sabato 26 marzo 2011

Più sicurezza per la nuova entrata alle medie

Alla c.a del Sindaco della Città di Merate,
sig. Andrea Robbiani
Alla c.a dell’Assessore ai Lavori Pubblici,
sig. Massimo Panzeri
Alla c.a dell’Assessore all’Istruzione,
sig. Emilio Zanmarchi
Alla c.a del responsabile del corpo locale di Polizia,
sig. Donato Alfiniti
p.c. Alla c.a. del Dirigente Scolastico
dell’Istituto Comprensivo Statale,
sig. Angelo Colombo

Oggetto: Nuovo ingresso alunni all’Istituto Manzoni

Gent.mi signori
La componente genitori del Consiglio di Istituto del Comprensivo di Merate, facendosi carico delle numerose segnalazioni raccolte in queste prime due settimane di sperimentazione della nuova soluzione per l'ingresso e l'uscita degli alunni della scuola secondaria di primo grado A.Manzoni, vuole segnalare alla Vostra attenzione la presenza di diversi elementi di criticità conseguenti alla soluzione adottata. Questi elementi sono relativi in modo particolare alle condizioni di sicurezza che interessano i numerosi ragazzi/e che si ritrovano ad usufruire di questo nuovo ingresso all'Istituto.
Nel sollecitare innanzitutto una presenza adeguata e costante del servizio di Vigilanza Urbana sia all'ingresso che all'uscita degli alunni, restiamo a completa disposizione per un incontro durante il quale poterVi presentare quanto ci è stato ripetutamente segnalato.
Fiduciosi di ricevere la Vs migliore attenzione, porgiamo distinti saluti.

Magni Luisa, Mauri Isabella, Panzera Maria Rosa,
Rosa Franca, Airoldi Ennio, Bossi Michele,
Crippa Davide e Panzeri Paolo

I soldi ci sono... quando si vuole

Apprendiamo con terrore e sbigottimento della Deliberazione di Giunta Comunale del 22/02/2011 che finanzia, anche per l'anno 2011, l'importante rassegna culturale "Merate Musica". Nonostante la debacle della passata stagione, chiusasi con risultati disastrosi sotto ogni profilo, ecco che dal cilindro dell'Assessorato  alla Cultura e chipiùnehapiùnemetta rispunta una rassegna identica, per numero di concerto e costi. Una rassegna da circa 30.000 € di preventivo, con una presenza di sponsor risibile. E ci chiediamo: da dove spuntano cotanti denari? Denari che non ci sono per finanziare le associazioni per le manifestazioni di celebrazione e approfondimento del 150° dell'Unità di Italia, le quali si devono sobbarcare il costo di un evento voluto dal Comune, ma che appaiono magicamente per mettere in scena "Merate Musica" con prevedibili mediocri risultati, e di giro far approdare fondi alla Scuola di Musica. Ci parrà un caso ma un minimo di conflitto di interessi ce lo vediamo, anche solo potenziale, con una scuola di musica chiamata già l'anno scorso a fungere da Direttore artistico ben remunerato nonostante il disastro conclusivo. E come è possibile che i fondi arrivino solo per determinati eventi? Un evento, seppur di elevato spessore culturale, deve essere progettato nei minimi dettagli ed avere una copertura certa prima di essere messo in atto... soprattutto se le cifre di cui si parla fanno spavento a tanti stipendi italiani. E' il tipico caso di perseveranza nell'errore, quello di non voler ascoltare i consigli e, soprattutto, di non voler collaborare con le associazioni e le persone che nella vita della Città credono e ci spendono del loro.
Speriamo solo che questa volta non arrivi davvero un decreto ingiuntivo...


R.I.

Il Governo apre alle modifiche della sanzioni per i Comuni che hanno sforato il Patto

Il Governo si dice a parole disposto ad alleggerire la sanzione del taglio dei trasferimenti applicata ai Comuni che hanno dovuto sforare il patto di stabilità interno nell’anno 2010. Ma ad una condizione: che si proceda contestualmente a modificare il comma 122 dell’art. 1 della legge di Stabilità riducendo, gli spazi finanziari da utilizzare per la riduzione degli obiettivi programmatici 2011, ovvero il nuovo meccanismo di premialità.
“Accogliamo con favore quanto dichiarato, durante il question time di ieri in commissione Bilancio, dal sottosegretario all’Economia Alberto Giorgetti – commentano il Senatore Antonio Rusconi e l'Onorevole Lucia Rusconi, dichiarazione in merito all’interrogazione presentata dall’ On. Ruminato PD, dopo la sollecitazione del Sindaco di Mandello Riccardo Mariani - conferma che il problema evidenziato è fondato. Troppe volte però alle promesse del Governo non sono seguiti i fatti a favore dei Comuni virtuosi. “Per cui gli staremo con il fiato sul collo”.
L'inasprimento delle sanzioni introdotto dal Governo con la manovra economica dell'estate scorsa sta mettendo in ginocchio quei Comuni che hanno dovuto sforare il patto di stabilità interno nell'anno 2010 e che ora come sanzione si vedono pressoché azzerati i trasferimenti statali. “E’ stato ricordato al sottosegretario Giorgetti che se non intervengono modifiche, questi Comuni non solo non potranno approvare il bilancio 2011 ma saranno costretti a tagliare drammaticamente i servizi essenziali ai cittadini. Ricordiamo solo alcuni casi concreti come quelli del comune di Mandello, comuni veneti di Cavarzere e Motta di Livenza, di Bolano in provincia di La Spezia ecc.
Il Governo centrale, responsabile del record del debito pubblico, continua a fare bancomat a spese proprio dei Comuni, il cui comparto nel 2010, secondo i dati ancora provvisori del monitoraggio sul Patto, avrebbe addirittura migliorato di circa 700 milioni di euro l'obiettivo già pesante di oltre 2 miliardi di surplus impostogli per il 2010 da Tremonti.
Dati che coincidono con quanto illustrato questa mattina dal Sindaco di Lecco Virginio Brivio ai Deputati e consiglieri Regionali, lega assente, nonostante tutti gli sforzi messi in campo con l’approvazione del bilancio, il Patto di stabilità, oltre al taglio dei trasferimenti di – 5,1 milioni di euro, blocca in modo perverso le risorse, dilata a dismisura il tempo di un’opera tra programmazione/finanziamento e l’avvio della sua realizzazione. Tutto questo se non rivisto con urgenza a partire dai comuni virtuosi, investimenti e servizi per i cittadini saltano.

