sabato 10 luglio 2010

Per ascoltare le richieste di pochi amici e sostenitori ci va di mezzo tutta Brugarolo

Per accogliere le richieste di pochi, tra cui amici e sostenitori, il cavidotto di alimentazione dei nuovi impianti della Fomas a Brugarolo transiterà in via XXV Aprile invece che in mezzo ai campi come deciso durante la precedente legislatura. Ciò comporta che molti più cittadini dovranno fare i conti con i disagi dovuti alla realizzazione dell’elettrodotto perché sarà necessario scavare lungo una strada parecchio trafficata e su cui di affacciano tante abitazioni. A causa dei maggiori costi dell’opera (scavare sotto una strada e tra le case è più oneroso che farlo in mezzo al nulla e tra appezzamenti agricoli!) la Frazione di Brugarolo ha poi perso la ristrutturazione dell’ex Cse di via Enrico Fermi dove la ex Maggioranza di Insieme per Merate aveva previsto di realizzare asilo nido, ambulatorio medico, sala civica e luogo di incontro per la popolazione grazie ad un contributo concordato con la Fomas. I Brugarolesi si trovano quindi ancora una volta con le mani vuote. Gli interventi progettati sono stati tutti cancellati
Come se non bastessa il Sindaco Andrea Robbiani ha dichiarato che la bretella di collegamento tra la ex Statale 36 e la Sp 54 esiste già: è costituita dalla strada che parte all’altezza dell’Esselunga e arriva in via Sandro Pertini. Questa è la considerazione che la nuova Amministrazione ha di Brugarolo! Se è così che la pensa il Signor Andrea Robbiani non meravigliamoci allora se il Sindaco di Cernusco Lombardone devierà il traffico diretto a Bergamo verso Brugarolo. La popolazione sappia che se ciò accadrà dovrà ringraziare solo Lui!

Giovanni Battista Albani
Consigliere comunale di Insieme per Merate
Ex Sindaco di Merate 2004-2009

La gatta frettolosa fece i gattini ciechi

Il Piano di Gestione del Sic del Lago di Sartirana non convince ma la Maggioranza vuole adottarlo lo stesso

Come volevasi dimostrare: la gatta frettolosa fece i gattini ciechi. Il Piano di gestione del SIC (Sito di Interesse Comunitario) del Lago di Sartirana non è neanche stato divulgato eppure appare già inadeguato. Una relazione messa a punto da alcuni docenti universitari contattati dal Consigliere comunale di Maggioranza Massimo Adobati (che, bisogna riconoscerglielo anche se appariene alla "controparte", ha sempre dimostrato molta attenzione alla tutela del verde) e distribuita prima dell’ultima riunione di Commissione Urbanistica, Ambiente e Territorio avrebbe rilevato che se il Piano venisse attuato come formulato adesso l’ecosistema dello specchio d’acqua subirebbe danni irreparabili. Ma la Maggioranza vuole lo stesso andare avanti a spron battuto e adottare il documento di indirizzo durante la prossima seduta di Consiglio comunale convocato per mercoledì. Ci sarà tempo poi per gli approfondimenti, le osservazioni, le modifiche… Ma perché non prendersi subito qualche settimana o un mese di tempo per analizzare meglio l’argomento e rimediare fin da ora? Non è stato fatto nulla per un anno per la Riserva regionale del Lago di Sartirana: correre per recuperare il tempo perduto non serve a niente eccetto che a causare problemi peggiori di quelli attuali.

R.I.

