottato. Ci credevano. Forse troppo. E poi? Il Potere di nuovo si è ripreso tutto, ed è rimasta la fuga in... Africa, Se non altro, là per qualcuno il sogno di far qualcosa poteva continuare.
Mi ricordo che anche noi preti ambrosiani in quegli anni di contestazione in cui la Chiesa non voleva mettersi in discussione, eravamo presi dalla tentazione di fuggire dall’Italia, per servire meglio il Vangelo radicale in terre di missione. E mi ricordo ciò che ci diceva l’allora cardinal Giovanni Colombo: “La vostra Africa è qui. Troppo comodo fuggire! Rimanete sul posto di combattimento”. Non aveva tutti i torti. Sì… finite le contestazioni ed evaporato il sogno di ribaltare la società, è tornato di moda impegnarsi altrove. Riunirsi in gruppi di volontariato, fuori. Fuori dal proprio ambiente. Non penso che la pensasse così neppure don Lorenzo Milani, che si è dedicato anima e corpo per i suoi pochi ragazzi, in una frazione sperduta tra i monti. Per lui, a trecento metri dalla propria comunità, il mondo non esisteva. Oggi mi chiedo che cosa sia rimasto di quello spirito rivoluzionario che anni fa aveva animato i giovani per dare qualche scossone alla società. Ben poco. In compenso è fiorito il volontariato. Ma della politica non ne vuole sapere nessuno, tanto meno i giovani che, con la scusa che tutto il sistema è marcio, lo lasciano intatto, per evadere altrove.
Prendiamo questi piccoli paesi della Brianza. Sono qui, perciò vedo, e constato. Non parlo a vanvera, o tanto meno per criticare. E non vorrei sembrare il solito pessimista che vede tutto nero. Chissà poi per quale motivo! Quanti giovani amano il loro paese, e si interessano dei problemi esistenziali locali, come ad esempio del mondo del lavoro, della scuola, dell’ambiente, della salute ecc. Quanti? Lavorare sul posto è duro, e chi non lo sa. È più “consolatorio”, anche se faticoso, darsi da fare, altrove. È l’ora di tornare a impegnarsi sul posto, sul locale, su problematiche esistenziali che ci toccano da vicino. Smettiamola di fuggire, di evadere, di sognare terre lontane. Cambiando qui la politica, potremo anche cambiare lo sfruttamento che avviene tra le popolazioni povere. Lottando per l’acqua pubblica, potremo aiutare anche gli africani a tenersi la loro, senza che noi occidentali gliela rubiamo per quella legge di mercato che i giovani respirano, e magari sostengono con una vita che oscilla tra il darsi da fare per qualche vaga causa umanitaria e un vegetare annoiato per non dire… mortale.

don Giorgio De Capitani
da donGiorgio.it

Pgt: i nomi e i cognomi contano eccome

Specialmente quando potrebbero essere quelli di un ex Sindaco o di un familiare di un’Assessore...

Siamo contenti che da parte della Maggioranza continuino a giungere informazioni circa il Piano di Governo del Territorio. Il futuro di Merate riguarda tutti e non solo gli “addetti ai lavori”. Più se ne parla e se ne discute meglio è. Ci piacerebbe nel contempo che le idee, le proposte e le considerazioni formulate a più riprese dagli Assessori attraverso gli organi di informazione locale venissero affrontate anche nelle sedi istituzionali e competenti, ovvero la Commissione Ambiente e Territorio. E’ da tempo che ne domandiamo la convocazione. Eppure, nonostante le rassicurazioni e le diverse telefonate con il Presidente John Patrick Tomalino e il Capogruppo della lista “Robbiani Sindaco” Ernesto Sellitto ad oggi non ci è arrivata alcuna comunicazione in merito. I suggerimenti formulati in varie occasioni attraverso i media dall’Assessore all’Ecologia Massimiliano Vivenzio, quello all’Urbanistica Andrea Valli, al Bilancio Andrea Massironi tanto per citarne alcuni recenti sono tutti degni di massima considerazione e di approfondimento ma occorre che ci si sieda attorno allo stesso tavolo e si affrontino gli argomenti proposti. Quando ancora sedeva in Minoranza il Signor Sindaco si lamentava sovente, e gli interventi riportati agli atti possono testimoniarlo, che le notizie venivano fornite prima ai giornalisti che a Lui. Adesso che è dall’altra parte della barricata Lui o i Suoi collaboratori si comportano allo stesso modo. Anzi peggio, perché sul PGT sia durante la precedente legislatura sia durante quella prima ancora le riunioni sono state molto più numerose. Tutto ciò conferma ancora una volta che il Sindaco predicava bene ma ora razzola male. Un’ultima considerazione sulle affermazioni del Vicesindaco sulla scarsa importanza dei nomi e i cognomi di coloro che potrebbero beneficiare di cambi di destinazione d’uso dei terreni (
clicca sul testo evidenziato per leggere l'articolo pubblicato su Merateonline.it): i nomi e i cognomi contano eccome, soprattutto quando potrebbero essere quelli di un ex Sindaco o di un familiare di un’Assessore.