e Onorevole Lucia Codurelli

venerdì 25 marzo 2011

La corrida dei dilettanti allo sbaraglio in Consiglio Comunale

Gent.le Ing. Riccardo Brivio,
apprezzo la Sua posizione e la lettera garbata dove invita il nostro Primo Cittadino ad un confronto democratico e sereno.
Mi creda sono parole che si perderanno nel tempo in quanto non esiste un minimo di democrazia in questa persona. Come cittadino ho votato il centrodestra a Merate e le confermo lungi da me ripetere una simile sciocchezza. Ma non perchè non credo più nei valori del centrodestra (messi sicuramente a dura prova dalla politica nazionale), ma perchè non credo alle capacità di questa gente che è in carica ora a Merate (non parlo dell'onestà che è fuori discussione!!!). Mi ricordo i bei tempi passati dove si faceva politica per l'interesse della comunità e dove esistevano i compromessi per il bene del paese, ma non è più così. Adesso e qui esiste solo l' "io" o "il so tutto io" e basta o la famosa cadrega (ed è spiacevole visto che dovremmo guardare avanti e creare futuro per le generazioni che verranno).
Nell'ultimo Consiglio Comunale sono riusciti a mala pena ad accordarsi per donare il gettone presenza per le popolazioni colpite dall'alluvione e gli Assessori hanno tremato che la loro offerta rispetto ai Consiglieri fosse diversa e più alta. Assistere ad un Consiglio Comunale è come "La corrida" del buon caro Corrado, una lotta tra persone che erano amici e ora si combattono, simpatie, mi ritorna in mente, so tutto io, guardi che ha dimenticato un centesimo, Sartirana è mia e la gestisco io, faccio un altro mestiere e sono esperto ma sono anche un tuttologo...
Speriamo che il Suo appello, caro Ing. Brivio, venga recepito e che i nostri politici ruspanti riescano a trovare soluzioni ed accordi per bene della Città, ma non ci scommetterei molto.


Luigi

giovedì 24 marzo 2011

Le proprie ragioni e le colpe degli altri

Pubblichiamo la lettera inviata dal Segretario del Circolo del PD di Merate Riccardo Brivio a Merateonlinein risposta alla replica del Sindaco Andrea Robbiani su un suo precedente intervento sulla nuova organizzazione della viabilità in centro. in risposta alla


Egr. sig. Sindaco,
per prima cosa La invito a smettere di voltarsi continuamente indietro. Personalmente il presente e il futuro di Merate mi interessano più che il passato, altrimenti potrei rispondere che Lei è sostenuto da chi ha varato il progetto di riqualificazione dell’Area Cazzaniga e di Palazzo Tettamanti, ha aumentato le edificazioni, ha rovinato la circolazione in piazza Italia, ha messo in difficoltà quella successiva (le ricordo che l'ex sindaco Dario Perego è attualmente coordinatore provinciale del PdL, il maggior partito della Sua giunta)...  ma non si andrebbe più da nessuna parte. Inoltre io sono Segretario del Circolo del PD di Merate da tempi recenti e non ho mai assunto ruoli amministrativi, quindi non mi imputi responsabilità che, anche se avessi voluto, non avrei mai potuto assumermi.
Le suggerisco di rileggersi bene, ma veramente bene, il Piano Generale del Traffico Urbano. So che sono centinaia e centinaia di pagine e che Lei ha una certa idiosincrasia per gli approfondimenti: preferisce seguire l'istinto, senza mai entrare nei dettagli: se avrà la pazienza di scorrerlo per intero si accorgerà che non prevede esattamente le modifiche che Lei vuole introdurre, anche perché nel frattempo, grazie al divieto di svolta a sinistra all’incrocio tra le vie Terzaghi e Statale, i flussi di traffico monitorati in fase di redazione del PGTU sono radicalmente mutati. Sarebbe stato pertanto opportuno verificare quelli nuovi. Non si tratta di perdite di tempo, ma di effettuare scelte ponderate, come peraltro richiesto anche da componenti della Sua Giunta.
Sui parcheggi riservati alla Giunta: se lo riteneva sbagliato in passato, perchè si è concesso i pass? E' sempre così. Lei per se stesso trova tutte le giustificazioni e le attenuanti del mondo, ma gli altri non hanno mai scusanti. Vale lo stesso per le emergenze, per i problemi, per la carenza di organico... Quando era in Minoranza diceva una cosa e ora che ha la responsabilità di governare ne dice e ne fa altre.
Sul presunto danno erariale cagionato dalla precedente Amministrazione, non pensavo che Lei fosse un giudice e che la sentenza di colpevolezza fosse già stata emessa. Negli anni indietro è stato presentato un esposto alla Corte dei Conti contro la ex Giunta ma è caduto nel vuoto come penso succederà per quello che dovrebbe essere stato depositato da poco. Se, invece, vuole un mio parere personale, Le posso dire che si è trattato di una decisione legittima e in favore dei cittadini.
Mi spiace anche che ritenga che io non abbia titolo di esprimermi e di chiederLe di rivedere le decisioni prese. Sono cittadino, di Merate, con l’”aggravante” di rappresentare anche un movimento politico, il PD. Come tale, come tutte le persone del resto, ho la facoltà di esprimermi liberamente, oppure chi non la pensa come Lei, non l’ha votata, ritiene siano più opportuni provvedimenti diversi… deve stare zitto? Questa visione la dice lunga sul modo di intendere l’incarico che ricopre.
A proposito del ruolo propositivo dell’opposizione: Lei ritorni in Commissione Urbanistica, Ambiente e Territorio chiedendo anche il parere delle minoranze sulle modifiche viabilistiche, in modo da non limitarsi a comunicare scelte già assunte, e vedrà, ne sono certo, che i commissari le sottoporranno idee su cui confrontarsi. Poi le potrà anche bocciare e sostenere che non sono praticabili, ma prima le ascolti. Perché altrimenti per far ascoltare le proprie idee e portarle a conoscenza della gente e all’attenzione della Giunta si deve necessariamente “andare in piazza” a raccogliere firme. Era Lei a reclamare un ruolo più attivo delle Commissioni quando sedeva sui banchi di opposizione: forse il passato Le interessa solo quando Le torna comodo? Concludo pertanto invitandoLa a una visione più democratica e anche conciliante nei toni e nel modo di porsi della carica di Sindaco che ricopre.
Ad ogni modo non intendo innescare una polemica inutile e mi aspetto che il Sindaco si confronti sulle scelte anche nelle sedi istituzionali opportune, come era solito richiedere quando era in Opposizione, e non solo sui giornali.
Cordiali saluti

Riccardo Brivio

Scuola: ultime (altrettanto garbate) precisazioni

Ultime (altrettanto garbate) precisazioni in merito alle dichiarazioni dell'Assessore all'Istruzione:
  1. Ho saputo - saputo -, parlando con alcune insegnanti del plesso di via Montello, che alla manifestazione per il "150°" fosse stato inoltrato invito all'Amministrazione Comunale e al Sindaco; se poi tali inviti non sono pervenuti a destinazione, non posso saperlo
  2. In merito al Piano per il Diritto allo Studio ho già avutoi modo di confrontarmi con l'Assessore, ma "non c'è peggior sordo di chi non voglia sentire!": il documento avrebbe dovuto essere inviato al Presidente del Consiglio di Istituto, sede nella quale fu chiesta copia, e non al Dirigente scolastico - con lettera di trasmissione generica - che, ritenendone copia di sua spettanza, l'avrebbe tenuta per sé
Con stima.


