sabato 20 febbraio 2010

Politiche sociali: la Regione taglia i fondi ed esclude dalle scelte i Comuni

Il Fondo politiche sociali assegnato dallo Stato lo scorso anno alla Lombardia fu di 94,915 milioni di euro; per l’anno 2010 esso sarà ridotto a 73,32 milioni di euro,con una diminuzione del 22,74%.
Ma la vera sorpresa non è solo nel taglio di queste risorse in una situazione di emergenza sociale (la politica è quella di svuotare di fondi gli strumenti esistenti per dare le stesse risorse ad altri interventi su cui il Governo promuove la sua strategia di annuncio di affrontare con strumenti innovativi ed antispreco...) , c’è una seconda interessante e preoccupante novità.
La ripartizione che la regione Lombardia ha fatto di questi fondi verso gli ambiti territoriali è di soli 39 milioni di euro; essa quindi si trattiene, per una sua successiva distribuzione,s econdo scelte centrali attribuite ai tecnici regionali, la restante parte di 34 milioni. Ciò significa che così come avviene per il socio-sanitario, la cui costruzione della politica di interventi è quasi esclusivamente facoltà della Regione, (sindaci e ambiti non hanno risorse), ora questa impostazione viene allargata alla costruzione delle politiche sociali, decisione che segnala la volontà di ampliare “l’ingerenza” regionale a scapito dei sindaci e dei territori.
E’ vero che la Regione ha aumentato il fondo non autosufficienza da 22 milioni a 43 milioni, e mantenuto il suo Fondo sociale regionale il finanziamento di 85 milioni,ma la strada che indica questa decisione non è certo quello di favorire gli interventi degli amministratori locali che forse qualche conoscenza in più dei dirigenti regionali la possano vantare.

Cesare Perego
Consigliere comunale
di Insieme per Merate

Fiat lux in viale Giuseppe Verdi

Questa mattina, sabato, alcuni tecnici incaricati dall’Amministrazione hanno finalmente provveduto a ripristinare l’illuminazione pubblica che segnala il passaggio pedonale di viale Giuseppe Verdi, di fronte alla Scuola dell’infanzia e all’Asilo nido. Siamo contenti che dal Comune abbiano tenuto conto della nostra segnalazione.
Cogliamo l’occasione per segnalare un’altra situazione di pericolo. Nei pressi del plesso “Frisia”, all’angolo con via Fratelli Cernuschi, è stato rimosso un cestino dell’immondizia, ma in questo modo sono rimasti esposti alcuni spuntoni in metallo che lo fissavano al basamento in cemento. E’ stato posizionato del nastro bianco e rosso per invitare a prestare attenzione, ma ormai ne resta ben poco. Da lì passa molta gente, specialmente bambini, e durante gli orari di ingresso e uscita da scuola si crea un assembramento di persone e temiamo che il nastro colorato non sia sufficiente a garantire l’incolumità dei pedoni. Chiunque potrebbe inciampare o rimanere ferito, con le auto che sfrecciano a pochi centimetri.
Andrebbe sistemato anche l’archetto in metallo che delimita il marciapiede subito fuori l’oratorio maschile in via Trieste. Qualcuno lo ha urtato e piegato. Il passaggi risulta ridotto, ma soprattutto in caso di altri incidente non reggerebbe all’urto crollando addosso a eventuali passanti.

venerdì 19 febbraio 2010

Contrordine: col nuovo Pgt meno di mille abitanti in più

Pubblichiamo una sintesi di quanto emerso durante le Assemblee pubbliche indette dall'Amministrazione comunale per l'illustrazione del Pgt alla popolazione

