venerdì 16 dicembre 2011

Questa sera pre-Consiglio

Questa sera, venerdì, alle ore 21 ci troviamo presso la sede del Circolo del PD di Merate in via Trento 26 per prepararci insieme ai nostri Consiglieri Comunali al prossimo Consiglio comunale convocato per martedì 20 dicembre, durante il quale verranno trattati i seguenti punti all'ordinde del giorno:
  1.  Lettura ed approvazione verbali delle sedute del 25 novembre e 9 dicembre 2011
  2. Nomina del Revisore unico triennio 2012/2014
  3. Societò Ecosysrem Immobili
  4. Verifica quantità e qualità aree da destinate a residenza, ad attività produttive e determinazione prezzo di cessione per l'anno 2012
  5. Approvazione del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2012 e relativi allegati
Il Gruppo di Insieme per Merate

Il Natale con Nonno Luigi

Cari amici,
siete tutti invitati all'incontro con Luigi Panzeri ("Nonno Luigi") e lo scrittore Antonio Molteni per la presentazione del libro "Nonno Luigi e la comunità di Ndugu Zangu un Kenya". L'evento è previsto per il giorno di sabato 17 dicembre a partire dalle ORE 17.30 presso la sala polifunzionale dell'Area Cazzaniga, in via Don Cesare Cazzaniga.
Vi chiedo cortesemente di estendere l'invito ai vostri amici e conoscenti. Vi aspetto numerosi per festeggiare con Nonno Luigi l'imminente Natale e gustare insieme un aperitivo.
Cordiali saluti

Giuseppe Cerrano

giovedì 15 dicembre 2011

I deputati leghisti si dimettono per non perdere il vitalizio

Dopo Ettore Pirovano della Lega Nord, un altro deputato leghista lascia in fretta e furia la poltrona di Montecitorio. Anche Luciano Dussin non vuol attendere i 60 anni per percepire il suo lauto vitalizio: gli uffici di presidenza di Camera e Senato solo ieri hanno modificato, a partire dal 1 gennaio 2012, il meccanismo retributivo dei vitalizi: dal 1 gennaio i deputati con due o più mandati dovranno attendere necessariamente 60 anni per prendere il vitalizio e non più 50 anni come è stato finora.
Per Dussin e Pirovano è subentrato poi un altro problema: la corte costituzionale ha infatti abolito il doppio incarico di sindaco e deputato. Un incarico elettivo basta e avanza, anche perchè si tratta di impegni gravosi e di grande responsabilità e questi signori non si capisce come possano tenere due piedi in una scarpa (Pirovano divenne famoso perchè lasciando il tesserino parlamentare ad un suo collega "pianista" riuscì ad essere contemporaneamente al consiglio provinciale di Bergamo e votare in Parlamento a Roma).
Il deputato Dussin, essendo anche sindaco di Castelfranco Veneto, si è dimesso prim'ancora di decadere.
Bel gesto quello di Dussin, applaudito dai suoi quando è stata annunciata la sua decisione nell’aula di Montecitorio. Bel gesto, dicono i leghisti: ma per piacere!!
Il deputato, che oggi ha 52 anni, se fosse decaduto come prevede la legge dopo il 1 gennaio 2012, avrebbe dovuto attendere 8 anni per prendere il suo lauto vitalizio di 5.000 euro.
In questo modo, invece, il vitalizio lo incasserà immediatamente.
Oltre a questo gli spettano i 150.000 euro di assegno di fine mandato, per il "reinserimento sociale" previsto al termine del suo triplo mandato parlamentare.
Oltre a vitalizio e assegno di fine mandato, Dussin continuerà ad incassare i 3.000 euro mensili di stipendio di sindaco di Castelfranco Veneto.

