sabato 8 maggio 2010

Se questo è un Comitato...

Ci si accorge finalmente dell'esistenza dei Comitati di Frazione e, purtroppo, nel modo peggiore. Non per una raccolta firme aperta a tutta la cittadinanza di Brugarolo su qualche tema di attualità della frazione; non per un'iniziativa degna di rilievo; non per una manifestaizone attiva o per qualche aiuto concreto dato ai cittadini... ma inesorabilmente per una sordida polemica di cortile (clicca sul testio evidenziato per il "precedente"). Il definire chi sia stato per primo a lanciare l'idea di un'interrogazione all'Amministrazione per richiedere maggiori controlli, o comunque controlli periodici, sulle attività industriali esistenti (clicca sul testo evidenziato per leggere l'interrogazione del nostro gruppo).
E noi ci chiediamo: al cittadino qualunque cosa interessa di tale polemica? aA cittadino interessa che ci sia mossi in qualche modo, anche se in ordine sparso. Essere Comitato avrebbe molto più significato se volesse dire organizzare i cittadini in attività comuni alla frazione: riunioni associative, manutenzione del verde, cura dell'arredo urbano, volontariato... Se invece significa fare polemica riunendosi nell'ombra e diramando comunicati, allora bastavano i gruppi politici... sin troppo esperti! Ad esempio: ora che c'è il Pgt dov'è il comitato? Ha raccolto le idee dei cittadini? Ha predisposto un progetto da sottoporre all'Amministrazione? Oppure aspettano ancora il Consigliere Roberto Riva....
Ted Carter

Alle famiglie interessa l'istruzione dei figli o solo avere un posto dove lasciarli?

Ho partecipato ieri sera all’incontro di Robbiate sulla scuola promosso dal Comitato dei Consigli delle Istituzioni del Meratese (clicca sul testo evidenziato per leggere l'articolo sull'iniziativa). Ho scorto in platea tanti sindaci, presidi, insegnanti, ma pochi genitori, meno di quelli che francamente mi sarei aspettata.
I pochi che c’erano era prevalentemente di Robbiate. Come mamma sono rimasta stupita, delusa. Per carità, tutte abbiamo impegni, arriviamo stanche al venerdì sera, non sappiamo a chi lasciare i figli. Giustificazioni sacrosante. Ma se non ci interessiamo del futuro dei nostri figli a cosa dobbiamo pensare? Se non facciamo sacrifici per informarci di quello che ne sarà della loro istruzione ed educazione per cosa dobbiamo farli?
Ho l’impressione che a noi famiglie la scuola interessa solo perché altrimenti non sappiamo dove lasciare i figli mentre siamo al lavoro. Ma quando il prossimo anno, tra due o tre anni, dovremo pagare il Comune perché non ci sarà più la mensa e il tempo prolungato, l’inglese sarà ridotto a poche ore, non ci saranno supplenti, mancheranno ore di compresenze sarà troppo tardi per lamentarci. Anzi, dovremo salo starcene zitte e ammettere che è stata anche colpa nostra che ce ne siamo fregate.

Una mamma

venerdì 7 maggio 2010

Comitato di Frazione di Brugarolo o Comitato di Maggioranza?

Il Comitato di Brugarolo rischia di confermare i dubbi di coloro che ritengono che i componenti dei Comitati di Frazione siano stati scelti solo tra i sostenitori della Maggioranza.

