sabato 24 marzo 2012

Lega Nord PdL ce ne stanno facendo vedere di tutti i colori

Avevo ipotizzato che nella Maggioranza del Comune di Merate avvenisse, a metà Consigliatura, una sorta di passaggio del testimone dalla Lega Nord per l'Indipendenza della Padania (PGT) al Popolo della Libertà (IMU). Sembra che tale ipotesi possa avere un qualche riscontro cromatico; infatti il sito del Comune, peraltro in continua manutenzione, evidenzia un viraggio dal verde Padania all' azzurrino richiamante i cieli di berlusconiana e non rimpianta memoria. Cambiano i colori, ma il contenuto è sempre lo stesso a dispetto delle continue promesse di futuri arricchimenti! Non ho avuto modo di verificare, ma spero che al telefono si risenta il "Va, pensiero" (capolavoro musicale) e che non subentri il "Meno male che Silvio c'è".


Ernesto Passoni

venerdì 23 marzo 2012

Chi più ne fa è fatto Papa

Quel geniaccio dell’Assessore ai Servizi Sociali Emilio Vulmaro Zanmarchi, insieme al presidente della Consulta per il Sociale Domenico Cavana, hanno avuto la brillantissima idea di organizzare per l’inizio di giugno l’ormai trita e ritrita quanto inutile manifestazione “Facciamoci conoscere”, che dovrebbe essere una vetrina delle Associazioni che operano nel settore del sociale. A parte che la cosa non interessa ad altri che non siano i volontari delle stesse Associazioni, nessuno ha considerato che quel giorno c’è sia la Festa patronale di Brugarolo sia la visita del Papa a Milano a cui probabilmente parteciperanno anche tanti cittadini meratesi. Ma come?!? Un esperto del benchmarking (qualcuno è riuscito a capire cosa vuol dire), uno che parla della necessità di organizzarsi e unire le forze, uno che ha l’ardire di rimproverare le insegnanti di proporre progetti didattici approssimativi o qualcosa del genere… uno così non ha pensato che forse era meglio cambiare data?

Marco Airoldi

P.S: Poi non lamentatevi se avete perso le elezioni, con un’Assessore ai Servizi Sociali come quello che avete voi dove pensavate di andare…

giovedì 22 marzo 2012

Le camice verdi della Guardia padana si sono sbiadite al sol dell'avvenir

Riportiamo l'editoriale a firma di Claudio Brambilla pubblicato su Merateonline circa la discussione sulla sicurezza all'ordine del giorno dell'ultima Assise di Consiglio Comunale.

Per comprendere meglio i termini della discussione sarebbe bastato che un consigliere comunale qualsiasi avesse posto questa semplice domanda: "Signor Sindaco, ci precisa quanti reati sono stati scoperti e perseguiti grazie al sistema di videosorveglianza"?
Invece la discussione in aula a Merate ha viaggiato sui temi del federalismo mai nato, del commissariato di polizia che tanto era ovvio fosse solo una boutade elettorale della Lega e sull'osservazione o meno (temiamo meno) dei monitor da parte di vigili urbani e carabinieri.
Qualcosa però sappiamo. Ad esempio che l'intera rete di videosorveglianza non è abilitata a rilevare infrazioni al codice della strada. Bene. Poi che molte telecamere sono obsolete quindi rimandano immagini sgranate e quasi inutili in notturna. Molto bene. Infine che non c'è una persona che sta lì, davanti ai monitor a osservare, ma semmai si potranno rivedere le immagini in caso di necessità, sempre che non siano state (le immagini) cancellate in automatico. Benissimo. A questo proposito ci torna alla mente una notizia di molti anni fa, l'inseguimento e la cattura di un ragazzo in fuga, da parte dei carabinieri avvenuta proprio sotto la torre. Il ragazzo era stato accusato di rapina a Carnate avvenuta però pochi minuti prima. Troppo pochi per essere già a Merate. Le telecamere avrebbero potuto stabilire senza ombra di dubbio l'orario, magari evitando al giovane 3 mesi di galera, ma nessuno chiese i filmati né, evidentemente quel sabato alle 13,20 qualcuno era davanti ai monitor. E al processo, concluso con l'assoluzione per non aver commesso il fatto, l'allora comandante Alfiniti a domanda rispose di non ricordare se quel giorno le telecamere fossero funzionanti oppure no.
Erano in funzione, invece, e sono servite per identificare l'autore della rapina a un'anziana residente in città, in via F.lli Cernuschi. Erano cieche durante le nottate brave di luglio e agosto quando per documentare ciò che stava accadendo in Piazza degli Eroi, sorvegliata da ben quattro occhi elettronici, ci sono voluti i filmati amatoriali, consegnati ai carabinieri. C'è da credere che, di notte, nessuno osservi i monitor. Sono state utili nel "fotografare" alcuni incidenti consentendo così a chi di dovere, ricostruzioni precise. Del tutto inutili come deterrente contro gli assalti della malavita. A memoria non si ricorda un ladro preso grazie alle immagini di una telecamera. Per tutto ciò Andrea Robbiani avrebbe dovuto soffermarsi a lungo sulla reale utilità di questi oggetti che, di sicuro, violano quotidianamente la privacy delle persone per bene mentre raramente penalizzano quelle per male. Invece ha preferito indugiare sui grandi temi, senza peraltro avere l'onestà intellettuale di ammettere che la sceneggiata del 2007 con la trasferta romana negli uffici del mistero dell'interno e relativo contorno di strette di mano fotografate ad arte era soltanto tale. Ovvero una sceneggiata. Cui ora cerca, il Sindaco, di opporre la pietosa bugia che sotto i 50-60mila abitanti il ministero non concede commissariati. Fosse vero avrebbe potuto risparmiarsi il viaggio a Roma. Ci sarebbe da aggiungere anche la seconda sceneggiata, anche in questo caso, con contorno di foto e dichiarazioni rutilanti, sulla tenenza dei carabinieri a Barzanò. Era vincere facile, scrivere che non se ne sarebbe fatto nulla. Disfattisti, sinistrosi. E giù insulti del tipo ulivoonline (querelato). Il tempo è un giudice imparziale. E, infatti, della tenenza non se ne parla più. Ecco, la discussione sulla sicurezza, con queste oneste premesse e un filo di spiegazione avrebbe potuto tornare davvero utile. Invece, per dirla con Giovanni Battista Albani "sono (state) solo parole al vento". Una indecorosa farsa mentre la malavita, pur senza gesti clamorosi, impazza rapinando gente per strada e in macchina, farmacisti, benzinai e saccheggiando senza sosta case, negozi, uffici e imprese. Una cosa però davvero inedita Robbiani l'ha detta: "con la videosorveglianza si rafforza la sicurezza senza che i cittadini debbano scendere in strada.....". Ma come e la guardia padana? E le camice verdi? E le ronde?

