Il San Leopoldo Mandic è di tutti e in passato gli Amministratori di Destra, Sinistra e Centro non lo hanno mai sfruttato per la propaganda politica. Gli ultimi arrivati invece vogliono fare i primi della classe
L’ospedale di Merate c’è ed è quell’ospedale che è grazie anche agli amministratori locali che in passato hanno sempre lavorato per ingrandirlo e difenderlo. Nessuno, nessuno, della vecchia guardia ha mai osato sfruttare il San Leopoldo Mandic per questioni politiche. Nessuno, nessuno, ha mai scherzato sul presidio cittadino. Esponenti della DC, del PSI, del PC,... hanno sempre, sempre, collaborato per esso. Non bisogna andare molto indietro nel tempo. Molti dei protagonisti ci sono ancora e possono testimoniarlo: Ambrogio Sala, Giliola Sironi, Giacomo Molteni, Sandro Cesana… senza dimenticare il compianto ingegner Luigi Zappa. Perciò spiace che oggi l’Assessore Regionale alla Solidarietà Sociale Giulio Boscagli e il Capogruppo della Lega Nord in Consiglio Regionale Stefano Galli, e con loro il Sindaco di Merate Andrea Robbiani, hanno sfruttato l’inaugurazione del nuovo reparto di Rianimazione per farsi propaganda politica e per fomentare inutili e inopportune polemiche. Come bambini vanitosi che vogliono fare i primi della classe si sono contesi il merito dei lavori svolti, dimenticando che se l’ospedale continua ad esserci e a crescere è soprattutto per quei Sindaci, quegli Assessori, quei Consiglieri Comunali, quegli operatori, quei semplici cittadini che, nel momento delle difficoltà, tutti insieme hanno lottato, sono scesi in piazza, hanno sensibilizzato l’opinione pubblica e obbligato la Regione a mantenere attivo il San Leopoldo Mandic, a potenziarlo, a ristrutturarlo, a migliorarlo. Adesso, quando il pericolo è stato scongiurato, è facile sostenere che non era vero niente e che si trattava di inutili allarmismi, ma chi lo dice mente sapendo di mentire. Se questa "concorrenza" tra Lega e PdL serve a ottenere le risorse necessarie per carità che i Boscagli e i Galli continuino a comportarsi come due... galli nello stesso pollaio. Ma l strada da seguire è quella indicata dal nuovo Direttore Generale Mauro Lovisari che vede nei Sindaci e nei rappresentanti del territorio gli interlocutori privilegiati. Senza manie di protagonismo, perché il San Leopoldo Mandic è dei cittadini, non della Sinistra, della Destra o del Centro.
L’ospedale di Merate c’è ed è quell’ospedale che è grazie anche agli amministratori locali che in passato hanno sempre lavorato per ingrandirlo e difenderlo. Nessuno, nessuno, della vecchia guardia ha mai osato sfruttare il San Leopoldo Mandic per questioni politiche. Nessuno, nessuno, ha mai scherzato sul presidio cittadino. Esponenti della DC, del PSI, del PC,... hanno sempre, sempre, collaborato per esso. Non bisogna andare molto indietro nel tempo. Molti dei protagonisti ci sono ancora e possono testimoniarlo: Ambrogio Sala, Giliola Sironi, Giacomo Molteni, Sandro Cesana… senza dimenticare il compianto ingegner Luigi Zappa. Perciò spiace che oggi l’Assessore Regionale alla Solidarietà Sociale Giulio Boscagli e il Capogruppo della Lega Nord in Consiglio Regionale Stefano Galli, e con loro il Sindaco di Merate Andrea Robbiani, hanno sfruttato l’inaugurazione del nuovo reparto di Rianimazione per farsi propaganda politica e per fomentare inutili e inopportune polemiche. Come bambini vanitosi che vogliono fare i primi della classe si sono contesi il merito dei lavori svolti, dimenticando che se l’ospedale continua ad esserci e a crescere è soprattutto per quei Sindaci, quegli Assessori, quei Consiglieri Comunali, quegli operatori, quei semplici cittadini che, nel momento delle difficoltà, tutti insieme hanno lottato, sono scesi in piazza, hanno sensibilizzato l’opinione pubblica e obbligato la Regione a mantenere attivo il San Leopoldo Mandic, a potenziarlo, a ristrutturarlo, a migliorarlo. Adesso, quando il pericolo è stato scongiurato, è facile sostenere che non era vero niente e che si trattava di inutili allarmismi, ma chi lo dice mente sapendo di mentire. Se questa "concorrenza" tra Lega e PdL serve a ottenere le risorse necessarie per carità che i Boscagli e i Galli continuino a comportarsi come due... galli nello stesso pollaio. Ma l strada da seguire è quella indicata dal nuovo Direttore Generale Mauro Lovisari che vede nei Sindaci e nei rappresentanti del territorio gli interlocutori privilegiati. Senza manie di protagonismo, perché il San Leopoldo Mandic è dei cittadini, non della Sinistra, della Destra o del Centro.
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