Il Comitato di Frazione di Brugarolo, composto da Rosalba Pirola, Ornella Manzoni, Cristian Bellenzier, Gabriella Firrincieli, Maurizio Manzoni, Milena Mariani, Annalisa Tagliabue e Rosa Perrotta, con una lettera divulgata per tramite degli organi di informazione localu, criticai l nostro Consigliere comunale Roberto Riva per l'interrogazione in merito alle emissioni odorigene e di fumi provenienti da alcune attività produttive di Brugarolo (
clicca sul testo evidenziato per leggere l'interrogazione). Gli otto si lagnano che l'interrogazione è stata depositata negli stessi giorni in cui era in attouna raccolta firme che hanno promosso per il medesimo argomento. Sembra che di dispiaccia che non siano arrivati per primi, che sia stata rubata loro la scena e che il bene della frazione stia a cuore anche ad altri. Sostengono inoltre che Roberto Riva non si è mai adoperato per risolvere la situazione. Quando l'interrogazione verrà discussa i nostri Consiglieri dimostreranno eventualmente cosa sia stato fatto durante la precedente legislatura e se lo ritengono opportuno si riserveranno di replicare più avanti agli appunti mossi dai "magnifici otto".
Ma la la cosa più strana è che un Comitato, non eletto da nessuno, e che ha il compito di segnalare problemi e suggerire proposte per migliorare la qualità della vita nelle frazioni, si lanci in esternazioni politiche che vanno bene per un gruppo consiliare e non per un organismo consultivo, si ribadisce composto da gente non votata. Ognuno è libero di esprimersi, ci mancherebbe altro, ma allora avrebbero dovuto esporsi a titolo personale e non sfruttando il cappello del Comitato di Brugarolo. Purtroppo questa presa di posizione conferma i dubbi di chi dice che i Comitati di Frazione siano formati da persone vicine alla Maggioranza. Aveva ragione Paolo Panzeri quando a gennaio, in tempi non sospetti, sulle pagine di questo blog si chiedeva: "Ma come può un gruppo spontaneo, magari di parte, a rappresentare universalmente gli abitanti di una frazione?" E aggiungeva: "La questione va istituzionalizzata per avere credito!... Chi ha ufficializzato l'istituzione di tali consigli/comitati? Non c'é ombra di atto, delibera, determina..." (
clicca sul testo evidenziato per leggere l'intervento integrale relativo ai Comitati di Frazione).
Peccato che si cominci così, rivolti al passato. Si spera che dietro non ci sia lo zampino di "qualcuno" che intenda strumentalizzare il Comitato di Brugarolo e che in futuro ci sia modo per recuperare questo brutto strappo con chi dovrebbe tutelare con spirito di servizio gli interessi della frazione e non pretendere il ruolo di "prima donna". Sino a prova contraria Roberto Riva è stato delegato ufficialmente dagli elettori che gli hanno riconfermato piena fiducia visto il numero di preferenze, mentre loro non li ha scelti nessuno. Non si ergano quindi a censori e giudici dei legittimi rappresentanti istituzionali. Non spetta al Comitato, composto in parte da gente che a Brugarolo ha sempre e solo pensato ai fatti propri, stabilire se un Consigliere comunale lavora bene o male o quando bisogna presentare un'interrogazione. Se volevano diventare Consiglieri era sufficiente che si peresentassero alle elezioni e si mettevano in qualche lista.


Il gryppo di Insieme per Merate

Il nostro ospedale continua a perdere pezzi

Prima Roberto Zagni della Ginecologia, poi Marco Incerti e Fabrizio Angaroni dell'Ortopedia, quindi Guido Dormia dell'Urologia, adesso Franca Moschiato della Neurologia, poi forse Pierluigi Carzaniga della Chirurgia e chissà ancora... I capi dell'Azienda ospedaliera parlano di normali avvicendamenti, pensionamenti, turnover. Sarà, ma la situazione comincia, anzi continua a farsi preoccupante e se così tanta gente scappa dal nostro ospedale qualcosa che non va forse c'è e sarebbe il momento di comprendere quello che non funziona invece che nascondere la testa sotto la sabbia come gli struzzi e fingere che sia tutto a posto. Insieme ai medici potrebbero scappare anche gli infermieri. A Vimercate hanno bandito un concorso al quale hanno partecipato tanti dei nostri: orari e turnazione migliori sono un buon incentivo all'esodo anche a fronte di una distanza maggiore. Non ci rassicurano nemmeno gli annunci di Nicola Bonaluce, rappresentante della Regione Lombardia per l'Inrca di Casatenovo e collaboratore di lunga data dal Vicepresidente della Camera Maurizio Lupi (tu guarda le coincidenze...) che la Pneumolgia della clinica di via Monteregio verrà trasferita al San Leopoldo Mandic (clicca sul testo evidenziato per leggere l'articolo di Merateonline.it). La politica degli annunci troppe volte ci ha deluso. Certo, nessuno avrà intenzione di chiuderlo l'ospedale di Merate, nessuno lo vuole smantellare, ma si fatica a cogliere un progetto per il futuro che vada oltre la normale amministrazione. Spesso lasciare che le cose vadano come vanno e non intervenire significa soltanto un lungo ma inesorabile declino.