SINTESI DELLE ESPOSIZIONI DELL'ESTENSORE

Lo strumento che stiamo utilizzando deve essere compreso dai cittadini. Tre documenti costituiscono il Piano del governo del territorio, il Pgt:
  1. Documento di Piano, che ha valenza strategica: questa strategia si colloca come ipotesi di proiezioni pluriennali ed ha valenza di 5 anni.
  2. Piano dei Servizi è quel documento che racconta la città pubblica ed a differenza del primo ha valore giuridico, come garanzia pubblica di come vivere insieme; codifica, inoltre, la popolazione obiettivo posto dal Pgt. Esso deve essere coerente con il Piano triennale delle Opere pubbliche.
  3. Piano delle Regole che specifica come e dove si può costruire.
A differenza del documento di piano questi ultimi due possono essere variati di anno in anno.
Rispetto ai vecchi Piani Regolatori Generali (Prg), il Pgt non prevede le zonizzazioni residenziali e produttive. Un concetto basilare è che il governo del territorio debba privilegiare l’ interesse collettivo rispetto a quello dei singoli. Il sistema delle conoscenze è importante perché permette di dire dove sono le cose da migliorare. La Valutazione ambientale strategica (Vas) è stata presentata alle autorità ambientali nel corso della mattina del 4 Dicembre scorso con gli indicatori per dire se il Piano va bene o va male. Per esempio vedere quali percorsi alternativi all’auto sono progettati, i metri lineari di strade alternative da fare, il verde che verrà realizzato.
La prima verifica della conoscenza del territorio è capire dove Merate è collocata rispetto al territorio. I principali dati riguardano:
  • ipotesi di spostare la Sp 342 dir di Lecco nella Valle della Molgora
  • area industriale di sviluppo individuata dalla Provincia a Brugarolo
  • zona di Sartirana sottoposta a vincolo data la natura di area naturalistica di alto valore
Il problema, ad avviso dell’ Estensore, la professoressa Maria Cristina Treu, è che non sono valorizzate le attività anche in area naturalistica; pur con valenza di nicchia essa può dare isorse economiche che ci aiutino a tenere bene il nostro verde.
La storia urbanistica di Merate ha prodotto 3 zone:
  1. area sud: industriale
  2. area urbana centrale con le ville storiche da utilizzare a fini culturali
  3. area nord (Sartirana/Cassina) con qualità ambientali
Ognuna, nel contesto allargato, deve trovare sua specificità. Il nostro lavoro ha preso in carico, inoltre, le previsioni insediative rispetto al Prg vigente: 200 abitanti teorici previsti per le costruzioni possibili che non sono ancora state realizzate in lotti liberi e 167 abitanti teorici che dovrebbero trovare posto nel già costruito oggi vuoto o che stanno costruendo. In totale il Prg vigente consente ancora un aumento di 367 abitanti teorici. Il Pgt prevederà un ulteriore aumento di 350 abitanti teorici.

PIANO DEI SERVIZI

Dobbiamo garantire che ogni abitante, al 31.12.2009 debba avere almeno 18 mq di servizi, come previsto dalla normativa regionale; oggi Merate offre 44 mq. Questo conto riguarda, ovviamente, i residenti, ma la stima dei servizi non tiene conto di quanti in realtà vengono a Merate; tutta questa popolazione viene definita gravitante (Polo istruzione, Impianti sportivi, Ospedale, Uffici pubblici sovracomunali, lago) facendo di Merate il secondo polo della provincia. Questo dato non basta , perché la legge dice che ogni Comune, che vuole avere una sua identità, deve decidere su quali servizi puntare. Questo Comune potrebbe decidere tante cose: l’ipotesi che viene fatta in questo Piano è che deve qualificare le sue risorse, per esempio per Sartirana si tratta di vedere come la Riserva del lago possa diventare una risorsa economica.
Legando la Riserva alla presenza dell’Osservatorio si possono attrezzare percorsi, che devono essere sicuri, per godere delle bellezze che la zona ha. Un problema diventa come si fa a mantenere questo valore.
Secondo aspetto potrebbe essere di valorizzare il Polo ospedaliero (utilizzando le innovazioni tecnologiche per nuove forme di medicina-uomo bionico).
La natura del polo industriale manifatturiero potrebbe essere quello di trasformarsi in direzione dell’innovazione. Non pensiamo che il nostro territorio possa vivere solo di terziario e commercio.
A cosa servono queste cose? Servono ad avere una visione di vita che non si richiude nel cortile di casa propria.
Vengono presentati i sei obiettivi del Piano di governo del territorio che sono:
  1. Valorizzare le qualità paesistiche e culturali del territorio come opportunità di sviluppo sostenibile del territorio
  2. Confermare la vocazione manifatturiera del circondario meratese e sostenere i processi di innovazione e di riqualificazione delle aree produttive
  3. Favorire il miglioramento dell’integrazione di Merate nel circondario
  4. Minimizzare il consumo di suolo
  5. Contrastare il progressivo impoverimento delle biodiversità e la frammentazione degli spazi aperti
  6. Qualificare i tessuti edilizi e migliorare le condizioni di vivibilità.
Di questi obiettivi i commenti sono solo per:
  • prevede di migliorare il trasporto pubblico
  • si intendono utilizzare tre strade: riqualificare-densificare-completare-rottamare edifici fatiscenti
  • non costruire nelle zone agricole, ma attorno ai nuclei esistenti
Bisogna studiare percorsi per mettere in comunicazione le diverse zone del paese senza usare l’auto, favorire l’innovazione del comparto produttivo, invece che agevolare la costruzione delle casette, agevolare attività capaci di produrre prodotti ad alto contenuto innovativo. Queste attività, tipicamente, sono nell’ambito del terziario e sono meno inquinanti (per esempio ditte di progettazione).
L’immagine che ci siamo fatti di Merate è la seguente:
  • ville storiche e parchi annessi
  • attorno ai nuclei abitati si è configurato un abitato esteso con l’interruzione delle vie Bergamo e Como
Cosa c’è di importante? Ci sono i bolli blu: sono idee di collegamento tra presenze di un certo significato (scuole, ospedale...) e raggiungibili in modo alternativo all’uso dell’auto.
  • le zone agricole coltivate e non (di quelle non coltivate andrebbe incentivato l’uso agricolo)
Concludendo le prospettive di questo Comune sono:
  1. riqualificare il percorso statale (tutta da confermare l’ ipotesi della nuova strada nel bacino del torrente Molgora)
  2. idea dei collegamenti e valorizzazione della parte naturalistica della Merate Nord
  3. collegamento con mezzi pubblici
  4. ipotesi di parco agricolo a Sud di via De Gasperi (Auchan – Istituti scolastici superiori)
  5. dare identità al centro di Sartirana, vicino alla chiesa ed alla zona del Lago.
Si deve osservare che, a Merate, l’85 % dei residenti è proprietario dell’alloggio in cui abita.