Il gruppo di Insieme per Merate

giovedì 20 maggio 2010

Quell'incrocio è molto pericoloso per tutti: occorre intervenire presto

Leggiamo sui media locali che ieri mattina è successo un altro incidente all’incrocio tra le vie Trieste, Alcide De Gasperi, Filippo Turati e viale Giuseppe Verdi. Una gazzella dei carabinieri è andata addosso a un’auto privata. Gli incidenti capitano a prescindere dalle responsabilità dei guidatori. Lo scontro di mercoledì però è la riprova che quel quadrivio è pericoloso per tutti, pedoni e automobilisti e non certo da questa settimana o da quanto si è insediata l’attuale Amministrazione. Si vede e si sente poco, bisogna prestare attenzione a tanti imprevisti da ogni parte, ci sono più corsie… Per questo diversi passanti sono stati investiti e si sono verificati molti incidenti, purtroppo anche gravi. Bisogna quindi intervenire e chiediamo al Sindaco e agli Assessori di dare seguito alla richiesta avanzata da alcuni loro Consiglieri di Maggioranza di mettere in sicurezza quell’intersezione. Ci eravamo subito uniti all’istanza (clicca sui testi evidenziati per accedere alle precedenti pubblicazioni) e ribadiamo la disponibilità a sostenere l’iniziativa e a verificare insieme possibili soluzioni progettuali.

Il gruppo di Insieme per Merate

Pro Loco: il finanziamento pubblico colpisce ancora

Il tema dei finanziamenti alle attività delle associazioni cittadine è tema che da sempre anima le giornate della presente amministrazione; la modifica ai meccanismi di finanziamento delle singole inziative, in particolare, ha messo in difficoltà molti sodalizi costringendo a ridimensionare o cancellare eventi anche interessanti. La Pro Loco cittadina, in sede di delibera, ha visto assegnati un'esiguità di fondi concentrati per la maggior parte sulla consueta "Festa del Cioccolato", tralasciando tutta una serie di iniziative dall'alto contenuto promozionale del territorio di Merate. L'obolo concesso agli eventi "Conoscere Merate" ed "Un'estate al mare" è segnale, importante, della scarsa importanza assegnata alla promozione della Città all'interno del panorama lombardo, se è vero che tali concessioni non coprono nemmeno il costo delle spese per stampati. Tra le priorità dell'Amministrazione, evidentemente, non è inserita quella dello sviluppo simil turistico o culturale della cittadina, demandato ovviamente alla buona sorte ed alla intraprendenza dei singoli cittadini volontari. Il volontario a Merate, oggi, è un pò come il soldato delle guerre dell'ottocento: mandato in prima linea sguarnito a farsi carico di oneri ed onori per la maggior gloria della nazione... e forse senza nemmeno gli onori...

George Cuif

mercoledì 19 maggio 2010

Questioni di bassa lega, anzi di basso PdL

Ancora niente da fare. Leghisti e pidielciellini continuano a discutere (clicca sul teso evidenziato per leggere l'intervento precedente) non riescono proprio a mettersi d’accordo sull’edificablità di alcuni terreni a Sartirana che poi sono quelli del soliti noti. La diatriba è squallida per le persone che coinvolge, le quali per etica non dovrebbero nemmeno domandare di poter costruire su terreni adesso agricoli, ma soprattutto perché si sta prolungano troppo. Non è tollerabile che un’Amministrazione comunale in carica perda settimane di tempo e sprechi energie per decidere se far vincere al lotto esponenti politici di spicco o loro parenti. Ci sono tanti problemi e progetti che meritano senz’altro più attenzione. E’ un insulto ai cittadini sapere che la Maggioranza è paralizzata per questioni di bassa lega, anzi in questo caso di basso PdL. Il corridoio ecologico tra Cassina Fra’ Martino e Sartirana non si può toccare. E poi non stiamo parlando i fazzoletti di terra ma di migliaia di metri quadrati di aree verdi.

