Parere inerente all’esecuzione di: "Sagomatura e apertura canali sul canneto nella Riserva naturale del Lago di Sartirana".
1.Sradicamento di alcuni tratti di canneto e creazione di nuovi canali.
E' un'operazione altamente rischiosa e concettualmente sbagliata. Per contenere l’espansione del canneto è utile uno sfalcio periodico lungo il perimetro, operando a scacchiera; un anno verrà sfalciata una porzione di canneto (proporzionale al perimetro lacustre), evitando di coinvolgere la zone in cui si sa per certo che avvengano freghe e deposizioni di uova di pesci o nidifichino uccelli e anfibi. L’anno seguente verrà interessata dallo sfalcio un’altra porzione di canneto e così via sino al completamento dell’intero perimetro. Alcune zone di particolare interesse naturalistico, ad esempio per la presenza di specie vegetali rare, zone ad alta biodiversità potranno essere preservate e non rientrare mai nei periodici sfalci del canneto. Per queste ragioni lo sfalcio deve essere programmato e seguito da persone competenti in materia, nonchè eseguito da personale all’uopo addestrato. Il taglio del canneto può essere fatto sotto il pelo dell’acqua ma non deve mai coinvolgere l’apparato radicale. Per togliere le radici del canneto si va a rimuovere il sedimento, cosa assolutamente dannosa per molteplici motivi. Intaccare il sedimento crea torbidità per lungo tempo. I sedimenti lacustri sono formati da materiale fine, impalpabile, formati da limo e argille (particelle con diametro di 0,02 mm e 0,002 mm).
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Carote di sedimento lacustre |
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Velocità di sedimentazione di particelle di dimensioni diverse |
Più è fine il sedimento e maggiore sarà il tempo di sedimentazione, più la densità dell’acqua sarà elevata e maggiore sarà il tempo di sedimentazione. La massima densità dell’acqua è a circa 4 gradi centigradi. In inverno vi sarà sedimentazione più lenta. Le particelle di sedimento in sospensione creano gravi danni meccanici alle piccole strutture dello zooplancton, la cui comunità avrà un tasso di mortalità elevato. Gli organismi zooplanctonici sono il cibo degli avannotti. Meno zooplancton meno avannotti che diventeranno pesci.
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Catena alimentare lacustre: 1) fitoplancton 2) zooplancton 3) zooplancton predatore di cooplancton 4) avanotti e pesci planctofagi 5) animali bentonini 6) batteri demolitori della sostanza organica |
Quando le particelle cominceranno a sedimentare formeranno uno straterello su tutto, sulla vegetazione sommersa, sulle uova dei pesci che saranno state nel frattempo deposte, impedendone la normale respirazione e/o scambio con l’ambiente circostante. Minore sarà il numero delle uova che si schiuderanno. Intaccare il sedimento crea la risospensione dei nutrienti. In ogni ecosistema avviene la demolizione della sostanza organica per tornare sostanza inorganica e chiudere il ciclo della materia. In un lago la demolizione della sostanza organica avviene per lo più a contatto dei sedimenti ad opera dei batteri.
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Batteri |
I batteri sono tantissimi (in una goccia d’acqua ce ne sono centinaia di migliaia) non si vedono facilmente perché sono molto piccoli: sono lunghi meno di un millesimo di millimetro (1 micrometro). In assenza di perturbazioni del fondo, una grande quantità di fosforo rimane intrappolata nel sedimento e non può essere più utilizzata dal fitoplancton. Le fioriture algali limitate non intorbidiscono l’acqua e non aumentano il consumo di ossigeno richiesto per demolire un eccesso di produzione di alghe. Rimescolare il sedimento significa rendere di nuovo utilizzabile quel fosforo sedimentato da anni sul fondo. Nei sedimenti di tutti i laghi briantei, anche nel Lago di Sartirana, sono contenute elevate quantità di fosforo che è stato portato al lago quando i detersivi contenevano elevatissime percentuali di tale sostanza e/o in anni in cui vi era una maggior quantità di acque contaminate da fognatura che giungevano a lago... quindi rimaneggiare i sedimenti non vuol dire ‘ringiovanire il lago’, ma si fornire una quantità di fosforo che farà aumentare l’eutrofizzazione e, si sa che l’eutrofizzazione è il più grave fattore di ‘invecchiamento’ di un lago. L’invecchiamento è proporzionale al volume di acqua del lago stesso, più un lago è piccolo più velocemente invecchia. Fare un simile intervento sul Lago di Sartirana è stato come torgliergli 20 anni di vita.
Intaccare il sedimento crea danni alla fauna bentonica nelle vicinanze dell’intervento e anche a notevole distanza, dove andrà a depositarsi il sedimento fine. La fauna bentonica è molto importante in un lago, non fosse altro perchè è cibo per pesci bentofagi. L’asportazione del sedimento ha distrutto molti di questi organismi e soprattutto ha distrutto il loro habitat, quindi la ricolonizzazione sarà sicuramente più lunga e non è detto che saranno le stesse specie.
L’intervento effettuato, oltre che dannoso, sarà di poca durata. Gli stoloni della canna d’acqua, Fragmites australis, che sono stati divelti e non recuperati per essere smaltiti fuori dal bacino imbrifero, andranno a radicare in ogni dove e creeranno nuove zone a canneto, favoriti dalla poca profondità del lago.
2. Sagomatura più consistente sul canneto del lato occidentale vicino alla foce
Non mi pare sia stato fatto uno studio sulle correnti del Sartirana causate da venti preponderanti. Purtuttavia, immaginando la presenza di correnti verso la foce, mi chiedo perchè si voglia favorire il deflusso dell’acqua, forse si vuole favorire l’abbassamento del livello del lago? E’ stato, inoltre, "rimodellato" un sentiero distruggendo la naturalità del luogo.
3. Smaltimento
Gran quantità del sedimento rimosso è stato ribaltato sul canneto, sarà destinato a ritornare a lago vanificando l’operazione per cui è stato eliminato e incrementando i danni per l’ecosistema. Parte del sedimento e della vegetazione è stata depositata, in modo definitivo, all’interno del bacino imbrifero. Madornale errore, prima o poi tutti i nutrienti torneranno a lago favorendone l’invecchiamento per aumento di eutrofizzazione.
Professoresse Letizia Gabribaldi Barbara Leoni