Furti in abitazione: sono aumentati del 51%

Ieri (mercoledì) nel tardo pomeriggio in Comune a Merate la Conferenza dei Sindaci del Meratese ha incontro il Prefetto Marco Valentini (clicca sul testo evidenziato in grassetto e sottolineato per leggere il comunicato della Prefettura) accompagnato da alcuni funzionari e dal Comandante provinciale dei Carabinieri Ten. Col. Marco Riscaldati, in risposta ad una richiesta inviata dai Sindaci della zona tramite il Sindacodi Merate Andrea Robbiani in relazione all’aumento dei furti in abitazioni nel territorio meratese.
Il Prefetto ha sottolineato che per eventi/numero di abitanti la Provincia di Lecco si colloca al 12° posto su scala nazionale: peraltro, nei primi dodici posti sono presenti altra 5 province della Lombardia, segnale di una specificità territoriale che va interpretata al fine di predisporre le più idonee misure di contrasto.
Il Prefetto ha sottolineato che – pur partendo da dati bassi rispetto ad altre zone della Brianza – v’è stato quest’anno un incremento dei reati nel nostro territorio, che può essere così sintetizzato:
  • Aumento dei reati totali del 12% (contro il 2% del resto della Provincia) nei 17 Comuni del Meratese
  • In particolare aumento del 21% dei furti (+9% nel resto della Provincia) e in particolare dei furti in abitazione, passati da 283 a 429 (+51%)
  • I dati dei furti – 39 episodi mensili in media nel totale dei 17 Comuni – includono non solo i furti effettivamente commessi ma anche i tentativi di furto.
Il dato è particolarmente cresciuto negli ultimi mesi, a partire dall’estate.
La Prefettura sta mappando da tempo i fenomeni per creare una sorta di cartina delle zone più a rischio dal punto di vista geografico incrociati con i dati temporali (giorno/ora) al fine di predisporre adeguati controlli nelle zone più esposte al fenomeno dei furti: questa attività di georeferenziazione e di analisi criminale è parte del Patto per la Sicurezza siglato lo scorso 18 aprile. E’ importante che i cittadini collaborino avvisando prontamente le Forze dell’Ordine, in modo da fare opera di prevenzione e poter mappare più accuratamente il territorio. Il Prefetto ha sottolineato che in abitazioni dove c’è stato un tentativo di furto, il fenomeno tende a ripetersi per la presenza di ladri che individuano di volta in volta le zone ritenute più adatte.
Sul fronte della prevenzione i Sindaci hanno informato il prefetto del lavoro per estendere le convenzioni di Polizia Locale: oltre alla convezione già attiva tra Robbiate, Merate, i due Verderio e Paderno, la convenzione tra Osnago e Lomagna verrà estesa a Cernusco Lombardone e Montevecchia mentre verrà istituita una nuova convenzione tra Brivio, Airuno e Imbersago. Il Prefetto ha apprezzato lo sforzo, sottolineando che l’aggregazione è importante per supportare il lavoro dei Carabinieri, pur contando la nostra zona una presenza di vigili già più alta che nel resto della provincia.
E’ stato deciso di costituire un gruppo di lavoro congiunto con il Comando provinciale dei Carabinieri per definire dove posizionare videocamere di ultima generazione di tipo adatto a interfacciarsi con i Carabinieri in un’ottica di difesa complessiva del territorio, anziché agire singolarmente comune per comune. I Carabinieri daranno indicazioni dei punti di passaggio da sorvegliare (in particolare le vie di fuga utilizzate dai ladri su provinciali o intercomunali), i Comuni si impegneranno a destinare le risorse in essere – non si può contare in questo momento su fondi regionali per la sicurezza, che non sono disponibili – a questo progetto, con l’intenzione di associarsi per bandire un’unica gara che consenta un’omogeneità di soluzioni tecnologiche e un risparmio economico complessivo.

Paolo Strina
Presidente della Conferenza dei Sindaci del Meratese
per i sindaci di Airuno, Brivio, Calco, Cernusco Lombardone, Imbersago, Lomagna, Merate, Montevecchia, Olgiate Molgora, Osnago, Paderno d’Adda, Perego, Robbiate, Rovagnate, Santa Maria Hoè, Verderio Inferiore, Verderio Superiore

