sabato 19 giugno 2010

Chiamparino: manovra iniqua che costringerà i Comuni a tagliare i servizi essenziali

“Abbiamo avuto modo di presentare le nostre proposte a tutti i gruppi parlamentari. Bisogna adesso capire se queste maturano anche al tavolo del governo e l’unico modo per vederlo è di essere al più presto convocati dal ministro dell’economia e dal governo nelle sue rappresentanze più autorevoli”. Così il presidente dell’Anci a conclusione dei lavori del direttivo dell’associazione che ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che riassume le rivendicazioni, le richieste e le proposte dei Comuni italiani. Tale documento verrà presentato oggi al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, da una delegazione dell’Anci che alle ore 17 salirà al Quirinale.
Nello specifico l’associazione ribadisce che la “manovra, se non sara’ profondamente corretta, risultera’ del tutto insostenibile, iniqua e produrra’ pesanti effetti sulla vita dei cittadini, anche perche’ obbliga i Comuni a tagliare i servizi essenziali per le famiglie”. Nello specifico i Comuni paventano oltre “alla riduzione o soppressione di molti servizi a causa dei vincoli introdotti, il pericolo di produrre un effetto depressivo sul sistema economico e sociale, con riduzione degli stessi livelli occupazionali”. Da qui, fermo restando i saldi complessivi della manovra, le quattro proposte di correzione avanzate dall’Anci che riguardano da un lato il riequilibrio dei tagli di spesa fra i livelli di governo, con una maggiore riduzione delle spese di funzionamento dei ministeri; ancora la revisione del patto di stabilita’ secondo criteri di equita’ distributiva, virtuosita’ ed efficienza; inoltre, una significativa riduzione del peso finanziario a carico dei Comuni della manovra, a partire dal 2010; ed infine, l’ attribuzione ai Comuni di una quota certa delle risorse che saranno recuperate dal contrasto all’evasione fiscale.
Il documento approvato chiede ancora al “Governo di riaprire immediatamente il confronto in una sede politica che coinvolga congiuntamente Regioni, Comuni e Province al fine di poter concordare in modo trasparente modifiche ripartite equamente del carico finanziario della manovra”. Infine l’Anci ricorda che “il 23 giugno gli amministratori comunali saranno davanti al Senato per manifestare la propria grande preoccupazione”. Per quel giorno l’Anci chiama “all’appello Regioni e Province e soprattutto tutte le associazioni, categorie sociali ed economiche ed altre istituzioni che nei territori hanno avvertito e avvertono ogni giorno le conseguenze di un ruolo dei Comuni sempre piu’ mortificato e penalizzato dalle decisioni del Governo”, conclude l’ordine del giorno approvato.

da Anci

venerdì 18 giugno 2010

Le pagelle ai Responsabili dei Servizi municipali

Dopo i pagellini a Giunta e Consiglio comunale, ecco quelli dei Responsabili dei diversi Servizi municipali.
  1. Mario Blandino, Segretario generale: più politico che funzionario, senza di lui la Giunta naufragherebbe
  2. Annnalena Codara, Affari generali e Gestione del personale: fin troppo pignola, ma lavorare con alcuni Amministratori non deve essere facile ed è meglio pararsi le spalle
  3. Luca Da Ros, Finanze e Tributi: i bilanci e la matematica non sono il suo forte
  4. Rita Gaeni, Assistena, Educazione, Cultura, Sport e Tempo libero: se non esistesse bisognerebbe inventarla perché fa il suo lavoro, ma anche quello che compete agli Assessori quando adesso come due legislature fa loro non sono in grado
  5. Dario Ronchi, Territorio: ingombrante, tutti annunciano che vorrebbero sostituirlo ma poi si accorgono che di lui non possono fare a meno
  6. Donato Alfiniti, Polizia: insistente, tutti annunciano che vorrebbero sostituirlo ma poi si accorgono che non riescono

Redazione

giovedì 17 giugno 2010

I Comuni lecchesi obbligati a tagliare 18 milioni in due anni e la Lega tace

(clicca sull'immagine per ingrandire la tabella)

