venerdì 31 dicembre 2010

Auguri di Buon Anno

Un 2011 colmo di serenità.
Auguri a tutti.


Il Gruppo di "Insieme per Merate"

I pagellini a Sindaco, Assessori e Consiglieri

Le pagelle a Sindaco. Assessori e Consiglieri Comunali al termine del 2010 e ad un anno e mezzo dall'insediamento della nuova Amministrazione pidielciellinaleghista.
  • Andrea Ambrogio Robbiani, Sindaco: cratellino rosso, inqualificabile, un disonore per la fascia tricolore e per Merate
  • Massimiliano Vivenzio, Vice Sindaco e Assessore con delega all'Ambiente e Difesa del territorio: timido e sperduto, non è il suo ruolo, ma sempre rispettoso
  • Andrea Massironi, Assessore esterno con delega alle Finanzie: indispendabile, l'eminenza grigia del Gruppo
  • Giuseppina Spezzaferri detta Giusy, Assessore con delega alla Cultura, Identità locale, Turismo, Gemellaggi e Pari opportunità: in poco tempo ha distrutto ciò che è stato costruito in anni di rapporti tra Ammininistrazione e Associazioni
  • Giuseppe Procopio, Assessore con delega all’Annona, Attività produttive, Politiche giovanili e Sport: incorreggibile monello, ma ormai ha trent'anni non è più un ragazzino
  • Emilio Vulmaro Zanmarchi, Assessore con delega ai Servizi alla persona, Famiglia e Istruzione: prosaico, porlisso e un po' vanesio, propositivo, a volte "sciatto" nei giudizi
  • Andrea Valli, Assessore con delega all'Urbanistica, Territorio, Edilizia privata e Trasporto pubblico locale: criptico, un po' ci è un po' ci fa, inconcludente
  • Massimo Augusto Panzeri, Assessore con delega ai Lavori pubblici, Infrastrutture e Patrimonio: qualche scivolone, ma anche ai migliori come lui capita di sbagliare
  • Ernesto Sellitto, Capogruppo della lista di Maggioranza "Robbiani Sindaco": serioso e serio, un Capezzone in miniatura
  • Francesco Sangiorgio: inconsistente
  • Giambattista De Gasperi: occhio spento viso di cemento
  • John Patrick Tomalino: volenteroso ma per niente incisivo, dovrebbe essere più "casual"
  • Barbara Sasana: taciturna, troppo, chiamate "Chi l'ha visto?" per favore
  • Luciano Marsoni: impenetrabile e inamovibile, quansi un soprammobile
  • Massimo Adobati: coraggioso, meritava più considerazione dal suo Gruppo, un'occasione persa per la Maggioranza
  • Cesare Perego, Capogruppo della lista di Minoranza "Insieme per Merate": puntiglioso e tenace,  la mente politica del Consiglio, ma ogni tanto dovrebbe arrivare a una
  • Giovanni Battista Albani: un leone nell'arena
  • Gabriella Mauri: eroica, quando parla nessuno osa replicare perchè ha ragione, ma a volte si confonde,  non ricorda di essere all'opposizione e getta un salvagente a quelli della Maggioranza quando si trovano nei guai  per la scuola o la cultura e non sanno come uscirne; il bene di Merate le interessa più del confronto politico
  • Achille Panzeri: acuto come uno spillo, che quando punge pentetra in profondità e fa male, ma dovrebbe pungere più spesso
  • Roberto Riva: un caterpillar, inarrestabile
  • Aldo Castelli, Capogruppo della lista di Minoranza "Merate Futura": sopravvalutato, peripatetico e c'era persino chi lo voleva come candidato Sindaco...
  • Pinuccia Meternini: è sprecata per un'aula dove non c'è margine per lavorare seriamente
Insieme per Merate

giovedì 30 dicembre 2010

A Merate è carnevale tutto l'anno

Ci risiamo: a Merate si decidono le cose il giorno prima per quello subito dopo. E come al solito la gente ne subisce le conseguenze. Quest'oggi, addì 30 dicembre 2010, non si è potuto parcheggiare in via Papa Giovanni XXIII perchè sono state tracciate le strisce blu per l'istituzione della sosta a pagamento anche in quella strada. L'ordinanza per interdire temporaneamente i posteggi però è stata compilata e pubblicata solo ieri, 29 dicembre 2010. Abitanti del posto, automobilisti di passaggio, cittadini che solitamente occupano quegli spazi si sono così trovati la sorpresa senza preavviso. Ma possibile che a Merate non si riesca a programmare mai niente? Eppure difficilmente è stato deciso di verniciare per terra l’oggi per il domani. Possibile che la gente, alla quale fino a prova contraria "appartiene" Merate, non viene comunicato mai niente? Va bene che siamo a Natale, ma questo tipo di "regali" quelli del Comune potevano anche risparmiarselo. Invece, niente, è sempre la stessa storia... Qualcosa da dire ci sarebbe anche sulla tonalità di blu scelta, molto più scura rispetto a quelle delle altre strisce. Tra verde padano dei dossi, rosso delle piste ciclabili, bianco dei parcheggi liberi, azzurro pidielciellino dei posteggi a pagamento di piazza degli Eroi e viale Lombardia e blu cielo di quelli nuovi, a Merate  è sempre carnevale, anche a Natale e l'ultimo dell'anno. C'è solo da stabilire chi vuol ricoprire il ruolo di "pagliaccio" anche se un candidato ideale ci sarebbe...

Marco Airoldi

L'elefante ha partorito un topolino zoppo

L’ordinanza postuma indica come termine ultimo per il divieto di transito temporaneo sulla pista ciclabile di Brugarolo l’11 dicembre, specificando anche l’anno, il 2010. Indica anche il tratto che non si poteva utilizzare: quello tra la rotonda di via Enrico Fermi e quella di via Sandro Pertini. Ma i lavori per la posa dell’elettrodotto da 132.000 volt hanno interessato anche gli altri settori della cicolpedonale. Ma l’ordinanza degli altri tratti e degli altri giorni non dice nulla. Visto che l’hanno tenuta chiusa in un cassetto una decina di giorni dopo la sua entrata in vigore potevano approfittare per sistemarla e scriverla per bene… Invece, a dispetto di una gestazione da elefante chi si è occupato della faccenda ha partorito un topolino, per giunta zoppo... E quelli del Comitato di quartiere cosa fanno? Si travestono da Babbo Natale e trainano un carretto per bambini. Le strade piene di buche, i disagi arrecati alla popolazione ed agli automobilisti di passaggio, il rispetto delle ordinanze, la corretta informazione verso la cittadinanza… niente, tutte queste cose non interessano.  Ma mica è colpa loro, perché se nessuno spiega cosa devono fare e quale è il compito del Comitato di frazione la colpa è di chi li ha messi lì e li ha scelti senza spiegare niente.

T.M.

mercoledì 29 dicembre 2010

La situazione patrimoniale degli Amministratori Comunali eletti

Pubblichiamo la situazione patrimoniale degli Amministratori Comunali eletti a Merate per i quali lo Statuto prevede la pubblicizzazione. La dichiarazioni sono quelle del 2010 e si riferiscono perciò all'anno 2009 quando si sono svolte le votazioni per l'elezione del Sindaco, della Giunta e del Consiglio Comunale. Comprendono pertanto anche parte degli emonumenti percepiti durante i mesi di mandato, sia prima delle elezioni per chi facava parte della precedente Amministrazione (Giovanni Battista Albani e Gabriella Mauri), sia dopo per chi è stato eletto successivamente al 14 giugno. Non ha divulgato la propria situazione l'Assessore esterno Andrea Massironi perchè non è tenuto a farlo in quanto non eletto. Riportiamo di seguito solo alcuni dati. La professione indicata si riferisce al periodo al quale corrisponde la dichiarazione dei redditi. Per scaricare copia  completa delle tabelle complete che comprendono anche detrazioni, oneri deducibili, Irpef, crediti, imposte ... si può invece cliccare direttamente QUI...>>

Andrea Robbiani Sindaco - Manager poi in aspettativa
Reddito complessivo: 87.796
Reddito Imponibile: 87.796
Reddito netto: 55.438
Beni immobili: immobile sito in Casatenovo in proprietà al 100%; terreno agricolo in Pomezia (ROMA) in proprietà al 50%
Beni mobili: autovettura Seat Ibiza 1.4 Ecodual

Massimiliano Vivenzio Vicesindaco - Avvocato
Reddito complessivo: 30.025
Reddito Imponibile: 28.862
Reddito netto: 22.708
Beni immobili: dal 30 aprile 2009 unità immobiliare in Merate via S. Allende in proprietà al 100%
Beni mobili: autovettura Bmw X3; motociclo Suzuki 250 Burgman
Azioni societarie: gestite tramite istituto di credito