mercoledì 14 dicembre 2011

La sicurezza dei cittadini è un diritto reale, non per raccogliere voti

I tagli ai Comuni e il mancato rafforzamento dei presidi sul territorio certo non aiutano a tenere sotto controllo l'ondata di criminalità che in questo ultimo periodo ha segnato fortemente il nostro territorio. Per questo ho presentato oggi un'interrogazione al Ministro dell'Interno.
Le esperienze attivate dai patti per la sicurezza, firmato anche a Lecco, sono senz'altro da sostenere e incoraggiare perché dimostrano che un'azione sinergica fra gli enti senz'altro migliora qualitativamente l'azione di presidio e di prevenzione sul territorio rispondendo in modo ottimale alle esigenze dei cittadini, ma e necessario che questa collaborazione sia comunque supportata dalla messa in atto di nuove misure economiche che prevedano lo stanziamento di fondi per un consistente aumento del personale oltre che per il rafforzamento dei presidi territoriali. Indispensabile ed urgente che tutti i soggetti istituzionali debbano essere coinvolti per evitare sovrapposizione e confusioni di ruoli costruendo un sistema integrato di sicurezza, che funzioni sul modello dei Patti per la Sicurezza dal Governo Prodi
Dopo le numerose e infruttuose sollecitazioni al precedente Governo, spero che la voce dei nostri sindaci venga ascoltata, i cittadini giustamente si aspettano che i Comuni, già in forte difficoltà , sono loro a reperire fondi per assicurare un controllo proficuo del territorio. I furti che in queste ultime settimane hanno fortemente interessato i nostri comuni, spaventano ed esasperano i cittadini che si rifanno ai propri amministratori per chiedere di mettere un argine a quanto succede.
La sicurezza dei cittadini è un diritto che molto spesso viene usato come cassa di risonanza per raccogliere voti, ma poi nella realtà locale, in particolare per i numerosissimi tagli messi in atto in questi anni ai danni delle Forze dell'ordine, Polizia e Carabinieri, Comuni risulta ancora più evidente come sia difficile garantire la sicurezza.


INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

La sicurezza è un diritto primario del cittadino pertanto appare necessario prevenire e contenere, insieme alla commissione dei reati e ai fenomeni criminali più gravi, tutti quegli eventi suscettibili di incidere sulla pacifica e ordinata vivibilità del territorio, sull’efficiente fruibilità degli spazi e dei servizi, oltre che sulla vita privata e la sicurezza dei propri beni; questi obiettivi possono essere conseguiti, in ragione della complessità delle azioni da porre in essere, solo attraverso l'azione integrata dei diversi livelli di governo e con la piena partecipazione degli attori del mondo sociale e produttivo, in un quadro di intelligente e fattiva collaborazione e nel rispetto dei reciproci ruoli; la Prefettura di Lecco, la Regione Lombardia , la Provincia di Lecco, il Comune capoluogo e i Comuni di Calolziocorte, Casatenovo, Mandello del Lario, Merate e Valmadrera, hanno dato vita ad una fattiva collaborazione con la sperimentazione di innovativi modelli di governo della sicurezza urbana capaci di integrare i necessari interventi per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica con le iniziative atte a promuovere la coesione sociale e a favorire la vivibilità del territorio e la qualità della vita, coniugando prevenzione, mediazione dei conflitti, controllo e repressione; la provincia di Lecco, storicamente caratterizzata da un ampio benessere economico e da una diffusione importante e capillare di strutture produttive, oggi attraversato pesantemente dalla crisi, può prestarsi a tentativi di infiltrazioni della criminalità organizzata, e pertanto anche in tale contesto si rende necessaria una più stringente collaborazione tra le Istituzioni statali e quelle locali al fine di prevenire l’inquinamento del tessuto economico e produttivo; l’andamento generale della delittuosità nella provincia ha seguito nell’ultimo anno una tendenza discendente, evidenziando tuttavia aree in controtendenza, caratterizzate da una specifica condizione geografica ovvero da una più significativa urbanizzazione, interessate soprattutto da fenomeni di criminalità predatoria di tipo pendolare, ragione per cui l’intensificazione della collaborazione, soprattutto tra comuni limitrofi e per il controllo delle vie di comunicazione, appare strumento utile e necessario; dall’analisi del territorio e dai dati relativi ai reati denunciati, emergono quali fenomeni delittuosi fonte di principale preoccupazione per la popolazione i furti in abitazione e le rapine, oltre all’abusivismo commerciale e agli atti di danneggiamento e vandalismo verso gli arredi urbani; on data 18 aprile u.s. il Prefetto di Lecco, il Presidente della Regione lombardia, il Presidente della Provincia ed i Sindaci dei Comuni di Lecco, Calolziocorte, Casatenovo, Mandello del Lario, Merate e Valmadrera, ciascuno in relazione alle proprie competenze e attribuzioni, hanno firmato un Patto per la Sicurezza, impegnandosi a promuovere azioni coordinate e integrate, volte a garantire le migliori condizioni di sicurezza e vivibilità nei rispettivi territori.
I “Patti per la sicurezza” - che si inseriscono nella cornice del Patto stipulato tra il Ministro dell’Interno e il Presidente dell’ANCI il 20 marzo 2007- rappresentano un efficace strumento di attuazione di modelli operativi capaci di stimolare e concretizzare la collaborazione tra i soggetti istituzionali garanti delle esigenze sopra enunciate, al fine di fornire ai cittadini risposte coerenti ed unitarie mediante un rafforzamento del rapporto collaborativo tra lo Stato e le istituzioni locali, nel quadro della sicurezza integrata. Un sistema integrato di sicurezza, infatti, appare lo strumento più idoneo per favorire il perseguimento di un’efficace azione di prevenzione.
Nonostante le azioni sinergiche messe in campo da Prefetto, Regione ed enti locali si registrano diversi episodi di microcriminalità: denunce di furti in casa a Montevecchia, Merate, Calco, Cernusco, Valgreghentino, Paderno D’Adda, a Verderio Superiore è stata potenziata la videosorveglianza in paese, ad Airuno sono aumentato i furti di autovetture. Il Casatese risulta ancora più esposto da sempre, visto la sua vicinanza con l’area del milanese. I residenti di detti comuni lamentano di vedere poche pattuglie delle forze dell’ordine in giro per le strade e chiedono un maggiore pattugliamento del territorio soprattutto la notte. Inoltre lamentano la risposte tardive agli interventi segnalati. Dopo le 19.30 gli agenti di polizia locale non sono più in servizio e per segnalare incidenti, truffe o altri presunti reati ci sono solo i carabinieri. I Sindaci del Meratese e in particolare del Casatese, zona con i dati statistici sulla criminalità più elevati, si sono mobilitati e negli ultimi 4 anni hanno scritto ai Ministri Amato prima (1 petizione) e Maroni poi (2 petizioni), per ottenere un potenziamento dei presidi esistenti. Il potenziamento della struttura di Casatenovo è stato iscritto a Bilancio dal Comune, nonostante i vincoli del patto di stabilità, ed è stato trasmesso all'Arma uno studio di fattibilità per l'approvazione, con previsione di ampliamento del fabbricato e con ulteriori potenzialità di espansione per consentire di ospitare più uomini. Nonostante i vincoli del patto di stabilità, i suddetti comuni sono riusciti a stanziare risorse per la sicurezza, naturalmente a scapito di altri interventi in altri settori, al fine di perseguire concretamente l'ampliamento della struttura esistente nel Casatese.
L’interrogante in diverse occasioni, e su sollecitazione dei Sindaci del territorio, attraverso atti di sindacato ispettivo ha chiesto la costituzione di un nuovo presidio di polizia nella Brianza lecchese ed il potenziamento delle forse dell’ordine per garantire l’ordine pubblico in una delle zone più esposte ad episodi di criminalità, perché limitrofa alla città di Milano; il Ministro dell’Interno interrogato all’epoca, l’on. Roberto Maroni, non ha accolto le richieste degli amministratori locali per il potenziamento più volte annunciato del presidio nel lecchese, ma in aprile ha sottoscritto un Protocollo per la gestione unificata in forma associata e coordinata del servizio di Polizia Locale fra i Comuni di Merate, Robbiate, Paderno D’Adda, Verderio Superiore e Verderio Inferiore. A distanza di sei mesi dalla sigla del Protocollo la situazione dal punto di vista della sicurezza nei suddetti comuni sembra essere addirittura peggiorata e con il periodo natalizio che sta per cominciare c’è il rischio che si intensifichino questi fenomeni. Le ultime manovre finanziarie varate dal Governo Berlusconi hanno ulteriormente inflitto pesanti tagli proprio al comparto delle forze dell’ordine, sia in termini di risorse umane che economiche; i comuni a fronte del patto di stabilità si trovano a dover sopperire con risorse tolte ad altri servizi primari al fine di poter garantire il minimo di sicurezza.
Quali nuove iniziative il Ministro intenda adottare al fine di garantire adeguate risorse al comparto sicurezza, il quale, provato da tagli continui e pesanti e da carenza di personale, nonostante un enorme sforzo operativo ed economico, non sempre riesce ad assicurare una totale copertura del territorio e se non ritenga di dovere dare un nuovo impulso alla programmazione e realizzazione fattiva dei Patti per la sicurezza con gli enti locali?