Se i tagli della Manovra finanziaria nazionale ai danni delle Regioni sono insostenibili, per i Comuni non va certo meglio. Considerando i soli paesi con più di cinquemila abitanti, 443 su 1.500, un terzo di quelli lombardi, il peso della manovra governativa sulle Amministrazioni cittadine è di 1,4 miliardi nel prossimo biennio.
Tra tagli ai trasferimenti e risparmi forzosi imposti, in Provincia di Lecco succederà questo: i quattordici Comuni sopra i cinquemila, cioè quelli già sottoposti al patto di stabilità, subiranno un salasso di 7.641 milioni di euro per il 2011 e di 10.311 milioni per il 2012, per 18 milioni di euro in due anni.
Il colpo più duro lo subisce Lecco, che tra tagli ai trasferimenti e risparmi forzosi dovrà rinunciare a 4,7 milioni in due anni, ma anche Calolziocorte non scherza, dovendo dire addio a 1,3 milioni di euro.
Un taglio che mette a rischio il bilancio di molti comuni e molte famiglie perché i sindaci vengono messi di fronte a due strade: o riducono i servizi o mettono le mani nelle tasche delle famiglie. Salta inoltre il 50% dei contributi per il trasporto pubblico regionale, si riduce del 35% il sostegno alle piccole e medie imprese e agli artigiani e saranno ritardati ulteriormente i tempi di pagamento alle imprese da parte degli enti locali. Altro che padroni a casa nostra! Qui tutto è deciso dal Ministro Giulio Tremonti e la Lega non fiata, anzi, è d’accordo su questo massacro che colpisce tutti senza selezionare tra chi è stato virtuoso e chi ha ben amministrato. Con questa finanziaria si deresponsabilizza chi ha amministrato meglio e si spara nel mucchio. Il Governo e la Regione non hanno voluto ascoltare le nostre proposte quando c’era il tempo per prevenire questo stato di cose. Hanno invece sprecato 20 miliardi su Alitalia, sull’abolizione dell’Ici anche per i più ricchi e sullo scudo fiscale.

Carlo Spreafico
Consigliere Segretario Ufficio di Presidenza
Consiglio regionale della Lombardia

Il puntino arancione che nessuno vuol vedere

C'è un puntino arancione, per meglio dire un Pandino arancione, posteggiato sempre in piazza degli Eroi, vicino al Municipio, davanti al Parco delle Rimembranze. Molto spesso quella macchina viene lasciata fuori dalle righe. Sul croscotto c'è un pass che avvisa che chi usa quell'auto può non rispettare la sosta regolamentata con il disco orario. E' di qualcuno che lavora in Comune quindi, di un Assessore forse. Il tagliando però non parla di deroghe ai divieti. Ma i vigili urbani non se ne accorgono, passano di lì e nemmeno controllano. E sì che il colore del veicolo è abbastanza appariscente. Magari, se fosse una vettura più anonima, allora interverrebbero come è successo. Probabilmente sono troppo impegnati a multare i pedoni che attraversano la strada senza utilizzare le zebre o ad allontanare i commercianti abusivi. E anche il Sindaco, il solerte sceriffo sostenitore della legalità, secondo il quale i meratesi cercano sempre di fare i furbetti, non vede niente. Per carità la macchina in quella posizione non da fastidio a nessuno. Ma le regole sono regole e valgono per tutti. O no?

Redazione

I pagellini ai Consiglieri comunali

Riceviamo e volentieri pubblichiamo le valutazioni dei Consiglieri comunali proposte da un nostro lettore. E che nessuno si senta offeso

LISTA ROBBIANI SINDACO
  1. Ernesto Sellitto, Capogruppo: sopravvalutato
  2. Francesco Sangiorgio: non all’altezza delle aspettative, per fortuna
  3. Giambattista De Gasperi: da un leghista della prima ora ci siattendeva più celodurismo
  4. John Patrik Tomalino: ci è o ci fa? Ci fa, ci fa
  5. Barbara Sesana: Barbara Sesana chi? Nessuno ha mai sentito la sua voce
  6. Luciano Marsoni: ammirevole l’impegno, scarsi i risultati
  7. Massimo Adobati: Propositivo e granitico nelle sue convinzioni, una spina nel fianco per la maggioranza
LISTA INSIEME PER MERATE
  1. Cesare Pergo, Capogruppo: un professorino universitario, arguto e puntiglioso ma forse poco incisivo
  2. Giovanni Battista Albani: un buldozzer, scarpe grosse cervello fino, come Tonino Di Pietro anche nel linguaggio, rimane la vera anima della minoranza
  3. Gabriella Mauri: se la cava bene anche dall’altra parte della barricata, niente male per una tirata in Comune per caso
  4. Achille Panzeri: democristiano dentro, interviene di rado ma quando lo fa ci azzecca sempre
  5. Roberto Riva: Combattivo però sconclusionato e sottovalutato, a lasciargli carta bianca potrebbe fare molto di più
  6. Marcello Toma: Si sente la mancanza
LISTA MERATE FUTURA
  1. Aldo Castelli, Capogruppo: tanto fumo poco arrosto, ha fatto il suo tempo
  2. Giuseppina Maternini detta Pinuccia: non è il suo mestiere, ma nelle Commissioni riesce a incidere
  3. Mauro Marinari: una meteora
Anonimo

