sabato 27 marzo 2010

I permessi di costruire non sono un "do ut des"

Sono sempre stato perplesso quando, a fronte di una richiesta edificatoria di un cittadino si chiedono contropartite, quasi che il Comune barattasse un risarcimento. I permessi di costruire vengono concessi coerentemente con gli strumenti urbanistici, approvati dal Consiglio comunale, quindi non sono una gentile concessione dell'Amministrazione, ma una sorta di patto fra Ente pubblico e privato codificato dai rappresentanti dei cittadini. In buona sostanza non è un "do ut des". La licenza edilizia è concessa in base a regole certe (coerenza con il Prg) e con oneri codificati per far fronte alle urbanizzazioni che il Comune deve sostenere in conseguenza dell'intervento; se non fosse così ci sarebbe un mercato delle vacche fra il Comune e i privati.
L'ultima variante di Prg approvata dal Consiglio comunale a fronte della richiesta di Fomas mirava a consentire alla stessa di portare in Italia una lavorazione in modo da non approvvigionarsi dall'estero e, nel contempo, di spostare un' altra lavorazione, generante rumore, più lontano dalle abitazioni. Il risultato finale era un miglioramento della situazione ambientale ed un sostegno alla produzione ed all' occupazione. Il di più, costituito dall'ipotesi che Fomas concorresse al finanziamento di asilo nido / ambulatorio / sala riunioni costituiva un'elargizione benefit di Fomas non risarcitoria di alcunché, ma aggiuntiva.
E' chiaro che un asilo nido fosse di interesse anche di Fomas a fronte dell' assunzione di giovani. Non è comprensibile, razionalmente, la variazione di percorso del cavidotto interrato a fronte del fatto che lo stesso è realizzato in base alle ultime normative, sempre più stringenti rispetto al valore del campo magnetico sopra il cavidotto stesso che è profondo e schermato. Per inciso sul piano di calpestio, sotto i cavi degli elettrodotti aerei da 132 kV che attraversano Merate, detti valori sono superiori, anche se nei limiti di legge. In tale ottica di salvaguardia della salute, il percorso del cavidotto è ininfluente ed indifferente. Il percorso originario costava meno, perché più corto e per lo più sotto i campi per cui privo della necessità di ripristini del manto stradale.
L'attuale Amministrazione nega la necessità dell'asilo nido e preferisce approfittare del nuovo percorso per allargare via Ca' Rossa.
Purtroppo la situazione di Brugarolo è negativa per errate, con il senno di poi, scelte urbanistiche effettuate quando non c'erano ancora gli strumenti urbanistici di pianificazione della città, per cui vi è stata una assurda frammistione fra produttivo e residenziale con grave pregiudizio della qualità di vita dei residenti.

Ernesto Passoni
ex Assessore all'Urbanistica

La sudditanza del Sindaco alla Fomas

Vorrei precisare alcuni punti in merito alla risposta del Sindaco Robbiani, anche se, come diceva il buon Indro Montanelli, ribadire vuol dire dare due volte la stessa notizia.
Prima di tutto non ho necessità di rinventarmi una credibilità personale e nemmeno di mettermi in evidenza, in questi anni la mia azione è stata continua e pubblica e non sono certo stato un Consigliere silenzioso e obbediente.
Nella sua risposta il Sindaco continua a far finta di non capire il vero tema di fondo e usa una quantità spropositata di parole per non entrare mai nel merito vero della questione.
Nessuno discute del fatto che la linea di alta tensione debba essere posizionata in maniera tale da non creare rischi e problemi ai cittadini, ci mancherebbe altro!
La sudditanza del Sindaco Robbiani alla Fomas è dimostrata dal fatto che dà per scontato che i maggiori costi sostenuti dall’azienda - per realizzare un’infrastruttura che serve solo a lei - debbano essere pagati dai cittadini con la rinuncia a opere sociali già concordate.
In pratica la Giunta comunale sostiene che se i cittadini vogliono una linea di alta tensione che non crei loro problemi se la devono pagare.
A questo punto ci sorge spontanea una domanda: se qualche altro ente dovesse chiedere ulteriori interventi che aumentano i costi per l’azienda, dobbiamo aspettarci che il Comune o i cittadini siano chiamati a versare soldi a sostegno del privato?
Può sembrare un paradosso ma è nella logica di chi sostiene ed accetta l’idea che maggiori costi per la sicurezza – quindi un diritto – debbano essere barattati con minori opere per i cittadini.
Se qualche lettore volesse poi entrare nel merito specifico delle altre questioni sollevate mi permetto di allegare una scheda con una serie elementi chiarificatori del lavoro svolto nei 5 anni passati.