Il problema è nel manico

Dovevano cambiare Merate, rivoluzionare il modo di intendere l’Amministrazione pubblica, risolvere i grandi problemi e badare alle piccole manutenzioni. E’ passato più di un anno e non hanno fatto nulla, anzi no, hanno rimediato solo figuracce. Le capacità le avrebbero anche. Molti Assessori sono qualificati e taluni Consiglieri di Maggioranza non sembrano niente male. Ma il problema sta nel manico, nel Sindaco. Nessuno avrebbe mai scommesso sulla vittoria di Andrea Robbiani, il vento del Centrodestra però lo ha sospinto verso il colpaccio nonostante a livello provinciale abbia perso oltre 15 punti percentuali. Probabilmente è rimasto sorpreso e spiazzato lui per primo di avercela fatta. Fino ad ora comunque ha dato ragione agli scettici e non si è dimostrato all’altezza delle aspettative. I suoi supporter non lo diranno mai pubblicamente ma cominciano a non poterne più neanche loro, quelli del PdL e quelli della Lega Nord. E’ una mina vagante che agisce di testa sua, non consulta nessuno, si crede unto dal Signore perché ha ottenuto il consenso popolare. E poveretti i colleghi del Meratese che ad ogni riunione devono mediare e convincerlo per marciare compatti perché se fosse per lui penserebbe solo al piccolo orticello di Merate che poi i risultati son lì da vedere, oops, da non vedere perché non ha combinato niente tranne disastri.

Infiltrato

Brugarolo: nessuno vede

Il nostro Consigliere comunale Roberto Riva durante la riunione di venerdì della Commissione Urbanistica, Ambiente e Territorio ha rivelato di aver inviato una mail al Sindaco per segnalare l’affissione di parecchi manifesti abusivi a Brugarolo. La mail è stata spedita a fine maggio ma a distanza di più di un mese i manifesti pubblicitari sono ancora lì. Ma ciò che fa più specie è che nessuno oltre a lui si è accorto o ha avvertito l’esigenza di segnalare la violazione. Non il Consigliere comunale di Maggioranza Luciano Marsoni che abita a Brugarolo come il nostro Roberto Riva, non i Vigili urbani, non i rappresentanti del Comitato di Quartiere tanto bravi a criticare l’operato di chi a differenza loro è stato eletto a rappresentante della cittadinanza
ma incapaci di evidenziare i disagi del Rione o le piccole cose da sistemare.

L.L.

venerdì 9 luglio 2010

Una strana fretta

Questo pomeriggio si riunisce la Commissione Urbanistica, Ambiente e Territorio (clicca sui testi in grassetto per gli approfondimenti). Tra i vari punti all’ordine del giorno c’è Piano di gestione del Sic “Lago di Sartirana”. Il Piano verrà discusso anche nei prossimi giorni dal Comitato di gestione della Riserva regionale e poi mercoledì sera dal Consiglio comunale per l’adozione definitiva. Ma perché tanta fretta? Il fascicolo è corposo e complesso e da esso dipende la sorte dello specchio d’acqua. Sarebbe opportuno lasciare più tempo a tutti i Consiglieri, sia di Maggioranza sia di Opposizione, per studiare le carte e verificare quanto contengono. Anche i componenti del Consiglio di gestione, che se ne intendono più di tutti, hanno il diritto e il dovere di analizzare a fondo il Piano e formulare proposte di possibili miglioramenti. Affrontare in Commissione un tema così delicato per poi votare il testo cinque giorni dopo è una presa in giro e denota scarso rispetto per le Istituzioni. A meno che sotto non ci sia altro…Dopo la vicenda del progetto di comunicazione Meratenews è lecito qualche dubbio.

R.I.

Tra monti e acque

(Clicca sull'immagine per ingrandire la locandina)

Comincia questa sera, venerdì, la rassegna culturale di Brivio "Tra monti e acque...", un viaggio alla scoperta del fiume Adda. La proposta prevede diversi appuntamenti di notevole spessore e valore artistico e storico.

Redazione

giovedì 8 luglio 2010

Per colpa della Lega niente soldi per la viabilità della Brianza: e si dicono federalisti...

Hanno cancellato un progetto realizzabile in tempi brevi e condiviso da tutti senza proporre alternative valide basate su dati e pareri tecnici. L'appartennza politica ha prevalso sugli interessi del territorio.