mercoledì 16 giugno 2010

Le pagelle alla Giunta

Le pagelle alla Giunta a un anno dalle elezioni e dall'insediamento della nuova Amministrazione comunale
  1. Andrea Ambrogio Robbiani, Sindaco: inqualificabile come il suo comportamento
  2. Massimiliano Vivenzio, Vice Sindaco e Assessore con delega all'Ambiente e Difesa del territorio: chiamate “Chi l’ha visto?” che non riusciamo a trovarlo
  3. Andrea Massironi, Assessore esterno con delega alle Finanzie: preparato e abile, un vecchio volpone della politica, che fatica ad accettare che sarebbe ora di andare in pensione anche per non tradire il passato
  4. Giuseppina Spezzaferri detta Giusy, Assessore con delega alla Cultura, Identità locale, Turismo, Gemellaggi e Pari opportunità: troppi impegni, forse per questofatica a seguirli tutti; risente del confronto con chi c'era prima
  5. Giuseppe Procopio, Assessore con delega all’Annona, Attività produttive, Politiche giovanili e Sport: alle prime armi e si vede perchè in pochi mesi ha già preso diverse cantonate, ma un incoraggiamento per la giovane età
  6. Emilio Vulmaro Zanmarchi, Assessore con delega ai Servizi alla persona, Famiglia e Istruzione: fatti non pugnette
  7. Andrea Valli, Assessore con delega all'Urbanistica, Territorio, Edilizia privata e Trasporto pubblico locale: una sfinge, come il suo predecessore
  8. Massimo Augusto Panzeri, Assessore con delega ai Lavori pubblici, Infrastrutture e Patrimonio: discreto ma efficiente, del resto parte avvantaggiato visto di chi ha preso il posto
R.I.

L'Assessore "tutto chiacchiere e distintivo", intanto i diversamente abili aspettano

Con deliberazione n° 82 datata 01/06/2010 (clicca sui testi in grassetto per accedere alla documentazione) la Giunta ha approvato gli indirizzi per la stipula della convenzione tra il Comune di Merate l’Istituto geriatrico e riabilitativo “G. & C. Frisia” per ospitare il Centro diurno per disabili in attesa della realizzazione del nuovo Cdd presso l’edificio di via Fratelli Cernuschi previa ristrutturazione. Si tratta di un rinnovo dell’accordo firmato nel novembre 2008. Il costo per l’utilizzo di alcuni locali è di 25 mila euro, 2 mila in più di prima. Il prolungamento del contratto di 24 mesi si rende necessario per consentire la sistemazione dell’attuale plesso elementare, un intervento da 2.200.000 euro diviso in due parti. Due anni sembrano tanti, ma non è detto che siano sufficienti. Non è ancora stato approvato il progetto esecutivo dell’opera e non si sa se verranno concessi i contributi richiesti alla Fondazione Cariplo e alla Regione Lombardia per realizzare i lavori. Se invece fosse stata portata avanti l’iniziativa definita durante la precedente legislatura, concordata con i genitori degli utenti del servizio e i referenti delle altre Amministrazioni del Meratese, i ragazzi diversamente abili sarebbero più vicini ad avere uno spazio a loro completamente dedicato e pensato secondo i più moderni e idonei criteri. Invece per molto ancora dovranno accontentarsi di una soluzione di ripiego. A distanza di un anno dal suo insediamento l’Assessore ai Servizi alla Persona Emilio Vulmaro Zanmarchi non è dunque riuscito a portare a termine in maniera compiuta neanche questa priorità. Parla parla, si da un tono, pontifica e utilizza terminologia anglosassone e scientifica, ma alla prova dei fatti non ha combinato niente, tranne accalappiarsi meriti altrui. “Solo chiacchiere e distintivo” lo apostroferebbe Robert De Niro alias Al Capone. Ma forse non è tutta colpa sua. Lui l'Assessore si dice nemmeno doveva farlo, non quello con delega ai Servizi alla Persona, Famiglia e Istruzione (tanto privata e poco pubblica!).

Teo A.

martedì 15 giugno 2010

Il Pgt venne alla luce?

