Recentemente l'Assessorato alle Politiche sociali di Merate ha comunicato che nel 2012 vi è stato un deciso aumento delle richieste di aiuto al Comune.
Se prima del 2008 le persone che si rivolgevano ai Servizi sociali potevano essere prevalentemente individui singoli, con l'acuirsi della crisi economica è cresciuto il numero delle famiglie. Il secondo aspetto che va a modificarsi è il mutamento del volto delle famiglie che si rivolgono ai Servizio sociale. Esse arrivano al Comune, dopo aver cercato in tutti i modi di cavarsela da soli.
Le famiglie che stanno arrivando ono anche di ceto medio, commercianti e artigiani stanno subendo un impoverimento progressivo.
Se la crisi produce danni sul piano materiale, nelle famiglie colpite possono nascere problemi di disagio relazionale, di conduzione del ruolo genitoriale.
Cresce la conflittualità della coppia ed aumentano le separazioni. Le educatrici dei nidi e scuole d'infanzia vi possono confermare l'aumento della difficoltà a svolgere il ruolo genitoriale.
Manca attenzione alla famiglia.
La politica di sostegno dei prezzi calmierati da parte dell'Amministrazione comunale deve pertanto continuare (riduzione ISEE delle tariffe per nido, pasti, servizio per i disabili, etc).
L'organizzazione del Comune di Merate si sta mettendo al passo con i fenomeni nuovi prospettati dalla crisi?
La questione dell'aumento sostanzioso dei costi pasti per gli scolari, che deriva dalla scelta di far pagare alle famiglie la realizzazione del centro cottura, va esattamente nella direzione opposta a quanto si dovrebbe fare per intervenire contro l'impoverimento delle famiglie.
Le considerazioni del Sindaco sulle critiche espresse dal PD di Merate per come si sia arrivati all'aumento dei pasti sono tutte centrate sulle vecchie polemiche degli scorsi anni che arrivano persino a contestare l'esistenza di una nuova scuola a Merate.
Qui non si tratta di accettare di cambiare idea ma di rendersi conto che la priorità oggi è contrastare l'impoverimento.
Il Comune di Merate non ha finora messo in agenda la lotta alla povertà, che crescerà vistosamente e deve toccare ancora il picco.
Nessuno forse ricorda che è in discussione a livello nazionale una modifica del regolamento ISEE , ovvero l'indicatore della situazione economica delle famiglie attraverso il quale si beneficiano di agevolazione nelle tariffe comunali. La riforma fu bloccata a dicembre 2012 solo dalla dimissionaria giunta Formigoni in Lombardia, tutte le altre regioni erano d'accordo.
Nei fatti è condivisa da tutti la necessità di intervenire a sostegno delle famiglie e l' ISEE non deve sovrastimare il possesso della casa, la cui rendita non aiuta certo a pagare i buoni pasto.
Per Merate varrebbe addirittura la possibilità, di applicare in via sperimentale il "Fattore famiglia" perché la Regione Lombardia l'ha inserita tra i 15 comuni lombardi che potrebbero attivarlo. Nulla è stato fatto in questa direzione.
Il Consiglio Regionale Lombardo ha approvato il Fattore famiglia, attraverso la Legge Regionale n.2 del 24 febbraio 2012.
Per intervenire sull'indiscutibile eccesso di aumento registrato dalle tariffe sui pasti, reso noto lo scorso gennaio 2013, si potrebbe intervenire così:
- alzare i redditi ISEE sotto il quale si ha diritto ad uno sconto (oggi il massimale è 15.000 euro, troppo basso)
- modificare i meccanismi di riduzione applicati (sono il 6% per tutti - 25%, 50%, 75%). Ne beneficiano il 17% degli utenti (132 alunni su 755 ).
La giunta meratese chieda all'Assessore al Bilancio una "quota una tantum": utilizziamola per sperimentare il Fattore famiglia, proprio sulle tariffe pasto (ve ne sono tante nel bilancio meratese , ricordo che per le luminarie occorrono più di 25.000 euro e l'appalto in vigore copre anche il 2013).
Va anche detto che la comunicazione da parte della Amministrazione è stata di nuovo nulla, come era già avvenuto per i parcheggi a pagamento: è un vizio.
Il nostro pensiero è che il Comune debba quindi concentrarsi sulla capacità di promozione della cittadinanza partecipativa.
Questo sarà il tema dei prossimo anni, il focus va spostato dalle sede degli uffici alla comunità, in un esercizio difficile che presuppone competenze nuove e formazione all'altezza.
Cesare Perego
Consigliere Comunale del Gruppo di "Insieme per Merate"