Paolo Panzeri

Vedo, quindi prevedo. Ma non parcheggio in centro e non mi tuffo a Sartirana

Abbiamo sentito dire nell'ultimo Consiglio Comunale tante cose. La discussione non è stata molto interessante e, con il Sindaco che continua a interrompere, il dibattito diventa difficile il confronto serio e ragionato e anche seguire il filo del discorso. A questa stregua, come ha suggerito un cittadino intervenuto tra il pubblico, la prossima volta ogni Consigliere potrebbe registrare un video e caricarlo su Youtube, così almeno ognuno può dire la sua.
Ma eentriamo nel merito. Tanto c’è da dire che lo divido in paragrafi. Mi scuso per la lunghezza, che uccide la comunicazione.

L’Amministrazione è convinta di aver fatto la scelta giusta sulla questione. Non vogliono sentirsi dire che non è così e hanno fatto delle tabelline di dati per supportare la seguente tesi: se devi pagare, stai lì poco e così si crea un ricambio; se devi stare tanto ci sono i silos. Se devi fare un salto, che so, a prendere una marca da bollo in tabaccheria peggio per te, paghi 0,50€; il quarto d’ora o la mezz’ora di cortesia non sono contemplati. Però parliamo due lingue diverse: a me interessa davvero poco se l’auto ferma in quel tal parcheggio di quel preciso giorno è la stessa per sei ore. Io dico che si dovrebbe incentivare la gente a venire a Merate e se per farlo devo correre il rischio che qualcuno faccia il furbo col disco orario pazienza. E voi mi rispondete: da dicembre a gennaio c’è stato un incremento del 190% nell’uso dei parchimetri. C’è chi indica la luna e chi guarda il dito. Inutile spiegarvi che 2€ l’ora sono una vera stupidata; inutile perché lo sapete già. Infatti, io prevedo: diminuirete le tariffe, silos compresi, e libererete la zona antistante Palazzo Prinetti, è solo questione di tempo. Per ora credo faccia gioco fingere di aver fatto la cosa giusta. Per quanto riguarda le tabelle “statistiche” che posso dire, mi rifiuto di prenderle sul serio, valgono quanto lo studio che dimostra il rapporto inversamente proporzionale tra il numero dei pirati e la temperatura media globale (qui una tabella http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/8/84/PiratiVsTemp.png: i dati sono reali). Inoltre a leggerle bene, le tabelle, non dicono esattamente quello che ha evidenziato il Sindaco e ci sarebbero altri parametri da tenere in considerazione per una valutazione meglio ponderata: ad esempio a dicembre ha nevigato e molta gente non ha usato l'auto e poi c'era la Fiera di Sant'Ambrogio e per altri due giorni le auto non sono potuto arrivare in centro, solo per fare qualche esempio

Anche in questo caso temo che si parlino due lingue diverse. Da un lato noiose quanto inaudibili spiegazioni scientifiche sul fatto che i lavori al lago di Sartirana (SIC e diciamolo, che nessuno lo sa, vuol dire Sito di Interesse Comunitario) siano stati fatti ad minchiam; e dall’altro si risponde in sostanza che questi professoroni chissà a che titolo parlano, noi viviamo qui e sappiamo cosa è bene e cosa no. Perché insomma, se ci fossero studi come SIC prevede (http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CONSLEG:1992L0043:20070101:IT:PDF ) la Maggioranza non avrebbe mancato di portarli all’attenzione della cittadinanza tutta. E’ bene precisare che, a mio avviso, chi avvalla l’intervento lo fa perché teme l’inerzia, l’immobilità e la conseguente morte del lago. Opinioni? Io aspetto ancora di vederci chiaro. Però scusate, la Giunta non aiuta: spiegate per bene cosa avete fatto, con quali criteri, perché avete prima fatto un intervento e poi adottato in Consiglio il Piano di Gestione e non il contrario (dire che scadeva l’obolo non vale). Chi volesse sentire le nostre ragioni, su questo blog può trovare tanto materiale da diventare quasi un esperto. Chi volesse le ragioni dell’Assessore cosa dovrebbe fare oltre a fidarsi? Mica si mette in dubbio la buona fede, sia chiaro; è solo che chi sceglie di fare politica deve mettere in conto di dare spiegazioni alla gente. Nessuno è così stordito da credere di poterlo usare come piscina, solo vorremmo che le buone intenzioni diventassero buone azioni. 

Non era all’ordine del giorno ma merita due righe e una comunicazione, come si usa negli altri paesi, il Sindaco poteva anche farla. E’ un’ottima idea, e non solo perché maggiore efficienza della Polizia Locale significa più disciplina (e mi sa più introiti da sanzioni amministrative). Razionalizzare i servizi, organizzarsi in enti sovra comunali snelli ed efficienti è proprio quello che dovrebbero fare le Amministrazioni di un territorio come il nostro. Non sperduti paesi montani, non metropoli badiamo bene: la Brianza è il territorio dove l’individualismo amministrativo uccide la vivibilità. Prevedo che questo sarà l’unico modo di venire in contro alle esigenze collettive da qui a 10 anni. Ma io sono malizioso e mi chiedo: la Giunta la pensa così o voleva risolvere una annosa questione con i vigili? Saranno i fatti a dircelo, come sempre.

Edoardo Zerbi

mercoledì 23 marzo 2011

Costi e benefici radiotelefonici festivi

Radio Padania mi ami, ma quanto mi ami? Mi pensi, ma quanto mi pensi?... Ma quanto ci costi?