INTERVENTI DEL PUBBLICO
  1. Già negli anni 70 era stato fatto studio di ricettività di Sartirana per sfruttare turisticamente la zona, ma ne è mancata l’attuazione. L’Amministrazione dovrebbe prendere a cuore il turista ed effettuare studi particolareggiati del borgo.
  2. Il Pgt è valido se ha forte valenza partecipativa, noi cittadini saremo forse pronti tra 3 mesi a dire la nostra.
  3. Ho tentato di portare amici a fare il giro del lago non ci sono riuscito (allagamenti del sentiero)
  4. L'Assessore all'Ecologia Massimiliano Vivenzio presenta la serata, dedicata al piano di gestione del lago
  5. Problemi generati dalla fogna che entra nel lago, quando c’è un guasto alle pompe di rilancio.
  6. Richiesta di attenzione per la mancanza di marciapiedi visto che passano molte persone in strada; il percorso attorno al lago vada bene così.
  7. Il Sindaco Andrea Robbiani indica che l’attenzione alla Riserva è massima,vorremmo fare intervento da milioni di euro. Interventi che richiedono degli anni.Ci stiamo lavorando e dobbiamo costruire il piano “innestato sull’ecosistema”. Se non si fa niente come si è fatto in questi anni la situazione va a peggiorare. Il turismo che intendiamo noi è la scuola che va all’ Osservatorio e poi viene alla riserva. La collaborazione di tutti è essenziale.
  8. Villa Confalonieri dovrebbe essere un polo universitario.
  9. Cittadella della salute: ipotesi che ci sia un’ area scientifica entro tale area. Voglio fare un tavolo dove ci siano tutti.
  10. L'Amministrazione comunale di Calco ha provocato, con i suoi insediamenti a nord di Sartirana, l’aumento di traffico con 250 auto che passano per il centro della Frazione. Bisogna essere rigorosi col controllo del traffico ed alcuni mezzi non devono essere abilitati al passaggio (si sta parlando di camion)
LE QUATTRO MODALITA' DI INTERVENTO INDICATE DALL'ESTENSORE
  1. Favorire il recupero del dismesso
  2. Completamento di alcuni margini
  3. Principio della densificazione
  4. Permessi di costruire convenzionati
L’ampliamento del Parco Adda Nord è in itinere presso la Regione e l’Amministrazione ne attende l’esito. Il Piano generale del traffico urbano (Pgtu) è in buona parte condiviso dall’Assessore ai Lavori pubblici Massimo Panzeri. Si procederà alla realizzazione, prevista in tale piano, della rotonda alla confluenza di via Montello su via De Gasperi, a servizio della nuova Scuola primaria.
Il Rappresentante della Confederazione italiana dell’Aagricoltura si augura che non venga sottratto ulteriore suolo ai coltivatori.
Il Rappresentante degli Esercenti lamenta la poca vivacità del centro storico e la carenza di negozi, sostituiti dagli sportelli bancari che, a Merate, saliranno a venti; ritiene che vadano spostati su via Bergamo. Auspica che l’Amministrazione si accordi con la Parrocchia/Curia per destinare il Palazzo Prinetti ad attività artigiane.

Achille Panzeri, Ernesto Passoni, Cesare Perego

Tagli ai Comuni inaccettabili, restituiamo al Prefetto le fasce tricolori

Dal direttivo di Anci Lombardia è emersa la volontà dei Comuni di non accettare passivamente l'ennesimo taglio alle finanze degli enti locali. Nel 2010 a rischio i servizi ai cittadini.

