La Maggioranza di Merate non si è ancora impegnata ufficialmente a sostenere il documento.
Il Ministero dell'Istruzione, il Direttore Generale per la Politica Finanziaria e di Bilancio, i Presidenti della Regione Lombardia e della Provincia di Lecco, l'Ufficio Scolastico Regionale e quello Provinciale. Questi i principali destinatari dell'ordine del giorno "Difficoltà finanziaria nelle scuole", documento promosso dal coordinamento dei genitori dei Consigli di Istituto del Meratese in occasione dell'assemblea pubblica organizzata nello scorso mese di maggio per avviare la campagna di sensibilizzazione nei confronti della grave situazione, non solo economica, in cui versano gli Istituti Comprensivi del territorio. "La minaccia al ruolo istituzionale della scuola - precisa l'ordine del giorno - negli ultimi anni si è concretizzato con tagli di organico, disattenzione all'integrazione dei bambini con disabilità e stranieri, mancata erogazione dei fondi di istituto per le supplenze, funzionamento ed offerta formativa". Un documento sostenuto da oltre 4700 firme (vedi file firme in link: http://www.mediafire.com/file/01fcflfyhj1p6sc) raccolte dai genitori dei Consigli di Istituto dei Comprensivi di Robbiate, Brivio, Cernusco Lombardone, Merate, Olgiate e Rovagnate. Una realtà che raccoglie complessivamente 6000 alunni delle scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado e che si spende con grande impegno in favore dell'educazione e della formazione umana e culturale dei ragazzi. Dell'iniziativa sono state interessate anche le Amministrazioni Comunali che costituiscono il bacino d’utenza dei 6 consigli d’Istituto. Di questi i consigli comunali di Airuno, Cernusco Lombardone, Lomagna, Montevecchia, Osnago, Calco, Olgiate, Paderno, Robbiate, Verderio I., Verderio S., Perego, Rovagnate e S. Maria Hoè. hanno discusso e deliberato a sostegno della mozione. Il comune di Imbersago la porterà in Consiglio entro il mese di settembre, mentre i comuni di Brivio, Castello Brianza e Merate non hanno ancora proceduto in tal senso. L'auspicio è che in queste prime battute del nuovo anno scolastico tutti i Comuni recepiscano questa istanza, con l'obiettivo di promuovere in sinergia, presso gli organi istituzionali competenti, "ogni forma di azione al fine di rimborsare i residui attivi che le scuole vantano nei confronti del Ministero, rivedere i criteri di rilevazione del fabbisogno per le supplenze brevi, garantire per tutti gli istituti scolastici una dotazione adeguata per le spese di funzionamento e per l'arricchimento dell'offerta formativa, vincolare i soldi provenienti dai contributi volontari delle famiglie al solo sostegno dell'offerta formativa".
I Presidenti dei Consigli d’Istituto del Meratese
Benedetta Trabucchi (CdI Olgiate), Antonella Gilardi (CdI Rovagnate),
Flavio Riva (CdI Robbiate), Ennio Airoldi (CdI Merate),
Franco Riva (CdI Brivio) e Alvaro Pelà (CdI Cernusco)
IL TESTO DELL'ORDINE DEL GIORNO
Al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca
Al Direttore Generale per la Politica Finanziaria e di Bilancio
Al Dirigente dell’Ufficio scolastico Regionale per la Lombardia
Al Dirigente dell’Ufficio scolastico Provinciale di Lecco
Al Presidente della Regione Lombardia
Al Presidente della Provincia di Lecco
All’Assessore alle Politiche Scolastiche della Provincia di Lecco
Ai Sindaci e agli Assessori alle Politiche Scolastiche
e p.c.
Agli organi di stampa nazionali e locali
I presidenti dei Consigli di Istituto del meratese riuniti in comitato, dando voce alle sollecitazioni dei genitori che rappresentano, intendono esprimere alle S.V. la propria preoccupazione di fronte alla grave situazione, non solo economica, in cui versano tutti gli istituti. Nella sola Provincia di Lecco, per evitare onerosi contenziosi e riconoscere i diritti delle persone, le scuole hanno anticipato competenze dello Stato per circa 5 milioni di euro che pesano sui bilanci come residui attivi e nessuno sa quando verranno restituiti alle scuole
stesse.
Siamo consapevoli che la situazione di esposizione economica è gravissima a livello di tutti gli istituti scolastici nazionali ma questo dato non allevia la situazione delle nostre scuole, che si sono trovate a dover approvare il Programma Annuale 2010, senza aver ottenuto risposte urgenti ed efficaci per arginare il rischio di paralisi dell’attività didattica e amministrativa, con drastiche ricadute sul diritto allo studio.
Da cittadini rispettosi della Costituzione riteniamo doveroso ricordare:
- l’articolo 3 che stabilisce: “….È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana...”;
- l’articolo 34 che sancisce: “La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi...";
- l’articolo 33 che recita: “...Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato...”;
L’alienazione del diritto, del cittadino, del bambino, del lavoratore, di fatto penalizza il più debole violando i principi democratici di uguaglianza sanciti dalla nostra costituzione, fa germinare il pensiero che istruzione e cultura siano privilegi elitari e fa dimenticare che solo una coscienza collettiva, aperta e critica, può garantire una crescita ed un futuro al nostro paese. La minaccia al ruolo istituzionale della scuola si è concretizzato negli ultimi anni con tagli di organico, disattenzione all’integrazione di bambini con disabilità e stranieri, mancata
erogazione dei fondi di istituto per supplenze, funzionamento e offerta formativa, di fatto non supportando con strumenti efficaci e reali la missione strategica dell’istruzione.
Considerato quanto esposto, ed evitando di rimarcare tutte le criticità e le incertezze economiche e finanziare che gli ICS devono affrontare, chiediamo alle S.V. di promuovere ogni forma di azione presso gli organi istituzionali competenti al fine di:
- rimborsare i residui attivi degli anni 2006-2009, con un piano di rientro pluriennale programmato e certo;
- rivedere i parametri sulla base dei quali sono state assegnate le risorse, in modo che si possano assicurare finanziamenti atti a garantire agli alunni il diritto allo studio;
- rivedere i criteri di rilevazione del fabbisogno per supplenze brevi e saltuarie e assicurare le risorse adeguate;
- garantire per tutti gli istituti scolastici una dotazione adeguata per spese di funzionamento e le risorse adeguate per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa (legge 440/97) affinché si possa, tra l’altro, effettivamente perseguire obbiettivi di intercultura ed integrazione al fine di limitare la dispersione scolastica;
- vincolare i soldi provenienti dai contributi volontari delle famiglie a soli scopi di sostegno e ampliamento dell’offerta formativa e non a coprire carenze di bilancio per altre voci che competono esclusivamente al Tesoro e al Ministero.
Certi della Vostra attenzione e in attesa di un Vostro riscontro, porgiamo distinti saluti.