Roberto Riva
Consigliere comunale
di Insieme per Merate

SCHEDA TECNICA

-Riguardo all’affermazione, secondo cui mi sarei ben guardato dall’evidenziare il problema dell'elettrodotto, ricordo che già in delibera 17 del 12/05/208 di Consiglio comunale ho parlato esplicitamente dell'elettrodotto su via XXV Aprile.
- Riguardo alla diffusione di molte informazioni sbagliate ricordo che il cavo non sarà posato a 2 o 3 m di profondità , ma a 1,5 m di profondità dal piano viale di calpestio.
-Ricordo benissimo un colloquio con l’Assessore all'urbanistica che sosteneva che il cavo posato non porta alcun danno alla salute, perché rispetta i parametri di legge in campo elettromagnetico. Anche il Sindaco in assemblea pubblica a Brugarolo ha confermato che i cavi sotterranei sono sicuri nel rispetto del campo elettromagnetico e ricordo bene una sua affermazione: “cosa devono dire gli abitanti delle città dove i cavi sono tutti interrati ?”.
-Come ho avuto modo di dire all’Ing. Sala della Società Fomas ritengo che sia stato un errore progettare un impianto che attraversa delle proprietà private ( non ancora frazionate ) molto meglio passare in carreggiata su area pubblica.
Il Sindaco sostiene poi che la posizione dell’elettrodotto è stata dettata dalla conferenza dei servizi, la sola conferenza convocata riguardava la sottostazione e non il cavo.
Il mio interessamento per la frazione Brugarolo è stato costante, basta elencare alcuni interventi da me fatti:
  1. L'area di Via Pertini al momento della vendita a base d'asta da parte della giunta Perego (un membro è oggi seduto in Giunta come assessore esterno ) era di ben 50 appartamenti in edilizia convenzionata, da noi ridotta a 25 appartamenti
  2. Eliminazione dell'area commerciale (Bonanomi) in Via IV Novembre , con sbocco in via Fermi (il che significava ripristinate la bretella proposta dalla giunta in carico 1999/2004 e poi eliminata dalle pressione dei cittadini con osservazioni sul Prg)
  3. Eliminazione di 20.000 mq di area ad edilizia convenzionata in Via XXV Aprile
  4. Eliminazione dell'area Artigianale in Via Laghetto
  5. Via XXV Aprile area ex Valsecchi ora Valagussa, ottenuto 5.000 mq come area standard da destinare a parco pubblico
  6. Con dispiacere non sono riuscito ad ottenete la costruzione di una rotonda in Via XXV Aprile/Via Gramsci/Ca’ Rossa da parte del lottizzante, ma solamente una cessione gratuita del terreno per poter realizzare l'opera ( ricordo che l’allora Consigliere Robbiani in commissione, affermava che era esagerato chiedere opere a chi ha il diritto di costruire su area edificabile)
  7. In collaborazione con il Comune di Ronco e Osnago il divieto di transito ai mezzi pesati in via IV Novembre (colgo l'occasione per invitare il Sig. Sindaco a fare rispettare il divieto imposto)
  8. Eliminazione dell'ingresso carraio dei mezzi pesanti Fomas in Via XXV Aprile come da progetto preliminare e recepito in fase di discussione con l'azienda
  9. Indicazione per un consiglio nella mia lettera ( allegata ) del giugno 2009 , riguardo opere di manomissione di suolo pubblico sul marciapiede da Via Pertini fino al complesso Fomas per posa di un cavo a 15 KV , la predisposizione di un tubo per l’illuminazione pubblica, e nella stessa lettera la invitavo al percorso del cavo a 132 KV su via XXV Aprile , vede per il bene della frazione e dell’amministrazione il mio interessamento è indifferente dalla coalizione che governa, importante fare il bene dei cittadini ( preciso che durante il mio mandato non ho mai proposto interventi al mio favore o interessi personali )
Riguardo alle opere elencate, preciso che ho contribuito come consigliere, perché non ero il regista della sala dei bottoni , ora che Robbiani è il regista del PGT , mi auguro che rispetti quello che ha sempre sostenuto negli anni passati, senza lasciarsi influenzare da ordini di coalizione

venerdì 26 marzo 2010

Lunedì sera riunione di gruppo per prepararci al Consiglio comunale

Lunedì sera, lunedì 29 marzo, ci troviamo presso la sede di via Trento 26 (salire la scala subito a destra una volta entrati nella corte e raggiungere la porta in fondo alla rampa) per prepararci per la prossima seduta di Consiglio comunale, fissata per il giorno seguente, martedì 30 marzo alle ore 20.30, con il seguente ordine del giorno:
  1. Risposta ad interrogazione presentata dal gruppo di Insieme per Merate inerente l'installazione e le messa in esercicio della stazione radio base per la telefonia mobile in via Fontane a Sartirana
  2. Mozione presentata dal gruppo di Insieme per Merate inerente la realizzazione di un impianto di erogazione di metano per autotrazione
  3. Surroga rappresenentate comunale dimissionario in seno al Consiglio direttivo della Pro loco
  4. Ratifica deliberazone di Giunta comunale su variazioni al Bilancio di previsione 2010
  5. Riconoscimento debiti fuori bilancio e contestuale variazione di Bilancio per il loro finanziamento
  6. Variazioni al Bilancio di previsione 2010 e pluriennale 2011- 2012
  7. Adozione proposta di Piano attuativo in via Fontane
  8. Abrogazione articoli d17 al 17 novies del Regolamento edilizio comunale - Esame osservazioni, controdeduzioni e approvazione definitiva
Preliminarmente alla trattazione degli argomenti iscritti all’ordine del giorno, alle ore 20 il Sindaco consegnerà ai vincitori le borse di studio dell'anno 2008/'09

Quando la mano destra non sa quello che fa la... destra

Alla saga del permesso di utilizzare piazza Prinetti per la festa di chiusura della campagna elettorale del Partito Democratico in programma questa sera si aggiunge un nuovo capitolo. Dopo lo sfratto e il trasloco forzato in piazza degli Eroi, il Comandante della Polizia locale Donato Alfiniti ieri pomeriggio ha contattato direttamente la Segreteria provinciale del Pd per comunicare che piazza Prinetti è di nuovo disponibile. Non sappiamo quale motivazione lo abbia indotto all’ennesimo ripensamento, che ha causato notevoli problemi agli organizzatori dell’evento, ma tutto ciò ci pare indice di un’incapacità gestionale degli spazi pubblici da parte del responsabile del servizio di vigilanza urbana.

