venerdì 27 gennaio 2012

Il Cosigliere Provinciale fascista nella Giornata della Memoria

Il Consigliere Provinciale Christian Malighetti del PdL sulla sua bacheca Facebook ha inneggiato ad un'Italia fascista e al Duce, tutto ciò durante la Giornata della Memoria...

Non vorremmo doverci soffermare su casi estremi e folli di persone che inneggiano il Fascismo in occasione della Giornata della Memoria, ma non possiamo restare in silenzio soprattutto quando a compiere tali gesti sono amministratori locali del nostro territorio.
Christian Malighetti, Consigliere in Provincia di Lecco nel gruppo PdL ha postato sulla sua bacheca Facebook “L’Italia deve tornare fascista” con un’immagine del Duce con le scritte “Credere, Obbedire, Combattere” e la frase “L’Italia è fascista”. Si tratta di un’adesione ad una pagina del social network che vede ben oltre 1300 preferenze, un dato che deve far riflettere tutti.
Pensiamo che il Cons. Malighetti debba vergognarsi per questo gesto. Crediamo che sia necessario un intervento del Presidente Nava che dovrebbe sanzionare questo inaccettabile comportamento. La nostra Provincia merita rappresentanti seri che conoscano la storia anche nelle sue pagine più buie.

Ercole Redaelli
Segretario provinciale del PD

Politiche sociali: la Regione taglia ai Comuni il 50% delle risorse

La Regione Lombardia, con propria delibera di Giunta, ha ripartito le risorse ricevute dallo Stato del Fondo Nazionale delle Politiche Sociali per il 2011. Il fondo assegnato alla Lombardia per l’anno 2011 è stato di 25.296.642,37 euro contro i 53.801.546,15 euro del 2010. C’è stata una diminuzione di 28.504.903,78 euro, pari ad un meno 52,98%. La Regione ha trattenuto per sé per progetti che ritiene innovativi 5.296.642,37 euro pari al 20,94%. L’anno passato aveva trattenuto 9.801.546,15 pari al 18,22%.
Come ben si comprende la Regione si trattiene il 2,72% in più rispetto al 2010 ai Comuni associati. Aggrava ulteriormente la situazione sul territorio.
Infatti ecco il riparto che avviene tra i Distretti dell’ASL (Provincia) di Lecco:
Clicca sull'immagine per ingrandire la tabella
I tagli sono evidenti: c’è un dimezzamento rispetto al 2010 e di due terzi rispetto al 2008.
Inoltre vengono assegnati con un anno di ritardo ai Comuni associati e sovente costringono coloro che gestiscono i servizi a chiedere anticipazioni alle banche pagandole profumatamente. Ovviamente gli interessi li pagano, in prima istanza, i Comuni ed, in seconda istanza, gli utenti che vedono diminuiti i livelli di assistenza.
In un momento di crisi sociale e di recessione le famiglie andrebbero aiutate con servizi e sostegno economico.
La Regione con cipiglio “ideologico” continua a sostituirsi ai Comuni, con buoni e vaucher, che poi si dimostrano di poco impatto sulla generalità di chi ha diritto a particolari prestazioni.
La mia sensazione è che, giocando sul taglio statale, la Regione intenda “concentrare” in poche strutture di servizio, ufficialmente cooperative od onlus, che sono state, in passato, anche uno strumento di raccolta del consenso politico. Questa operazione “schiaccia” anche le piccole strutture assistenziali soprattutto del privato sociale che nelle singole comunità ci sono. Un processo analogo sta avvenendo per le RSA e le RSD.
Ecco come descrive garbatamente il fenomeno un documento del novembre 2011 prodotto da CGIL-CISL-UIL e Forum del Terzo Settore della Provincia di Monza e Brianza:
“Le realtà più piccole dell’associazionismo, poco dotate di risorse economiche ed organizzative, ma non meno rappresentative della realtà e dei bisogni territoriali, faticano a tenere l’impegno oneroso ai tavoli di partecipazione.”
Concludo con le parole di una lettera del 25.1.2012 che l’ANCI Lombardia ha scritto alla Commissione Sanità del Consiglio Regionale: “E’ certo che l’ulteriore contrazione del trasferimento di risorse per le politiche sociali, che si aggiunge ai pesanti tagli imposti dalla manovra annunciati per il 2012 ai Comuni, e la forte crisi economica e sociale che, di fatto,investe sempre più ampie categorie di cittadini, porteranno in modo ancora significativo alla non sostenibilità degli attuali servizi sociali”.