Nel 2009 i Comuni lombardi che non hanno rispettato il patto di stabilità sono il 20% del totale (nel 2008 erano il 6%). I tagli dello Stato al Fondo sociale (300 milioni a livello nazionale) avranno ripercussioni molto pesanti sui servizi ai cittadini. In Lombardia i Comuni avranno a disposizione 8 milioni di euro in meno per garantire i servizi alla persona e alle famiglie.
“Riteniamo che l’anno prossimo il numero dei Comuni che non potranno rispettare il patto raddoppierà ancora, e che gli investimenti si ridurranno del 30%. Nel 2010 i Comuni non avranno più le risorse per garantire i servizi ai cittadini e gli investimenti alle imprese. L’atteggiamento di totale chiusura del Ministero alle nostre proposte è inaccettabile” – denuncia il Presidente di Anci Lombardia Attilio Fontana, che ha presieduto il direttivo dell’associazione.
I Comuni lombardi proseguiranno la battaglia contro i tagli operati dalla Finanziaria e i vincoli del patto di stabilità: “Abbiamo comunicato ai cittadini le nostre difficoltà nel garantire i servizi, abbiamo coinvolto il mondo economico e del lavoro, che si è dichiarato al nostro fianco – prosegue Fontana – Vogliamo che tutti i Comuni italiani, attraverso Anci, siano uniti nella battaglia, ma se necessario siamo pronti a proseguire anche da soli, passando dalle parole ai fatti. Per prima cosa ci recheremo in delegazione dal Prefetto di Milano e restituiremo le nostre fasce tricolori”.
Tra le iniziative concordate c’è anche la decisione di “presentare il conto allo Stato”, quantificando con esattezza le spese che i singoli Comuni sostengono ogni anno per garantire servizi che dovrebbero essere pagati dai Ministeri, ma che invece non lo sono: “Ogni Comune vanta crediti nei confronti dello Stato – spiega il Presidente di Anci Lombardia – Visto che ai Comuni viene imposto di rispettare il patto di stabilità, allora che lo Stato rispetti la legge nei nostri confronti, onorando spese che invece disattende di continuo”.

Come difendersi dalle truffe? Una serata di approfondimento a Cassina

L’Associazione “Centro di Cassina” con sede in Via Falcò 1 a Cassina Fra’ Martino, frazione di Merate, nata lo scorso anno con l’ambizioso obbiettivo di essere un punto di riferimento sociale per la frazione, oltre all’apertura di due pomeriggi (mercoledì e venerdì) a disposizione per il ritrovo degli abitanti di Cassina, giovani e meno giovani, per una chiacchierata, un caffè, per giocare a carte o fare preziosi fiori con filo mulinè, organizza corsi di ginnastica dolce che hanno riscosso un notevole successo, corsi d’arte applicata per bambini suddivisi in due fasce di età, anguriate e feste varie.
Nell’ambito del progetto delle serate a tema, patrocinato dal Comune di Merate, ha organizzato una serata sul tema della sicurezza e prevenzione per venerdì 26 febbraio alle ore 20.30 dal titolo "Come difendersi dalle truffe". Il relarore sarà il Capitano Giorgio Santacroce, Comandante Compagnia dei Carabinieri di Merate, il quale anche tramite l’utilizzo di diapositive spiegherà da che cosa guardarsi, di quali comportamenti essere guardinghi e illustrerà le truffe perpetrate ai danni dei giovani e meno giovani. Naturalmente l'appuntamento è aperto sia alla popolazione di Cassina, di Merate tutta ed anche dei paesi limitrofi.