giovedì 25 marzo 2010

Percorso di guerra tra le stanze della burocrazia

Quando un' Amministrazione pubblica vuole negarti qualcosa trova tutti i cavilli per giustificare il diniego; ciò dipende dall' ancestrale modo di agire della burocrazia italica che più che fare riferimento a Maria Teresa d' Austria fa riferimento al Castello di Kafka; il cittadino si trova in una situazione tale da non sapere come muoversi, perché manca sempre una carta. Se tutto è andato come si riferisce nell'articolo e cioè in base ad accordi verbali, cosa più sbagliata non fu fatta. Intanto bisogna fare riferimento ai documenti cioè al Regolamento di Polizia Locale che norma l'occupazione del suolo pubblico, poi bisogna fare domanda scritta, protocollata (carta canta, villan dorme), specificando dettagliatamente quello che si vuole fare e lasciando riferimenti per integrazioni informative; ogni giorno bisogna contattare la Polizia Locale per sapere come vanno le cose, perchè anche qui vige il Principio di Murphy, secondo il quale se una cosa può andare male, andrà male sicuramente, infatti... Se c'è un palco bisogna produrre il documento di un progettista iscritto all'albo per la corretta installazione; se si usa l'energia elettrica bisogna fare richiesta all' Enel e produrre il certificato di un elettricista, iscritto all'albo per il corretto collegamento alle presiere; se si emette rumore ci vuole il certificato di un fonico abilitato che certifichi la coerenza con il regolamento apposito ed il Piano acustico al fine di non infastidire gli abitanti.
Queste sono le regole ed in Italia ce ne sono ancora a bizzeffe, nonostante i roghi di Calderoli; dette norme sono interpretate per gli amici ed applicate per i comuni mortali.
Dubito che quanto sopra venga poi richiesto.
Attenzione! Quando ti dicono che non c'è alcun problema, preoccupati, perché ne inventerano qualcuno, difatti... Poi c' è la divisione di competenze fra la Polizia Locale e l'Ufficio Tecnico (
tuca a me, tuca a te) e poi e poi...
Più che la richiesta di una piazza è un percorso di guerra.

Ernesto Passoni

La piazza negata

La festa di chiusura della campagna elettorale del Partito Democratico in programma domani sera, venerdì, in piazza a Merate rischiava di saltare per colpa del Comandante della Polizia locale. Quando il mese scorso gli è stata presentata la richiesta per l’occupazione di piazza Prinetti prima ha detto che non c’era alcun problema, poi ha avvisato che la manifestazione andava spostata in piazza degli Eroi per la concomitanza dell’evento “Quattro passi per l’Europa”, successivamente che occorreva inoltrare la richiesta anche all’Enel per gli allacciamenti elettrici, quindi che l’area disponibile era solamente quella a ridosso della “Banca Popolare di Milano” dove però non ci sono prese per la corrente… naturalmente tutto a voce. Insomma un gran pasticcio di cui non si comprendono le ragioni. Secondo l’Assessore al Commercio Giuseppe Procopio infatti era nota almeno da gennaio l’organizzazione del “mercatino europeo”, che in realtà raggruppa unicamente espositori bergamaschi. Il responsabile dei vigili quindi avrebbe dovuto subito avvisare che piazza Prinetti non era disponibile. Ma non è finita perché a dire il vero la richiesta da parte degli organizzatori della tre giorni di bancarelle in centro è pervenuta in Municipio dopo l’istanza di occupazione di suolo pubblico del Pd che perciò avrebbe dovuto ottenere la precedenza. Se si tratti di uno sbaglio, di effettiva incapacità o di un tentativo del funzionario pubblico di “boicottare” uno spettacolo di una componente politica “avversa” a quella che attualmente governa la città non lo sappiamo. Ci ricordiamo però che tra le prime dichiarazioni rese dal Sindaco Andrea Robbiani subito dopo la sua elezione c’era anche la promessa che avrebbe sostituito il Comandante della Polizia locale che invece è ancora al suo posto.

mercoledì 24 marzo 2010

Nuovo Cdd: un'occasione persa per riqualificare l'intera area

Finalmente è stato presentato il progetto preliminare del nuovo Cdd, il Centro diurno per disabili che troverà sede nell’attuale plesso elementare di via Fratelli Cernuschi. I lavori di adeguamento dell’immobile, dall’importo complessivo di 2.200.000 euro saranno eseguiti in due lotti. Il primo, dal costo di 1.400.000 euro, riguarda la sistemazione del piano seminterrato, dove adesso si estendono la mensa e alcune aule per laboratori, e il del primo, con la realizzazione di un vano ascensori e la realizzazione di una piscina dedicata al posto della palestra di adesso. La seconda parte dell’intervento riguarda invece la ristrutturazione del livello rialzato. Qui dovrebbero venire collocati altri servizi specialistici sempre nell’ambito della disabilità. Il progetto è stato approvato in fretta e furia per poter beneficiare di contributi da parte della Regione Lombardia e della Fondazione Cariplo. A nostro avviso si è persa un’occasione per pensare alla riqualificazione dell’intero comparto, dando maggiore respiro al vicino Asilo nido di viale Giuseppe Verdi e al relativo parcheggio, mettendo in sicurezza l’intersezione con via don Cesare Cazzaniga e sistemando viale Verdi stessa. Non ci convince neppure l’idea di “relegare” gli utenti del Cdd in “cantina”. Ci piacerebbe inoltre sapere quali sono i fantomatici altri servizi della sfera sociale che l’Assessore Emilio Zanmarchi intende introdurre. Ha parlato vagamente di un Cse, Centro socio-educativo e di uno sportello per l’autismo ma senza entrare nei dettagli né fornire indicazioni sullo stato di avanzamento delle trattative per realizzare tutto ciò. Auspicheremmo quindi più trasparenza e coinvolgimento dei componenti delle Commissioni consiliari e anche dei soggetti interessati all’iniziativa a partire dalle famiglie di coloro che usufruiranno degli spazi.