Il gruppo di
Insieme per Merate

giovedì 6 maggio 2010

Pgt: interessi pubblici e privati... la scoperta dell'uovo di Colombo

"Sempre più gente usa la politica come un mezzo per farsi i cazzi propri. Basta sostare fuori dai Comuni che predispongono i Pgt per vedere professionisti con faldoni piene di istanze per gli amici. Se fosse lavoro dovrebbero dimettersi dagli incarichi politici, specie poi quando si picchiano i pugni sulla scrivania del Sindaco. Il cittadino al centro? Tutte palle!!! Gli interessi al centro, è più giusto! che schifo!!!". Lo sostiene dalle pagine di Facebook niente meno che un ex notabile di Forza Italia. Non si sa a chi riferisca di preciso. Dalla descrizione viene però in mente un noto professionista che opera a Merate, o all'Ombra della Torre di Castello Prinetti per dirla come il titolo del vecchio bollettino parrocchiale, uno che copre incarichi di spicco nel Centrodestra cittadino. Ed effettivamente da Palazzo ma anche da Lecco giungono insistenti voci di una continua pressione da parte dei maggiorenti del Popolo della Libertà affinchè venga concessa facoltà di costruire nel corridoio ecologico. I nomi dei proprietari dei terreni in questione sono sin troppo facili da indovinare... Si vocifera persino di una possibile spaccatura in Giunta qualora dalla Lega Nord non accettino di chinare la testa.

R.I.

mercoledì 5 maggio 2010

Il PdL rifiuta il confronto sulla Scuola pubblica

Il galateo per quanto riguarda le relazioni in campo politico insegna che se si vuole organizzare un tavolo di confronto fra due opposti schieramenti, poniamo PD e PdL, le sedi locali dei partiti di riferimento dovrebbero adoperarsi per rendere possibile il dibattito. E’prerogativa e dovere dei politici infatti partecipare a iniziative sul loro territorio di competenza soprattutto se questo corrisponde alla zona dove sono stati eletti, indipendentemente anche da chi promuove le iniziative stesse. Aggiungo che in genere se un relatore è un senatore del Pd viene mandato un senatore dell’opposto schieramento. Con queste poche , ma preziose regole di savoir faire ma anche di correttezza e civiltà, prendo contatti con il Coordinatore provinciale del PdL, il nostro ex Sindaco Dario Perego. Provvedo a trasmettergli anche i documenti relativi alla nostra iniziativa che come Circolo e Circondario stiamo promuovendo per avvicinare la gente alla "res publica". L’evento che abbiamo in mente e che riguarda la scuola pubblica, un tema molto sentito e attuale per tutti, si compone di due momenti: il primo istituzionale, il 21 maggio, con una tavola rotonda tra il Senatore Antonio Rusconi da una parte e dall'altra un esponente del Centrodestra che dovrebbe appunto scegliere il dottor Perego. Il secondo appuntamento sarà più innovativo e diverso dalle tradizionali conferenze con l'obiettivo di contattare le famiglie. Nel giro di due settimane per ben sette volte telefono al suddetto Coordinatore provinciale del PdL. Mi dice che non ci sono difficoltà, ma che è impegnato una volta perché è in riunione, un'altra perché è via. Gli chiedo che cosa ne pensa del nostra progetto, ma mi accorgo che forse non l’ha neppure letto. Rimando allora documenti. I tempi però stringono e quindi torno alla carica. Mi risponde di nuovo che presto telefonerà la Responsabile organizzativa a cui ha passato la documentazione . Dopo avere inutilmente atteso, non più tanto accomodante, lascio un messaggio sulla segreteria telefonica degli uffici del PdL. Sono passate tre settimane dal primo contatto e all’ennesima telefonata pretendo il numero di cellulare della responsabile organizzativa del PdL lecchese. Dopo altre due chiamate me lo danno e finalmente parlo con lei. Mi spiega che mi avrebbe telefonato presto per dirmi che il 21 maggio nessuno del PdL sarà presente alla tavola rotonda. Che combinazione: proprio il 21 anche il PdL lecchese ha organizzato un incontro sulla scuola. Mi dice che devo sapere che quando c’è di mezzo Roma diventa lungo trattare per gli aspetti organizzativi.
Io in realtà non so nulla e capisco ancora meno. Quello che comprendo però è che il problema della scuola mette in serie difficoltà quelli del PdL che non accettanno il confronto e anzi cercano di boicottare incontri dove si potrebbe dialogare tutti insieme e rendere un servizio alla popolazione indipendentemente dagli schieramenti di appartenenza, promuovendo la stessa sera della nostra iniziativa a Robbiate un convegno sulla scuola a Lecco e guarda caso sempre sulla scuola. Devo dire che sono delusa. Un grande partito come il PdL non ha un esperto sulla scuola da far partecipare ad un convegno organizzato per i cittadini dei 12 paese del Meratese? Mi sarei aspettata una adesione convinta perché era una possibilità in più per il PdL del nostro territorio di fare capire la manovra Gelmini . Il progetto del PD era stato pensato appunto per rendere un servizio a tutti i cittadini, non per propaganda politica. La presenza dei rappresentanti di tutte e due gli schieramenti era garanzia di una informazione seria e puntuale. Ma forse i politici del PdL hanno paura e non sanno come giustificare un provvedimento che di politico non ha nulla.