La Provincia di Lecco nella veste dell’Assessore provinciale ai Lavori pubblici Stefano Simonetti ha comunicato al Sindaco di Cernusco Lombardone Sergio Bagnato che per la riqualificazione dell’incrocio tra la Sp 342 dir e la provinciale 54 Monticello Brianza - Paderno d’Adda verranno messi a disposizione solo 100 mila euri. (clicca sul testo in grassetto per leggere l'articolo in merito pubblicato da Merateonline.it). La cifra non basta neppure a coprire i costi dell’intervento di sostituzione degli attuali semafori con un nuovo impianto “intelligente”. Non si sa inoltre dove siamo finiti i restanti 2,7 milioni di euro stanziati dalla precedente Amministrazione provinciale per la sistemazione dell’incrocio. Era stato assicurato che il denaro sarebbe rimasto a disposizione del Meratese per la medesima finalità e invece pare che verrà utilizzato per finanziare uno studio di fattibilità dell’interramento della ex Ss 36 e del prolungamento della tangenziale Est. Di studi ne sono già stati commissionati e hanno evidenziato che l’interramento della vecchia Statale non risolve i problemi. Hanno al contrario messo in luce che ridurre le code bisogna realizzare un sistema di rotatorie al posto dei semafori e nello stesso tempo costruire una bretella che corra dietro il centro commerciale “Esselunga” e arrivi direttamente alla rotonda di via Laghetto direttamente sulla Sp 54. Era quanto prospettato dall’Accordo di programma firmato tra tutti i Comuni del Circondario e la Provincia lo scorso anno. Con l’avvento del Centrodestra in Provincia e a Merate tuttavia l’intesa raggiunta è stata messa in discussione e cancellata (
clicca sul testo evidenziato per leggere il post precedente) senza proporre alternative valide e credibili suffragate da dati e pareri tecnici. Gli automobilisti obbligati alle quotidiane code e i cittadini condannati a respirare aria inquinata ringrazino dunque il Sindaco Andrea Robbiani e la nuova Giunta provinciale per il trattamento riservato ai brianzoli… Il tempo delle chiacchiere è finito: si assumano le loro responsabilità e spieghino una volta per tutte perché hanno distrutto ciò che di positivo e realizzabile era stato progettato e concordato basandosi su supposizioni e dubbie considerazioni e anteponendo la militanza politica nello stesso partito, la Lega Nord, all‘interesse di tutto il territorio Meratese… E poi si dicono pure federalisti…

Marco Casati

Condoglianze al Consigliere comunale Pinuccia Maternini

L'intero gruppo di Insieme per Merate e in particolare i Consiglieri comunali Gabriella Mauri, Cesare Perego, Giovanni Battista Albani, Achille Panzeri e Roberto Riva sono vicini al Consigliere comunale del gruppo di Merate Futura Pinuccia Maternini per la perdita della madre. Teresina Pozzoni, scomparsa all'età di 90 anni A Lei, ai Fratelli Giorgio e Anna e a tutta la sua Famiglia le nostre più sentite condoglianze.

Il gruppo consiliare
di Insieme per Merate

Il multanova nel cassetto

Sui siti internet di diverse Amministrazioni municipali del Meratese vengono pubblicati i giorni in cui i Vigili urbani eseguono controlli della velocità con il multanova. E’ un’ottemperanza di legge che impone di avvisare gli automobilisti per non coglierli di sorpresa e prevede altrimenti l’installazione di adeguati cartelli stradali indicatori. Denota però anche rispetto per i cittadini e dimostra anche che le finalità dell’Ente pubblico è la prevenzione non il “fare cassa”. A Merate, non da adesso beninteso, ciò non è mai accaduto per il semplice fatto che i controlli non vengono effettuati o succede di rado. Una volta mancano gli Agenti, un’altra il telelaser pagato con soldi di tutti è in manutenzione, un’altra ancora non si può usare per mille scuse… Così la città è stata disseminata di dossi dissuasori che sostituiscono gli occhi e il fischietto dei Vigili. Ma allora loro che ci stanno a fare? Solo per dare multe per divieto di parcheggio (non a tutti però) e seguire i cortei funebri? Che senso ha volerne assumere di nuovi se quelli che ci sono non vengono valorizzati e sono utilizzati come semplici ausiliari della sosta?