Giuseppina Spezzaferri Assessore - Imprenditrice
Reddito complessivo: 19.987
Reddito Imponibile: 19.583
Reddito netto: 16.188
Beni immobili: immobile in Merate via Torricelli ad uso abitazione in proprietà al 50%; nuda proprietà immobile in Masagne (BR) al 100%
Quote societarie: 33% quote Merris snc di Barzanò; 50% Panosso srl di Merate

Emilio Vulmaro Zanmarchi Assessore - Libero professionista osteopata
Reddito complessivo: 47.546
Reddito Imponibile: 29.308
Reddito netto: 22.333
Beni immobili: nuda proprietà di immobile sito a Robbiate
Beni mobili: motoveicolo Aprilia Scarabeo 500; motoveicolo Bmw R5
Partecipazioni societarie: Baba10 sas; Metidea srl
Cariche sociali: Presidente CdA Metidea slr

Giuseppe Procopio Assessore - Senza impiego / Tirocinante
Reddito complessivo: 8.402
Reddito Imponibile: 8.402
Reddito netto: 7.307

Andrea Valli Assessore - Avvocato
Reddito complessivo: 25.769
Reddito Imponibile: 24.177
Reddito netto: 18.692
Beni immobili: appartamento in Milano in proprietà al 100%; ufficio in Merate in proprietà al 50%; terreno agricolo in Merate in proprietà al 50%
Beni mobili: autovettura Peugeot 307

Massimo Augusto Panzeri Assessore (ha presentato la dichiarazione del coniuge) - Rappresentante
Reddito complessivo: 25.379
Reddito Imponibile: 25.379
Reddito netto: 22.616
Beni mobili: scooter Piaggio X9 200

Ernesto Sellitto Consigliere Capogruppo di Maggioranza - Consulente legale
Reddito complessivo: 59.843
Reddito Imponibile: 50.555
Reddito netto: 34.875
Beni immobili: immobile di abitazione più autorimessa in Merate
Beni mobili: autovettura Volkswagen Touran 1.9

Francesco Sangiorgio Consigliere di Maggioranza - Commerciante dipendente nel negozio di famiglia
Reddito complessivo: 21.721
Reddito Imponibile: 21.721
Reddito netto: 17.245
Beni mobili: venduta autovettura Bmw 330; acquisito motociclo Kawasaki Z 750
Azioni societarie: 1.060 azioni Snai; 225 azioni Banco Popolare

Giambattista De Gaspari Consigliere di Maggioranza - Dipendente installatore
Reddito complessivo: 20.217
Reddito Imponibile: 20.217
Reddito netto: 16.220
Beni immobili: unità immobiliare ad Isola d’Asti (AT)
Beni mobili: autovettura Ford Mondeo 2,5 6V

John Patrik Tomalino Consigliere di Maggioranza - Manager
Reddito complessivo: 64.292
Reddito Imponibile: 63.359
Reddito netto: 45.957
Beni immobili: Appartamento in Merate in proprietà al 50%; beni immobili in Cologno Monzese in proprietà al 25%
Beni mobili: autovettura Opel Antara; motoveicolo Honda Cbr 600; camper Challenger
Azioni societarie: 1.437 azioni Credito Artigiano; 7.244 Credito Valtellinese
Cariche sociali: membro del CdA di Retesalute

Barbara Sesana Consigliere di Maggioranza - Dipendente impiegata
Reddito complessivo: 18.499
Reddito Imponibile: 18.467
Reddito netto: 15.546
Beni mobili: ettura Volkswagen Polo 1.2

Luciano Marsoni Consigliere di Maggioranza - Consulente
Reddito complessivo: 34.075
Reddito Imponibile: 32.957
Reddito netto: 25.823
Beni mobili: casa rurale da ristrutturare a Ronchis (UD) in proprietà al 50%
Beni mobili: autovettura Toyota Prius
Azioni societarie: 1.500 azioni Banca Popolare di Milano; 4.000 azioni Unicredit

Massimo Adobati Consigliere di Maggioranza (ha presentato la dichiarazione del coniuge) - Dirigente
Reddito complessivo: 73.394
Reddito Imponibile: 71.862
Reddito netto: 48.476
Beni immobili: appartamento in Merate in proprietà al 50%; box in Merate in proprietà al 50%
Cariche sociali: Amministrazione delegato Sapio-Gase Gmbh Gaumgartenberg (Perg) Autria; Direttore generale con pieni poteri Centro Metrologico Gas Caponago

Cesare Perego Consigliere Capogruppo della Minoranza di “Insieme per Merate” - Libero professionista
Reddito complessivo: 31.399
Reddito Imponibile: 18.270
Reddito netto: 15.074
Beni immobili: immobile ad uso abitazione in Merate in proprietà al 100%
Beni mobili: Autovettura Volvo V50

Giovanni Battista Albani Consigliere di Minoranza (ex Sindaco) - Pensionato
Reddito complessivo: 54.412
Reddito Imponibile: 53.651
Reddito netto: 37.945
Beni immobili: immobile ad uso abitazione per sé ed i figli in Merate
Beni mobili: Autovettura Seat Toledo

Gabriella Mauri Consigliere di Minoranza (ex Assessore) - Senza impiego
Reddito complessivo: 12.001,74
Reddito Imponibile: 12.001,74
Reddito netto: 10.079,9
Beni immobili: appartamento in Merate in proprietà al 50%; box di pertinenza in proprietà al 50%

Roberto Riva Consigliere di Minoranza - Dipendente
Reddito complessivo: 48.049
Reddito Imponibile: 46.472
Reddito netto: 32.593
Beni immobili: appartamento in Merate in proprietà al 50%; quattro box in Merate in proprietà al 50%; una villetta in proprietà al 50%; un appartamento in Robbiate in proprietà al 50%; tre appartamenti in Ronco Briantino in proprietà al 2,77%; due magazzini in Ronco Briantino in proprietà al 2,77%; un appartamento in Borgo di Terzo (BG) in proprietà al 50%
Partecipazioni societarie: 40% di quote società legatoria La Luna srl
Cariche sociali: Presidente società legatoria La Luna srl

Achille Panzeri Consigliere di Minoranza (ha presentato la dichiarazione del coniuge) - Ricercatore
Reddito complessivo: 52.306
Reddito Imponibile: 50.572
Reddito netto: 35.787
Beni immobili: abitazione e box di pertinenza in Merate
Beni mobili: Autovettura Fiat Marea

Aldo Castelli Capogruppo della Minoranza di “Merate Futrura” - Funzionario di un istituto di credito
Reddito complessivo: 89.272
Reddito Imponibile: 88.397.472
Reddito netto: 54.719
Beni immobili: un appartamento e box di pertinenza a Merate
Beni mobili: autovettura Volkswagen Maggionilo; autovettura Mercedes Class b
Azioni societarie: 4.905 azioni Banca Popolare di Milano; 120 azioni Emi; 550 azioni ordinarie Telecom Italia Media; 1.250 azioni Telecom; 7 azioni ordinarie Seat Pagine Gialle; 60 azioni China Mobile; 100 azioni Alluminium LTD

Pinuccia Maternini Consigliere di Minoranza - Funzionario di un istituto di credito in pensione
Reddito complessivo: 43.723
Reddito Imponibile: 41.816
Reddito netto: 29..782
Beni immobili: appartamento in Merate
Azioni societarie: 1.000 azioni Banca Popolare di Milano; 75 azioni Intesa San Paolo; 1.100 azioni Monte dei Paschi
Cariche sociali: Consigliere dell’associazione senza fini di lucro Orchestra di Monza e Brianza con sede in Vimercate


martedì 28 dicembre 2010

Les Misérables

Merate è proprio messa male se stimati professionisti di diverse arti e diversi mestieri guadagnano meno di pensionati e dipendenti. Per fortuna che ai loro miseri stipendi possono adesso aggiungere la prebenda di amministratori pubblici, altrimenti bisognerebbe istituire una colletta o devolvere il gettone di presenza in Consiglio Comunale per aiutarli economicamente e consentire di mantenere mogli, mariti, compagni, prole e possedimenti immobili, alcuni dei quali sono veramente di notevole pregio. Viene altresì da domandarsi in che mani i meratesi abbiano messo la gestione della “res publica”, danari compresi. Come si può chiedere a chi stenta a guadagnare per sé medesimo e fatica ad affermarsi professionalmente di far fruttare le risorse della comunità intiera? E se riducessero il bilancio comunale nelle stesse condizioni del loro?


R.I.