Apprendiamo dal Giornale di Merate di ieri, pagina 13, che il Sindaco Andrea Robbiani ha trascorso la festività nazionale dell’Unità d’Italia lavorando nel suo uffici. “Tra una telefonata e una commissione il borgomastro ha trovato il tempo per una chiacchierata con gli amici di Radio Padania Libera ai quali ha relazione la sua giornata di lavoro in un giorno di festa. La telefonata è stata poi trasmessa dalla trasmissione Matrix”. Viene da chiedersi quali incombenze abbia potuto sbrigare quando tutti gli altri  collaboratori sono a casa. Viene altresì da domandarsi se il costo di dover tenere aperto il Municipio, con relative spese di corrente, telefono e altre utenze, sia valso il beneficio ricavato da una sola persona al lavoro. E ancora viene da interrogarsi se la chiacchierata con gli “amici di Radio Padania Libera” sia stata a carico dell’emittente leghista oppure se i costi della chiamata ricadano sui contribuenti meratesi. Ci auguriamo che per fini di propaganda politica e per scopi personali non siano stati adoperati apparecchi di proprietà pubblica, altrimenti si prefigurerebbe un utilizzo improprio delle dotazioni comunali. In tal caso sarebbe opportuno che il Signor Sindaco si autodefinisse alla Corte dei Conti.

R.I.

Ultime (garbate) precisazioni

Spettabile Redazione, sono dispiaciuto di dover nuovamente intervenire sulla querelle della mia mancata partecipazione alla cerimonia per il 150° dell’Unità d’Italia organizzata dalla Scuola Primaria in via Montello, ma credo che sia necessario quest’ulteriore e, mi auguro, definitivo passaggio.
Dopo un accurato controllo ho scoperto che:
  • Nulla è stato protocollato presso la Segreteria del Comune riguardo all’invito per mercoledì 16 marzo us di cui stiamo discutendo, né al mio indirizzo, né a quello del Sindaco.
  • L’unico invito pervenuto, a me ora noto, è stata la mail che riproduco in calce, indirizzata alla collega Spezzaferri, Assessore alla Cultura, che ha risposto gentilmente confessando l’impossibilità a partecipare. La stessa gentile collega ha provveduto a inoltrarmi oggi la mail, dopo aver letto del nostro scambio di post sul vostro blog.
  • Qualcuno, investito del compito istituzionale di invitare l’Assessore all’Istruzione del Comune di Merate, possiede informazioni un po’ datate e ritiene che la delega sia ancora associata a quella alla Cultura (e non, come molte volte dichiarato in varie parti, a quella ai Servizi Sociali, come anche riportato sul sito del Comune di Merate).
  • Lo stesso è fermamente convinto che la stessa delega sia ancora affidata a Gabriella Mauri, e che sia comunque meglio, per sovrappiù di prudenza, spedirlo all’indirizzo istituzionale e contemporaneamente a quello personale.
Escludo che l’autore della svista innocente sia davvero il Dott. Colombo, come da firma. Egli infatti mi scrive spesso, e con l’indirizzo corretto.
Ho sorriso per l’accaduto, sinceramente divertito. Ho sorriso meno pensando che un controllo più accurato dei documenti da parte del vostro collaboratore, prima di scrivere quel pezzo fuori dalle righe, avrebbe potuto salvare tutti da uno sgradevole malinteso. L’episodio è simmetrico a quanto accadde mesi fa, quando il medesimo personaggio mi accusò pubblicamente in Consiglio d’Istituto di aver tralasciato l’invio del Piano per il Diritto allo Studio agli organismi scolastici, quando invece lo stesso era giunto all’ICS il giorno dopo la richiesta.
Superficialità e supponenza possono essere caratteristiche dei tifosi animosi, non di coloro che vengono investiti di un ruolo di rappresentanza in un contesto così delicato come la Scuola. In tal caso essi non fanno l’interesse né della loro parte politica, popolata da tante serie persone con cui è facile e produttivo dialogare, né soprattutto della Scuola, che ha bisogno di ben altro spirito ed energie. D’altra parte un paio d’errori ortografici nello scritto sgarbato lasciano pensare che in effetti sia stata la fretta di colpire la peggior consigliera.
Sono naturalmente aperto e disponibile a discutere in ogni momento le mie azioni e i miei comportamenti, e davvero grato a chi, nei dovuti modi, mi faccia notare errori e omissioni da me compiuti nell’esercizio della mia funzione. Perdonate se questa volta mi sono espresso con un pizzico di puntiglio ma sono un acceso sostenitore dell’intelligenza garbata e del garbo intelligente.
Salutandovi con stima, vi auguro un ottimo lavoro.

Emilio Zanmarchi
Assessore Persona e Famiglia,
Istruzione e Servizi Sociali

Assessore, intanto nessuno ha puntato l'attenzione sulla Sua mancata partecipazione, ma sulla mancata partecipazione dell'Amministrazione Comunale. A noi tuttavia risulta che il Signor Sindaco sia stato invitato o quantomeno avvisato. Come ci risulta che la Signora Gabriella Mauri sia stata invitata volutamente e non perchè ritenuta essere ancora Assessore, in qualità di curatrice degli eventi per l'Unità d'Italia organizzati dalla Consulta Istruzione e Cultura. La Sua Collegga alla Cultura avrebbe poi sempre potuto far passare la voce, confrontarsi o chiedere ad altri Colleghi giusto per precauzione. Provvederemo a correggere gli errori di ortografia appena li individueremo. Senza "gonfiare" un singolo episodio, dovuto a quanto sostiene Lei a una serie di disguidi, a nostro avviso rimane il fatto più importante che l'Amministrazione Comunale dovrebbe essere più attiva nei rapporti con la Scuola. Quello che Lei definisce quasi tifo da stadio da parte di Paolo Panzeri  (che invece ha sempre dato prova di accortezza e moderazione, lo assicuriamo) temiamo sia purtroppo espressione  del modo con cui la maggior parte  dei rappresentanti dei genitori, ma non solo loro, all'interno della Scuola perciepiscono l'attuale Amministrazione (ripetiamo, nel suo complesso). I commenti sull'atteggiamento del Sindaco all'evento organizzato martedì 15 presso il Plesso secondario di I° grado A. Manzoni sono emblematici. Se poi Paolo Panzeri vorrà aggiungere chiarimenti più dettagliati, più che lieti. Alla stessa maniera ospitiamo sempre volentieri i Suoi interventi.
Un'ultima precisazione: non abbiamo collaboratori, e non siamo una redazione giornalistica. La firma "Redazione" indica semplicemente un gruppo di persone (studenti in prevalenza, ma anche lavoratori) interessati delle vicende locali. Il blog si alimenta di contributi scritti  o segnalazioni di chiunque lo ritenga opportuno e non trova altro spazio dove proporre riflessioni e provocazioni, ognuno secondo il suo stile e la propria sensibilità.
Con altrettanta stima