R.I.

Ospedale di Merate: un gioco al massacro

In questi giorni i vari Direttori dell’Azienda ospedaliera di Lecco (Generale, Sanitario, Amministrativo, Sitra), in reazione ad una fuga continua degli infermieri (clicca sul testo evidenziato per leggere il precedente intervento) verso altri lidi lavorativi, hanno scatenato un’offensiva mediatica basata su due principi propagandistici:
  • l’esaltazione della professione infermieristica in senso generale e non di illustrazione di cosa fa un’Azienda per tenersi i propri dipendenti;
  • la “denuncia” delle carenze di organico (la gente è considerata, da loro, poco informata, anche se, tutti noi, abbiamo coscienza che il problema esiste da anni e la Regione, la “padrona” di quelli che fanno le denunce di carenze d’organico, non sta facendo nulla per risolverlo.
Dopo questa offensiva, sui blog si sono scatenati gli infermieri, la cui ira ha portato in evidenza gran parte delle “pecche” della Direzione aziendale in senso lato:
  • l’ultimo concorso per infermiere a tempo indeterminato è scaduto il 20 agosto 2009;
  • Ci sono persone che non piacciono al Sitra perché portano l’orecchino od i capelli lunghi, peccato che, cristiamente e considerando i contenuti umani e professionali, le suore ed i preti li accolgano;
  • Si è creata un’organizzazione infermieristica, attraverso i Dipartimenti, che, esautorando le caposala di reparto sui turni, non permettono l’ampia autoorganizzazione che, nel passato, ha sempre garantito da un lato l’efficienza dell’assistenza e dall’altro la necessità delle infermiere madri. Il risultato è che le nostre infermiere partecipano ai concorsi che si tengono in questi tempi e che si bandiscono a Sondrio o a Vimercate dove garantiscono “elasticità maggiore” per le mamme!
Potrei continuare, ma sarebbe inutile. La riflessione è: perché avviene tutto ciò? Perché si consolida, in questa Azienda, la precarietà? Perché si gioca al massacro annunciando in una riunione di capisala dipartimentali che si tagliano 8 posti di Neurologia a Merate perché mancano infermieri in quello d Lecco? Tutti sanno che, se ad una riunione sono presenti più di tre persone, qualsiasi notizia, anche la più riservata, diventa di dominio pubblico.
Poiché, personalmente, non considero i membri delle Direzioni aziendali degli sprovveduti, penso che abbia ragione il Consigliere regionale Carlo Spreafico quando afferma che ci si è incamminati verso una china che porterà la nosra Provincia a perdere l’autonomia (
clicca sul testo evidenziato per leggere le considerazioni del Consigliere regionale) e ad essere accorpati o con Sondrio o con Como. Ambrogio Bertoglio ed il suo staff dirigenziale, consciamente od inconsciamente, si stanno muovendo per fare accadere tutto ciò. Faccio un esempio: la stampa continua a parlare che un primario chirurgo, lecchese doc, vuole emigrare da Merate a Bergamo. Se fossi nel Dg non farei appelli moralistici, ma gli offrirei un primariato al Manzoni. Sarebbe bello, ma sarebbe anche in controtendenza rispetto alla “liquidazione” della nostra identità territoriale.
Concludendo, un altro argomento da blog che rischia di diventare un problema, è l’ipotetica presenza nel CdA o nello staff dirigenziale della cooperativa che porta con il contagocce infermiere ai nostri ospedali, di parenti dell’attuale dirigenza aziendale. Fino a Natale erano voci flebili, un venticello lieve lieve, oggi stanno diventando, nel contesto prima illustrato, come ben descritto dalla celebre aria del Barbiere di Siviglia, ” Si propaga, si raddoppia e produce un'esplosione come un colpo di cannone, un terremoto, un temporale, un tumulto generale .”
Sarà meglio che qualcuno smentisca, vorrei continuare a parlare dei problemi della nostra sanità.