Per i pendolari lombardi un bonus del 10% sull'abbonamento come risarcimento

A seguito dei disagi occorsi nei primi giorni dall’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario invernale ed a titolo di indennizzo monetario per i disagi subiti nel mese di dicembre 2010, tutti i viaggiatori in possesso di abbonamento mensile potranno usufruire di un bonus straordinario del 10% per il mese di gennaio 2011.
Sono previste modalità differenti per l’erogazione di tale bonus.
Per il ramo operativo di Trenitalia, quello che interessa la Brianza ed il Lecchese, il bonus si tradurrà, a scelta del cliente, in un assegno inviato a domicilio oppure in un coupon di sconto, sempre inviato a domicilio, che potrà essere utilizzato per l’acquisto di un qualunque titolo ferroviario (del ramo operativo Trenitalia) a tariffa regionale Lombardia. Il coupon sarà spendibile entro settembre 2011. Per poter ottenere il bonus è sufficiente scaricare e compilare il modulo "Domanda di bonus straordinario 10%" disponibile dal 1° gennaio anche nelle biglietterie, e allegare l’abbonamento mensile di dicembre 2010 in originale.
Per il ramo operativo de "LeNord" a partire dal oggi, 28 dicembre 2010, vengono rilasciati, per la sola validità di gennaio 2011, abbonamenti mensili e TrenoMilano scontati del 10%. Per coloro che avessero già acquistato tali tipologie di recapito in data antecedente, sarà possibile chiedere il riconoscimento della quota sconto compilando apposita domanda di rimborso presso tutte le biglietterie e i punti di assistenza clienti, nei modi e nei tempi previsti dalla normativa in vigore, allegando in originale l’abbonamento di gennaio 2011.
Per maggiori informazioni: contact center di Trenitalia-LeNORD 800.500.005

Quando gli eletti danneggiano i cittadini invece che aiutare la gente a risolvere i problemi

Una foto aera dell'incrocio tra le via Terzaghi - Statale e Puecher
Si apprende dal sito internet verde padano dell’Amministrazione Comune che un cittadino ha presentato ricorso dinanzi al TAR di Milano avverso l’ordinanza n° 49 del 28 settembre 2010, quella del divieto di svolta a sinistra in uscita da via Terzaghi per immettersi su via Statale e l’obbligo “di proseguire diritto per tutti i veicoli marcianti su Via Statale direzione Lecco - Milano, all’intersezione con la via Terzaghi. A proposito: ma se uno volesse girare a destra in via Puecher attraverso la quale si raggiungono un’attività produttiva ed alcune residenze private cosa deve fare? In base al testo letterale dell’ordinanza non potrebbe… E se invece i “marcianti” su via Statale direzione Milano - Lecco volessero girare a sinistra per raggiungere via Puecher? In base al testo preso alla lettera potrebbero vanificando lo scopo dell’ordinanza… Riprendendo il filo del discoso: il ricorso mira ad ottenere l’annullamento dell’ordinanza del duo Comandante della Polizia Locale Donatto Alfiniti - Sindaco Andrea Robbiani, Con deliberazione di Giunta Comunale n° 183 del 23 dicembre 2010 si sostiene che si ritiene “opportuno che l’Amministrazione Comunale si costituisca in giudizio a difesa degli interessi del Comune di Merate" e si autorizza “il Sindaco… a resistere in giudizio avverso il ricorso”. La medesima deliberazione rivela che la citazione in giudizio è stato presentato dal Dott. Annunziata che risulta essere il dottor Alessandro Annunziata della faramcia “San Francesco” di via Statale a Pagnano. Purtroppo il testo del ricorso non è allegato e non si conoscono le ragioni che lo hanno indotto a ricorrere alle vie legali e neanche le motivazioni giuridiche alle quali intende rifarsi. E’ lecito però supporre che si sia consultato con un esperto e che l’avvocato che ha contattato abbia ravvisato gli estremi per ottenere l’annullamento dell’ordinanza. A memoria sarebbe la prima volta negli ultimi anni che a Merate viene presentato ricorso contro un’ordinanza sulla viabilità. Ciò conferma che le scelte dell’attuale Amministrazione in tema di circolazione stradale stanno causando tanti disagi alla popolazione al punto da spingere qualcuno a spendere soldi di tasca propria per rimediare ai problemi che è costretto a subire. Ma chi è stato eletto è stato scelto per risolvere le difficoltà delle persone e per conciliare le diverse esigenze, non per creare ulteriori danni.


Insieme per Merate

lunedì 27 dicembre 2010

Buche per strada

Buon giorno,
sabato mattina a Natale ho rotto la ruota della macchina perché sono finita dentro una buca in fondo alla discesa dell’oratorio. Era profonda a non esagerare venti centimetri. Ho bucato la gomma e mi si è stortato il cerchione. Sapete dirmi come bisogna fare per chiedere i danni al Comune?
La buca non era segnalata e mi chiedo cosa sarebbe successo se ci finiva dentro un ragazzino in motorino. Non oso neanche pensarci… A Natale ho visto che c’erano in giro i vigili urbani. Dato che non penso abbiano fatto molto perché Merate era deserta potevano anche fare un giro per segnalare i punti più pericolosi.
Io non abito a Merate, ma appena fuori. Merate però era il paese peggio messo con le buche più profonde. Ma non c’è un servizio di pronto intervento per mettere della ghiaia subito? Ho visto che il vostro sindaco ha tanto tempo per scrivere sui giornali. Dovrebbe usare meglio il tempo per vedere le vere necessità della gente e i pericoli.

Una cittadina arrabbiata

In Lombardia il futuro dell'acqua è in mano ai privati

Nonostante le azioni di mobilitazione dei cittadini attraverso email e presidi in corso dal mese di Novembre, la regione Lombardia ha approvato il Pdl 57 sul servizio idrico. Il 22 dicembre alle ore 17.00, dopo una seduta molto movimentata, le forze politiche della maggioranza (PdL e Lega Nord) hanno dato il via libera al Pdl 57 con alcune piccole modifiche alla versione licenziata dalla Commissione VIII in data 25 novembre, sul quale c'era stata il parere favorevole dell'Anci.
Nella fase finale della votazione tutte le forze della opposizione(PD-IdV-UdC-SEL) hanno abbandonato la sala denunciando la mancanza dell'urgenza di tale provvedimento e l'inadeguatezza della legge che affida di fatto l'acqua al mercato e alle multinazionali pronte ad entrare nella gestione dell'acqua in Italia.
Questo provvedimento, afferma Rosario Lembo, presidente del Comitato Italiano contratto mondiale sull'acqua fa si che "la regione Lombardia si distingue ancora una volta per essere l'apripista dei modelli di privatizzazione dell'acqua proposti dal Governo nazionale con il decreto Ronchi, offrendo alle imprese multinazionali europee la possibilità di accaparrarsi le gestioni efficienti delle aziende pubbliche lombarde fin'ora controllate dai comuni. In parallelo si è assistito ancora una volta alla farsa di una Lega, paladina delle difesa delle autonomie locali e dei beni dei territori, che accetta di espropriare i comuni della propria autonomia gestionale dei servizi idrici trasferendo le competenze alla provincia".
Le forze della maggioranza hanno inoltre deliberatamente trascurato l'orientamento del Governo Nazionale e la richiesta delle altre Regioni di posticipare la soppressione degli AATO al 31/12/12011, come confermato dal decreto Mille Proroghe approvato nella stessa giornata dal governo.
In merito al provvedimento i comitati dell'acqua avevano chiesto il rinvio della discussione in aula in attesa della definizione del quadro legislativo nazionale entro cui impostare norme regionali sulla gestione dell'acqua pubblica a seguito dello svolgimento dei referendum sull'acqua nella primavera del 2011. Il Coordinamento dei Comitati chiedeva inoltre alla regione l'avvio di una riflessione politica sulle modalità di organizzazione del servizio idrico integrato impostata sui bacini idrici e non sulla dimensione amministrativa provinciale e, tenuto conto della recente sentenza della Corte Costituzionale, la classificazione del servizio idrico come servizio pubblico locale di interesse generale, da organizzare su regionale, provvedendone la gestione diretta a mezzo di Consorzi tra Comuni.
Al fine di salvaguardare l'autonomia decisionale dei Comuni in merito alle modalità di affidamento del servizio idrico, il Coordinamento dei Comitati chiedeva l'accoglimento di un emendamento che consentisse la costituzione di un'Azienda speciale consortile in capo alla Provincia, in luogo della Azienda speciale, la cui assemblea composta da tutti i sindaci dell'ambito, costituisce l'organo sovrano per la delibera dell'affidamento del servizio, invece che delegare la medesima funzione ad un consiglio di amministrazione di 3 persone come previsto dell'art 48 del Pdl 57. Tale opzione avrebbe consentito di salvaguardare i requisiti previsti dalla legislazione vigente e da quella comunitaria per l'affidamento della gestione ad una società a totale capitale pubblico.
"A questo punto", dichiara Rosario Lembo a nome dei comitati lombardi per la difesa dell'acqua pubblica: "per contrastare il nuovo quadro legislativo regionale che prevede solo lo strumento della gara per l'affidamento è necessario che i sindaci Lombardi recuperino l'entusiasmo e la volontà politica attivandosi in primo luogo per difendere l'autonomia decisionale delle autorità d'ambito per tutto il 2011,in funzione della proroga nazionale. Secondariamente i consigli comunali devono recuperare lo spirito referendario che aveva portato 144 comuni lombardi alla modifica della precedente legge regionale sull'acqua che imponeva l'obbligo della messa a gara dei servizi idrici chiedendo una modifica del Pdl 57 e nel contempo sostenere la campagna referendaria dichiarandosi Comitati per il si".