giovedì 18 febbraio 2010

Liquido fissa-smog: i conti non tornano

Sono scettico, in base al buon senso ed a qualche considerazione quantitativa, sui rivestimenti mangiasmog, perché, per funzionare efficacemente, l'assorbimento ha bisogno che il contatto con l' inquinante sia forzato come avviene nelle marmitte catalitiche dove grandi superfici, a struttura spugnosa o alveolare, vengono a contatto con i gas di scarico. Nel caso in esame il contatto non è forzato, ma l'aria lambisce semplicemente lo strato assorbente che, ovviamente, non ha struttura spugnosa. Nelle prove di laboratorio, condotte in piccoli ambienti chiusi e dove il tempo di permanenza dell'aria inquinata è lungo, si dice che la riduzione degli inquinanti sia significativa. Pur ammettendo che la superficie assorbente abbia un qualche effetto, la ricaduta sulla massa d'aria circostante è irrisorio, perchè le turbolenze ed il vento ristabiliscono l' omogeneità della concentrazione di inquinante. Come stimato nella nota sottoriportata, sulla pianura padana, specialmente in inverno, fluttuano decine di tonnellate di polveri sottili, (l' inquinante più pericoloso) per cui la soluzione proposta è un palliativo che incide pochissimo sul contenuto di polveri, credo, neanche rivestendo tutti gli edifici e le strade della pianura stessa. Non sono a conoscenza di quale sia la velocità di formazione delle polveri sottili, né so se ne siano state fatti calcoli, ma è un fatto che esse si abbassano dopo un'acquazzone e ritornano a livello precedente, dopo qualche giorno. Si stima una produzione, in pianura padana, di migliaia di tonnellate/anno, cioè di almeno qualche tonnellata/giorno, per cui, pur ammettendo il funzionamento del liquido mangiasmog con capacità assorbente, molto ottimistica, di 1 kg di inquinante per kg di liquido, bisognerebbe versare sulle strade della pianura stessa alcune tonnellate di liquido, con quale rapporto costo/benefici non si sa.
Le mie perplessità nascono dai ragionamenti esposti e dal fatto che non ho ricevuto risposte riguardo all'esito di sperimentazioni effettuate dalle Amministrazioni comunali di Milano, Segrate e Rovereto.

Ernesto Passoni

Stima quantitativa.
La pianura padana è come un grande catino collettore di aria inquinata e facendo riferimento alle polveri sottili (sulle quali ho forti relativamente all'efficacia del fotocatalizzatore, in quanto solide e dalla struttura fortemente legata) si possono fare le seguenti stime cautelative:
- Pianura padana: superficie 40.000 kmq;
- Concentrazione media di polveri sottili: 30 microgrammi/mc ipotizzate contenute in uno strato atmosferico alto fino a 100 m dal suolo;
- Volume interessato 40.000 kmq x 0,1 km = 4.000 kmc = 4.000.000.000.000 mc;
- Contenuto di polveri: 4.000.000.000.000 mc x 30 microgrammi/mc = 120.000.000.000.000 microgrammi = 120 tonnellate.

Inquinamento: notificato l'esposto anche all'ex Assessore all'Ecologia

L’esposto notificato nei giorni scorsi all’ex Sindaco Giovanni Battista Albani, presentato nel 2008 da alcuni cittadini secondo i quali gli Amministratori locali non si sarebbero adoperati per contrastare l’inquinamento atmosferico, è stato recapitato anche al nostro ex Assessore all’Ecologia Marcello Toma. Ribadiamo pure a lui la nostra stima e la convinzione , anzi la certezza, della correttezza del suo operato e in generale di tutta la passata Giunta.
Oltre a ricordare quanto fatto per limitare il fenomeno dello smog, ovvero l’istituzione delle “domeniche a piedi”, la predisposizione di un Regolamento Edilizio per favorire il risparmio energetico, la riduzione delle volumetrie del Prg in fase di approvazione, la messa al bando degli impianti di riscaldamento a olio combustibile, le varie ordinanze contro i gas di scarico e la stesura del Piano generale del traffico urbano, menzioniamo il ripetuito appello al Prefetto notificato per vie ufficiali affinché disponesse la chiusura della Sp 342 dir, un invito che tuttavia è stato rigettato, impedendo il blocco della circolazione sull'arteria più trafficata della zona. La passata Amministrazione si è quindi impegnata molto per tutelare la salute della popolazione, con tutti gli strumenti a disposizione previsti dalla legge e attuabili senza penalizzare eccessivamente i cittadini. Anche il tavolo di Agenda 21 è stato organizzato con l’apporto determinante dei precedenti Assessori. Non possiamo dire lo stesso purtroppo di alcune Amministrazioni comunali limitrofe che hanno sempre cercato di impedire azioni concrete per ridurre il traffico e di conseguenza l’emissione di sostanza nocive.
Siamo altresì certi che occorra intensificare la lotta all’inquinamento. Nonostante piovesse anche ieri, mercoledì, le concentrazioni di Pm10 hanno superato la soglia di allarme. Dall’inizio dell’anno le polveri sottili hanno abbondantemente sforato il limite massimo di 50 microgrammi per metro cubo ormai 41 volte, con una concentrazione media di 69 µg/m3, nonostante secondo le normative europee ciò non potrebbe avvenire in più di 35 giorni nel corso dell’intero anno.
Ci chiediamo infine dove fossero le persone che hanno presentato l’esposto, tutte riconducibili all’ambito dei Verdi e della Sinistra estrema, alcune delle quali responsabili di Associazioni ambientaliste, quando si è trattato di rimboccarsi le maniche, sedersi attorno a un tavolo per proporre idee e confrontarsi, studiare gli incartamenti, ragionale sul Pgt e sensibilizzare l’opinione pubblica sul grave problema dell’inquinamento dell’aria. Non c’è da stupirsi poi se certa gente e alcuni movimenti partitici stiano scomparendo dalla scena politica provinciale e nazionale