Luciana Vidili

martedì 4 maggio 2010

Le dimissione annunciate della pasionaria azzurra

Che facce scure a Palazzo, specialmente all'ultimo piano dove hanno sede gli uffici dell'Assessorato alla Cultura, Identità locale, Turismo, Gemellaggi, Pari opportunità e chipiùnehapiù ne metta retto da Giuseppina Giusy Spezzaferri. Si dice che la pasionaria azzurra non abbia per nulla gradito il rimprovero del Sindaco Andrea Ambrogio Robbiani durante l'ultimo Consiglio comunale (clicca sul testo evidenziato per leggere della vicenda). I soliti bene informati sussurrano che starebbe addirittura meditando le dimissioni. Tutta scena, aggiungono poi, perchè sia lei che il marito, l'Alberto Denti da Parlasco, paese di un celeberrimo brigante, ormai vivono unicamente per la politica, nel senso che l'attività amministrativa ormai è diventata la loro missione sia chiaro, mica di pernsare che ricoprano incarichi pubblichi per lo stipendio... Di questi tempi, il Claudio Scajola docet, occorre però stare attenti ad annunciare di volersi ritirare: qualcuno potrebbe prenderla sul serio e reclamare per davvero le dimissioni...

R.I.

Dove sono finiti i "veri" eredi di De Gasperi?


Domenica pomeriggio, alle ore 16, in Palazzo Prinetti, ho partecipato ad una interessantissima conferenza sulla figura di Vittorio Bachelet, organizzata dall’Azione cattolica ma aperto a tutti.
L’incontro è stato tenuto dal dottor Luca Diliberto, curatore anche di una pubblicazione, un libro con un Dvd dell'editrice Ave, sulla figura dell’illustre magistrato, a 30 anni dalla sua morte.
Tra i presenti all’evento, oltre alcuni esponenti di Ac, e qualche cattolico di area o simpatizzante del Partito Democratico, non ho notato alcun esponente di quelli che si proclamano (a parole) “veri“ eredi di Alcide De Gasperi & amici. Chissà perché.

Achille Panzeri
Consigliere comunale
di Insieme per Merate

lunedì 3 maggio 2010

Fumi e cattivi odori a Brugarolo: chiediamo garanzie per i cittadini

Alla Cortese Attenzione
del Sindaco del Comune di Merate
Sig. Andrea Ambrogio Robbiani

Oggetto: Interrogazione,- a norma degli Art. 51, 52 e 53 del “Regolamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari” del Comune di Merate - in merito alle emissioni odorigene e di fumi provenienti da alcune attività produttive di Brugarolo.