Insieme per Merate

martedì 22 marzo 2011

A termini di Regolamento

Il Singnor Sindaco Andrea Robbiani ha il brutto vizio di continuare a interrompere i Consiglieri Comunali, di mettere loro fretta e di sollecitarli a rispettare tempi che si inventa e sa solo lui dove li ha letti. A beneficio del Sindaco, riportiamo uno stralcio del Regolamento del Consiglio Comunale all’Articolo 35 - Durata interventi.  Ecco il testo

1. Il Consigliere, ottenuto il permesso di intervenire nella discussione, parla dal proprio posto, in piedi, rivolto al Sindaco.
2. La durata degli interventi in Consiglio non può eccedere:
  • a) i quindici minuti per la discussione sulle proposte di deliberazioni, riguardanti gli atti fondamentali di cui all'art. 32, secondo comma, della legge 8 giugno 1990 n° 142 e all'art. 39 dello Statuto e per la discussione delle linee programmatiche di cui all’art. 45 bis dello Statuto;
  • b) i quindici minuti per la discussione sulle proposte di ogni altro tipo di deliberazione, sottoposte comunque all'esame del Consiglio per le determinazioni di competenza;
  • c) i dieci minuti per proporre modifiche alle proposte delle deliberazioni sub a) e sub b), sottoposte all'esame dell'Assemblea;
  • d) i cinque minuti per gli interventi per fatto personale, per richiamo al Regolamento e all'ordine del giorno.
3. Quando il Consigliere superi il termine assegnato per l'intervento, il Sindaco può togliergli la parola, dopo averlo invitato due volte a concludere.


Da ciò si evince che i Consiglieri hanno un quarto d’ora ciascuno per parlare sulle proposte di deliberazione. Il comma 4 del precedente Articolo 34 - Svolgimento interventi peraltro specifica che ogni Consigliere può intervenire fino a due volte ma non di più per ogni discussione. In pratica i Consiglieri avrebbero a disposizione mezz’ora complessiva per ogni punto all’ordine del giorno che tratta deliberazioni. Poi ogni Consigliere può beneficiare di altri dieci minuti per proporre modifiche e anche di ulteriori cinque minuti se deve intervenire per fatto personale.
Quindi egregio Signor Sindaco non abbia sempre tanta fretta di togliere la parola e mortificare il dibattito. Sappiano che ama sentire solo la propria voce e ascoltare esclusivamente i propri pensieri illuminati. Ma Lei dovrebbe essere garante del regolare svolgimento del Consiglio Comunale, non piegare il Regolamento a seconda di come Le gira. Sempre il Regolamento che Lei si ostina a non rispettare al comma 3 Articolo 25 - Presidenza del Consiglio Comunale dice che "Il Sindaco rappresenta l'intero Consiglio Comunale, ne tutela la dignità del uolo ed assicura l'esercizio delle funzioni allo stesso attribuite dalla legge e dallo statuto".
E voi carissimi Consiglieri Comunali, di Maggioranza e Opposizione non importa, date una bella ripassata al Regolamento, così quando la prossima volta il Signor Sindaco Andrea Ambrogio Robbiani vi toglierà la parola senza motivo, infrangendo il Regolamento, potrete replicare. In democrazia la forma è anche sostanza.

R.R.

(S)Garbo istituzionale

Gentile Redazione,
in riferimento al post di  lunedì 21 marzo, a titolo “Unità d’Italia alle Elementari …”, a firma dell’ottimo Paolo Panzeri, vorrei tramite vostro informarlo che gli “sgarbi istituzionali” avvengono quando un rappresentante delle Istituzioni diserta scientemente e immotivatamente un evento “istituzionale” al quale è stato ufficialmente invitato, possibilmente attraverso i canali cosiddetti “istituzionali”.
Non risulta, né a me né ai miei uffici, che vi sia stato tale invito. Diversamente ricevetti per penna del Dirigente, Dottor Colombo, l’invito a partecipare a quello organizzato martedì 15 presso il Plesso secondario di I° grado A. Manzoni, sede dell’ICS, al quale com’è noto aderii di buon grado, partecipando a una grande festa di giovani cittadini d’Italia.
Venni informato della festa presso la nuova Scuola di via Montello al mattino stesso da una piccola alunna da me accompagnata col Piedibus e, più tardi, dalla stessa Gabriella Mauri, cui spiegai che purtroppo non ero riuscito a organizzarmi per tempo, e cui chiesi di raccontarmi dell’evento poi, come effettivamente avvenne il giorno seguente. Questo nello spirito collaborativo e proattivo che esiste tra noi, al di là di differenti appartenenze e vedute, ma all’interno di una comune attenzione verso la nostra scuola.
Mi dolgo, naturalmente, di non essere stato in grado d’intervenire, e contavo di spiegarlo per esteso ad alcuni Insegnanti in occasione dell’incontro che avremmo dovuto avere venerdì sulla Progettazione Partecipata, sfumato per concomitanza con lo sciopero organizzato da una delle componenti sindacali.
Lieto d’aver minimamente contribuito a chiarire l’equivoco e le idee un po’ confuse dell’appassionato e concitato Panzeri, vi ringrazio per l’attenzione.
Viva l’Italia!

Emilio Zanmarchi
Assessore Persona e Famiglia,
Istruzione e Servizi Sociali

La ringraziamo per prima cosa per il Suo intervento e per i Suoi modi sempre garbati e costruttivi dai quali, lo ammettiamo, probabilmente noi dovremmo trarne esempio. 
Le assicuriamo tuttavia che l'invito al Sindaco è stato inviato. Se lui non ha ritenuto opportuno partecipare, per impegni o altre motivazioni, poteva estendere la comunicazione ad altri. Il Vostro Gruppo può contare su quindici persone, magari qualcuno si sarebbe fatto carico volentieri di rappresentare l'Amministrazione Comunale. Invece, stando a quello che spiega Lei, e Le crediamo, il Sindaco non ha ritenuto opportuno mettere a conoscenza della manifestazione gli altri Assessori né i Consiglieri Comunali. Quindi l'equivoco e le idee confuse andrebbero chiariti innanzititto con il Sindaco. Pertanto lo sgarbo verso le insegnanti e gli alunni c'è stato eccome.
Ciò denota ancora una volta che nei rapporti con la Scuola, la Giunta di cui Lei fa parte ha un evidente problema di rapporti istituzionali da risolvere. E, ci consenta, reputiamo più per responsabilità dell'Amministrazione nel suo complesso (e quindi non necessariamente riconducibili a Lei singolarmente) che per "colpe" della Scuola. Avete davanti a Voi ancora tre anni buoni e sarebbe opportuno rimediare nell'interesse di tutti, specialmente della Scuola a cui sappiamo - di questo Le diamo certamente atto - anche Lei presta molta attenzione e riguardo. 
Anche la precedente Amministrazione all'inizio ha dovuto fronteggiare alcuni disguidi con la Scuola, ma l'ex Assessore Gabriella Mauri si è impegnata per superare i problemi senza lasciar trascorrere due anni, trovando dall'altro lato interlocutori sempre disponibili e desiderosi di costruire rapporti proficui. Il fatto che venga ancora invitata alle diverse manifestazioni e goda di stima da parte degli operatori della Scuola dimostra che il lavoro che ha svolto e l'impegno che ha profuso è tutt'oggi apprezzato. Sarebbe un peccato distrugge quello che di buono e positivo ha realizzato, perchè non ci perdereste solo Voi in quanto Giunta, ma tutti noi cittadini.
Grazie ancora per le precisazioni.
Viva l'Italia, viva la Repubblica, viva la Costituzione!