Pgt: l'Amministrazione comunale non ha un progetto politico

Durante l'ultima Commissione Urnbanistica Ambiente e Territorio la dottoressa Treu, estensore del Pgt, ha fatto il punto della situazione. Ha indivisuato tre ambiti principali per Merate: il verde agricolo ubicato principalmente a nord (Cassina e Sartirana) e ad ovest degli Istituti superiori dove si potrebbe pensare ad un "parco agricolo urbano"; il residenziale storico, lungo il decumano, nel centro di Merate ed il comparto industriale, principalmente ubicato a Brugarolo. Come in molte città i centri commerciali hanno impoverito di negozi di prossimità i centri residenziali per cui bisognerebbe rivitalizzarli.
Riguardo al residenziale le istanze pervenute sono circa 150: quasi tutte chiedono il cambiamento di destinazioni d'uso. Gli Estensori le stanno esaminando e verranno accolte quelle che saranno compatibili con l' ambiente; ad esempio non saranno ammissibili edificazioni su balze; saranno ammesse quelle a completamento dell'urbanizzazione esistente e non isolate. Si potrebbe proporre la concentrazione degli alloggi, secondo piani attuativi, ad esempio, in villette a schiera. Grosse operazioni richieste sono il cambiamento di destinazione d' uso di insedamenti industriali non più attivi (Diana, Lorenzini) lungo la S.R. 342 dir, di un comparto agricolo all'angolo fra le vie Agnesi e Cernuschi e l'ampliamento del centro commerciale Auchan. La Legge Regionale 12 prevede il criterio del corrispettivo della qualità a fronte della volumetria concessa (sistemazione strada, marciapiede, illuminazione, coerentemente con il Piano Triennale delle Opere Pubbliche).
Riguardo alle salvaguardie paesaggistiche: no a costruzioni attorno al lago di Sartirana lungo le vie Falcò e Volta, attorno a Villa Perego ed al parco delle Piramidi, attorno al cannocchiale Belgioioso; valorizzazione del laghetto di S. Rocco e sistemazione del percorso pedonale fino a Sartirana, lungo il ruscello Ruschetta.
Riguardo ai servizi si prevede di ampliare il centro sportivo attorno allo stadio e di trasformare l'ex CSE in Centro Pubblico Sociale.
I Consiglieri Adobati e De Gaspari hanno presentato al Presidente della Commissione una lettera in cui si chiede il mantenimento dei corridoi ecologici e le visuali panoramiche, il non potenziamento dei centri commerciali ed il recupero dell'esistente. Nella lettera, il cui contenuto è in linea con l' Istanza di Insieme per Merate, si legge: "Negli anni la cittadina ha conservato l'aspetto di un'area verde con uno stile di vita sostenibile e da luogo di villeggiatura si è trasformata in cittadina ecosostenibile"; ma come, se fino ad ieri e specialmente in campagna elettorale, il Sindaco ha sparato, ad alzo zero, sull' Amministrazione precedente, cementificatrice oltre che ignorante! Che il Rinascimento sia sorto dall' oscurantismo del Medioevo prima dell' avvento della nuova Amministrazione?
Il Consigliere Cesare Perego ha chiesto che la Commissione intraprenda un lavoro politico e sistematico per affrontare i vari temi con le Associazioni di categoria ed, in genere, con i Portatori di interessi.
Ancora una volta in Commissione, così come nelle Assemblee, il primato sul Pgt è stato lasciato ai Tecnici e l'Amministrazione non è intervenuta: abbiamo l'impressione che questa non abbia un progetto politico (politica come arte di governo della città) e stia andando a ruota degli Estensori che, di fatto, stanno guidando il gioco, non si capisce in base a quali direttive politiche. La lettera di Adobati (ex AN e nominato sul campo Consigliere di opposizione) e di De Gaspari (Lega; avanguardia del Sindaco?) è un sintomo di malessere all'interno della maggioranza; è possibile che si scontrino gli opzionisti zero ed i nostalgici del PRG dell' Amministrazione Perego e supporter dei poteri forti. Già ne avevamo avuto sentore, alla presentazione delle Linee Programmatiche 2009-2014, laddove, nel capitolo Urbanistica e Territorio si afferma che si intende "evitare, per quanto possibile, di consumare ulteriore suolo"; tutto si gioca sul " per quanto possibile".
Riguardo alla parte strettamente urbanistica non ci convince il criterio del completamento, perché temiamo un effetto domino che, in futuro, potrebbe proseguire di completamento in completamento. Apprezziamo l'insistenza della professoressa a mostrarci sentieri contrassegnati da verdi orme umane, per invogliare i Meratesi ad abbandonare l'auto, almeno in città. Tutti ce lo auguriamo!
Ad una domanda del Consigliere Roberto Riva, la professoressa Treu ha risposto affermando essere il Parco regionale meno restrittivo, rispetto alle edificazioni, che non le aree agricole; affermazione che lascia perplessi in quanto il Parco pone vincoli sovracomunali pressoché irreversibili e non modificabili da strumenti urbanistici comunali. In buona sostanza l'ampliamento del Parco Adda Nord impedirebbe, al di fuori delle zone di competenza comunale, edificazioni che non siano necessarie per la conduzione del fondo da parte degli agricoltori, così come per le aree agricole esterne al Parco; la differenza sta nel fatto che queste ultime potrebbero variare di destinazione urbanistica in un futuro nuovo Pgt, secondo le vedute di una nuova Amministrazione.
Al solito, nessun accenno al Piano generale del traffico urbano e tanto meno al Piano idrogeologico che indica le zone di precarietà per le edificazioni (es. alte pendenze), le aree golenali (attorno alla Molgora per esondazioni) ed i sedimi di antichi laghi (area a nord di via Marconi ed a sud di via San Marcellino per falda affiorante).