mercoledì 17 febbraio 2010

Inquinamento: esposto della Sinistra radicale contro l'ex Sindaco

Al nostro Consigliere ed ex Sindaco Giovanni Battista Albani è stato notificato in data odierna un esposto depositato nel gennaio 2008 da alcuni cittadini, che fanno riferimento a quelli che erano i Verdi e agli ambienti della Sinistra radicale. Secondo queste persone non avrebbe adottato provvedimenti per contrastare l'inquinamento atmosferico. Le ipotesi di reato che chiedono di accertare alla Magistratura sono omissione di atti di ufficio e getto pericoloso di cose, gli stessi contestati di recente al Presidente della Regione e all’ex Presidente della Provincia di Milano. Noi siamo certi della bontà dell’operato di Battista e convinti che il procedimento non avrà alcun seguito. Durante la sua legislatura per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica, in accordo con la Giunta, ha indetto diverse "domeniche ecologiche a piedi", nonostante la contrarietà di parecchi Primi cittadini del Circondario e ha simbolicamente marciato lungo la ex Ss 36. Inoltre ha previsto la messa al bando dei sistemi di riscaldamento più obsoleti e, predisposto un nuovo Regolamento Edilizio che favorisce il risparmio energetico e la riduzione delle sostanze inquinanti, ridotto la volumetria del Prg in fase di approvazione, commissionato il Piano urbano del traffico, solo per citare alcune esempi. Ha pertanto messo in atto tutti gli accorgimenti che erano in suo potere, pur stando attento a non paralizzare la nostra Città e a non penalizzare eccessivamente i meratesi, specialmente le fasce più deboli. Riteniamo inoltre che chi ha presentato l'esposto avrebbe dovuto assumersi le proprie responsabilità con una denuncia - querela di parte, indicando nomi e cognomi degli Amministratori che a loro avviso non si sarebbero adoperati per combattere lo smog. Invece hanno "sparato nel mucchio", colpendo chi ha avuto la "sfortuna" di governare un paese dove è installata la centralina per la rilevazione della qualità dell'aria dell'Arpa, Agenzia regionale per la protezione ambientale. Prima di effettuare iniziative ad effetto al solo scopo di ottenere pubblicità e visibilità occorrerebbe meditare di più sulle conseguenze e sulla portata di queste boutade.

In marcia per la Pace: sono aperte le iscrizioni


(Clicca sull'immagine per ingrandire la locandina)

“Abbiamo bisogno di un’altra cultura!” Con questo slogan, la Tavola della Pace ed il Coordinamento nazionale degli Enti locali per la Pace intendono invitare cittadini e istituzioni, a promuovere una nuova scala di valori che promuova la cultura della pace, dei diritti umani e della nonviolenza, l'accoglienza, il dialogo, il riconoscimento dell’altro, la solidarietà, la cooperazione. Riconoscendosi in questi principi, ispiratori della Marcia per la Pace Perugi-Assisi del 16 Maggio prossimo, i Comuni di Lomagna, Osnago e Ronco, in collaborazione con le associazioni Gevo e Ale G., prenderanno ufficialmente parte all’edizione 2010 della Marcia con una propria rappresentanza di cittadini e amministratori, mettendo a disposizione un pullman che partirà alla volta di Assisi.
Chi fosse interessato a far parte della delegazione può contattare l’Associazione Gevo allo 039.58.564 o allo 039.58.75.95 (per i cittadini di Osnago), la Biblioteca di Lomagna negli orari di apertura o via mail all’indirizzo biblioteca@comune.lomagna.lc.it (per i cittadini di Lomagna) e i numeri 320 4217307 o 335 6004163 (per i cittadini di Ronco). Le iscrizioni resteranno aperte fino al 6 Marzo o fino ad esaurimento posti. Il costo dell’iscrizione, che comprende il pernottamento in hotel 3stelle, la cena di sabato sera, i trasferimenti in loco e l’assicurazione di viaggio è di 55 euro, mentre le spese del pullman saranno a carico delle Amministrazioni comunali. Di seguito il programma.