Insieme per Merate

Meno economisti e più intellettuali per affrontare le sfide del nuovo millennio

Scrivere questa lettera mi costa fatica, ho dovuto superare il dolore - che si prova di fronte alla sofferenza del popolo giapponese tanto duramente colpito - per rispondere al dovere di dire ciò che si pensa. Il terremoto e il conseguente tsunami hanno colpito in profondità ed hanno fatto emergere la pochezza del potere degli uomini di fronte alla natura. La prima vittima è stata la supponenza e la protervia degli uomini che hanno creduto di poter governare i cicli naturali, le stagioni, gli assestamenti di un pianeta che è un corpo vivo e sul quale la presenza umana è temporalmente impercettibile e momentaneamente impattante. L'uomo nelle poche migliaia di anni della sua esistenza ha condizionato le caratteristiche del pianeta, l'ha deforestato, inquinato, modificato climaticamente, ma non sottomesso e non incatenato. Il genere umano ed in particolare le "civiltà tecnologicamente avanzate" hanno creduto di comandare il mondo, di poter agire distruggendo gli equilibri, di non avere limiti di alcun genere; hanno creato un sistema politico-economico che si regge sull'aumento dei consumi senza limite, sull'uso incontrollato delle risorse non rinnovabili e sul consumo oltre il limite di quelle rinnovabili, sulla privazione di beni alle generazioni future che si troveranno un pianeta depauperato. La scelta del nucleare è figlia di questa logica, è la conseguenza dell'uomo che si è creduto Dio, che ha pensato di avere il potere assoluto e di poter prevedere e prevenire qualsiasi avvenimento, di usare una forza che in realtà non è in grado di controllare. Chi, come il sottoscritto, ha partecipato attivamente alla battaglia degli anni '80 contro il nucleare aveva chiaro che quanto sta avvenendo nella centrale di Fukushima sarebbe prima o poi accaduto in qualche parte del mondo. Lo sapevamo perché abbiamo chiaro il limite del potere degli uomini di fronte alla realtà, perché una forza tanto grande quanto pericolosa non può essere dominata dal genere umano, perché il potere di controllo assoluto non è alla portata dell'uomo. Dopo Three Miles Island ci fu detto che la causa era un errore umano e che non si sarebbe più ripetuto, dopo Chernobyl ci fu detto che la causa era la vetustà e l'arretratezza dell'impianto e che non si sarebbe più ripetuto, oggi ci viene detto che si tratta di una centrale vecchia e mal progettata e con quelle nuove non si ripeterà. La verità è che nessuno può escludere che si ripeta, in qualunque parte del mondo, la verità è che l'uso dell'energia nucleare è figlia di un'idea di modernità finita con la fine del '900, la verità è che nel nuovo millennio occorre ripensare il ruolo e le azioni del genere umano all'interno della biosfera, dentro un pianeta che non è infinito ma ha limiti precisi, in un ottica di conservazione delle risorse e non di aumento illimitato dei consumi. Nei giorni successivi al disastro di Fukushima abbiamo sentito analisti e politici confermare la ripresa del programma nucleare in Italia, ci siamo sentiti accusare di sciacallaggio, di far leva sull'emotività e di utilizzare la paura. Nulla di più falso, la nostra posizione è identica da oltre 20 anni, è assolutamente razionale, chiara, meditata e legata alla lettura della realtà; ciò che colpisce è la cieca ideologia dei nuclearisti che anche di fronte al ripetersi periodico e a diverse latitudini di eventi tanto tragici, continuano a professare una fiducia illimitata nella capacità dell'uomo di dominare ogni cosa. La sola cosa che sembra aver fatto cambiare idea ai cantori del nucleare sono i sondaggi elettorali e questo è francamente desolante, vedere uomini di governo cambiare idea in pochi giorni in base alla paura di perdere le elezioni ci fa veramente temere il futuro di questo nostro povero e amato Paese. Probabilmente occorrerebbe un cambiamento radicale nella composizione delle élites, probabilmente servirebbero meno economisti, meno tecnocrati e più filosofi e intellettuali per cambiare la rotta e affrontare le sfide del nuovo millennio.
Marco Molgora 
ex Assessore all'Ambiente

lunedì 21 marzo 2011

Lago di Sartirana, le indicazioni dell'esperto del CNR sono stati disattese

Riportiamo la lettera scritta dal professor Andrea Lami del CNR, membro del Comitato Tecnico Scientifico del Consiglio di Gestione del Lago di Sartirana sempre in merito ai lavori di sfalcio del canneto.

Verbania Pallanza, 10 Marzo 2011

Con la presente si vuole segnalare che il sottoscritto, membro del Comitato Tecnico Scientifico della Riserva Lago di Sartirana, non è stato messo a conoscenza del progetto di intervento attuato dal Comune di Sarurana relativo alla sagomatura e apertura canali sul canneto
Si ricorda che il sottoscritto nel 2004 a seguito dell’ultima riunione a me nota del Comitato Tecnico Scientivo, era stato invitato dal Presidente della Riserva (Dr. Roberto Perego) ad effettuare un sopralluogo e dare alcune indicazioni di massima per un intervento di sfalcio del canneto previsto dal Piano di Getione della Riserva Naturale. A seguito del suddetto sopralluogo avevo anche provveduto a stilare una breve nota, che non solo suggeriva un intervento completamente diverso da quello realizzato, ma indicava specificatamente alcune operazioni da non effettuare, segnatamente di scavare il fondo asportandone i sedimenti, per le ben note conseguenze negative che tali manipolazioni comportano per l’ecosistema. Inoltre si raccomandava di trasportare il materiale estratto al di fuori del bacino del lago. Indicazioni che sono state completamente disattese. Infine di invitava l’Ente Gestore della Riserva ad un riesame del Piano di Gestione e a verificare in seno al Comitato Tecnico Scientifico un più approfondito e completo esame delle scelte gestionali della Riserva affinchè non fossero limitato al solo intervento di sfalcio.