Claudio Brambilla

martedì 20 marzo 2012

L'erba del vicino è sempre la più verde

Il Comune di Merate ieri ha convocato le Associazioni sportive. L’Assessore alla Scuola Emilio Vulmaro Zanmarchi in quell’occasione ci ha annunciato che intende affidare a una Associazione di Casatenovo un progetto di educazione motoria per gli alunni delle elementari. Ho controllato e tanto per cambiare si tratta di un gruppo che è vicino al movimento di Comunione e Liberazione. Perché questa Amministrazione si rivolge sempre a realtà esterne invece che favorire quelle locali? Tante Associazioni di Merate collaborerebbero gratuitamente ma veniamo sempre snobbate per realizzare iniziative importanti. Per questa Giunta di centro-destra l’erba del vicino è sempre la più verde, in questo caso azzurra, come il Pdl e CL.

C.

lunedì 19 marzo 2012

La deportazione degli ulivi centenari

Non mi è mai piaciuto che si introducano piante estranee all’ambiente, sia che si operi nella natura addomesticata, sia che si operi nella natura allo stato libero.
Nei giardini è ormai invalsa l’abitudine di piantare addirittura piante esotiche con dubbi risultati anche di carattere estetico, senza contare i parassiti che esse possono portare con se’. Da tempo ormai non è inusuale vedere nel verde domestico pini strobi o abeti del Colorado od eucalipti. Ed io sempre a domandarmi perché non mettere a dimora un bel pesco od un albicocco, possibilmente autoctoni.
Ma anche nella natura allo stato libero, la situazione non è delle più esaltanti. Il Corpo Forestale, infatti, spesso, per i rimboschimenti (ma perché poi rimboschire? non si può proprio lasciare che la natura faccia il suo corso?) ha usato nel passato essenze estranee, quali il pino nero d’Austria, essenze che, tra l’altro, sono molto meno resistenti ad eventuali incendi. La Liguria insegna.
Ma c’è un’abitudine ormai invalsa qui al nord che mi dà veramente fastidio, ed è quella di mettere a dimora gli ulivi, e non le piantine (passi…), ma ulivi centenari, che vengono sradicati dalla loro terra per fare bella mostra di se’ a ben altre latitudini.
Certe volte io mi immedesimo, con spirito panico, in questi alberi che appunto per decine e decine di anni hanno vissuto al sole della Liguria o della Toscana, o addirittura della Puglia, ed improvvisamente si ritrovano accanto ad una villetta, od in una rotonda stradale (mi è capitato di vedere anche questo!). Io lo trovo uno spettacolo straziante, assurdo, incomprensibile, che denota forse meglio di tanti altri la completa insensibilità dell’uomo per l’ambiente che lo circonda.
Quando vedo quei vivai ( e ce ne sono purtroppo molti) pieni di piante di ulivo in enormi vasi, pronti per il trapianto, mi verrebbe voglia di riportarli da dove venivano, con un’operazione tipo “Fronte di Liberazione dei nani da giardino”!
Un sogno ad occhi aperti!

Fabio Balocco

domenica 18 marzo 2012

Il "vaghiloquio" del Sindaco

Ho letto su Merateonline le precisazioni del Sindaco Andrea Robbiani sulla festa di Cicognola, che, perdonatemi il bisticcio, mi paiono un po' vaghe.
Se è vero che la normativa è cambiata, sarebbe più corretto, in una situazione del genere spiegare esattamente dove sono intervenute le modifiche legislative rispetto all'anno scorso (quando la festa di è regolarmente tenuta, a quanto mi risulta).
Il signor Egidio Spreafico specificava che la richiesta di documentazione ulteriore è stata comunicata il 22 febbraio e che il termine per la consegna era il 24 febbraio. L'incontro del 28 febbraio, per apprezzabile, era comunque fuori dai termini, quindi nel caso inutile. Oppure la richiesta di consegnare la documentazione entro il 24 febbraio era sbagliata. Sarebbe bello sapere qual è l'opzione da considerare.
Relativamente al mercato (analogo discorso dovrebbe farsi per la fiera di sant'Ambrogio), sarebbe corretto spiegare perchè la presenza di un'ambulanza renda il tutto conforme alle regole. L'ambulanza presso il Comune sarebbe in grado di svolgere il proprio servizio anche ove dovesse uscire dallo spazio del mercato, ad esempio?
Con ciò sperando che, anche se non quest'anno, la Festa di San Giuseppe di Cicognola possa riprendere e non vengano soppressi né il mercato settimanale, né la fiera di Sant'Ambrogio: trovarmi alla fine a vivere nel deserto non mi piacerebbe.

Carlo Gibertini