Ambrogio Sala
Assessore ai Servizi alla Persona
di Olgiate Molgora

Giornata della Memoria: "Aiutate i vostri allievi a diventare esseri umani"

Anniek Cojean dice che un preside di liceo americano aveva l’abitudine di scrivere, ad ogni inizio di anno scolastico, una lettera ai suoi insegnanti.

Caro professore,
sono un sopravvissuto di un campo di concentramento. I miei occhi hanno visto ciò che nessun essere umano dovrebbe mai vedere: camere a gas costruite da ingegneri istruiti; bambini uccisi con veleno da medici ben formati; lattanti uccisi da infermiere provette; donne e bambini uccisi e bruciati da diplomati di scuole superiore e università.
Diffido –quindi – dall’educazione.
La mia richiesta è: aiutate i vostri allievi a diventare esseri umani. I vostri sforzi non devono mai produrre dei mostri educati, degli psicopatici qualificati, degli Eichmann istruiti. La lettura, la scrittura, l’aritmetica non sono importanti se non servono a rendere i nostri figli più umani

Tratto da “Les mémoires de la Shoah”
di Anniek Cojean (“Le Monde”, 29 aprile 1995)

giovedì 26 gennaio 2012

Brianza e tecnologia

Partiamo da una idea generale: internet è una risorsa economica importante, in Italia vale circa il 2% del PIL, in alcune aree UE anche il 7%. E’ uno degli strumenti più economici e immediati per creare crescita. Il problema è che da noi il “digital divide”, cioè il divario tra chi ha accesso alla tecnologia e chi no, è veramente alto e per l’appunto impedisce che, per dirla semplice, internet aumenti il nostro PIL. Chi non ci crede può leggersi il report scaricabile in .pdf. Mma conviene fidarsi sulla parola...
Cosa c’entra con Merate e il blog Insieme per Merate? Ecco, pensiamo federalista, facciamolo noi ogni tanto perché la Lega pensa alla Tanzania. Per diminuire il c.d. divario digitale, ci sono due modi: lo Stato (nel caso credo se ne occuperà F2i…) può pagare un progetto sul larga scala per l’accesso alla connessione a banda larga di privati e aziende; oppure ogni piccola porzione di Italia può fare la sua parte.
Ad esempio il progetto free-Italia-wifi  è una delle migliori soluzioni al problema. Perché una delle zona più ricche, più avanzate e più densamente popolate d’Italia non ha un progetto simile? Viene da rispondere che la classe dirigente politica è impreparata, e lo vediamo qui a Merate. Tutto quello che è stato fatto è nelle parole di Andrea Robbiani: “La rivista Wired ha lanciato questo invito ai comuni d’Italia offrendo la possibilità di installare un hot spot wi-fi nelle piazze delle prime 150 amministrazioni che avrebbero risposto all’appello, ho compilato il modulo ma le richieste avevano già superato abbondantemente il limite consentito. Ho provato comunque a mandare una mail, sono stato ricontattato e la richiesta per la città di Merate è stata accettata. Ora siamo in attesa di effettuare con i tecnici un sopralluogo per decidere dove installare la centralina e ricevere poi il kit di installazione. Un servizio in più per la cittadinanza che potrà collegarsi alla rete a titolo gratuito”.
Si tratta di un servizio che copre all’incirca l’area della Piazza par di capire. Notizie non ne ho e se qualche utente lo ha provato ci faccia sapere se è meglio dell’idea che hanno avuto nel Lazio.


Edoardo Zerbi

mercoledì 25 gennaio 2012

A Brugarolo il Natale non finisce mai

Pubblichiamo l'interrogazione presentata dal nostro Consigliere Comunale di "Insieme per Merate" Roberto Riva sulle luminarie natalizie a Brugarolo.