Ernesto Passoni

martedì 23 marzo 2010

La maggioranza comincia a scricchiolare sotto il peso del Pgt

Durante la seduta di Commissione Urbanistica, Ambiente e Territorio di ieri, lunedì, per fare il punto della situazione sul nuovo Piano di governo del territorio in fase di redazione e cominciare ad analizzare le istanze presentate dai cittadini, il Consigliere di maggioranza Massimo Adobati, persona che stimiamo e apprezziamo per il suo modo di porsi e di agire, ha presentato insieme al collega Giovanbattista De Gaspari un documento, che riportiamo in calce, con il quale i due chiedono sostanzialmente la salvaguardia del verde attraverso i corridoi ecologici tra i parchi naturali, lo sfruttamento per eventuali insediamenti abitativi di aree dismesse o da riqualificare, il mantenimento della destinazione d'uso dei comparti produttivi, la limitazione dei grandi centri commerciali e la previsione di strutture idonee per le società sportive. Si tratta di suggerimenti condivisibili, tanto è vero che pure il nostro Consigliere Roberto Riva ha dichiarato di voler sosttoscrivere l'elaborato. Lo scritto però denota a nostro avviso una netta divisione interna alla coalizione di Centrodestra. Da una parte ci sono gli espoennti del Popolo delle libertà che evidentemente vogliono concedere nuove edificazioni, dall'altra per fortuna quelli della Lega Nord che invece, fedeli anche al loro programma, mirano soprattutto alla salvaguardia del territorio. Vedremo chi la spunterà e quale mediazione riusciranno a trovare. Noi dal canto nostro abbiamo già dimostrato durante la passata legislatura che riteniamo che a Merate sia sia già costruito abbastanza e che uno sviluppo sostenibile debba passare unicamente dal recupero degli immobili esistenti e che nuovi interventi vadano ridotti al minimo ed essere sostenuti da giustificazioni e motivazioni fondate.
Ecco comunque il teso dell’istanza.

Al Presidente della Commissione

Lettera di istanza sul Pgt da mettere a verbale

In una generale analisi del percorso fatto nello studio del Pgt, Piano di governo del territorio di Merate, riteniamo prioritario ed indispensabile mantenere i corridoi ecologici dei parchi per la salvaguardia degli stessi e delle specie migratorie e autoctone ivi presenti. Trali corridoi possono essere soggetti a qualche lieve modifica, in riferimento al recupero dell'esistente o all'ampliamento conformemente alla Legge regionale n. 12/2005, ma non devono assolutamente essere stravolti o snaturati del loro valore ambientale, modificandone le varie nicchie ecologiche. Tra i suddetti corridoi sono compresi anche corridoi visivi (panoramici) che contribuiscono a conferire alla cittadina e al territorio un bel aspetto, a rendere più vivibile l'ambiente urbano, a incrementare il polmone verde della città, e indirettamente ad aumentare il valore degli edifici di Merate.
Le aree verdi, sia quelle indipendenti ed esterne che quelle include nei corridoi ecologici e in quelli panoramici sono sempre state ad oggi di rilevanza indiscussa per la valorizzazione del territorio e per la qualità della vita. Queste aree nel passato hanno attratto famiglie di Milano, che sceglievano Merate come luogo di villeggiatura o come città dove risiedere. Negli anni la cittadina ha conservato l'aspetto di un'area verde con uno stile di vita sostenibile e da luogo di villeggiatura si è sviluppata come città moderna ecosostenibile.
Per quanto riguarda l'incremento della popolazione vorremmo indicare l'importanza dell'utilizzo delle aree già edificate, evitando nuove cementificazioni, sia a scopo residenziale che per attività commerciali. Nuove abitazioni infatti appesantirebbero la capacità ricettiva del numero di abitanti del comune, mentre nuovi centri commerciali, tenendo conto del bacino d'utenza dell'area, andrebbero solo a danneggiare e soffocare quelle già esistenti. Si può sviluppare con criterio la legge n. 12/2005 sull'esistente, senza deturpare troppo l'ambiente e semmai avviare la ristrutturazione dei zone abbandonate. A titolo esemplificativo e non esaustivo valutiamo il recupero di aree dismesse da ex aziende produttive.
Per lo sviluppo industriale consigliamo aree ben definite che non coinvolgano i suddetti corridoi e che si sviluppano dall'esistente attraverso la riconversione. Dovremo per forza di cose tenere in considerazione il piano attuativo (dr quello di Brugarolo) che non è stato ancora applicato. Si dovrebbe evitare di convertire aziende in aree commerciali di cui siamo saturi e in aree edificabili.
Per quanto riguarda le attività sportive si dovrebbe prevedere una destinazione dedicata per tutte le società presenti nel territorio sfruttando le strutture esistenti e adeguandole eventualmente ai criteri di funzionalità richiesta a secondo degli sport applicati. Ci auspichiamo il reperimento dei terreni compresi tra l'attuale campo sportivo del Merate e la caserma dei carabinieri.

I Consiglieri di maggioranza
Massimo Adobati e Giovanbattista De Gaspari

Giovanni Battista Albani: "Ho la coscienza a posto, il tempo sarà galantuamo"

Riportiamo la lettera, poi non pubblicata, che il nostro Consigliere comunale Giovanni Battista Albani ha inviato al Giornale di Merate in risposta ai numerosi articoli di critica all'operato della sua Amministrazione circa il trasferimento del Municipio in Palazzo Tettamanti.