Ambrogio Sala
Assessore ai Servizi alla persona
di Olgiate Molgora

Erano già con le valige in mano

Ma quale crisi di facciata (clicca sui testi evidenziati per leggere gli interventi precedenti)!Leghisti e pidielciellini per il Pgt due settimana fa hanno litigato per davvero e di brutto pure. Le camice verdi erano pronte a fare i bagagli e levare il disturbo da Palazzo Tettamanti piuttosto che accettare l‘edificabilità di alcuni terreni dei soliti noti a Sartirana. Uno degli Assessori quota Carroccio ha perfino salutato i colletti bianchi spiegando che il giorno seguente avrebbe rassegnato le dimissioni e lasciato libera la scrivana… Magari era uno scherzo, una facezia, ma qualcuno ci deve aver creduto. O forse era tutto vero e la notte ha portato consiglio…
Enrico Mole

martedì 18 maggio 2010

Bonaccia in Municipio: il vento del nord non sospinge più "Meratenews"

La società "Nordwind" di Trezzo sull'Adda che aveva in gestione il progetto di comunicazione "Meratenews" è stata esclusa dall'appalto e la nuova collaboratrice è già rimasta a casa.

(clicca sull'immagine per vedere la pagina del Giornale di Merate)

Si apprende dal Giornale di Merate uscito quest'oggi che il progetto di comunicazione dell’Amministrazione comunale denominato “Meratenews” (clicca sui testi evidenziati per leggere gli articoli collegatio accedere alle pagine indicate) è fermo al palo. L’amministratore delegato della società incaricata del servizio, la “Northwind” (Vento del nord) di Trezzo sull'Adda, è stato condannato e pertanto la sua impresa non potrebbe partecipare ad appalti pubblici. Se verrà, come verrà, confermata l’esclusione della “new media communication”, come l’ha definita il Sindaco Andrea Robbiani in una nota ufficiale, lo staff incaricato avrà lavorato gratuitamente per quasi un mese e non vedrà mai nemmeno una parte dei 20.000 euri previsti dal contratto. La gestione di tutta la vicenda, su cui il gruppo di Insieme per Merate ha presentato un'interrogazione consiliare, denoterebbe superficialità e approssimazione. Peraltro parrebbe che la professionista prescelta per occuparsi in prima persona dello spazio web e alla quale era stato riservato un ufficio in Municipio non fosse dipendente della “Northwind” con la quale neppure avrebbe mai prima collaborato. Sarebbe stata contattata, non si sa come non si conosce da chi né perché, unicamente per affidarle il progetto “Meratenews”. Tanto è vero che adesso che non può più proseguire il lavoro cominciato non opererebbe già più con la “Northwind”.

C.Bo.

La Scuola che vorrei: pensiano insieme al futuro dei nostri figli

(Clicca sull'immagine per leggere la locandina)

Questa sera, venerdì 21 maggio alle 20.45 nella Sala consiliare di Robbiate , il Cirdcolo del PD di Merate insieme a quelli di tutto il Circondario Meratese, composto dai dodici paesi della zona, propone una tavola rotonda sulla Scuola fra i senatori del Partito Democratico Antonio Rusconi e Mario Pittoni della Lega Nord, Capigruppo dei rispettivi partiti della 7^ Commissione permanete Istruzione pubblica, Beni culturali, Ricerca scientifica, Spettacolo e Sport (
clicca sui testi evidenziati per leggere le schede). L’ argomento della serata è estremamente interessante perchè si parlerà del futuro della Scuola. I due relatori sono particolarmente qualificati. Ambedue partono dalla considerazione che nella Scuola non tutto fuziona. Dopo le “grandi manovre” della cosidetta Riforma varata dal Ministro Mariastella Gelmini (clicca sul testo evidenziato per leggere la biografia ufficiale), illustreranno come secondo loro vada riorganizzato il mondo scolastico. Antonio Rusconi parlerà della situazione attuale mentre Mario Pittoni sul futuro di questa istituzione . In particolare il Seanatore della Lega Nord illustrerà cosa significa concretamente il federalismo in campo scolastico. Niente di accademico o di fumoso comunque, ma verranno presentate le proposte che sono ora sul tavolo del Parlamento. Moderatore del dibattito sarà Agnese Mascellari responsabile del Forum Scula del del PD provinciale. Parteciperanno anche i rappresentanti dell'Asal (clicca sul testo evidenziato per conoscere le istanze dell'Assemblea delle Scuole Lecchesi) Claudio Rosato e Giordano Cereda. L'appuntamento sarà introdotto dall’attore Claudio Corbetta che intratterrà con un monologo satirico sempre sulla Scuola. Si preannuncia quindi un incontro molto interessante sia per i genitori che vogliono farsi un’idea di verso cosa sta andando la scuola dei propri figli, sia per gli operatori scolastici che potranno rapportarsi a due veri” tecnici istituzionali” della scuola italiana, ma in generale per tutti perché la scuola è un bene prezioso per ciascuno di noi, in quanto persone e cittadini. Confidiamo anche nella partecipazione degli amministratori locali.