I sottoscritti Consiglieri Comunali Roberto Riva e Gabriella Mauri del Gruppo consiliare “Insieme per Merate”, interpellati e sollecitati da numerosi Cittadini, residenti in frazione Brugarolo, hanno ritenuto opportuno di raccogliere e trasmettere all’Attenzione dell’Amministrazione comunale le preoccupazioni e le interrogazioni degli Stessi

Considerato che:

  • da diverso tempo i Cittadini residenti a Brugarolo rilevano nelle ore serali il diffondersi di odori fastidiosi;
  • la quotidianità del fenomeno induce alla preoccupazione, pone interrogativi in merito alla qualità delle emissioni;
  • dai camini della ditta “Lavorazione Carte Speciali G. Agnesini S.p.A” di via E. Fermi vengono rilasciate quotidianamente emissioni visibili ad occhio nudo, come da documentazione fotografica allegata, che destano timori tra la popolazione;
  • alle emissioni di cui sopra si accompagna il manifestarsi di odori fastidiosi;
  • il particolare contesto della Frazione che vede la vicinanza tra abitativo e residenziale, ha già creato in passato situazioni problematiche per i residenti comprensibilmente indotti a preoccuparsi innanzitutto per la qualità della vita;
  • i Residenti di Brugarolo siano nel giusto diritto di conoscere se e in quale misura le emissioni in oggetto possano arrecare danno alla salute e all’ambiente.
Tutto ciò premesso, verificato, valutato, considerato e ritenuto gli interroganti chiedono:

  • se il Comune di Merate sia già conoscenza dei problemi di emissioni odorigene e di fumi riferite;
  • di conoscere se, in passato, siano già stati effettuati i controlli del caso da parte dell’Amministrazione;
  • di quale tipo siano i controlli eventualmente effettuati e chi li abbia eseguiti;
  • quali siano gli enti abilitati ad effettuare le dovute verifiche di assenza di rischio per la salute delle persone e dell’ambiente;
  • se, allo stato attuale, l’Amministrazione comunale intenda richiedere agli enti abilitati un pronto intervento di verifica in risposta alla necessità dei Cittadini.
Per la presente non è richiesta risposta scritta. Ringraziando, salutiamo distintamente

Merate 3 maggio 2010

Roberto Riva e Gabriella Mauri
Gruppo consiliare “Insieme per Merate”

Un fiore per continuare a sognare con Casa Amica

Sono tanti anni che i ragazzi di Casa Amica condividono lo spazio e il tempo delle loro giornate sotto un tetto speciale: la sede della Cooperativa Sociale Casa Amica. La crisi di lavoro dell’ultimo anno ha creato la grande preoccupazione di perdere quello che per loro non è solo un posto di lavoro, ma un’alternativa alla solitudine, un’occasione per incontrarsi e sperimentarsi (clicca sul testo evidenziato per leggere gli articoli sull'argomento).
L’esperimento riuscito del laboratorio di giardinaggio ha prodotto fiori e vasetti decorati dai ragazzi di Casa Amica.
L’8 e il 9 maggio dalle 9.30 alle 18.30, in Piazza Prinetti a Merate si potrà contribuire con un’offerta in cambio di un vaso di fiori speciale. Un’originale idea regalo per la Festa della mamma o insieme un’occasione per sostenere Casa Amica.
Mehala (
clicca sul testo evidenziato per accedere al sito dell'Associazione) e Casa Amica condividono lo stesso progetto: quello di garantire a tutti una vita felice e dignitosa.; per questo sabato e domenica saranno insieme in piazza.
Aiutateci a tenere vivi i sogni.

Riforma Gelmini: a Robbiate gli Stati generali della Scuola pubblica

L’appuntamento con i rappresentanti di tutti gli istituti della zona è per venerdì 7 maggio, alle 20.45 all’auditorium delle medie di via Brianza 11 di Robbiate.