Comitato Italiano contratto Mondiale sull'acqua

Al Signor Sindaco: non c'è peggior ignorante di chi non vuol capire

Pubblichiamo la lettera inviata a Merateonline.it in risposta agli sproloqui del Sindaco Andrea Ribbiani ed alle sue farneticazioni circa l'operato della precedente Amministrazione e l'attività del nostro Gruppo di "Insieme per Merate". Probabilmente il Signor Sindaco, che evidentemente ha molto tempo da dedicare a scrivere lunghe lettere ma non a ricevere i cittadini che rappresenta, proporrà altri vaneggiamenti a cui però non risponderemo perchè tanto non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire e peggior ignorante (=colui che ignora) di chi non vuole capire o preferisce fingere di non comprendere.

Egregio Direttore,
le chiediamo ancora spazio per una replica in ordine sparso (l'ultima, lo assicuriamo) su alcuni punti, al Sindaco Andrea Robbiani che ha perso l'ennesima occasione per mostrare rispetto per fascia tricolore che indossa e per il ruolo che ricopre.
  1. Appalti pubblici: che qualcosa non abbia funzionato in passato è evidente e non abbiamo mai avuto difficoltà ad ammetterlo, come non abbiamo mai avuto difficoltà ad ammettere che l'attuale Assessore ai Lavori Pubblici Massimo Panzeri è persona valida e capace. Prima di criticare le gestioni passate il Sindaco dovrebbe tuttavia ricordarsi che nella sua Giunta e all'interno dei partiti che rappresenta c'è anche chi ha partecipato, insieme ad altri, al fallimento della politica delle opere pubbliche degli ultimi anni.
  2. Piano del traffico: capiamo che migliaia e migliaia di pagine siano troppe da leggere per chi pensa di sapere sempre tutto lui. Se avesse la bontà di studiarle tutte si accorgerebbe che dicono ben altro di quanto sta attuando, come già ampiamente discusso in un Consiglio Comunale, durante il quale forse era troppo impegnato a navigare in internet e scambiarsi ilari messaggi con i suoi collaboratori per prendere nota di quanto emerso dal dibattito. Sempre sul Piano del traffico era lui quando sedeva in opposizione a chiedere, giustamente e legittimamente, che se ne discutesse in Commissione. Adesso cosa è cambiato perché non debba essere più così? Nell'ultima Conferenza dei Capigruppo ha finalmente annunciato che d'ora in poi l'argomento verrà affrontato pubblicamente. Finalmente! Ma perchè non l'ha fatto prima? Per senso di rivalsa? Se così fosse non è stato un comportamento, uno dei tanti purtroppo, che si addicce ad un Sindaco.
  3. Progetto di comunicazione: meglio stendere un velo pietoso altrimenti potrebbe emergere il modo per così dire "sportivo" con cui è stata scelta l'incaricata... Su Elio Bronzino: almeno con lui qualche informatore comunale è stato realizzato, mentre da un anno e mezzo a questa parte i cittadini non ricevono informazioni dirette dall'Amministrazione Comunale.
  4. Impianto natatorio: se l'impianto energetico non è ancora funzionante la responsabilità è di chi in quest'ultimo anno e mezzo ha governato la città. Non si può sempre dare la colpa a chi è venuto prima. Si è proposto ai cittadini, ha vinto, adesso risolva i problemi senza piangersi addosso come fatto da chi è venuto prima di lui. Non può andare avanti in eterno a ripetere la stessa solfa.
  5. Trasparenza: la porta di Giovanni Battista Albani era sempre aperta a chiunque, cittadini e operatori dell'informazione. Non ci risulta sia propriamente così ora, visto che c'è gente che attende di incontrarlo da mesi.
  6. Comitati di frazione: quando saranno chiari le funzioni, i compiti, i modi di elezione e le risorse a disposizione allora potranno chiamarsi così. Ad oggi sono un gruppo di persone che si ritrovano a parlare, che può andare anche bene per "sondare gli umori" ed è certamente un passo avanti rispetto al passato, ma niente di più. Non aggiungiamo altro circa la connotazione politica dei componenti o degli interessi che alcuni di loro nutrono...
  7. Partito Democratico: Gabriella Mauri, Achille Panzeri e Roberto Riva non sono iscritti al PD: tre su cinque sono più della metà. Il PD è una parte importante di "Insieme per Merate", ma non la sola.
Cogliamo l'occasione per porgere a tutta la Redazione ed ai lettori di di Merateonline gli auguri di Buon Natale. A Gesù Bambino chiediamo invece che al Sindaco porti un po' di umiltà, capacità di ascolto, sincerità, obiettività e voglia di approfondire i problemi e i documenti pubblici. Glielo diciamo con il cuore per il bene di Merate: non faccia l'errore di pensare che vada sempre tutto bene e si fidi di più di coloro che lo criticano che non di quelli che lo lodano; forse così riuscirà ad evitare brutte sorprese elettorali come quelle capitate a noi. Si faccia un giro per Merate e si accorgerà che il clima nei suoi confronti non è così benevolo come reputa. E' giovane, ha una lunga attività politica e amministrativa davanti, sia meno intemperante e più disponibile al confronto e ad ascoltare chi, nel bene o nel male, ha dato molto alla città con passione e dedizione. Non pensi che solo lui è intelligente e tutti gli altri siano degli stupidi solo perchè non ragionano come lui. Come gli altri prima di lui, rappresenta la più forte delle minoranze, non la maggioranza assoluta degli elettori. La legge gli assegna il diritto, il dovere e l'onere di governare, ma per conto dei cittadini, compresi quelli che non gli hanno attribuito fiducia. Merate non è sua, la vittoria alle elezioni non l'ha trasformata in un suo feudo o in un posto da plasmare a sua immagine e somiglianza. Merate era, è e dovrà rimanere dei meratesi.

Il Gruppo di "Insieme per Merate"

venerdì 24 dicembre 2010

Auguri di Buon Natale

Dicono che il Natale sia la giornata più religiosa. È vero: perché si può anche non vedere il Natale, scordare o ricordare a nostro modo, ciò che ci piace: fare l'Albero o il Presepio con o senza il Bambino o con un Bambino di carta, di legno, di celluloide; con un Bambino che pare una bambola per i sentimentali, un mito per gli uomini forti.Che l'incanto rimanga, per carità; che il pur tenue filo di poesia o di fede o di bontà rimanga! Io non voglio tagliarlo: sarei un sacrilego. Ma se penso che a forza di mettere assieme Gesubambini di cartapesta non vediamo più i bambini di carne; che possiamo far patire la fame a non so quanti milioni di bambini quasi fossero di cartapesta anch'essi; che possiamo sparare, buttar giù bombe di due, quattro tonnellate, perché gli uomini sono di cartapesta; minacciare l'uso dell'atomica, perché gli uomini sono "materiale umano"; allora, io mi chiedo se è buona cosa questo incantamento che ci procuriamo per distaccarci il cuore, questo cuore di carne, dal cuore di carne del Natale. (don Primo Mazzolari dalla rivista "Adesso" del 15 dicembre 1950)

Auguriamo a tutti un sereno Natale
specialmente a coloro che stanno
attraversando un momento difficile

Il Gruppo di "Insieme per Merate"


Sinceri auguri di Buone Feste a tutti voi ed ai vostri cari


Ernesto Sellitto


On. Lucia Codurelli

Ugo Panzeri

giovedì 23 dicembre 2010

Trasporti: dietro il fumo della propaganda si nascondono aumenti tariffari salatissimi