Andrea Lami

Al Lago di Sartirana sono stati tolti vent'anni di vita in poche settimane

Questa sera in Consiglio Comunale si discute l’interrogazione presentata dal nostro Gruppo di “Insieme per Merate” sui lavoro di sfalcio del canneto del lago di Sartirana effettuati a gennaio. Il Sindaco Andrea Robbiani, che è anche Presidente del Consiglio di Gestione del SIC di Sartirana sostiene che l’intervento è stato svolto consultato gli esperti. E infatti ecco cosa dicono i professori del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente dell’Università Bicocca di Milano ai quali si sono rivolti i nostri Consiglieri Comunali per chiedere un parere tecnico.

Parere inerente all’esecuzione di: "Sagomatura e apertura canali sul canneto nella Riserva naturale del Lago di Sartirana".

1.Sradicamento di alcuni tratti di canneto e creazione di nuovi canali.

E' un'operazione altamente rischiosa e concettualmente sbagliata. Per contenere l’espansione del canneto è utile uno sfalcio periodico lungo il perimetro, operando a scacchiera; un anno verrà sfalciata una porzione di canneto (proporzionale al perimetro lacustre), evitando di coinvolgere la zone in cui si sa per certo che avvengano freghe e deposizioni di uova di pesci o nidifichino uccelli e anfibi. L’anno seguente verrà interessata dallo sfalcio un’altra porzione di canneto e così via sino al completamento dell’intero perimetro. Alcune zone di particolare interesse naturalistico, ad esempio per la presenza di specie vegetali rare, zone ad alta biodiversità potranno essere preservate e non rientrare mai nei periodici sfalci del canneto. Per queste ragioni lo sfalcio deve essere programmato e seguito da persone competenti in materia, nonchè eseguito da personale all’uopo addestrato. Il taglio del canneto può essere fatto sotto il pelo dell’acqua ma non deve mai coinvolgere l’apparato radicale. Per togliere le radici del canneto si va a rimuovere il sedimento, cosa assolutamente dannosa per molteplici motivi. Intaccare il sedimento crea torbidità per lungo tempo. I sedimenti lacustri sono formati da materiale fine, impalpabile, formati da limo e argille (particelle con diametro di 0,02 mm e 0,002 mm).


Carote di sedimento lacustre

Velocità di sedimentazione di particelle di dimensioni diverse
Più è fine il sedimento e maggiore sarà il tempo di sedimentazione, più la densità dell’acqua sarà elevata e maggiore sarà il tempo di sedimentazione. La massima densità dell’acqua è a circa 4 gradi centigradi. In inverno vi sarà sedimentazione più lenta. Le particelle di sedimento in sospensione creano gravi danni meccanici alle piccole strutture dello zooplancton, la cui comunità avrà un tasso di mortalità elevato. Gli organismi zooplanctonici sono il cibo degli avannotti. Meno zooplancton meno avannotti che diventeranno pesci.


Catena alimentare lacustre: 1) fitoplancton 2) zooplancton 3) zooplancton predatore di cooplancton 4) avanotti e pesci planctofagi 5) animali bentonini 6) batteri demolitori della sostanza organica
Quando le particelle cominceranno a sedimentare formeranno uno straterello su tutto, sulla vegetazione sommersa, sulle uova dei pesci che saranno state nel frattempo deposte, impedendone la normale respirazione e/o scambio con l’ambiente circostante. Minore sarà il numero delle uova che si schiuderanno. Intaccare il sedimento crea la risospensione dei nutrienti. In ogni ecosistema avviene la demolizione della sostanza organica per tornare sostanza inorganica e chiudere il ciclo della materia. In un lago la demolizione della sostanza organica avviene per lo più a contatto dei sedimenti ad opera dei batteri.


Batteri
I batteri sono tantissimi (in una goccia d’acqua ce ne sono centinaia di migliaia) non si vedono facilmente perché sono molto piccoli: sono lunghi meno di un millesimo di millimetro (1 micrometro). In assenza di perturbazioni del fondo, una grande quantità di fosforo rimane intrappolata nel sedimento e non può essere più utilizzata dal fitoplancton. Le fioriture algali limitate non intorbidiscono l’acqua e non aumentano il consumo di ossigeno richiesto per demolire un eccesso di produzione di alghe. Rimescolare il sedimento significa rendere di nuovo utilizzabile quel fosforo sedimentato da anni sul fondo. Nei sedimenti di tutti i laghi briantei, anche nel Lago di Sartirana, sono contenute elevate quantità di fosforo che è stato portato al lago quando i detersivi contenevano elevatissime percentuali di tale sostanza e/o in anni in cui vi era una maggior quantità di acque contaminate da fognatura che giungevano a lago... quindi rimaneggiare i sedimenti non vuol dire ‘ringiovanire il lago’, ma si fornire una quantità di fosforo che farà aumentare l’eutrofizzazione e, si sa che l’eutrofizzazione è il più grave fattore di ‘invecchiamento’ di un lago. L’invecchiamento è proporzionale al volume di acqua del lago stesso, più un lago è piccolo più velocemente invecchia. Fare un simile intervento sul Lago di Sartirana è stato come torgliergli 20 anni di vita.
Intaccare il sedimento crea danni alla fauna bentonica nelle vicinanze dell’intervento e anche a notevole distanza, dove andrà a depositarsi il sedimento fine. La fauna bentonica è molto importante in un lago, non fosse altro perchè è cibo per pesci bentofagi. L’asportazione del sedimento ha distrutto molti di questi organismi e soprattutto ha distrutto il loro habitat, quindi la ricolonizzazione sarà sicuramente più lunga e non è detto che saranno le stesse specie.
L’intervento effettuato, oltre che dannoso, sarà di poca durata. Gli stoloni della canna d’acqua, Fragmites australis, che sono stati divelti e non recuperati per essere smaltiti fuori dal bacino imbrifero, andranno a radicare in ogni dove e creeranno nuove zone a canneto, favoriti dalla poca profondità del lago.

2. Sagomatura più consistente sul canneto del lato occidentale vicino alla foce


Non mi pare sia stato fatto uno studio sulle correnti del Sartirana causate da venti preponderanti. Purtuttavia, immaginando la presenza di correnti verso la foce, mi chiedo perchè si voglia favorire il deflusso dell’acqua, forse si vuole favorire l’abbassamento del livello del lago? E’ stato, inoltre, "rimodellato" un sentiero distruggendo la naturalità del luogo.