Redazione

mercoledì 7 luglio 2010

Inerzia della Regionale e buco normativo sulle rette delle Rsa: a rischiare sono i Comuni

Tredici sentenze in una settimana. Tredici sentenze del Tribunale amministrativo lombardo che ha dato ragione a chi ha fatto ricorso per chiedere che la retta per le case di cura e di assistenza per gli anziani convenzionate con la Regione Lombardia fosse calcolata soltanto in base al reddito (dichiarazione Isee) del singolo e non su quello della famiglia. E stabilendo che la parte mancante della quota sia a carico dei Comuni. La giurisprudenza fa scuola e apre un precedente, a tal punto da rischiare di mettere in discussione il sistema che gestisce le Rsa. Dopo i casi del Tar di Brescia e prima ancora quelli della Sicilia e della Toscana, la possibilità di ricorre alla legge per ridurre le quote degli assistiti si sta espandendo a macchia d’olio. «Tredici sentenze in una settimana sono un fatto politico che non può essere ignorato né dai Comuni né dalla Regione - spiega il presidente dell’associazione «Senza Limiti» per la tutela degli anziani non autosufficienti, Fulvio Aurora -. Sono il seguito di un’altra serie. In totale ce ne saranno una quarantina. Noi chiediamo che i Comuni modifichino il regolamento così come il Tar ha imposto». Ma per i sindacati, lo scenario che si prospetta è allarmante. «L’effetto a pioggia è terribile - commenta Antonio Iodice, segretario regionale della Uil con delega a famiglia e sanità -. Se gli ospiti non sono in grado di sostenere quella retta, lo deve fare qualcun altro. E se i Comuni non possono pagare?». Non solo, le Rsa non si possono difendere: dopo uno, due, tre sentenze rischiano di essere condannati per lite temeraria. «Ma se i Comuni non hanno soldi, e la Regione non glieli dà, cosa si fa: lasciamo che l’ospite rimanga senza assistenza? Qualcuno deve rispondere. Se continuano così, il rischio è che le strutture chiudano». Per fare il punto sulla situazione, le tre sigle sindacali hanno richiesto due incontri alla Regione nei prossimi giorni con l’assessorato alla Sanità e quello alla Famiglia.


Sono tredici sentenze che indicano che va considerato nell'erogazione dei contributi per i ricoverati solo l'Isee individuale dell'anziano e non quello familiare come noi tutti siamo abituati a fare. Questo fenomeno del ricorso al Tar sulle rette è dovuto ad un "buco" normativo. Non è stato fatto un regolamento dai Governi nazionali. L'inerzia regionale ha scelto come per la tutela minori di non regolare anche questo ambito.
Anzi la Lombardia ha "aggravato" la situazione imponendo nuovi parametri di accreditamento nel 2001. I gestori delle Rsa sono stati costretti a fare lavori di ristrutturazione senza aiuti dalla stessa Regione. I costi dei mutui sono stati, in parte, scaricati sui pazienti con l'enorme aumento delle rette. Un recente studio dell'Irer (Istituto di ricerca della Regione) ha dimostrato che nel finanziamento delle rette avviene cosi':
  • Fondo sanitario 42%;
  • Comuni 3,4%;
  • Utenti 47%;
  • Gestori (soprattutto Onlus) 7,6% .
Anche nella nostra Provincia c'è un Comitato che si sta organizzando per fare i ricorsi. Il problema vero è, però, nei confronti della Regione. Occorrebbe un intervento deciso dell'Anci. L'Assemblea provinciale dei Sindaci ha già prodotto un documento che è stata rimandato al mittente da parte dell'Asl. Comunque sia, questa è una mina vagante per i prossimi bilanci.