Luciana Vidili

lunedì 17 maggio 2010

Pgt: nuovo nome, vecchi interessi

La polemica sorta sui quotidiani ed all'interno del palazzo tra le due opposte fazioni della maggioranza ha evidenziato, ancora una volta, come non sia sufficiente cambiare nome alle cose perchè venga mutato di riflesso anche il contenuto che alle stesse si vuole dare. Il Pgt meratese, come ci si poteva attendere, ha risollevato appetiti mai sopiti, di persone deluse dalla vecchia Amministrazione che in nome dello sviluppo sostenibile rinnegano il cavallo elettoralmente vincente dell'opzione zero. Come mai si riscopre il senso di una visione unitaria del progetto paese solo quando alcune istanze sembrano venire rigettate? Questo progetto complessivo non era il caso venisse discusso con dovizia di illustrazione nel corso del lungo iter tecnico? Il progetto complessivo è concetto da approvare, la tempistica della sua comparsa è questione da soppesare. Siamo fiduciosi che la coerenza prevalga sull'interesse e che di verde in alcune aree ben note rimanga molto più del solo vessillo padano.

Sailor Moon

domenica 16 maggio 2010

La forza della condivisione, quando la musica diventa solidarietà

(Clicca sull'immagine per conoscere il programma)

Mi permetto di inviare il programma della manifestazione musicale benefica "Note di condivisione", organizzata dall'Associazione "A força da partilha" (La forza della condivisione), onlus di cui sono responsabile (clicca sul testo evidenziato per accedere al sito dell'Associazione), a Maresso di Missaglia (LC) dal 28 al 30 maggio 2010 e giunta quest'anno alla 13esima edizione, con la presenza di Nomadi, Davide Van De Sfroos, Luf, Comici da Zelig e Colorado (Kalabrugovic, Pali e Dispari, Max Pisu, F. Casalino, M. Antonelli), più l'anteprima di venerdì 21 maggio a Casatenovo (LC) con gli Euphonia-a tribute to Pink Floyd...
L'evento è a favore dei "meninos de rua" di Salvador de Bahia, della "Comunità Emmaus" di Recife, degli "indios" del Pernambuco, della Missione di Poxoréu - Mato Grosso (Brasile), del “Progetto Sololo” (Kenya) e a sostegno della Cooperativa Sociale per disabili "Solidarietà nuova" di Triuggio (MB) e della Casa-alloggio per disabili "Il Granaio" di Paderno d'Adda (LC). In prevendita i biglietti degli spettacoli sono scontati!
Vi invito a partecipare e chiedo poi la gentilezza di pubblicizzare l'evento tramite i vostri contatti, inviando il volantino allegato a familiari, parenti, conoscenti, amici, amici degli amici…

don Marco Tenderini

Acqua verde padano e piccioni a Sartirana


(La fontana di Sartirana)

Dopo aver colorato di verde i dossi di Pagnano e il sito internet dell’Amministrazione comunale (clicca sul testo evidenziato per leggere il post precedente), quelli della Lega Nord hanno tinteggiato della stessa tonalità anche l’acqua… Infatti dalla fontana di Sartirana zampilla acqua della medesima sfumatura cromatica rigorosamente padana. In realtà il Carroccio non c’entra nulla perché è colpa della proliferazione delle alghe. Lo spettacolo che devono sorbirsi gli abitanti della Frazione è indecoroso e la vasca realizzata per abbellire la piazza del luogo non fa altro che renderla più brutta. Magari occorrerebbe che gli incaricati della manutenzione provvedano più spesso a ricambiare e pulire l’acqua. Poi ci si mettono pure i piccioni che arrivano a stormi per abbeverarsi, lasciando i loro ricordini ovunque. Durante la precedente legislatura il rubinetti erano stati chiusi proprio per allontanare i colombi nell’attesa che qualcheduno inventasse un modo per risolvere il problema alla radice. Ma i nuovi arrivati hanno pensato bene di riaccenderli. Il risultato? L’acqua diventa verde e i pennuti sono tornati a colonizzare i tetti delle case sgagazzando dappertutto.