3. Smaltimento


Gran quantità del sedimento rimosso è stato ribaltato sul canneto, sarà destinato a ritornare a lago vanificando l’operazione per cui è stato eliminato e incrementando i danni per l’ecosistema. Parte del sedimento e della vegetazione è stata depositata, in modo definitivo, all’interno del bacino imbrifero. Madornale errore, prima o poi tutti i nutrienti torneranno a lago favorendone l’invecchiamento per aumento di eutrofizzazione.


Professoresse Letizia Gabribaldi Barbara Leoni

Negli altri Paese l'edilzia serve per rilanciare l'economia, in Italia non avviene

In edilizia abbiamo registrato una perdita di posti di lavoro negli ultimi due anni, 2009 e 2010,di 250.000 lavoratori in meno, conseguentemente si registra una forte diminuzione di ore lavorate e della relativa massa salari, mentre sono aumentati i lavoratori autonomi. Questo è il segnale non solo della perdita di lavoro ma anche di una deriva verso forme di lavoro irregolare, di lavoro nero. Non si tratta di voglia di imprenditorialità ma di voglia di risparmiare sui costi. Di solito gli Stati in tempi di crisi utilizzano l’edilizia come strumento per sopperire alle difficoltà e rilanciare l’economia, facendo il comparto stesso da traino a altri settori. In Italia ciò non avviene. Servono nuovi investimenti pubblici e il via alle opere già previste da cantierizzare. Va sbloccato il patto di stabilità per incentivare le opere dei Comuni, far decollare il Piano Casa, oltre alla necessità di riformare il sistema degli appalti ponendo maggior attenzione alla legalità. E’ necessaria una riforma fiscale perché non è accettabile che il 90% delle entrate fiscali pesino sul lavoro dipendente e pensionati, e poco più del 10% sul resto di altre forme di lavoro. Agli Stati Generali dello scorso 1° Dicembre a Roma, la Filca-Cisl assieme alle altre associazioni sindacali e Imprenditoriali ha riconfermato queste necessità al Governo ma attendiamo ancora risposte. Per far fronte alla situazione di crisi, per migliorare e aumentare l’attività di prevenzione e sicurezza dei luoghi di lavoro, a Lecco abbiamo siglato un accordo nel luglio 2009, tra le Associazioni Imprenditoriali del settore edile Ance, Confartigianato e le Organizzazioni Sindacali di categoria Filca, Fillea, Feneal. L’accordo prevede, attraverso una convenzione con la Banca Popolare di Lecco, pacchetti di finanziamenti agevolati alle imprese, al fine anche di garantire la copertura finanziaria dell’anticipazione ai lavoratori del trattamento economico di C.I.G per conto dell’Inps prevedendo anche, la sospensione delle rate del mutuo casa ai lavoratori in Cassa Integrazione, cosi come è previsto dalle normative vigenti. Questi sono gli strumenti che aiutano il settore. In un momento di crisi si sostengono le imprese e si affrontano i problemi dei lavoratori. La Filca ha lanciato nel gennaio 2010 il Progetto San Francesco, un’iniziativa congiunta con il sindacato di Polizia Siulp. Il Progetto San Francesco è un programma di promozione e formazione della cultura della legalità e della giustizia condiviso tra la Sicilia e la Lombardia, promosso dalle Federazioni della Sicilia e della Lombardia della Filca-Cisl, con la Cisl della Lombardia e della Sicilia, in coerenza con i percorsi di promozione della legalità e della responsabilità. Riteniamo che un programma condiviso di formazione e informazione possa valere da contributo per la difesa dei diritti e della sicurezza dei lavoratori; valere per la promozione delle buone prassi del ciclo produttivo; valere da strumento di contrasto e prevenzione al crimine organizzato.

Claudio Cogliati
Segretario generale della Filca - Cisl di Lecco

Unità d'Italia alle elementari: a Sindaco e Asssessori il diploma di "non partecipazione"

Ho saputo che anche le elementari del plesso di via Montello hanno festeggiato il "150°" con una porpia manifestazione, mercoledì 16 mattino, invitando l'Amministrzione comunale nei suoi massimi esponenti. Ma alla cerimonia Sindaco e Assessori non si sono visti, senza giustificazione: perchè? Presente unicamente l'ex-Assessore signora Gabriella Mauri, in rappresentanza del "Comitato locale per il 150°".
Le solerti insegnanti avevano predipsoto tanto di "diploma di partecipazione" nominativo per i nostri amministratori. Come rispondere ora allo sgarbo istituzionale?
Care maestre, correggete gli attestati, evidenziando la "non partecipazione" degli invitati e fateli solennemente pervenire a palazzo!

Paolo Panzeri

domenica 20 marzo 2011

Lo stupido stupore

C'è sempre da rimaner basiti leggendo i giornali e guardando i Tiggi relativi all'affaire 'Ndrangheta in Lombardia e, specificatamente, nei nostri territori. Più in generale c'è da restar allibiti che si possa credere o che piuttosto si faccia finta di non vedere le ramificazioni delle consorterie criminali nelle nostre terre. Stuoli di aziende con sede legale nel meridione d'Italia operano quotidianamente nelle Province di Como e Lecco, hanno disponibilità di certificati di regolarità contributiva, hanno disponibilità di certificati antimafia, hanno disponibilità evidente di referenti al potere. Quando in un appalto pubblico si legge di aggiudicazioni al massimo ribasso di sconto di oltre il 50% inferiore al prezzo di gara, anche la persona più ingenua capisce che se il prezzo di vendita è inferiore al prezzo di costo, deve esservi qualche altro canale che porta liquidità all'azienda. Le Amministrazioni Pubbliche, certo, possono anche gioire dei risparmi che ne nascono (oltre che della in genere scadente qualità del lavoro) ma, sicuramente, nel lungo periodo i costi sulla collettività sono nettamente superiori. Certo possiamo tutti stupirci del caso Perego Strade che ha scosso la pacifica tranquillità della nostra Provincia, ma non possiamo nasconderci che ulteriori e grandi anomalie sono presenti sul mercato e, presto o tardi, anch'esse verranno alla luce. Ed una gara per la manutenzione strade vinta da un'azienda di Casale Monferrato, con tutta probabilità verrà affidata ad un'altra azienda locale che effettuerà materialmente le opere: ma la qualità del lavoro come sarà? Ai posteri l'ardua sentenza.


Alpestre Ligurno