Ambrogio Sala
Assessore ai Servizia alla persona
di Olgiate Molgora

Ritorno al passato

Si mormora per le vie della Città che la stesura del Pgt porterà a rivivere esperienze del passato, condurrà la cittadinanza attraverso le emozioni della trasformazione di terreni comunali secondo più destinazioni d'uso... Ci si ricorda le peripizie antecedenti all'avvento della Giunta di Giovanni Battista Albani: ecco prepariamoci a rivederne gli effetti ed i fini!

Red

martedì 6 luglio 2010

Cose strane nel Parco del Curone, tra dubbi e tanti perchè...

Premetto subito che siamo nel Parco del Curone, in provincia di Lecco.
Come comune cittadino talora mi pongo alcune domande. E le pongo a chi ha la competenza di rispondermi.
Comune di Rovagnate. Sono stato invitato a vedere i lavori di ristrutturazione della chiesetta di Galbusera. Non ho potuto far finta di nulla, e non vedere anche il complesso edilizio che sta sorgendo, nei pressi dell’edificio sacro. Non solo per il netto contrasto tra una specie di rudere che odora ancora di antica fede e la modernità funzionale che trasuda un lusso blasfemo, la cosa insopportabile sta nel fatto che quel complesso di costruzioni abbia avuto tutte le licenze richieste e che nessuno abbia potuto far sentire in modo efficace le proprie proteste. Proteste anche legittime, visto che non sono rari i casi in cui si è rigidi su alcuni permessi e si è fin troppo generosi in altri. E poi, chi abiterà quelle case? I cosiddetti residenziali stagionali, con tutti i grossi problemi che procurano? Di viabilità, di inquinamento, di ghetto strettamente borghese?
Lo so benissimo: si tratta di una corresponsabilità che, come succede in questi casi, serve a coprire le responsabilità dei singoli enti. Siamo in Italia. Il paese dei Ponzio Pilato.
Comune di Perego. Mi sposto di un chilometro circa, in frazione di Cereda, ed ecco un altro cantiere. In realtà, non si tratta almeno per ora di una nuova costruzione, ma di spostamenti di terreno. Anche qui, tutti sembrano tacere, eppure ogni giorno che passo di lì rimango perplesso nel vedere ruspe e altri mezzi spostare tonnellate di terra mutando la faccia ai vari terrazzamenti. Tutto in regola? Se sì, perché allora il Parco non chiude un occhio quando si sposta una carriola di terra? Anche qui, due pesi e due misure? Si guarda la pagliuzza e non si vede la trave, si filtra il moscerino e si ingoia l’elefante.
In realtà, i dubbi non sono tutti miei. Ho raccolto le lamentele di tanti. Tuttavia, mi aspettavo che la protesta si facesse più corale e più visibile. Quando si è temuto che il Parco del Curone venisse trivellato alla ricerca del petrolio (a proposito, tante cose sono rimaste ancora all’oscuro!), la gente del posto ha reagito, anche in maniera del tutto sconsiderata, e poi la stessa gente tace sullo scempio ambientale che, a lungo andare, produrrà effetti negativi forse peggiori di quelli di un pozzo petrolifero. Siamo in Italia. Il paese delle petizioni, delle firme e dei referendum. Oltre, non si va. Se ognuno di noi cominciasse a denunciare, nel proprio paese, ogni forma di privilegio, di ingiustizia, di speculazione sull’ambiente, quella furbizia di chi percorre le strade più strane e sconosciute ai miseri mortali per arrivare ad ottenere le cose più assurde e vergognose! Perché... non cominciare?