Sabato 15 Maggio
  • Partenza alle ore 07.45 da Osnago (Municipio); alle 8.00 da Lomagna (P.le Citterio); alle 8.15 da Ronco (parcheggio di via Parrocchia)
  • Nel pomeriggio, visita alla città di Perugia
  • Cena e pernottamento in albergo
Domenica 16 Maggio
  • Partecipazione alla Marcia per la Pace
  • Conclusione della Marcia prevista per lo ore 16 ad Assisi
  • Rientro in tarda serata
Per ulteriori approfondimenti è possibile visitare anche il sito PerlaPace.it

Le scuole private per il Centrodestra sono più "paritarie" di quelle pubbliche

L'Amministrazione provinciale con un comunicato stampa ha reso noto che nei giorni scorsi, martedì, il Presidente Daniele Nava, ha incontrato gli alunni della classe quinta della scuola elementare "La Traccia" di Arlate di Calco e che li ha omaggiati cin un righello, matite colorate e lo stemma della Provincia, pagati evidentemente con soldi pubblici. Siamo contenti per gli scolari dell'istituto privato, ma ci chiediamo perchè queste iniziative non vengano organizate anche nei plessi statali. Le scuole paritarie, specialmente se ispirate a Comunione e Liberazione, forse per il Centrodestra sono più paritarie e importanti di quelle pubbliche. Lo abbiamo visto anche a Merate con la decisione di aumentare il contributo comunale alle "Dame Inglesi" a discapito del Comprensivo di via Collegio Manzoni e con la cancellazione del Liceo classico perchè tanto c'è già all' "IBVM". L'Assessore all'Istruzione Emilio Zanmarchi poi, a differenza del suo predecessore e nostro Consigliere Gabriella Mauri, non ha ancora trovato il tempo di far visita alle classi e alle insegnanti, cancellando quella che ormai era diventata una tradizione consolidata nel corso dell'ultima legislatura.

martedì 16 febbraio 2010

Inquinamento: tante parole pochi fatti

Ieri, lunedì 15 febbraio, è cominciata la sperimentazione dell’utilizzo di un prodotto che dovrebbe consentire di diminuire le concentrazioni delle Pm10. Si tratta di una sostanza, non tossica, né nociva che viene nebulizzata sulle principali arterie di Merate e dovrebbe favorire i processi di degradazione delle molecole inquinanti. Per via biochimica permetterebbe il fissaggio dello smog al suolo. Noi siamo molto scettici sui risultati. Infatti anche ieri le polveri sottili hanno raggiunto i 91 microgrammi per metrocubo d’aria quasi il doppio dei 50  µg/m3 massimi. al di sopra dei quali scatta la soglia di allarme. Risulterà poi difficile stabilire con esattezza i reali benefici perché la centralina Arpa, l’Agenzia regionale protezione ambiente, ubicata all’incrocio tra viale Giuseppe Verdi e la Strada provinciale 342 dir ex Ss 36, rileva le saturazioni di Pm 10 per tutto il distretto. Quando è stata posizionata una centralina mobile in altri punti infatti i valori segnalati non si sono discostati di molto da quelli elaborati dall’apparecchiatura fissa. Dove il prodotto, denominato “geodi”, è già stato usato poi non sono stati riscontrati risultati apprezzabili. Riconosciamo però lo sforzo e il tentativo effettuato dall’Assessore all’Ecologia Massimiliano Vivenzio, sebbene riteniamo che la situazione debba essere presa di petto e con provvedimenti strutturali più efficaci. Ad esempio sarebbe utile cominciare ad applicare le prescrizioni del Piano generale del traffico urbano che dovrebbe consentire una fluidificazione della circolazione. Bisognerebbe anche verificare il rispetto delle ordinanze contro l’inquinamento.

lunedì 15 febbraio 2010

Piazza Italia: scene di ordinario caos e quotidiani pericoli

Merate, domenica sera ore 19.20 circa, piazza Italia: un automobilista proveniente da viale Giusepe Garibaldi gira subito alla sua sinistra e imbocca il senso unico in direzione vietata. Qualche metro e si accorge dell’errore. Frena e ingrana la retro ma tampona una macchina. Feriti nessuno, danni zero. Tra i conducenti dei due veicoli volano però parole grosse e insulti. Mentre litigano arriva un terzo guidatore e anche lui va contromano. Un passante lo avvicina per avvisarlo della manovra proibita. “Lo so, che problema c’è”, risponde lui risentito, “Abito qui e lo faccio sempre, mica posso fare il giro”. Di vigili neppure a parlarne. Non li si vede i feriali, figuriamoci la domenica e a ora di cena. E chi se ne frega se il nostro Sindaco pontificava sul terzo turno notturno ma non ci sono uomini neppure per scortare gli alunni del piedibus… E chi se ne importa anche se lì lavora un Assessore che dovrebbe aver presenti l’ordinario caos della piazza e i pericoli quotidiani per guidatori e pedoni. Lui si occupa di ecologia non di viabilità o sicurezza. Il Piano urbano generale del traffico urbano, Put o Pgtu che dir si voglia, qualche soluzione la proporrebbe anche per rimediare allo scempio regalatoci dalla Giunta di Dario Perego con il monumento “Sole per Merate” e i parcheggi a destra e sinistra che per uscire indenni dagli spazi è un terno al lotto e transitarvi in mezzo senza incappare in incidenti addirittura una cinquina. Ma il signor Andrea Robbiani ritiene che chi ha studiato, gli ingegneri, non capiscono nulla, che le rilevazioni, le simulazioni, i flussi non servano a niente. Per lui bastano cinque dossi, meglio se verdi, e una zona a traffico limitato al mattino, ma nella sua Pagnano però che del resto di Merate poco gli importa. Tanto il posto in centro se lo è assicurato con un pass.