Sì è tenuta nel tardo pomeriggio di ieri, 22 dicembre 2010, l’attesa riunione del Tavolo del Trasporto Pubblico Locale (TPL) della Regione Lombardia, nel corso del quale l’Assessore  ai Trasporti Raffaele Cattaneo ha presentato i risultati della trattativa col Governo in merito ai tagli ai finanziamenti al trasporto pubblico locale e le sue proposte in merito agli aumenti tariffari conseguenti.
L’esito della trattativa col Governo ha portato a ridurre l’entità delle minori risorse a 82 milioni, che verrebbe principalmente compensata da un adeguamento delle tariffe del 10% che entrerà in vigore da febbraio, nonché da efficientamenti per circa il 3%.
Relativamente al risultato della riduzione del gap economico, inizialmente dell’ordine di 200-300 milioni, ha certamente contribuito anche il pressing da parte delle parti sociali e dei rappresentanti degli utenti, nonché della petizione, avviata dal Patto dei Pendolari, che, in Lombardia, ha raccolto 7.500 firme. Nel corso della riunione, e in attesa di un incontro, già richiesto, col Presidente Formigoni, abbiamo consegnato all’Assessore Raffaele Cattaneo copia delle firme sinora raccolte.
Prendiamo però atto che non si siano attivate delle misure di finanziamento più solide per il TPL, sia a livello centrale, sia a livello locale, ad esempio recuperando ulteriori risorse, se queste mancano veramente, anche con la questione delle accise che possono venire autonomamente decise dalla Regione, per non parlare degli investimenti infrastrutturali su molti dei quali sussistono, quanto meno, forti perplessità.
Tra le proposte compensative della manovra tariffaria, vi è l’introduzione di titoli di viaggio di libera circolazione su tutto il territorio regionale, anche mensili al prezzo promozionale di 85 euro (che diventeranno 99 entro il 2011), e l’estensione dell’abbonamento integrato Treno + trasporti urbani a tutti i capoluoghi di provincia, che prenderà il nome di TuttoCittà.
Accanto al dato positivo dei nuovi titoli di viaggio, va tuttavia osservato che, con modalità che non sono affatto chiare, la proposta di Cattaneo comprende anche un aumento dei biglietti aggiuntivo rispetto al 10% annunciato da febbraio, basato su non meglio precisati parametri di qualità, che si andrebbe a sommare al risultato del noto “algoritmo” tariffario, che, ad agosto 2011, potrebbe essere dell’ordine del 4-5%. In totale, entro l’estate (o al più inizio 2012) sui servizi ferroviari avremmo quasi certamente la somma dell’aumento del 2,39% non ancora applicato, il 10% da febbraio, il 5% dell’algoritmo e, dulcis in fundo, il nuovo incremento “qualitativo” di un ulteriore 10%. A conti fatti, rispetto ad oggi, si prospettano, nel giro di pochi mesi, aumenti reali delle tariffe dal 18% al 30%, non giustificati dai dati economici presentati e non previsti nel Patto TPL.
A fronte dunque di una simile prospettiva di aumenti tariffari, le “misure compensative” risultano ad oggi del tutto inadeguate, mentre assistiamo ad una complicazione del sistema tariffario, normativo e gestionale che non contribuirà certo alla trasparenza.
L’impressione dunque è quella che, invece di una “stangata”, sia stata decisa una strategia di tante piccole “stangatine”, intorno alle quali si sta facendo sollevare una cortina fumogena, il tutto in assenza di quelle vere misure compensative e mitigatrici che chiediamo da tempo, e sulle quali non ci risulta siano fatte proposte concrete, quali la revisione del sistema dei “bonus” e delle penali, delle condizioni di trasporto, delle precedente di circolazione, dei rapporti con gli utenti, della trasparenza delle informazioni. Solo a condizione che vi sia una dimostrata volontà di prendere seriamente in considerazione queste nostre richieste, e limitatamente ad un incremento tariffario complessivo nel corso del 2011 limitato al 10%, alla verifica degli obiettivi del Patto TpL con la revisione condivisa del cd “algoritmo tariffario”, possiamo prendere in considerazione di sottoscrivere le proposte formulate ieri da Cattaneo.
Ribadiamo l’invito, già formalizzato, al Presidente Roberto Formigoni ad incontrare i pendolari firmatari della petizione, che proseguirà sul sito www.patto.ilpendolare.com, quale forma di pressione perché non siano solo i pendolari i soggetti chiamati pagare i costi della crisi, di inefficienze e di spreche non certo da loro causati.


Giorgio Dahò

Appalti e trasparenza: un'Amministrazione deve anche valorizzare le realtà locali

Pubblichiamo la lettera inviata a Merateonline.it in risposta alle considerazioni del Segretario Cittadino della sezione della Lega Nord di Merate sulla gestione degli appalti pubblici da parte dell'attuale Amministrazione Comunale di Merate

Gentile Direttore,
Le chiediamo anche noi ospitalità per puntualizzare alcuni aspetti in merito agli appunti sollevati dal Segretario Cittadino della Lega Nord Alessandro Zanini circa l’assegnazione degli appalti pubblici.
L’Assessore ai Lavori Pubblici Massimo Panzeri ha sostenuto proprio su Merateonline che gli inviti alle Aziende a partecipare alle gare non sono di competenza dei politici ma dei tecnici. Come le procedure per determinare chi vince la gara… E ci mancherebbe altro. Se così è però non comprendiamo quali siano i meriti del Sindaco Andrea Robbiani. Semmai bisogna solo limitarsi a constatare che i funzionari municipali hanno svolto il loro compito in maniera adeguata ed applicato la legge alla lettera.
Ma il punto non è questo. Il nostro Consigliere Comunale Giovanni Battista Albani ha posto un altro problema: perché non vengono invitate sempre a partecipare ai bandi anche le Aziende di Merate? Compito di un’Amministrazione Comunale non dovrebbe essere solo quello di beneficiare delle tasse pagate dalle Attività che operano sul territorio, ma anche quello di valorizzare queste Attività, specialmente in un momento di crisi economica. In queste Aziende lavorano tanti cittadini meratesi che ne trarrebbero beneficio in termini di sicurezza del posto di lavoro. Stupisce che il più alto esponente cittadino di un partito che ha fatto del federalismo e della strenua difesa delle realtà locale non comprenda questo semplice aspetto. Nessuno ha mai sostenuto che gli appalti devono essere assegnati alla “Beton”, alla “Valagussa”, alla “Mandelli”… tanto per fare qualche nome, ma non ci pare contro la legge invitarle a formulare la loro offerta. E poi che vinca la migliore secondo i parametri stabiliti dalle norme.
Ci consenta anche qualche nota sulla proverbiale “trasparenza” del Sindaco Andrea Robbiani. Da quando è lui al governo della città si fatica sempre di più a partecipare alle scelte che riguardano la popolazione. Si viene a sapere tutto sempre a giochi ormai chiusi. La gestione della viabilità è un esempio. Questa è “trasparenza“? Ed è stata trasparente per rimanere in termini di appalti o consulenze la scelta della Società che avrebbe dovuto occuparsi del sito internet comunale e ancor di più dell’incaricata del progetto Meratenews? Nessuno ha ancora spiegato come è stata individuata e quali fossero le sue credenziali poiché risulta che non ha mai collaborato prima con la Società a cui era stato affidato il servizio…Ci vorrebbe più cautela anche nel parlare di “modo di operare per l'interesse dei cittadini” che “non si basa sul rapporto personale o di amicizia, ma si rifà a criteri di qualità, competenza e riduzione dei costi“ da parte degli amministratori della Lega Nord. Senza andare troppo lontano da Merate e rimanendo nell’ambito dei personaggi del Corroccio lecchese, le cronache in questi anni hanno riferito di molti accertamenti per appalti, consulenze, incarichi e collaborazioni assegnati in maniere molto dubbia, per usare un eufemismo.

Il Grupo di "Insieme per Merate"

mercoledì 22 dicembre 2010

Difetti di comunicazione

Una soluzione provvisoria che perdura da un anno e mezzo...

Avrebbero dovuto fare un sacco di cose, così dicevano, e ci credevano davvero. Le tante riforme e le molte novità che avrebbero voluto introdurre non si contano. Prendiamone una, la comunicazione coi cittadini: doverosa per una amministrazione, importante per capire cosa succede e perché. Andrea Robbiani ne è consapevole e mai ha mancato di farlo notare. Adesso però… C’era (o c’è? non si sa) un progetto denominato “Meratenews”. Nelle intenzioni si sarebbe dovuto sostituire il periodico "Parla Comune", funzionale, apprezzato e letto, che veniva recapitato in tutte le case, con un sito internet. E fin qui va bene, chi non usa il pc può sempre imparare no? Magari a 80 anni… Lo strano è altro. Una società ha avuto incarico di occuparsene per un compenso di circa 20 mila euro. Nella passata primavera una nuova figura professionale, scelta non si sa da chi non si sa come e non si sa con quali credenziali, cominciò a lavorare in municipio col compito di curare l'informazione. Solo pochi giorni e si scopre però che il contratto stipulato non era valido per mancanza di requisiti e per altri impedimenti legali. Il risultato è che il portale del Comune è paggio di prima. La sezione degli eventi e delle manifestazioni non viene aggiornata da mesi, la newsletter non è mai partita e orientarsi nello spazio telematico comunale è complicatissimo. L'unica cosa che è cambiata è il colore: si è passati dal blu e dal giallo che sono le tonalità istituzionali di Merate al verde padano o al verde "aspetta e spera che poi si avvera". Per uno che quando sedeva in opposizione si spacciava per un guro della rete cibernetica è veramente deludente. Basterebbe semplicemente guardarsi attorno per fare di meglio e copiare dai siti di Cernusco, Osnago, Montevecchia. Per fortuna sembra che l'attuale soluzione sia provvisoria. Lo so, è vero, sono cose già scritte altre volte, intanto però è tascorso un anno e mezzo e niente è cambiato...


