E’ risaputo che il Sindaco Andrea Robbiani passa molto tempo su Facebook e quindi la lettura del mio testo, in cui ricordavo che lo squilibro della manovra varata dal Governo di Mario Monti a danno degli Enti locali era già presente in quella votata dal Governo di Silvio Berlusconi – Lega Nord, l’ha annoiato, perché evidentemente era troppo tardi, dopo ore passate a chattare e avrebbe dovuto andare a riposarsi. Invece si è messo a scrivere la sua replica “tuttologa” che certamente lui giudica più interessante del mio testo.
Le letture che egli fa dei testi dei suoi interlocutori, tra cui ci sono i miei, sono approssimative perché si fa cogliere dalla voglia di replicare in maniera frettolosa. Fosse più attento, avrebbe l’umiltà di riconoscere che io segnalavo almeno due mancanze del Governo di Silvio Berlusconi, che lui però dice di non aver trovato, quali il non aver tagliato le spese ed essersi ostinato a minimizzare o negare la consistenza della crisi, la cui gravità ora gli interessa.
Naturalmente adesso gli conviene esagerarne la portata dicendo che la caduta del PIL sarà del 2%, anche se non esiste alcun ente di ricerca che abbia fornito tale valore (la stima più alta è stata del 1,6%). Sbaglia se crede che sia un anti-berlusconiano di principio, tuttavia provi lui a spiegare quale vantaggio ha portato questa esperienza al Paese. Il mio intervento accusava proprio il realismo della Lega (termine con cui chiude il suo articolo,) di aver fatto cilecca. Realismo che, ricordiamolo ogni tanto, non è monopolio di questo movimento politico.
Il tono che usa nella replica lo conoscete tutti, mi cita ogni due righe, pensando di essere efficace martellando con questo tono “intimidatorio e canzonatorio”, assegnandomi la corresponsabilità di scelte dei Prodi, dei Bersani, Finocchiaro, Vendola... Per intenderci cose del tipo “non so se si è accorto Perego che l’inflazione è aumentata”, “io non sono economista come invece mi pare di capire sia Perego”... Ma Signor Sindaco chi si crede di essere ?
L’Ungheria è invece da tener ben presente, perché le soluzioni regionali, nazionaliste incapaci di cercare un obiettivo comune quando sono in gioco interessi contrapposti, che il suo movimento caldeggia, sono state ampiamente utilizzate in Europa come soluzione ai problemi economici ed hanno portato sempre a guerre.
Cesare Perego
Capogruppo Consiliare di Insieme per Merate