domenica 14 febbraio 2010

Pgt a Brugarolo, falsa partenza

Ci colleghiamo all'altro intervento sull'assemblea pubblica tenuta sabato mattina a Brugarolo per illustrare l'iter del Pgt. Non vogliamo farne analisi politiche ma di merito, vogliamo sottolinearne le storture nei modi e nei tempi.
Innanzitutto, ci pare opportuno evidenziare l'inutilità di una riunione di sabato mattina alle 9, una riunione scarsamente pubblicizzata e, come dimostrano i fatti, scarsamente partecipata per l'impossibilità di molti, che al sabato mattina lavorano o hanno altri impegni familiari e domestici, di essere presenti e di interessarsi ai temi del proprio territorio. Questa scelta, ancora una volta, penalizza la frazione di Brugarolo, non capendosi il senso di una riunione mattutina e non serale, sicuramente più appetibile al pubblico: che si volesse forse sorvolare su qualche tema delicato e discutibile?
Ed effettivamente questo tema di stretta attualità era presente, come sollevato ovviamente dal nostro attento Consigliere Roverto Riva: la nuova istanza di sviluppo inoltrata dalla "Fomas". Un'istanza che, se accolta nella sua integrità, rischia di essere molto più impattante sul territorio di quanto fino ad oggi compiuto, un'istanza che potrebbe sconvolgere negativamente il rapporto tra azienda e cittadini sin qui faticosamente costruito. Non ci si è ancora ripresi dalla sterile polemica sollevata dal Centrodestra meratese circa la questione elettrodotto, strumentale ai soli fini elettorali, e già ci ritroviamo con una richiesta di ulteriore possibile estensione in altezza dei fabbricati esistenti e di quelli che in futuro si potrebbero costruire. E' un argomento che non può essere affrontato un'unica assemblea di scarsa partecipazione ed è un argomento che ci vedrà protagonisti in prima linea per la tutela reale, non elettorale, dei cittadini e di Brugarolo.
Insomma, in attesa che l'Amministrazione chiarisca i suoi intendimenti, che all'assemblea sono apparsi a dir poco fumosi, dobbiamo con amarezza constatare che per Brugarolo, l'iter del nuovo Pgt, che potrebbe migliorarne il futuro, ha affrontato una falsa e dolorosa partenza!

Il re è nudo

Sabato mattina a Brugarolo si è tenuta l’Assemblea pubblica per la presentazione del Pgt. E’ stata una riunione con poca gente: abbiamo contato una quindicina di persone, “addetti ai lavori” compresi. Ma soprattutto è stato un brutto incontro. L’ex assessore Domenico Cavana è stato aggredito verbalmente e insultato da un cittadino notoriamente schierato con il Centrodetsra mentre Cesare Parma è stato criticato e zittito dal Sindaco Andrea Robbiani, come se chi non la pensa come lui non abbia il diritto di parola e di esprimere le proprie opinioni. E’ poi emersa la differenza di stile e di carattere tra il Sindaco stesso e i suoi Assessori, ma anche la divergenza di idee. La questione del Cdd, il Centro diurno per disabili, è un esempio dello scollamento interno alla Giunta. Mentre Robbiani sostiene che la decisione di cancellare il nostro progetto sul recupero dell’ex Cse è dettata da motivi tecnici e burocratici, il suo Assessore ai Servizi sociali Emilio Zanmarchi ha parlato di scelta politica legata alla volontà di realizzare nell’attuale plesso di via Fratelli Cernuschi un polo che integri vari servizi socio-sanitari. Pare insomma che Robbiani all’interno del Suo gruppo sia solo. Si è scelto collaboratori che la pensano diversamente da lui e che probabilmente sono anche più preparati e lungimiranti. Ma nel contempo evidenziano anche la sua inadeguatezza. L’alleanza tra Lega Nord e Pdl ha certamente pagato in termini elettorali, ma adesso gli si sta ritorcendo contro. Per fortuna, diciamo noi, perché almeno c’è qualcuno che argina la sua arroganza e la sua incapacità politica e amministrativa.

N.N.