Egregio Direttore,
Nel momento in cui decido di considerare concluda la mia lunga esperienza amministrativa nell’interesse del Comune di Merate e di limitare il mio futuro ruolo ai doveri che mi impone la sola qualifica di Consigliere comunale di opposizione, mi sento in dovere di chiederLe un’ultima cortesia che è quella di permettermi di replicare alla serie di articoli da contenuto catastrofico apparsi sul Giornale di Merate e aventi ad oggetto la nuova sede del Municipio in piazza degli Eroi che, a detta dei Suoi Giornalisti, costituirà un irreversibile e insanabile salasso finanziario per le casse pubbliche per molti anni a venire. Mi sono dovuto persino sorbire l’accorato appello dell’ex Direttore del Giornale di Merate Angelo Baiguini il quale affermava che “se fosse risultato lui Sindaco eletto avrebbe impedito ai dipendenti del Muncipio di fare le valigie”. Bastava si fosse candidato, ma non lo ha fatto. Il dottor Baiguini, sempre nei passi di Sindaco mancato suggerisce anche tutta una qualificata serie di interventi per ridare vita e smalto alla città. Come vede il parlare poco costa, è il tradurre le parole in fatti che impegna di più.
Ma quello che mi fa male è la considerazione che l’insieme dei titoli degli articoli (“200 mila euro l’anno per mantere il Municipio”, “E se tornassimo a Villa Confalonieri”, “Quando spenderemo per ridipingere la grata?”, “Un’opera faraonica: in cinque anni i costi sono raddoppiati”, “Il parcheggio strapagato”…) sembrano voler dare un quadro desolante della mia persona e della precedente Giunta quasi fossimo tutti inetti e distratti, incapaci e faciloni e con noi l’intero apparato dirigenziale ed esecutivo dell’Amministrazione perché ai giornalisti attenti non può sfuggire la suddivisione e la precisa attribuzione delle competenze e delle responsabilità, siano esse civili o penali dovute all’entrata in vigore del Testo Unico degli Enti locali.
Verificare oggi il pensiero degli attuali Amministratori, che all’epoca della delibera di Consiglio comunale di trasferire la sede del Municipio da Villa Confalonieri a Palazzo Tettamanti erano all’opposizione e quindi contrario, non può che portare allo scontato risultato di registrarne solo critiche e lamenti.
Certo non Le ricorderanno che “il progetto faraonico” era in corso di realizzazione e che qualunque ne fosse stata la destinazione (biblioteca, pinacoteca, museo, sporetllo Informagiovani, mediateca ed altro ancora) i costi di gestione non si sarebbero discostati da quelli oggi previsti perché l’intero edificio sarebbe stato interessato quotidianamente dalla frequentazione non di soli 69 dipendenti, ma di centinaia di studenti, cittadini, visitatori, ospiti, espositori ed il riscaldamento invernale e la climatizzazione estiva, per quanto impostata a settori, deve garantire uniformità di clima interno.
Non Le ricorderanno che dai costi della nuova sede vanno sottratti quelli che già si spendevano per la vecchia sede e quindi allineati con la nuova superficie che è di quattro volte superiore alla vecchia.
Non Le diranno che Villa Confalonieri stava cadendo a pezzi, che l’inadeguatezza delle misure di sicurezza ne avrebbero imposto la chiusura immediata. Torniamoci e faremo lavorare gli impiegati pubblici nel parco.
Non Le diranno che i progetti esecutivi decisi da altri amministratori nel 2000 risultavano “contenuti” negli importi perché impostati a lotti funzionali e che quindi in corso d’opera si sarebbero aggiunte tante altre consistenti voci di spesa non previste inzialmente. Chieda all’attuale Sindaco di elencare le carenze progettuali e di spesa volutamente lasciate in sospeso all’epoca quanto tutto ebbe inizio!
Non Le diranno che non è possibile concepire un edificio di tale dimensionamento senza il supporto di un parcheggio esclusivo dedicato, preferibilmente interrato con il vantaggio di non congestionare le aree di sosta pubbliche a raso.
Non Le diranno infine che non è vero che i costi in cinque anni sono raddoppiati! Non è avvenuto neppure in dieci anni! Le previsioni di spesa dell’anno 2000 di 3.563.000 euro è salita a distanza di dieci anni a euro 5.226.000 con un incremento del 47% circa, ma non certo per l’adeguamento dei prezzi, quanto per riconversioni e aggiunte progettuali non previste ma assolutamente necessarie.
I Suoi Giornalisti si chiedono quanto costerà ridipingere la grata e come è stato possibile pagare stati di avanzamento lavori per la costruzione del parcheggio non riflettenti l’esatta dinamica dei lavori eseguiti. Entrambe le domande hanno un’identica risposta nella fiducia che si deve riporre nella professionalità dei Progettisti, Direzione lavori e Controllo tecnico della Committenza, ovvero del Dirigente dell’Ufficio tecnico. Sono le loro indicazioni tecniche e progettuali che indirizzano le scelte dell’Amministrazione. Quello che rileva è che siano funzionali al progetto edilizio. Non si può incolpare un avvocato se ha perso una causa, Lo si può rimproverare e forse anche citare in giudizio se ha agito con dolo e negligenza. Le domande dei Suoi Cronisti dovrebbero essere poste non all’attuale Assessore al Bilancio che non potrà che essere critico e insinuante, ma a Progettista e Direttore dei lavori.
Sulla presunta anticipazione di denaro non dovuta un approfondimento della materia avrebbe accertato come questo sia avvenuto - se mai sia avvenuto - a fronte di stati di avanzamento presentati e verificati da chi aveva la competenza per saperlo e doverlo fare. La mia Giunta ha il merito di avere evitato che le problematiche concorsuali in cui è incorsa la Società appaltatrice finissero con il coinvolgere Palazzo Tettamanti che ha corso il rischio di essere sottoposto a un sequestro conservativo. Sarebbe stato un disastro non solo economico, ma anche funzionale. Alcune accelerazioni hanno ottenuto il risultato di poter disporre dell’intero edificio e come si è potuto constatare al di là di ogni ragionevole dubbio non per soddisfare motivi elettorali.
Detto questo tutto è opinabile, tutto è discutibile. La nuova sede del Municipio offre condizioni di lavoro mille volte migliori della precedente e consentirà l’ospitalità di altri Uffici che siano riferimento per l’intero Meratese. Per fare di conto con la ragionevole certezza di non sbagliare bisogna che il nuovo Palazzo entri a regime. Non ha ancora dodici mesi di vita e l’esperienza insegna che solo l’utilizzo pieno e continuato consente interventi di risparmio e miglioria.
Mi è dispiaciuto il tono allarmnistico della serie di articoli. Non è così. Ci sono stati la variazione sostanziale di destinazione del Palazzo in corso d’opera cui si sono aggiunte le problematiche tipiche degli appalti pubblici. Io ho la coscienza a posto. Gratis non si ottiene nulla, il tempo sarà galantuamo.

