Il Consiglio Comunale di Merate ha adottato il PGT con il si della Maggioranza, il no di Insieme per Merate e l’astensione di Merate Futura.
Il Sindaco, nella sua prolusione, ha stigmatizzato il vecchio Piano Regolatore Generale (PRG) e la sua Variante Generale del 2005; ha criticato, in particolare l’Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata (APEA), ubicata a sud di via Bergamo e facente parte dei Poli Produttivi sovracomunali del Meratese previsti dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP). Su questo punto non si capisce la continua lamentazione e perché, avendo tale convinzione, non prende il coraggio a due mani e pone in essere le azioni volte a chiedere alla Provincia una Variante al PTCP, strumento non cogente, per lo stralcio di tale destinazione d’uso. Nell’ipotesi di arrivare a tale obiettivo, possibile da raggiungere, se ben argomentato e di concerto con i Comuni interessati, alla Provincia ed alla Regione, il Consiglio Comunale, quale organo sovrano, è legittimato ad approvare tale modifica. E’ chiaro che la Proprietà dell’area interessata ricorrerebbe al TAR, ma il sottoscritto propose alla Giunta di Giovanni Battista Albani, che accettò, di stralciare circa 25 edificazioni, in altrettanti lotti, richieste nel Corridoio Ecologico, a Cassina e Sartirana, attirandosi un pari numero di ricorsi al TAR con tutti i rischi economici connessi, per il Comune, in caso di soccombenza. Finì con il respingimento dei ricorsi da parte dello stesso Tribunale Amministrativo Regionale.
Analoga osservazione riguardo alla variante della Strada Regionale 342 Diramazione (SR 342 Dir) da Cernusco a Calco su cui il Sindaco esprime contrarietà, ma che rimane nel PGT: qui non si conoscono quali siano le azioni che Merate avrebbe in corso con gli Enti Superiori per il relativo stralcio.
Durante la serata il Sindaco, riguardo all’edificazione di via S. Marcellino, a Cassina e dell’area comunale libera a sud di via Sandro Pertini, ha esposto uno strano concetto in base al quale il PGT sarebbe una sorta di strumento elastico, che si può tirare da tutte le parti, per cui le nuove destinazioni d’uso, anche nei cinque anni di valenza del PGT, possono annullarsi. In realtà i Richiedenti che hanno ottenuto il cambiamento di destinazione d’uso dei loro lotti hanno ben cinque anni per dare seguito all’edificazione; d’altronde è corretto che i Cittadini abbiano la certezza del diritto nel periodo di vigenza del PGT stesso.
Aspetti sconcertanti, riguardo all’iter del PGT, sono le variazioni intervenute, nel giro dell’ultimo anno, riguardo agli ambiti da edificare: tali variazioni sono state positive, perché sono andate nel senso di minimizzare il consumo di suolo, specialmente con riferimento ad ambiti con particolare valenza paesaggistica. Lo sconcerto deriva, nel metodo, dal fatto che né in Commissione per l’ Ambiente e Territorio, né nelle Assemblee sono state date motivazioni puntuali al riguardo, cioè se si tratta di ritiro delle Istanze, di suggerimenti di Cittadini, di dinieghi dell’Amministrazione, di vincoli di Enti Superiori; ciò in contrasto con i criteri di trasparenza e pubblicità che dovrebbero caratterizzare il processo di elaborazione dei PGT, come previsto dai principi ispiratori della Legge Regionale 12/2005. Altro sconcerto l’ennesima reiterazione dell’affermazione in base alla quale nel programma di Insieme per Merate del 2004 sarebbe stata riportata la determinazione di revocare il Piano Regolatore Generale (PRG) appena adottato. Al contrario, riprendendo il documento ufficiale depositato in Municipio nel 2004 si legge:
“A breve scadenza la Variante del Piano Regolatore Generale dovrà essere adeguata alle osservazioni di compatibilità con il Piano Territoriale Provinciale e riguardanti, in particolare, la verifica dell’assetto insediativo in relazione alla viabilità ed al sistema ambientale" (dalle“Linee programmatiche 2004/2009” dell’Amministrazione di Battista Albani, Capitolo Urbanistica – Territorio – Edilizia privata).
Nessun accenno al Piano Generale del Traffico Urbano vigente sul quale, in passato, il Sindaco aveva sparato ad alzo zero e che, sorprendentemente, è stato incorporato nel PGT.
Ora, dopo la pubblicazione ufficiale del PGT adottato, prevista nella seconda metà dell’agosto prossimo, vi saranno 60 giorni di tempo per studiare i documenti (in cartaceo presso il Municipio e sul sito informatico del Comune) ed avanzare Osservazioni puntuali.
Da ultimo, rammarico suscita la scarsissima presenza di pubblico alla seduta consiliare di adozione (una decina di persone): qui la colpa è dei Meratesi che non dovranno, poi, lamentarsi quando sorgerà un edificio a fianco della propria abitazione.
Ernesto Passoni