Edoardo Zerbi

martedì 21 dicembre 2010

Il Natale in watt

Quelli della Lega Nord e del PdL, così attenti alla tradizione cristiana ed ai valori evangelici per esprimere un segno del Natale e rendere partecipe la città all’avvento di Cristo hanno speso 25.000 euro più corrente elettrica per le luminarie. Tra cascate di luce, fiocchi di neve, alberelli, pinguini, orsi polari e animali vari che hanno trasformato il centro storico in uno zoo di pupazzi, nessuno dei ferventi amministratori ha però avuto la brillante come le luminarie e innovativa idea di un semplice presepe in Municipio o magari in qualche piazza. Lo ha fatto notare il nostro Capogruppo Cesare Perego durante il Consiglio Comunale di ieri sera. Per tutta risposta il giovane Assessore all’Annona Giuseppe Procopio, sì quello che si diletta a navigare in internet, ha replicato stizzito che non si può dire una cosa del genere a pochi giorni dal 25 dicembre, che se quelli dell’Opposizione lo avessero suggerito prima lui ci avrebbe certamente pensato. E dal 1223 che si usa allestire presesi. Ne sono passati di secoli ed effettivamente no, nessuno ci ha pensato di ricordargli che è il presepio il simbolo del Natale e che lo spirito natalizio non si misura in watt e in volt delle lampadine delle luminarie. Ma tanto poi con tremila euro di contributo pubblico alla Parrocchia per un concerto ci si compra l'indulgenza e che importa se con 30.000 euro si poteva aiutare tanta gente bisognosa o senza lavoro...


R.I.

C'è un punto di non ritorno. E noi ci siamo sempre più vicini

“Con forte scrupolo abbiamo guardato ai temi ambientali. Siamo imprenditori spesso di seconda o terza generazione e, quindi, saldamente legati allo sviluppo armonioso del territorio in cui viviamo, lavoriamo, investiamo…” Così esordisce il documento che accompagna lo studio di fattibilità dell’Autostrada VA-CO-LC presentato a Busto Arsizio al Centro Malpensa Fiere, che ricalca nella sostanza il precedente progetto presentato a Como un anno fa. Ma gli imprenditori della PromoVareseComoLecco scherzano o ci credono davvero? Costoro che tanto hanno a cuore la viabilità, si guardano intorno quando guidano lungo le nostre strade? Dov’è lo “sviluppo armonioso del territorio”? Solo strade e capannoni, questa l’eredità che lasciamo alle future generazioni. Viviamo nell’area a maggior densità insediativa e più cementificata d’Europa, in una tra le più inquinate dove respiriamo ossido di carbonio al posto dell’ossigeno.
A parte la dichiarazione di cui sopra, rimasta sulla carta, non una parola è stata spesa da Assessori Regionali e Presidenti di Camere di Commercio per parlare di ambiente, qualità dell’aria, consumo del suolo, difesa dei polmoni verdi (e dei nostri!). Loro dicono di rappresentare la Lombardia che lavora, peccato che l’agricoltura, quello che ancora si chiama settore primario e che la Regione Lombardia dice di difendere, non sia stata minimamente presa in considerazione.
Solo un profluvio di cifre da stordire i presenti. Ripetute ossessivamente parole come concessioni, contributi, debito, tariffe, costi di gestione, incremento, ribasso d’asta, investimenti, ricavi, imposte, fabbisogno finanziario, interessi intercalari, performance in termini di costi e ricavi, pedaggi… Ma nessuno ha parlato dei costi ambientali, del fatto che la poca terra che ci è rimasta è il bene più prezioso perché sempre più raro. Nessuno ha parlato di possibili alternative, di merci a chilometri zero, filiera corta, telelavoro, trasporto su ferro, riqualificazione di strade esistenti, collegamenti verticali con l’asse orizzontale della Pedemontana di cui sono stati da poco inaugurati i cantieri e che già riverseranno su prati e boschi milioni di metri cubi di cemento. Stralciano dal progetto la tangenziale di Como perché è troppo costosa? No problem, noi imprenditori progettiamo un’autostrada a pagamento da Varese a Como a Lecco!
Oggi solo 2.400 auto vanno da Varese a Lecco, ma la costruzione dell'autostrada moltiplicherà questi numeri! Ascoltandoli sembra che l’obiettivo prefissato sia quello di attrarre auto (neanche fossero turisti!) e aumentare a dismisura il volume del traffico così da giustificare da una parte e ripagare con i pedaggi dall’altra la spesa per l’autostrada che si aggira su un miliardo e mezzo di euro. Inquinamento alle stelle, ma così si pareggiano i conti! Davvero un bell’esempio della nostra “sana” imprenditoria lombarda. I cantieri creano posti di lavoro, dicono, ma a quale prezzo? In questa nostra Lombardia il suolo libero è una risorsa scarsa, preziosa e soprattutto non rinnovabile e andrebbe tutelato, non consumato. Ma forse per i nostri figli è più importante poter correre su un’autostrada che camminare in un bosco…
Terminato l’elenco di cifre, la seduta è tolta. Nessuno spazio al confronto e al dibattito, un’esposizione blindata e a senso unico per poter raccontarsi e raccontare che loro stanno interpretando i nostri bisogni. Nutro seri dubbi in merito, ma ho la certezza che invece interpretano gli interessi economici di chi da queste “grandi opere” trae enormi guadagni.
Siamo vicini a un punto di non ritorno. Gli imprenditori della PromoVareseComoLecco insieme ad alcuni dei politici che siedono in Regione sembrano determinati a fare e in fretta. E se li lasceremo fare, non ci sarà più la possibilità di tornare indietro. Il cemento è per sempre.


Anna Maspero

lunedì 20 dicembre 2010

Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco

Sul Giornale di Merate di martedì scorso a pagina 3 è riportato un interessante articolo secondo il quale i proprietari dell’ex salumificio "Nava" o delle aree del cannocchiale del Parco Belgiojoso si sarebbero rivolti a un famoso architetto per stilare i progetti di edificazione su quei lotti. L’Assessore all’Urbanistica Andrea Valli sostiene di non saperne nulla, ma aggiunge: “So che lì sorgeranno alcuni nuovi appartamenti: probabilmente saranno circa una trentina anche perché la volumetria non è particolarmente elevata… Voglio comunque rassicurare la cittadinanza che nel parco vero e proprio, trattandosi di area verde vincolata, non andremo a mettere mano in nessun modo dal punto di vista urbanistico”.
Per prima cosa trenta appartamenti non sembrano quisquiglie, Ma i numeri in gioco sono molto più alti, lo dicono i documenti. L' Area di Completamento (AC) 3 quella del Cannocchiale del Belgiojoso lungo via Antonio Baslini prevede la trasformazione da verde ad edificabile di un comparto attiguo al viale alberato e considerabile un naturale ampliamento del Parco Belgiojoso L'intervento è censurabile anche per la consistenza con la previsione solo qui di circa 30 appartamenti. La superficie è di 37.500 mq, la superficie lorda di pavimentazione di 3.600, per un‘altezza di 7,5 mt, una volumetria di 10.800 mc in grado di accogliere 72 nuovi abitanti teorici. L' AC4 , quello dell’ex salumificio "Nava" sempre lungo via A. Baslini trasforma invece un insediamento artigianale dismesso in residenziale. Si parla di una ventina di appartamenti su una superficie di 9.200 mq, una slp di 2.500, l‘altezza sempre di 7,5 mt e di una volumetria di 7.500 mc per altri 50 abitanti teorici. Le unità abitative in tutto sono pertanto una cinquantina, non una trentina, una bella differenza e 120 possibili abitanti in più su una popolazione di nemmeno 15.000 persone non sono pochi.
Ma a parte questo stupisce che l’Assessore all’Urbanistica dia per scontati gli interventi quando il PGT non è stato nemmeno adottato. Come fa ad essere certo di quello che succederà? Sarebbe bene che prima parlasse dell’argomento nell’apposita Commissione invece di discuterne con tutti meno che con i Consiglieri Comunali con cui dovrebbe confrontarsi. Lui si giustifica spiegando che il Presidente della Commissione J.P.T, il Consigliere di Maggioranza John Patrick Tomalino, a non volere convocare la Commissione. J.P.T. dice però che è colpa dell’Assessore e del Sindaco Andrea Robbiani che non vogliono coinvolgere le Minoranze. Che si accordino almeno tra loro e soprattutto, magari per scaramanzia, si ricordino di “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”.