don Giorgio De Capitani
da donGiorgio.it

Wi-Fi per tutti

Si era sentito dire dal neo Assessore che presto sarebbe arrivata in Città la possibilità di collegarsi gratuittamente, in ogni luogo, alla rete internet comodamente dal proprio PC. Un progetto innovativo, un progetto lungimirante da poco reso legge nell'evoluta e fredda Finlandia. Un progetto da grande Campus all'aperto, da annullamento delle barriere. Purtroppo, come sempre, tra il dire ed il fare troviamo un attimo d'acqua che non ci permette di avanzare. Infatti, allo stato dei fatti, si è addirittura impossibilitati a collegarsi alla rete, mediante la propia chiavetta privata, dall'interno dell'aula consiliare perchè la rete non riesce ad infrangere il riverbero di cotante vetrate. Ovviamente, per motivi di sicurezza, la rete wireless del municipio è inaccesibile e quindi lo spettatore, il Consigliere, il giornalista che volesse utilizzare in diretta la rete nel corso di un Consiglio comunale si troverebbe orfano del mezzo, perchè nell'era del digitale non si è ancora pensato a come risolvere un banale problema di sicurezza.
L'idea dell'Assessore Giuseppe Procopio è, ovviamente, una bellissima idea della quale vanno valutati costi e spazi. Si potrebbe però valutare di cercare uno sponsor che intervenga nelle opere infrastrutturali, offrendo la possibilità, per la durata del contratto, di posizionare una pubblicità fissa all'accesso alla rete da parte del singolo utente. In altre parole appena un individuo dovesse accedere alla rete vedrebbe un banner o comunque uno spazio, con la pubblicità fissa dello sponsor che otterrebbe così la possibilità di legare il proprio nome alla Città in misura indelebile. Sperare nel contributo di fondazioni o province, oggi non è più sufficiente; occorre, invece, attivare quella rete di conoscenze che ogni Amministrartore inevitabilmente si crea e procedere porta a porta alla ricerca di amici di Merate.
Bella idea mettiamoci in moto! Non serve neppure andare troppo lontano. Nella piccola Osnago sono in viaggio e stanno per raggiungere la meta.

Arazur

lunedì 5 luglio 2010

Difesa della Scuola pubblica: Merate per ora latita

Ho letto con attenzione l'interventgo del sig. Ernesto Sellitto (clicca sui testi in grassetti per accedere ai post precedenti) e chiedo id poter intervenire.
Il gruppo consiliare "Insieme per Merate" è stato il più sensibile e per primo ha raccolto l'appello dell'Istituzione scolastica per far presente, in ambito locale, all'opinione pubblica lo "stato di sofferenza" della scuola. Il gruppo medesimo ultimamente è stato assiduamente in contatto con il Consiglio di Istituto del Comprensivo di Merate, recependone ansie e novità, scaturite con la mobilitazione alla cittadinanza per la sottoscrizione di una petizione. In occasione dell'ultima seduta del Consiglio Comunale, il gruppo di "Insieme per Merate" ha invitato l'intero Consiglio di Istituto a presenziare alla discussione sul proprio o.d.g.; in quell'occasione ho rappresentato io l'organismo scolastico, convocato, in quella serata, in un una propria riunione.
Dalla discussione emersa in Consiglio comunale posso trarre qualche riflessione: perchè il gruppo di maggioranza ha lasciato trascorrere così tanto tempo prima di chiedere di accordarsi per approvare un documento condiviso (è da febbraio che "Insieme per Merate" è mobilitato sulla questione)? Il testo della lettera sottoscritta da tanti cittadini fa riferimento a dati inconfutabili già espressi in diverse occasioni dal Dirigente Scolastico e dal Presidente del Consuiglio di Istituto. Fra i tanti, il più significativo incontro pubblico sulla vicenda, cui ha partecipato il signor Sellitto, è avvenuto il 7 maggio a Robbiate ed è stato indetto dal "Coordinamento dei Consigli di Istituto del Meratese", organismo non certo di parte.
I bilanci dell'Istituto Comprensivo sono pubblici, quindi consultabili in qualsiasi momento; i trasferimenti ministeriali sono in gran parte "vincolati" e non distraibili dalla loro destinazione; le poste di bilancio sono influenzate da significativi "residui attivi" (somme impegnate, ma non acora trasferite...). Il Coordinamento dei Consigli di Istituto del meratese ha elaborato un proprio documento sullo "stato di sofferenza della scuola" che è stato inviato a tutti gli enti pubblici territoriali, chiedendone discussione e approvazione (Consiglio provinciale e Consigli comunali; da più parti risulta essere stato discusso e approvato: a Merate per il momento nulla! Potrebbe essere questo il banco di prova - non essendo "colorato" - per una vera discussione e condivisione (leggi approvazione) all'unanimità!