(Clicca sull'immagine per legge la locandina dell'incontro)
Robbiate, 30 aprile 2010 - Il comitato dei Consigli d’istituto del Meratese chiama a raccolta sindaci, presidi, insegnanti, genitori e delegati sindacali per discutere tutti insieme della grave situazione in cui versa la scuola pubblica.
L’appuntamento è per venerdì, il 7 maggio, alle 20.45 all’auditorium delle medie di via Brianza 11 di Robbiate, per quelli che possono essere definiti gli Stati generali delle scuole della Brianza. L’appuntamento è organizzato appunto dal nuovo organismo che riunisce i rappresentanti degli istituti di tutta la zona ovvero quelli di Brivio, Cernusco Lombardone, Merate, Olgiate Molgora, Robbiate e Rovagnate con Castello.
A guidare la protesta è il coordinatore Flavio Riva. «A febbraio autonomamente diversi Consigli di istituto hanno denunciato con lettere il difficile momento economico - spiega -. Abbiamo adesso deciso di unire le forze e di coinvolgere le famiglie che sono le più coinvolte alla questione ma che forse si dimostrano le meno interessate e meno conoscono la realtà».
La proposta non vuole avere nulla di politico né vincoli di appartenenza o di schieramento perchè l’obiettivo è quello di aiutare a comprendere i risvolti pratici di quanto sta succedendo, ad esempio con il rischio che le assenze non vengano coperte da supplenti, che non siano più previste compresenze, che «la scuola pubblica sta subendo un grave attacco alla sua funzione di garantire il diritto costituzione all’istruzione» sintetizza Riva che prosegue:
«Ne sono prova la drastica riduzione dei finanziamenti per la gestione didattica e amministrativa, la riduzione dei fondi per le supplenze brevi e saltuarie e per la sostituzione dei docenti assenti fino a 15 giorni e la mancata erogazione del credito di circa 5 milioni di euro che i plessi della nostra provincia vantano nei confronti dello Stato. Tutto questo contraddice la legge che obbliga lo stato a fornire un adeguato servizio scolastico, mortifica l’autonomia scolastica, distrae quote destinate al diritto allo studio dallo scopo per cui sono erogate, può avere impatti economici sulle famiglie e sulla società il cui risultato si vedrà solo nei prossimi anni».
La richiesta al Governo è dunque quella che venga concesso né più né meno che il dovuto, con la restituzione dei fondi anticipati dai diversi istituti e la garanzia di adeguati finanziamenti per ampliare l’offerta formativa. All’iniziativa aderiscono pure il Comitato genitori del liceo scientifico «Maria Gaetana Agnesi» di Merate, l’Associazione genitori di Merate e Dietrolalavagna.
«Auspichiamo che la risposta sia positiva - si augura Riva - e che vi prendano parte tanti genitori perchè sarebbe forse inutile lamentarsi dopo dei disservizi se prima non ci si è mobilitati. Se ognuno continua a pensare solo ai fatti propri si consegnerà la scuola pubblica in mano ai privati». Il Comitato di coordinamento comunque continuerà a lavorare anche successivamente per elaborare un documento da condividere con le Amministrazioni comunali. «Perchè - conclude Riva - da soli non possiamo andare lontani e abbiamo bisogno della condivisione degli enti locali».

Daniele De Salvo
da Il Giorno edizione di Lecco

domenica 2 maggio 2010

Il futuro di Giusy

Povera Giusy Giuseppa Spezzaferri. Prima ha dovuto lottare con le unghie e i... Denti (Alberto intendiamo, suo marito Sindaco di Parlasco, uno che conta nel PdL) per ottenere un posto nella Giunta meratese, poi le si sono messe contro le Associazioni a cui ha tagliato i fondi e adesso deve fare i conti anche con il Primo cittadino Andrea Robbiani, che durante l'ultimo Consiglio comunale l'ha praticamente zittita, richiamandola all'ordine e a non divagare. L'Assessore con delega alla Cultura, Identità locale, Turismo, Gemellaggi, Pari opportunità e chi più ne ha più ne metta si è infatti lagnata della scelta della precedente Amministrazione di traslocare il Municipio in Palazzo Tettamanti originariamente destinato a Biblioteca, Mediateca e Pinacoteca. Ha spiegato che le è gelato il cuore quando ha varcato la soglia del nuovo comune e poi via con una lunga filippica contro contro chi l'ha preceduta che ha spinto il Sindaco a stopparla e ad invitarla a guardare avanti. Già, perchè a voltarsi indietro il progetto di trasformare Palazzo Tettamanti in un mega centro culturale non era piaciuto neppure a quelli della Lega Nord. A stare fermi al presente invece di proposte e iniziative innovative non se ne vedono. Non resta quindi che sperare nel futuro, speriamo non troppo lontano.