Alla c.a. del Sindaco del Comune di Merate
Sig. Andrea Ambrogio Robbiani

Oggetto: Interrogazione, a norma degli Art. 51, 52 e 53 del “Regolamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari” del Comune di Merate, relativa alle luminarie natalizie

Premesso che:
  • Le feste Natalizie sono terminate da tempo , sicuramente dall’ Epifania
L'interrogante chiede di conoscere:
  • per quale ragione le luminarie a Brugarolo sono ancora accese;
  • a chi fanno carico gli oneri per la fornitura di energia elettrica;
  • con quali modalità di allacciamento e con quali forniture sono state alimentate le luminarie nei diversi punti della Città;
  • per quale ragione non sono state spente tempestivamente le luminarie a Brugarolo, considerato che sono collegate ad un contatore del Comune di Merate.
Si richiede, infine copia del contratto stipulato con l’Azienda incaricata di provvedere a quanto in oggetto

Ringrazia e saluta distintamente

Roberto Riva
Consigliere Comunale del Gruppo di "Insieme per Merate"

martedì 24 gennaio 2012

Questa sera riunione sul PGT

Questa sera, martedì, ci troviamo presso la sede del Circolo del PD di Merate, in via Trento 26, per analizzare le Osservazioni al PGT e le relative controdeduzioni preparate dall'Amministrazione Comunale in vista dell'approvazione definitiva del Piano di Governo del Territorio durante il Consiglio Comunale convocato per venerdì 27 gennaio. Confidiamo in un'ampia partecipazione data l'importanza dell'argomento e sollecitiamo tutti a compiere uno sforzo per assistiere anche alla seduta consiliare.

Insieme per Merate

lunedì 23 gennaio 2012

Il mistero della Cittadella della salute

La "Cittadella della Salute" di Merate resta, dal punto di vista dei contenuti, per me, un mistero. Da qualche anno si discute di milioni per edificare (una ventina), sapendo che I Comuni non hanno fondi per un simile investimento. Da quel che appare, la Regione "benedice", ma non stanzia fondi.
I privati, giustamente dal loro punto di vista, stanno cercando di capire quale forma di "guadagno" potrà venire loro (gestione parcheggi, negozi, taxi, ad esempio). Pensare di chiedere soldi agli altri Comuni, in un momento in cui, oltretutto, tra un anno saranno tutti soggetti al Patto di Stabilità, è, a mio avviso un po' fantasioso. Neanche chiedere ai Comuni proprietari dell'immobile Eco Sistem di Novate mettere a disposizione i soldi di una vendita, è reggibile perché non risolutivo senza l'intervento della Regione e dei privati. La Regione, oltretutto, non versa il 50% della spesa delle RSA (parte sanitaria) e alle RSA non rimborserà questa quota relativa agli ospiti temporaneamente ricoverati in ospedali. Il primo effetto sarà un aumento delle rette.
Si è fatto un concorso di idee, ma quali sono i servizi sociali e sanitari che lì dentro troveranno spazio? Il Comune di Merate non ne ha mai discusso né nell'Assemblea Distrettuale e, neppure, nella conferenza dei Sindaci del Meratese.
Alla luce del mutato orientamento regionale sulla medicina territoriale, quale è il "motore" che dovrebbe animare concretamente questo spazio? Quali servizi sarebbero di pertinenza comunale e quali intercomunali? Quali servizi regionali o statali ci saranno (la nostra ASL riuscirà a mantenere la propria autonomia?). I medici di famiglia di Merate riusciranno ad associarsi per fare un CREG o altri servizi per i propri assistiti?
Questi sono i "nodi" da sciogliere. Si tratta di capire se lo facciamo insieme (ASL, Comune di Merate e quelli del Distretto) oppure se si va in ordine sparso come ora.
Ai cittadini, provati da una cura da "cavallo" come quella delle ultime quattro manovre governative, non solo non capirebbero, ma ci chiederebbero, giustamente, perché investire soldi in un progetto che difficilmente si farà e di cui, oggi, non si hanno chiari i contenuti.

Ambrogio Sala
Assessore ai Servizi alla Persona
di Olgiate Molgora