Riportiamo l'editoriale a firma di Claudio Brambilla pubblicato su Merateonline circa la discussione sulla sicurezza all'ordine del giorno dell'ultima Assise di Consiglio Comunale.
Per comprendere meglio i termini della discussione sarebbe bastato che un consigliere comunale qualsiasi avesse posto questa semplice domanda: "Signor Sindaco, ci precisa quanti reati sono stati scoperti e perseguiti grazie al sistema di videosorveglianza"?
Invece la discussione in aula a Merate ha viaggiato sui temi del federalismo mai nato, del commissariato di polizia che tanto era ovvio fosse solo una boutade elettorale della Lega e sull'osservazione o meno (temiamo meno) dei monitor da parte di vigili urbani e carabinieri.
Qualcosa però sappiamo. Ad esempio che l'intera rete di videosorveglianza non è abilitata a rilevare infrazioni al codice della strada. Bene. Poi che molte telecamere sono obsolete quindi rimandano immagini sgranate e quasi inutili in notturna. Molto bene. Infine che non c'è una persona che sta lì, davanti ai monitor a osservare, ma semmai si potranno rivedere le immagini in caso di necessità, sempre che non siano state (le immagini) cancellate in automatico. Benissimo. A questo proposito ci torna alla mente una notizia di molti anni fa, l'inseguimento e la cattura di un ragazzo in fuga, da parte dei carabinieri avvenuta proprio sotto la torre. Il ragazzo era stato accusato di rapina a Carnate avvenuta però pochi minuti prima. Troppo pochi per essere già a Merate. Le telecamere avrebbero potuto stabilire senza ombra di dubbio l'orario, magari evitando al giovane 3 mesi di galera, ma nessuno chiese i filmati né, evidentemente quel sabato alle 13,20 qualcuno era davanti ai monitor. E al processo, concluso con l'assoluzione per non aver commesso il fatto, l'allora comandante Alfiniti a domanda rispose di non ricordare se quel giorno le telecamere fossero funzionanti oppure no.
Erano in funzione, invece, e sono servite per identificare l'autore della rapina a un'anziana residente in città, in via F.lli Cernuschi. Erano cieche durante le nottate brave di luglio e agosto quando per documentare ciò che stava accadendo in Piazza degli Eroi, sorvegliata da ben quattro occhi elettronici, ci sono voluti i filmati amatoriali, consegnati ai carabinieri. C'è da credere che, di notte, nessuno osservi i monitor. Sono state utili nel "fotografare" alcuni incidenti consentendo così a chi di dovere, ricostruzioni precise. Del tutto inutili come deterrente contro gli assalti della malavita. A memoria non si ricorda un ladro preso grazie alle immagini di una telecamera. Per tutto ciò Andrea Robbiani avrebbe dovuto soffermarsi a lungo sulla reale utilità di questi oggetti che, di sicuro, violano quotidianamente la privacy delle persone per bene mentre raramente penalizzano quelle per male. Invece ha preferito indugiare sui grandi temi, senza peraltro avere l'onestà intellettuale di ammettere che la sceneggiata del 2007 con la trasferta romana negli uffici del mistero dell'interno e relativo contorno di strette di mano fotografate ad arte era soltanto tale. Ovvero una sceneggiata. Cui ora cerca, il Sindaco, di opporre la pietosa bugia che sotto i 50-60mila abitanti il ministero non concede commissariati. Fosse vero avrebbe potuto risparmiarsi il viaggio a Roma. Ci sarebbe da aggiungere anche la seconda sceneggiata, anche in questo caso, con contorno di foto e dichiarazioni rutilanti, sulla tenenza dei carabinieri a Barzanò. Era vincere facile, scrivere che non se ne sarebbe fatto nulla. Disfattisti, sinistrosi. E giù insulti del tipo ulivoonline (querelato). Il tempo è un giudice imparziale. E, infatti, della tenenza non se ne parla più. Ecco, la discussione sulla sicurezza, con queste oneste premesse e un filo di spiegazione avrebbe potuto tornare davvero utile. Invece, per dirla con Giovanni Battista Albani "sono (state) solo parole al vento". Una indecorosa farsa mentre la malavita, pur senza gesti clamorosi, impazza rapinando gente per strada e in macchina, farmacisti, benzinai e saccheggiando senza sosta case, negozi, uffici e imprese. Una cosa però davvero inedita Robbiani l'ha detta: "con la videosorveglianza si rafforza la sicurezza senza che i cittadini debbano scendere in strada.....". Ma come e la guardia padana? E le camice verdi? E le ronde?
Claudio Brambilla