Giovanni Battista Albani
Sindaco dal 2004 al 2009
Consigliere comunale
del gruppo di Insieme per Merate

Educazione alla legalità: questione di scelte

Mentre a Merate l'Assessore all'Istruzione Emilio Zanmrachi spalleggiato dal Sindaco Andrea Robbiani ha negato un contributo di appena mille euro agli studenti del liceo "Agnesi" che hanno deciso di trascorre la gita di classe nella Locride per conoscere chi tutti i giorni lotta per la legalità e contro la mafia, le Amministrazinini comunali di Cernusco Lombardone, Lomagna, Montevecchia e Osnago hanno invitato Gherardo Colombo a incontrare gli alunni delle medie. Professori e vertici scolastici hanno accolto senza difficoltà la proposta che l'ex Magistrato, simbolo di "Mani pulite" ma anche dell'inchiesta sul potere occulto della della loggia massonica P2 , incontri i ragazzi per aiuatarli a comprendere la profonda importanza delle regole a cui bisogna tornare per riscoprire il senso della giustizia che è alla base di ogni convivenza sociale, perché la mancanza di legalità non può essere combattuta solo con i processi. L'incontro è fissato per dopodomani, giovedì 25 marzo, all'Istituto "Giovanni Verga" di Cernusco, che fa parte del Consorzio“Antonio Bonfanti e Angelo Valagussa” che comprende i quattro Comuni coinvolti nell'iniziativa.

lunedì 22 marzo 2010

L'elemosina di Formigoni e la dignità delle nostre insegnanti

Il Governatorissimo Roberto Formigoni non smette di stupire per la sua capacità di farsi campagna elettorale con i soldi dei contribuenti. La Regione Lombardia ha infatti stanziato 3 milioni di euro per quelle scuole elementari e medie, sedi elettorali, che nei giorni di chiusura per consentire l’allestimento dei seggi, si dedicheranno a gite, visite ai musei, ai teatri ai parchi.. Con lo slogan: “I grandi al voto, i piccoli in gita” verranno dati10 euro a studente per coprire le spese delle attività ricreative che la scuola riuscirà ad organizzare. L’intento è quello di fare cosa gradita, in vista delle elezioni regionali, a quei genitori che nei giorni di chiusura delle scuole avrebbero avuto problemi a collocare i figli. Insomma ha dato agli insegnanti e ai professori l’incarico di fare da babysitter. Le insegnanti elementari dell’Istituto comprensivo di Merate hanno declinato l’ offerta e hanno fatto una controproposta: svolgere le lezione a scuola nel giorno precedente e subito seguente le votazioni in quegli spazi non occupati dai seggi. La richiesta è stata presentata all’Amministrazione comunale che, per ragioni di sicurezza, ha risposto che non era possibil.e Gli alunni delle Scuole elementari rimarranno quindi a casa dal 26 marzo al 7 aprile, vacanze pasquali comprese, mentre gli studenti delle medie, saranno occupati in gare sportive già programmate. La proposta di Formigoni appare offensiva anche perchè non considera con quanta attenzione i docenti organizzino le visite di istruzione, che sono un punto di partenza o di arrivo di un percorso cognitivo. Le destinazioni sono scelte con molta attenzione, i costi sono attentamente calcolati.Si presenta quindi la domanda al consiglio d’Istituto che vaglia la richiesta dei docenti. Le visite d’istruzione non sono dunque gite fuori porta, ma momenti formativi e relazionali molto importanti. Un professionista che opera nella scuola non può non essere indignato dallo stanziamento della Regione: mancano i fondi per la gestione ordinaria e in poco tempo , a sorpresa, si trovano3 milioni di euro per mandare in gita gli studenti. Rincara la Gelmini lodando l’iniziativa. Ministro, qui di formativo non c’è proprio niente. Formigoni strumentalizza la scuola, che si trova in un momento drammatico, per farsi propaganda elettorale.

domenica 21 marzo 2010

Nuovo Capogruppo: quello che "non convince" è l'articolo

Siamo rimasti sconcertati dall'articolo pubblicato sul giornale "La Provincia di Lecco" di sabato, che riportiamo in calce, con cui titolista e articolista sostengono che il passaggio delle consegne di capogruppo da Giovanni Battista Albani a Cesare Perego "non convince". Non è la prima volta che chi ha redatto l'articolo, ponendo domande sibilline, attinge frasi quà e là e poi le assembla a suo piacimento, dandole un senso diverso da quello che in realtà volevano esprimere ed estrapolandole dal contesto in cui erano inserite. Ha toccato sicuramente spunti interessanti e degni di considerazione, ma che non corrispondono alla lettura chevolevano fornire gli intervistati, alcuni dei quali non hanno neppure partecipato al dibattito. Ribadiamo quindi quanto già espresso in precedenza: la scelta di Perego è stata ponderata e valutata con tutto il gruppo alla luce della ferma volontà di Albani, per motivi personali, di cedere il testimone. Non c'è nessuna divisione interna né discussione in atto in merito. La nomina di Perego non indica necessariamente che sarà lui il futuro Candindato Sindaco perchè è evidente che i tempi non sono maturi e soprattutto perchè nessuno nell'avvicendamento ha voluto tenere conto della questione. Proporre nominativi in questa fase è pura "fantapolitica".
Ed ecco l'articolo da La Provincia di Lecco del 20 marzo 2010.