Si mormora sulla stampa locale che sia stato levato il velo che copriva il Pgt ed il suo iter di stesura, ma in realtà ci si è limitati ancora una volta a propinare intenzioni e grandi progetti di cui nessuno conosce la reale portata. Il cittadino medio, colui che poi vivrà sulla propria pelle le trasformazioni che sul territorio andranno ad impattare, è stato messo in grado di comprendere e prendere visione di ciò di cui si discute a palazzo? Noi crediamo di no e questo no è motivato dall'assoluta mancanza di comunicazione verso l'esterno, dall'impossibilità fino ad ora di avere conoscenza di atti e documenti. Si discute di riqualificare l'area BetonVilla: ma cosa significa? è attuabile in tempi realistici oppure è il solito libro dei sogni? o meglio libro dei miracoli? e se invece è attuabile quali sono i tempi stimati? ed ha senso riproporre un'altra area BetonVilla sul territorio di Merate? e quali sarebbero le alternative? e l'occupazione verrebbe salvaguardata? Domanda per ora senza risposta.
Si discute della Cittadella della salute: ma cosa prevede? Il cittadino che vantaggi ne potrà avere? Quanto costerà? Ed una Città della Ssalute non è in contrasto con i continui attacchi che vengono portati all'Ospedale cittadino? La gente attende risposte per porre termine ai propri dubbi.
Si discute di un centro sportivo, il Cavalier Enrico Ferrario, da ampliare a riposizionare verso più elevati standard: ma la situazione delle società sportive cittadine com'è? Dove verranno trovati i fondi? il Merate Calcio, che ogni anno rischia di scomparire, come verrà allocato all'interno del centro? La piscina verrà potenziata come previsto? Ma c'è veramente bisogno? E di conseguenza anche l'atletica? Attendiamo.
Sono tutte questioni, e ve ne sarebbero altre, che necessitano di essere elaborate in dettaglio e condivise, necessitano, insomma, di maggior chiarezza.

SuperMario

lunedì 14 giugno 2010

Frazione di seria A e centro di serie B

Merate non è Pagnano e la sicurezza di alunni e pedoni della frazione dove vive il Sindaco forse non vale quella di coloro che abitano in centro. Altrimenti non si spiega perché davanti alle elementari della Frazione che ha l’onore di ospitare l’abitazione del Signor Andrea Robbiani è stato posto il divieto di transito in corrispondenza dell’orario di ingresso a scuola oppure perché in una via con due marciapiedi sono stati posizionati dossi e zebre rialzate che finiscono in mezzo al nulla, mentre nei paraggi del “Frisia” o dell’oratorio maschile il codice della strada viene abrogato, con macchine in sosta selvaggia ovunque che non si può nemmeno camminare sul marciapiede. In piazza Italia invece se è difficile per gli automobilisti uscire dai parcheggi figuriamoci per i pedoni attraversare la strada. Grazie a quello che all’epoca era l’Assessore ai Lavori pubblici Andrea Massironi la viabilità in quel punto è penosa e pericolosa perché non si vede nulla da dove arrivano le macchine. Ma forse il Sindaco non vede. E' troppo impegnato a scovare i vucumprà e importunare gli ambulanti di colore... Qualcuno dirà: “ma anche quelli che c’erano prima non hanno fatto nulla”. E’ vero ed di fatti hanno perso. Adesso spetta a chi ha vinto governare, decidere e dimostrare che in campagna elettorale non ha parlato a vanvera come purtroppo sembrerebbe. Troppo comodo scaricare sempre il barile e cercare il confronto con il passato. Quando si amministra non vale la regola “mal comune mezzo gaudio”, perché il mal comune lo pagano i cittadini (capito presunti Ercole, Novatex, Arcangelo e soci, che non siamo così scemi?).

C.Bo.

domenica 13 giugno 2010

Il turismo fai da te

La manifestazione "Conoscere Merate" è ormai alle porte, domenica prossima 20 giugno la Città di Merate, per la prima volta, aprirà le proprie ville ed i propri monumenti ad accogliere i turisti in arrivo dal territorio lombardo. Si tratta del primo esperimento di attività turistica, in senso stretto, a Merate, cioè attrarre visitatori per mezzo del patrimonio storico, architettonico e naturalistico che la Città ha a propria disposizione. E la Giunta cittadina, dove si trovava nell'allestimento di tale iniziativa? Forse ad elargire oboli ed imporre estenuanti pratiche burocratiche? Il rilancio del territorio passa anche attraverso un sostegno alle associazioni più meritevoli ed intraprendenti, passa attraverso uno sveltimento della burocrazia ed un'analisi corretta ed attenta di quali proposte possano effettivamente qualificarsi come turistico - ricettive e quali invece come semplici eventi senza valenza evolutiva del tessuto territoriale. Un consueto e ritrito ciclo di conferenze può paragonarsi ad una manifestazione di valorizzazione dei beni del territorio? Una volta constatato il successo di Conoscere Merate 2010, come facilmente si può prevedere, troppo facile sarà salire in futuro sul carro del vincitore...

R.I