giovedì 13 settembre 2012

Facciamo i conti con l'amianto

Pubblichiamo l'interrogazione presentata dai nostri Consiglieri di di "Insieme per Merate" circa il censimento sull'Amianto

Alla c.a. del Sindaco del Comune di Merate
Sig. Andrea Ambrogio Robbiani

Oggetto: Interrogazione,- a norma degli Art. 51, 52 e 53 del “Regolamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari” del Comune di Merate – relativa al censimento dell'amianto

Premesso che:
  • la Legge Regionale 17 del 20.09.2003 e la successiva Delibera della Giunta Regionale 8/1526 del 22.12.2005 hanno approvato il Piano Regionale Amianto Lombardia che prevede il censimento e la mappatura dell'amianto esistente nel territorio lombardo
  • la Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia, con Decreto 13.237 del 18.11.2008, ha stabilito un “Protocollo per la valutazione dello stato di conservazione delle coperture in cemento-amianto” che permette al proprietario del manufatto in oggetto di valutare l'Indice di Degrado sulla cui base è stabilita l'azione conseguente
Considerato che:
  • in alternativa al punto precedente il proprietario della copertura in cemento-amianto, ponendosi nella condizione più cautelativa, dichiara che rimuoverà il manufatto, entro un anno, conferendolo in appositi siti ai sensi della Legge Nazionale 257/ 1992
Preso atto che:
  • in un incontro di Frazione il Vice Sindaco ha affermato essere il Comune di Merate in ritardo nell'espletamento di detto censimento
Gli interroganti chiedono:
  • di sapere con quali modalità il Comune sta operando in ordine agli adempimenti sopra indicati
In particolare di sapere:
  • se esista o meno un censimento dei manufatti in cemento amianto di immobili comunali
  • se quanto al punto precedente esista per immobili pubblici insistenti sul territorio comunale
  • quali azioni ha intrapreso ed intenda intraprendere l’Amministrazione Comunale per estendere il censimento e la mappatura agli immobili dei Privati
  • se è intenzione dell’Amministrazione Comunale di commissionare ad ARPA misure campione per determinare il contenuto di fibre di amianto all'interno di edifici comunali interessati da tamponature o coperture in cemento-amianto.
Per la presente non è richiesta risposta scritta.
Ringraziando, salutiamo distintamente

I Consigliere Comunali del Gruppo “Insieme per Merate”
Ernesto Passoni, Roberto Riva, Cesare Perego,
Achille Panzeri e Gabriella Mauri

martedì 11 settembre 2012

In Lombardia si perdono 13 ettari di verde al giorno

Legambiente: «Po, Monte Genesio, Brughiera brianzola e Disgrazia potrebbero essere future zone di salvaguardia».

Adesso che sono al loro posto nuovi presidenti e consiglieri, tocca ai direttori: come prevede la legge regionale lombarda sui parchi dell'anno scorso, saranno indicati da un albo che sta prendendo forma e nel quale saranno iscritti i circa 200 curricula al vaglio della commissione insediata dall'assessore Alessandro Colucci. «Da questo elenco - spiega - i presidenti potranno scegliere: con l'obiettivo di rendere sempre più fruibili le aree protette tenendo d'occhio anche l'appuntamento del 2015». Al ruolo più politico del presidente sarà così affiancato entro l'autunno quello più tecnico, senza le scosse e le polemiche che hanno accompagnato, nel 2011, la nascita della nuova legge regionale e, all'inizio di quest'anno, le elezioni del Ticino, il «padre» dei parchi lombardi.
Sullo Stelvio - dopo la vicenda dello stambecco «prelevato» da un presidente senza licenza di sparare e perciò chiamato a risponderne alla magistratura - si parlerà di macroregione delle Alpi: l'appuntamento proposto dal Pd («progetto concreto di nascita della macroregione alpina voluta da Bruxelles» dice il consigliere regionale Carlo Spreafico, «non l'irrealizzabile macroregione ipotizzata da Formigoni») tocca solo di striscio la gestione delle 24 aree protette regionali, ma trova un terreno comune nella questione del consumo di suolo e della necessità di conservare il territorio ancora integro.
Su questo stesso tema («spariscono 13 ettari al giorno»), torna anche Marzio Marzorati, responsabile Parchi di Legambiente: «La nuova legge ha razionalizzato l'organizzazione degli enti. Neanche la questione dell'album dei direttori ci preoccupa. Piuttosto è da sottolineare che, appunto mentre le grandi opere continuano a mangiare territorio, in Lombardia mancano almeno quattro parchi: del Po (quelli di Ticino, Adda, Serio, Oglio e Mincio sembrano le verticali di un cruciverba senza orizzontali), del Monte Genesio, della Brughiera briantea, del Disgrazia con il Bernina». «Un passo avanti rispetto agli altri anche con il sistema delle aree protette»: così vede la Lombardia Eleonora Frigerio, coordinatrice regionale di Federparchi e presidente del Parco Valle del Lambro. «Ma in Italia abbiamo tanti parchi che funzionano bene, tanti presìdi importanti dei quali forse non si parla abbastanza».

Laura Guardini

domenica 9 settembre 2012

Osservazioni sul Piano Cave della Provincia di Lecco


La Provincia di Lecco ha avviato la procedura per l'elaborazione di un Nuovo Piano Cave che interessa anche il territorio di Merate, a Brugarolo, nella fascia agricola attorno al canile ed alla piattaforma ecologica. Tale comparto è già interessato da una porzione del cosiddetto Polo Industriale del Meratese, come previsto dal Piano Territoriale di Coordina-
mento Provinciale (PTCP); lo stesso Piano prevede che l'area residua rimanga a destinazione agricola e costituisca un ambito di “ecopermeabilità”, cioè un “continuum” verde fra analoghi ambiti di Cernusco, Robbiate, Paderno e Verderio.
Il Piano di Gestione del Territorio (PGT) di Merate ha recepito le indicazioni del PTCP codificando la destinazione agricola del sito. L'Assessore all'Urbanistica Andrea Valli ha confermato quanto sopra, ma leggendo i documenti relativi sul sito della Provincia non sono riportati suggerimenti e proposte avanzati dal Comune di Merate.
In prima istanza dopo la prima Conferenza di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del  22 settembre 2011, si è definita inammissibile (scheda g.5) la possibilità di istituire cave, nella fattispecie di ghiaia e sabbia.
In seconda istanza  nella seconda Conferenza VAS del 31 luglio 2012 è stata presentata un’Analisi preliminare che ripropone la potenzialità della cava nella scheda Gg.6a.
Non è chiaro quindi, il perché di tale riproposta a fronte della inammissibilità di cui sopra.
In ogni caso è doveroso che il Comune di Merate, di concerto con i Comuni limitrofi interessati, presenti, per iscritto, suggerimenti e proposte per ribadire l’inammissibilità dell’ipotesi, anche a causa delle motivazioni già fatte proprie dagli strumenti urbanistici provinciale e comunale. 

Ernesto Passoni