Marco Airoldi

Quattro amici al bar (che volevano cambiare le strade...)

Passeggiando per la nostra città mi sono trovato a chiedermi una cosa: com'è possibile che, dopo tutte le polemiche sulla segnaletica errata, relativa al divieto di svolta in Antonio via Baslini per i non residenti, ancora oggi, se un automobilista svolta in via Andrea Vanalli e quindi in via CearevCantù, si ritrova su via A. Baslini, obbligato a percorrerla (non potendo tornare indietro causa divieto) senza nessuna segnaletica che indichi la chiusura della stessa via Baslini ai non residenti? Questo significa che qualsiasi automobilista, se fermato in cima alla Baslini, può dichiarare di averla imboccata da via C. Cantù, evitando di incorrere in sanzioni.
Al di la del particolare, poichè via Cantù non è certo conosciutissima e trafficatissima, una domanda sorge spontanea: ma il Sindaco, quando emette le ordinanze in materia di viabilità, ha in mente un piano del traffico o ascolta semplicemente le lamentele di "quattro amici al bar" che, in questo caso, abita in via Baslini ed è infastidito dal traffico?
Purtroppo sembra più probabile la seconda, perchè considerando le "geniali trovate" dell'attuale Giunta in materia viabilistica (Via Terzaghi, via Antonio Baslini, via XXV Aprile, Pagnano, i dossi colorati...) sembra evidente che Sindaco e Assessori un piano del traffico non solo non l'hanno in mente, ma non sanno neppure cosa sia.


B.R.

domenica 19 dicembre 2010

I volontari della Protezione Civile al freddo

E’ vergognoso il trattamento riservato ai volontari del Gruppo della nostra Protezione Civile di Merate. La loro sede di via Cerri è senza impianto di riscaldamento e sono obbligati a trovarsi al freddo. In ventuno anni di attività non è mai successo niente del genere. I responsabili di Ecosystem avevano avvisato l’Amministrazione Comunale cosa sarebbe successo ma il Sindaco Andrea Robbiani ha fatto finta di niente. Non è tollerabile questo menefreghismo contro coloro che gratuitamente si impegnano quando c’è bisogno di dare una mano e bisogna fronteggiare le emergenze. Ma io chiedo: è questa l’attenzione alle realtà locali di cui quella della Lega Nord si riempiono la bocca? Hanno lasciato al freddo anche la Scuola d’arte della Società di mutuo soccorso che è frequentata da tanti bambini e giovani. Non hanno nessuna sensibilità e riconoscenza verso il volontariato, stanno facendo il possibile per mettere i bastoni tra le ruote a chi lavora per il bene di Merate.


Giovanni Battista Albani
Sindaco di Merate 2004/'09
Consigliere comunale del gruppo
di Insieme per Merate

Un obiettivo per l'anno nuovo

Ci vogliamo porre per l'anno che viene un bell'obiettivo: chiamare i giovani ad esprimersi! Cercare di coinvolgere i giovani alla vita sociale della Città, interessarli ad interessarsi della cosa pubblica, perchè nessuno di noi è una momade ma siamo una comunità civica. Troppo spesso i giovani si limitano a criticare senza costruire, a parlare senza agire, a vivere ai margini delle attività comunità pensando unicamente al proprio piccolo orticello. Ma i confini di ogni orto nella comunità si devono fondere in un grande parco se vogliamo continuare a crescere. Ecco, vogliamo porci questa sfida ambiziosa! Non vogliamo lasciar andare le cose senza provare ad invertire la tendenza. E' una necessità sentita da tutti quella di una partecipazione costruttiva delle giovani generazioni al vivere civile. Troppo spesso si riconoscono unicamente tra i violenti delle manifestazioni studentesche; troppo spesso i costruttori di futuro sono schiacciati dalla legge del più forte: noi vogliamo dar loro uno spazio! Vogliamo dar loro un momento di aggregazione e di scambio di idee. Un brain storming che permetta a tutti di confrontarsi e di aprirsi all'altro come persona con la quale realizzare un sogno. Ecco, abbiamo un sogno e vogliamo realizzarlo.
E.Z. 

sabato 18 dicembre 2010

Tanti auguri scomodi

Non obbedirei al mio dovere di Vescovo, se vi dicessi "Buon Natale" senza darvi disturbo. Io, invece, vi voglio infastidire.Non posso, infatti, sopportare l'idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla "routine" di calendario. Mi lusinga, addirittura, l'ipotesi che qualcuno li possa respingere al mittente come indesiderati.
Tanti auguri scomodi, allora!
Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali. E vi conceda la forza di inventarvi un'esistenza carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.
Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finchè non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.
Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la carriera diventa idolo della vostra vita; il sorpasso, progetto dei vostri giorni; la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.
Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla ove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finchè la vostra coscienza ipocrita accetterà che lo sterco degli uomini o il bidone della spazzatura o l'inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.
Giuseppe, che nell'affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.
Gli angeli che annunziano la pace portino guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che, pocopiù lontano di una spanna con l'aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfrutta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano i popoli allo sterminio per fame.
I poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell'oscurità e la città dorme nell'indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere "una gran luce", dovete partire dagli ultimi. Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili. Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura, ma non scaldano. Che i ritardi dell'edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative.
I pastori che vegliano nella notte, "facendo la guardia al gregge" e scrutando l'aurora, vi diano il senso della storia, l'ebbrezza delle attese, il gaudio dell'abbandono in Dio. E poi vi ispirino un desiderio profondo di vivere poveri: che poi è l'unico modo per morire ricchi.
Buon Natale! Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza.

Monsignor Tonino Bello

venerdì 17 dicembre 2010

La trave e la pagliuzza

Ho letto l'articolo di Merateonline sulle rimostranze di Giovanni Battista Albani in merito agli appalti per il ciclopedonale di via Promessi Sposi. Non entro nel merito della procedura di affidametno dell'appalto, perchè non conosco l'iter..
Dico solo che è vergognoso che il Comune debba ora spendere dei soldi per quella ciclopedonale, quando la "Todini" (l'impresa appaltatrice del raddobbio) avrebbe fatto gratis il lavoro. Il Comune nella veste dell'assessore Ernesto Passoni ha rifiutato la proposta. E' una cosa nota a tanti e mi stupisce che Giovanni Battista Albani faccia le pulci proprio per questo appalto.
E' meglio stendere un velo pietoso su tutta la faccenda raddoppio, soprattutto se si confronta quello che non ha fatto la precedente Amministrazione di Merate rispetto a quanto invece hanno chiesto e ottenuto gli altri Comuni limitrofi. Basta fare un giro a Olgiate, dalle parti del nuovo parcheggio a est del ponte di Bianca e guardare la loro ciclopedonale, illuminata coi Led. Confrontate cosa è cambiato a Olgiate col raddoppio rispetto a Merate.
A Pagnano hanno fatto un sottopasso che si allaga ogni tre per due, la via Monte Rosa che va bene come autodromo, rifatta senza illuminazione, nonostante siano dieci anni che i residenti la chiedono, via Monte Bianco in condizioni pietose e senza illuminazione... E Via Calendone? Quanto volte ho chiesto di far alzare la quota della sede stradale per evitare l'allagamento, quando la Molgora esonda. Per non parlare della situazione alla Roncaglia, con i proprietari dei terreni che temono di avere i campi contaminati da chissà cosa.
La precedente amministrazione, facendo da scaricabarile l'un l'altro, ha lasciato i proprietari abbandonati a se stessi. Nessuno del Comune ha risposto alle loro richieste di aiuto
E' vergognoso!