Paolo Panzeri

Venerdì si riunisce la Commissione Urbanistica

Venerdì 9 luglio alle 18.30 presso la sede Municipale, è convocata la Commissione Urbanistica, Ambiente e Territorio per discutere il seguente ordine del giorno:
  1. lettura ed approvazione verbali sedute precedenti;
  2. nuovo allacciamento in cavo interrato 132 kV alla Rete Elettrica Nazionale (RTN) della sottostazione in località Brugarolo – aggiornamento pratica;
  3. proseguimento lavori relativi all’aggiornamento sullo stato di avanzamento lavori P.G.T.;Piano SIC – Lago di Sartirana.
Redazione

Questa nostra Brugarolo

Si mormorava tanto tempo fa di una prevista riqualificazione del campo da calcio del Brugarolo ai fini di un miglior servizio ai cittadini della frazione, sprovvisti di un qualsiasi luogo pubblico di aggregazione (che non sia il monumento per l'Unione dei Popoli). La giunta Albani aveva già definito i termini per il rifacimento degli spogliatoi, la giunta Robbiani aveva modificato il progetto ad abbracciare un'idea complessiva di centro sportivo ma, allo stato attuale, nulla è stato e tutto resta da fare. Si apprende poi, dai quotidiani, che la riqualifcazione del campo dovrebbe servire per gli allenamenti delle squadre dell'As Merate: ma il fine dell'operazione non era quello di servire la frazione? Cosa se ne fanno i cittadini di un altro campo da guardare e non toccare? Va bene sostenere la compagine cittadina di calcio (che comunque necessiterebbe di avviare un processo di ristrutturazione affinchè possa diventare anche un minimo autonoma ed attrattiva) ma il fine fondante deve essere quello di fornire gli abitanti di spazi di relazione. La relazione tra persone è la pietra miliare della qualità della vita, verso di essa bisogna ragionare ed operare. Uno spazio come quello del Brugarolo va pensato nell'ottica di un utilizzo quotidiano da parte di tutti gli abitanti (famiglie, giovani, bambini ed anziani) e non solo nell'ottica di un utilizzo agonistico o dilettantistico ma comunque inquadrato secondo regole di inaccessibilità.
L'Amministrazione comunale si deve far garante della qualità della vita dei propri cittadini.

T.To

domenica 4 luglio 2010

Riflessi sul Lago di Sartirana


DOMENICA 4 luglio 2010 - Riflessi sul Lago
RIFLESSI SUL LAGOarte natura e culturaun intera giornata sulle rive del lagoSartirana - Merate PROGRAMMA:
ORE 10FOTOGRAFIAMO INSIEME A CURA DEL FOTO CLUB AIRUNO
ORE 10DIPINGIAMO ALL’APERTO CON MASSIMO BOLLANI
ORE 14.30 / 15.30 / 16.30VISITA GUIDATALA STORIA DEL LAGO DI SARTIRANAA CURA DI MARISA VIGANO’
ORE 11 e ORE 18 DEGUSTAZIONI AL LAGOMacelleria Pinuccio di Sartirana Maggioni di Montevecchia La costa Cantine di Montevecchia Pasticceria Comi di Merate e MissagliaFormaggini di capra di Cernusco Lombardone
E’ IMPORTANTE PRENOTARE LA DEGUSTAZIONE AI SEGUENTI NUMERI: 0399902798 / 03995312218
TUTTO IL GIORNO SERVIZIO BAR PRESSO IL LAGO DI SARTIRANA

Stefano Valagussa