Albani lascia una pesante eredità
La scelta di Perego non convince

MERATE. Cesare Perego successore di Giovanni Battista Albani alla guida del centrosinistra? Più d'uno solleva perplessità. A cominciare dal segretario provinciale del Partito Democratico Ercole Redaelli (e dall'ex sindaco di Merate Mario Gallina. Nessuno mette in discussione le capacità del nuovo capogruppo di "Insieme per Merate" ma qualche dubbio sulla tempistica dell'avvicendamento c'è.
«Sicuramente - osserva Gallina - questo cambio al vertice porterà qualche problema. Albani era più esperto, conosceva tutti e tutti i problemi. Su molte cose era certamente più documentato del suo successore. Perego rappresenta un'innovazione. Da un lato, non gli si può imputare niente, ma non sempre la verginità politica è un bene». La scelta di affidare a lui la guida del gruppo, secondo Gallina, potrebbe essere troppo prematura. «Sulla tempistica, credo che si potrebbe discutere molto». E molto si potrebbe dire anche sull'effetto che tale avvicendamento avrà sull'elettore. «All'interno del Pd, certamente Perego è visto molto bene. All'esterno, invece, Albani ha sicuramente più seguito».
Diverso il punto di vista di Ercole Redaelli, numero uno del Pd lecchese ma pagnanese come Perego. Che precisa subito come «Perego sia stato nominato capogruppo di Insieme. La scelta della persona che guiderà il centrosinistra meratese è invece nelle mani della provvidenza». Una presa di distanza che, forse, preannuncia discussioni interne. «Credo - aggiunge - che sia prematuro mettere addosso a Perego la casacca di guida del centrosinistra di Merate. Sarebbe certamente degno di vestirla, dal momento che è stato segretario della sezione cittadina del Pd. Ma al suo pari, in città ci sono altri candidati». In cima alla lista c'è il nome di Riccardo Brivio, attuale segretario del Pd. E poi Gabriella Mauri, consigliere di Insieme, Domenico Cavana, ex assessore della giunta Albani. «Il leader - conclude Redaelli - deve sapersi imporre». Come dire che se Perego ne ha la stoffa, sarà il tempo a dirlo.
Il diretto interessato, nel frattempo, s'appresta a imprimere il proprio modo di agire e lavorare al gruppo che guiderà. «Interpreterò il ruolo di capogruppo secondo le mie caratteristiche - è la convinzione -. Farò lavorare tutti i consiglieri, cercando non solo di fare il portavoce del gruppo, ma di coordinare l'attività di tutti».
In pratica, Perego delegherà. Cosa che Albani non amava fare. «È inutile negare che Albani aveva una fortissima componente individuale - spiega il pagnanese -. L'ex sindaco era uno che agiva molto d'istinto. Chi fa politica da molto tempo, lo chiama fiuto politico. Tuttavia, ritengo che troppo istinto non vada bene».

Le scelte di Roma e Milano strangolano i Comuni e le scuole del nostro territorio

All’inizio di aprile la Giunta Comunale di Olgiate Molgora presenterà il Bilancio di Previsione 2010. Queste sono le mie riflessioni per i settori dei servizi alla persona e quelli scolastici.
L’anno 2010 sarà un anno difficile per i servizi comunali e per le famiglie del nostro Comune.
Il Governo centrale taglia ai Lombardi 21 milioni di euro del fondo dei servizi alla persona (2,15 € pro capite e 13 mila euro per tutto il comune). La Regione, sempre nello stesso settore, taglia, altresì, 4 euro ad abitante pari a 24 mila euro.
Non è l’unico taglio:
  • sul buono scuola, la Regione ha tagliato 7 euro per studente tra i 6 ed i 18 anni;
  • il Governo centrale ci ha ridotto i suoi trasferimenti, ci ha tolto l’ICI senza rimborsarcela per intero, ed il danno prodotto è la riduzione, a partire dal 2009, di oltre 280 mila euro rispetto al 2003;
  • i Dirigenti scolastici della nostra Provincia denunciano un taglio del 25% dei fondi trasferiti dal Ministero alle scuole che comporterà la pratica impossibilità di pagare le supplenze e le spese di funzionamento (il nostro comune ha recentemente acquistato per le scuole sapone, carta igienica e materiali simili per una spesa di 7 mila euro);
  • ci sarà un taglio di 2.500 posti di insegnanti in Lombardia, riguarderà principalmente le scuole medie e avrà come prima conseguenza il non avvio del tempo prolungato nelle classi prime, nonostante le scelte dei genitori.
L’Amministrazione Comunale ha scelto di non aumentare il trasporto scolastico e la mensa per le elementari. Ma siamo ai limiti. Al distretto sociosanitario si sta facendo fatica a fare un bilancio per il 2010 che garantisca i servizi in essere. Il nostro Comune garantirà, salvo gravi emergenze, il pagamento delle rette dei minori, dei disabili e degli anziani ricoverati nelle strutture. Garantirà, inoltre, solo i finanziamenti odierni alle scuole materne, verso le quali Governo e Regione taglia i finanziamenti. Manterrà il fondo per l’assistenza esistente, ma non è in grado di garantire nuovi servizi od allargamenti del fondo odierno.
Noi siamo consci che la crisi economica sta colpendo in tutti i campi: senza lavoro non si possono pagare affitti, tariffe come acqua-gas-elettricità e le rette delle scuole materne. Il permanere delle scelte dei Governi di Roma e di Milano porta allo “strozzamento” delle finanze comunali e degli istituti scolastici del nostro territorio. Oltre a non potere investire in manutenzione delle strade e degli edifici pubblici pur avendo i milioni in cassa, adesso toccherà ai servizi alla persona, alle famiglie, ai più deboli (disabili, bambini ed anziani).

Ambrogio Sala
Assessore ai Servizi alla persona
di Olgiate Molgora