Il Signor Sindaco di Merate Ambrogio Andrea Robbiani ha diramato una nota stampa (che pubblichiamo integralmente in calce) sull’annosa questione della sistemazione dell’incrocio di Cernusco Lombardone. In sostanza dice che è colpa del Sindaco di Cernusco Sergio Bagnato se non si è ancora proceduto alla riqualificazione dell’intersezione perché non ha voluto realizzare le due rotatorie prima della tangenziali di collegamento con via Laghetto. Le inesattezze e le discrepanze riportate nel suo scritto invero sono molteplici. Ne evidenziamo solo alcune. Poi ognuno può ripercorrere gli atti ufficiali e scoprire da sé la verità.
- L’accordo non prevede quello che dice lui: prima le rotonde e poi la bretella. Basta leggerlo, sebbene dal sito internet dell’Amministrazione Comunale di Merate sia misteriosamente sparito.
- Non c’è bisogno di studiare ancora i flussi di traffico: il numero di veicoli in transito sono già stati conteggiati molte volte suddivisi per provenienza e per direttrice di marcia come sono state effettuate simulazioni al computer che dicono chiaramente che le rotatorie non bastano. Meraviglia poi che uno che prende decisioni sulla viabilità alla carlona (vedi il divieto di svolta a sinistra all’incrocio tra le vie Statale e Terzaghi o la chiusura temporanea al transito di via Cappelleta a Pagnano) adesso voglia riscontri.
- Il raddoppio di via Bergamo è previsto dal Piano del Traffico di Merate insieme all’adeguamento dell’incrocio tra via Statale e viale Giuseppe Verdi. Si possono cominciare ad attuare soluzioni poco dispendiose da subito e man mano che si liberano risorse completare l’opera.
Quindi la verità vera è che il Signor Sindaco Andrea Ambrogio Robbiani insieme all’Assessore Provinciale ai Lavori Pubblici Stefano Simonetti vogliono, contrariamente a quanto dicono, boicottare l’accordo di programma. Se non avessero cercato di stravolgerlo adesso sarebbe stato in buona parte applicato. Per senso si rivalsa verso che li ha preceduti, cioè Giovanni Battista Albani e Virginio Brivio, hanno provato a mandare tutto all’aria in modo che i soldi venissero utilizzati per altro, ma in questo modo hanno reso un pessimo servizio ai Meratesi. Errare humanum est, perseverare autem diabolicum. Si può anche fingere di credere che si sia sbagliato, ma che non cerchi di scaricare le sue colpe sugli altri.
La Redazione
IL COMUNICATO DEL SINDACO DI MERATE
A seguito del comunicato stampa dell’assessore provinciale Stefano Simonetti (clicca sui testi in grassetto per accedere ai riferimenti), relativo all’accordo di programma sulla viabilità meratese ed al comunicato stampa del Sindaco di Cernusco Lombardone, Sergio Bagnato, l’amministrazione di Merate prende atto della volontà della Provincia di confermare l’accordo nella sua interezza e rileva con soddisfazione che l’amministrazione di Cernusco Lombardone, proprio l’anno scorso di questi tempi, dichiarava la sua contrarietà alla realizzazione delle rotonde, proponendo in alternativa i cosiddetti “semafori intelligenti”, sembra ritornare finalmente sui propri passi, confermando anch’essa la volontà di procedere alla “desemaforizzazione” dello snodo in questione. L’occasione è oltremodo utile per rimarcare che la nostra amministrazione non ha mia inteso boicottare l’accordo di programma come più parti hanno detto e scritto. Abbiamo sempre espresso parere favorevole alla realizzazione delle rotonde per l’incrocio di Cernusco e una forte perplessità verso la realizzazione della bretella così come congeniata, in quanto su di essa si convoglierebbe solo una parte del traffico che insiste sull’incrocio, in quanto gran parte di esso, che da sud si muove verso nord, tende a non arrivare al semaforo ma usa le diramazioni che già esistono sia su Osnago che su Cernusco, all’altezza della rotonda di via Cavalieri di Vittorio Veneto. Si riteneva quindi utile subordinare la realizzazione della bretella in un secondo momento, allorquando le rotonde non avessero sortito l’effetto sperato. Del resto la bretella non ha nessun effetto benefico per il traffico veicolare che si muove in andata e ritorno da Montevecchia – Missaglia, traffico che necessariamente transita sul crocevia di Cernusco.
Rileviamo purtroppo che se si fosse perseguita questa strada, le rotonde oggi sarebbero già realizzate ed operative, e avremmo dei dati reali utili alla eventuale necessità di realizzare la bretella, o viceversa, utilizzare le risorse finanziarie ad essa destinate, per altre opere viabilistiche da realizzare sempre nel meratese, come ad esempio la sistemazione del crocevia di Robbiate.
Detto questo, la nostra amministrazione non intende opporsi alla volontà della Provincia di dare seguito nella sua interezza all’accordo di programma, pur nella consapevolezza che la realizzazione della bretella comporterà fatalmente un aumento di traffico su un arteria cittadina già densamente trafficata quale è il tratto comunale della SP 54 ovvero la via Bergamo, che dovrà essere a questo punto, oggetto di una profonda riqualificazione, così da rendere più sopportabile l’ulteriore afflusso veicolare.
A suo tempo, i firmatari dell’accordo (tra i quali anche l’attuale Sindaco di Cernusco), non rilevarono questo importante effetto collaterale, peraltro confermato in più occasioni anche dagli stessi estensori del Piano Urbano del Traffico della nostra città.
Crediamo che l’assessore Simonetti, comprenda appieno che l’intervento di riqualificazione di quel tratto viario non potrà essere sostenuto solo ed esclusivamente dalla città di Merate e auspichiamo una contribuzione diretta della Provincia, magari utilizzando le economie derivanti dai ribassi d’asta relativi alle gare di affidamento delle due opere.
In conclusione, si conferma all’assessore Simonetti, la piena volontà di questa amministrazione a procedere responsabilmente nella realizzazione delle infrastrutture viabilistiche e si auspica che altrettanto faccia responsabilmente l’amministrazione di Cernusco Lombardone (la quale già nei mesi scorsi, bocciò almeno tre differenti progetti di rotonde), trovando finalmente in tempi brevi un accordo incondizionato con la Provincia, così che la stessa possa procedere con l’esecuzione dei lavori.