SCINTILLE TRA SINDACO E ASSESSORE ALLA CULTURA

Le critiche alla ristrutturazione di palazzo Tettamanti messe a tacere dal primo cittadino

MERATE(f. alf.) Scambio di battute acide, venerdì sera, in consiglio comunale tra l'assessore alla cultura Giusi Spezzaferri e il sindaco Andrea Robbiani.
Quando, nel giro di interventi sul bilancio consuntivo, la parola è passata all'assessore Spezzaferri, quest'ultima ha esordito dicendo di avere «il dovere morale e etico» di criticare la scelta attuata dalla precedente amministrazione in merito alla funzione di Palazzo Tettamanti (nella foto). Accusando l'ex amministrazione Albani di avere fortemente «condizionato la vita sociale e culturale della città».
«Questi spazi - ha sottolineato l'assessore indicando l'aula del consiglio - avrebbero potuto essere utilizzati a vantaggio dei cittadini. Invece, accade che oggi in questo posto entrino al massimo 50-60 persone al giorno».
La Spezzaferri avrebbe certamente continuato a parlare se non fosse intervenuto il sindaco. Robbiani ha infatti interrotto il suo assessore dicendo che «l'argomento non è all'ordine del giorno. Al di là di quello che è successo, oggi siamo qui». Quindi, per evitare che l'assessore ritornasse sull'argomento, si è scusato a nome di tutti anche con le minoranze.
Un intervento, quello del borgomastro meratese, che ha sorpreso. Di certo, Robbiani non ha cambiato idea su Palazzo Tettamanti. Cinque anni fa, insieme agli altri capigruppo d'opposizione, aveva ipotizzato un referendum popolare per bloccare il cambio di destinazione attuato dalla giunta Albani. Perché, allora, quell'intervento così netto e scortese nei confronti del suo assessore? Forse si tratta solo della punta di un iceberg. Forse, a quasi un anno dall'insediamento della nuova amministrazione, la tensione tra le due anime della maggioranza (Lega Nord e Pdl) sta aumentando. Forse, la luna di miele è terminata e certe scelte del sindaco non sono piaciute a tutti. E forse, non da ultimo, quello scontro che i due esponenti di governo non sono riusciti a celare può avere a che fare con quella resa dei conti che si tradurrà, nei prossimi due mesi, nelle risposte che gli amministratori daranno alle istanze presentate per la stesura del primo piano di governo del territorio di Merate.

Fabrizio Alfano
da La Provincia di Lecco

Gli spazi della cultura

Il patrimonio immobiliare del Comune di Merate dispone di numerosi edifici destinati ad un uso prettamente culturale o museale; tra questi di la Villa Confolanieri dimostra, nello stato attuale, la necessità di una rapida ed efficace ricollocazione. Ricollocazione nel senso di definirne con maggiore chiarezza i destini e le funzioni. Chi si dovesse trovare, nella condizione odierna, a frequentare l'immobile per conferenze o mostre, ne noterebbe inevitabilmente il completo stato di abbandono e di degrado che sta velocemente diffondendosi all'interno dello stabile. Scartata l'ipotesi di renderla sede della Biblioteca Civica, che con molta più accortezza dovrà essere riqualificata ed ampliata presso l'attuale sede, permane in essere la possibilità di costuirne uno spazio museale dedicato a mostre permanenti e temporanee. Accanto alla vecchia idea del mecenate, disponibile a conferire opere in esposizione fissa, è necessario valutare concretamente la possibilità di gestire la struttura attraverso la creazione di una spazio espositivo per grandi mostre temporanee sulla scorta di Villa Olmo a Como. Si tratterebbe di collegarsi adeguatamente a musei di maggior prestigio interessati alla possibilità di usufruire di una spazio distaccato, in una cornice di pregio, per completare la propria offerta culturale. Il territorio lecchese nel suo complesso manca di una struttura adeguata a proporre un'offerta di arte e cultura di alto livello, non essendoci in tutta la Provincia un polo museale inserito all'interno dei grandi circuiti lombardi. Creare, con l'ausilio della Provincia, un sistema di musei che possa ruotare su tre strutture principali (Villa Monastero, Villa Confalonieri ed una in centro Lecco) consentirebbe di ragionare in termini di maggior bacino di utenza e di maggior attrattività territoriale, realizzando quel sogno di portare grandi artisti sul suolo Meratese. Un tema importante come la cultura non può essere affrontato per singoli comuni ma deve essere analizzato a livello di ente territoriale sovraordinato, affinchè si possano realizzare proposte complete ed integrate tra loro, evitando un rinchiudersi di ogni comunità su se stessa. Una Biblioteca di Polo come quella di Merate può usufruire di un edificio tanto inadeguato

Stefano Valagussa