Marisa Viganò

giovedì 16 dicembre 2010

Il calvario dei pendolari

Per i pendolari quella di oggi, giovedì 16 dicembre 2010, è stata un'altra mattinata infernale, con ritardi e soppressioni, in particolare sulla tratta Monza-Milano, ma anche sulle Ferrovie Nord. Secondo i dati di monitoraggio del Coordinamento dei pendolari dei treni più frequentati, risulta che la puntualità dei treni dell'ora di punta di questa mattina sia stata inferiore al 25%, con ritardi sino a 60 minuti e soppressioni.
E pensare che lunedì 20 l'assessore Raffaele Cattaneo convocherà il tavolodel Trasporto Pubblico Locale (TPL) per annunciare le sue decisioni in materia di aumenti tariffari, tagli ai servizi ed efficientamenti (ovvero riduzione della qualità dei servizi e licenziamenti nel settore). Intanto i pendolari, forti delle oltre 8000 firme raccolte con la petizione sul sito del Patto dei Pendolari www.patto.ilpendolare.com, che comunque prosegue, chiedono al Presidente Roberto Formigoni un incontro urgente per fargli presenti i disagi quotidiani e l'inopportunità di procedere, in questo momento, ad aumenti tariffari insostenibili per le famiglie e del tutto ingiustificati alla luce dei gravi problemi gestionali ed organizzativi di cui soffre tutto il trasporto pubblico, non solo ferroviario, in Lombardia. I pendolari richiamano la Regione al rispetto degli impegni presi dalla Regione col Patto TPL in merito ai livelli tariffari, qualità, puntualità e velocità commerciale.
Ed ecco la mattinata
Gravi ritardi segnalati sulla rete FNM, con 30 minuti salla Varese-Cadorna FNM e Asso-Cadorna FNM, nonché soppressioni anche nel passante milanese.
Eccoi i ritardi più vistosi sulla rete di Trenitalia:
  • 2090 Venezia-Milano 42 min.
  • 2648 Mantova-Milano 40 min.
  • 2650 Mantova-Milano 26 min.
  • 5132 Lecco-Molteno-Milano 57 min.
  • 2561 Tirano-Milano 31 min.
  • 10553 Lecco-Milano 45 min.
  • 23081 Carnate-Milano 32 min. (su 31 minuti di percorrenza!)
  • 10555 Lecco-Milano 39 min.
  • 10764 Bergamo-Milano 37 min.
Male anche per chi da Centrale doveva andare a Malpensa: a causa del guasto al bivio "Turro", evidentemente sovraccaricato di lavoro a causa dell'MPX, ritardi fino a 40 minuti e 3 coppie soppresse. Veramente deludente il numero dei passeggeri del trasportati dasl nuovo servizio Centrale-Malpensa, dove si conta una media di 10 passeggeri per treno. Se poi lo si confronta con i danni che ha provocato questa mattina, veramente ci si domanda a chi e a cosa serva. Certamente, se le prestazioni sono quelle di questi giorni, è assai meno affidabile degli autobus, che, al contrario dell'MPX, continuano a viaggiare pieni.
Infine, ciliegina sulla torta il servizio "Viaggiatreno" è pure lui in tilt da ieri e non vengono forniti dati "affidabili" sui ritardi.

Le strade d'inverno

Io scommetto che se andassimo a fare un sondaggio, per carità, senza metodo scientifico, semplicemente chiedendo ad amici e parenti “di quali adempimenti ti aspetti che l’Amministrazione comunale si occupi con priorità?” una delle risposte nella top ten sarebbe: la manutenzione stradale.
Non voglio parlare delle buche che sembrano far parte del paesaggio come le colline; non parlerò, anche se vorrei, neanche dei dossi che fanno contenti solo i proprietari di suv, non mi dilungherò sul piano del traffico o sugli incidenti anche se ognuna di queste cose merita attenzione.
Parliamo dell’inverno. Chi è passato per Cassina e Sartirana di recente si sarà certamente accorto che l’ultimo tratto di Via San Rocco, prima dell’incrocio con Via Emilio Bianchi, è una lastra di ghiaccio. Senza mezzi termini è pericoloso. D’inverno c’è freddo, mica è colpa della Giunta. Ovvio però che se nessuno passa a mettere sale ed a garantire la sicurezza, chi amministra deve renderne conto. Sempre chi frequenta la suddetta zona ha sicuramente notato che questa mattina in Via Principe Falcò, subito prima del cartello Cassina Fra’ Martino, c’era uno spesso lastrone di ghiaccio che sembra quasi sia nevicato in nottata, e non esagero. Ora, mi rendo perfettamente conto di quanto possa essere difficile in tempi di ridotte finanze trovare come pagare chi vada a spargere sale, ma va fatto: come ho detto all’inizio le strade interessano tutti.
La folta schiera di quelli che considerano unica sicurezza il guidare a velocità pedone obietterà che basta andare piano sempre; non è vero, se ti accorgi del ghiaccio quando ce l’hai sotto le ruote ormai è tardi. E’ anche vero che ci vive lo sa, chi ci passa ormai lo sa e quindi noi habitué facciamo attenzione, ma poiché le pubbliche vie non sono di quelli che ci abitano vicino (e creder questo temo sia l’andazzo) bensì sono di tutti quelli che le vogliono percorrere, uno dei primi dieci pensieri di chi si occupa della cosa pubblica deve essere la situazione delle strade.
Restiamo in attesa di un intervento che, ne siamo sicuri, dopo questa segnalazione sarà solerte.


Edoardo Zerbi

Tagliare i fondi del 5 x 1.000 significa impedire ai cittadini di sostenere il volontariato

Il nostro Gruppo di “Insieme per Merate” in vista del prossimo Consiglio Comunale, come successo anche in altri paesi, ha presentato un Ordine del Giorno per chiedere al Governo di ripristinare i fondi da destinate all'istituto del “5 x 1.000” per il 2011, che, invece, con la normativa attualmente in vigore sono invece stati limitati a soli 100 milioni di euro. Questa scelta mette in crisi il settore del volontariato. Solo nel 2006 a Merate grazie alla scelta di 930 contribuenti sono stati devoluti al Terzo Settore quasi 30mila euro mentre quest'anno 26 enti cittadini, che operano nel settore sociale, sportivo e della ricerca hanno fatto affidamento sull'aiuto derivante dalla devoluzione della quota sul reddito.

Alla c.a. del Sindaco del Comune di Merate
Sig. Andrea Ambrogio Robbiani

Con la presente siamo a sottoporle richiesta di integrare gli argomenti del prossimo Consiglio Comunale del 20 dicembre con la seguente proposta di delibera:

OdG RELATIVO ALLA RICHIESTA DI IMPEGNO AL GOVERNO PER LA REINTRODUZIONE DEI FONDI PER IL 5 PER MILLE

Il Consiglio comunale, premesso che
  • il Parlamento ha licenziato il testo della nuova "legge per la stabilità" limitando a 100 milioni di euro i fondi da destinare al "5 x 1.000" per l'anno 2011
  • questo significa non rispettare la volontà dei cittadini che liberamente decideranno di versare alle associazioni destinatarie la loro quota del “5 x 1.000” con la prossima dichiarazione dei redditi: solo 100 milioni, rispetto all'intero ammontare del 5 x 1.000, verranno infatti distribuiti alle associazioni, mentre il resto verrà trattenuto dallo Stato
  • si tratta di una riduzione del 75% rispetto all'importo destinato nell'anno precedente (peraltro già oggetto di una limitazione rispetto al totale dei fondi raccolti)
  • questi tagli si ripercuotono significativamente sull'operatività delle organizzazioni del Terzo Settore, che hanno dimostrato, negli ultimi anni in modo ancora più evidente, una professionalità molto elevata, oggetto di apprezzamento in Italia e all'estero e dunque motivo di orgoglio per il nostro Paese: tali organizzazioni, non diversamente da altre realtà sociali ed economiche, basano la loro attività sulla programmazione finanziaria degli impegni attuali e futuri per rendere sostenibile il proprio agire nei diversi settori di riferimento
  • non è la prima volta, purtroppo, che si interviene, con tetti massimi di impegno, per limitare l'operatività del "5 x 1.000", uno strumento che, come poche altre misure di natura fiscale, ha dimostrato di riscuotere un gradimento molto alto dei cittadini italiani (nel 2008 lo hanno utilizzato 14,6 milioni di contribuenti) sin dalla sua prima applicazione
  • tagliare i fondi a disposizione del "5 x 1.000" significa quindi limitare drasticamente la libertà dei cittadini di decidere come destinare la propria quota dell'imposta sui redditi direttamente a sostegno degli operatori del Terzo Settore
Considerato che
il Governo ha accolto un Ordine del Giorno presentato dal Partito Democratico che impegna l’Esecutivo a inserire i fondi mancanti nel cosiddetto “decreto milleproroghe” da approvare prima di fine anno

Chiede che
il Governo si impegni a dare corso all’impegno, sia in presenza di continuità del quadro politico che nel caso l’Esecutivo sia dimissionario per le note vicende legate alla crisi della maggioranza in atto in queste settimane

Dispone
l’invio del presente Ordine del Giorno approvato al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Presidenti dei due rami del Parlamento ed ai capigruppo consiliari di Camera e Senato

Merate, 12 dicembre 2010

Gruppo Consiliare “Insieme per Merate”
Cesare Perego, Giovanni Battista Albani, Gabriella Mauri,
Achille Panzeri e Roberto Riva