martedì 13 dicembre 2011

Il clandestino di Betlemme

Il popolo ebraico, a cui Gesù era legato secondo la carne e il sangue, si autodefiniva nella Bibbia come una comunità di «forestieri e pellegrini», tant'è vero che aveva codificato questa straordinaria normativa su cui dovrebbero riflettere anche molti legislatori sedicenti cristiani: «Vi sarà una sola legge sia per il nativo sia per lo straniero residente in mezzo a voi... Quando un forestiero dimorerà presso di voi nel vostro paese, non gli dovrete far torto, ma lo tratterete come colui che è nato fra voi; l'amerai come te stesso perché anche voi siete stati forestieri nel paese d'Egitto» (Esodo 12, 49; Levitico 19, 33-34).
Ora, se leggiamo i 48 versetti dei primi due capitoli del Vangelo di Matteo, la tradizionale retorica natalizia si sfarina per lasciare intravedere una trama cupa: Gesù nasce in una grotta-stalla, è deposto non in una culla ma in una mangiatoia, si affaccia subito l'incubo di una repressione sanguinaria (la "strage degli innocenti") e la famigliola deve imboccare la via della clandestinità, riparando nel confinante Egitto. Come è evidente, è tutt'altro che artificiosa l'applicazione delle tormentate storie degli immigrati, dei nomadi, dei clandestini che occupano i nostri giornali alla vicenda del bambino Gesù di Betlemme.
Secoli dopo, un poeta cristiano cinese, costretto anche lui alla clandestinità in quanto perseguitato, Ai Qing (1910-1996), celebrava con questi versi il Natale del 1936:
«Dalla mangiatoia vengono lamenti che strappano il cuore.
Con innumerevoli dita
la folla segna la fanciulla-madre
sprezzata come immondizia,
nessuno è disposto a portarle un catino per il sangue».
Il pensiero va a certe madri straniere (ma non solo...) che partoriscono da sole, nascostamente, spargendo il loro sangue per terra e strappando malamente il cordone ombelicale.
Il Cristo reale è fratello degli ultimi della terra ed è per questo che aveva ragione Bertolt Brecht (sì, proprio l'ateo drammaturgo tedesco) quando nelle sue Poesie 1918-1933 scriveva i versi del suo "Natale dei poveri":
«Oggi siamo seduti, alla vigilia
di Natale noi, gente misera,
in una gelida stanzetta,
il vento corre di fuori,
il vento entra.
Vieni, buon Signore Gesù, da noi,
volgi lo sguardo:
perché Tu ci sei davvero necessario».

Sua Em.za Rev.ma Card. Gianfranco Ravasi
Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura (Città del Vaticano)

lunedì 12 dicembre 2011

Polizia locale: disastro annunciato!

Da tempo voci di corridoio davano come sempre più numerosi i dissidi tra l'Amministrazione, il corpo di Polizia Locale ed il suo Comandante; da tempo i cittadini avevano visto la qualità del servizio prestato in Città scemare clamorosamente; da tempo il rapporto del privato con il Responsabile di servizio era divenuto freddo ed impersonale... Insomma, l'aria della catastrofe era nota a tutti. Aggiungiamoci l'incapacità cronica del Sindaco Andrea Robbiani di portare a compimento con risultato positivo mediazioni e cambiamenti ed ecco che la frittata è fatta. Il rapporto di fiducia tra guida politica e funzionari di servizio era ormai logoro da tempo, ancor più accentuato dal motto "Che imparino a lavorare" proferito dal Borgomastro nei confronti della Polizia Locale.
Un'altra grande rivoluzione che doveva trascinare Merate nel Rinascimento che finisce nel cestino. Dopo la tanto millantata riorganizzazione dei servizi ed il fantomatico spoil system (i capi servizio prima denigrati ai tempi dell'opposizione oggi sono venerati); dopo la rivoluzione dei parcheggi che sta già mietendo le prime vittime tra i commercianti; dopo la grande e faraonica apertura dell'Area Cazzaniga ridotto a luogo più o meno disabitato...ecco lo sfascio del Consorzio di Polizia Locale. Di tutto ciò si avrà sicuramente memoria.
Speriamobene