venerdì 21 dicembre 2012

I fucilieri della Val Clavicola

Di ritorno dal pellegrinaggio a Medjurgoje, dopo aver pregato la Madonna della Pace, Umberto Bossi (rieccolo!) ha dichiarato: "O si fa una lotta democratica in Parlamento o una lotta popolare ed, allora, bisogna tirare fuori i fucili".
A Merate, Roberto Maroni, quello dagli occhiali rossi e dalla scopa in mano, ha dichiarato: "Alle elezioni! La gente deve decidere: l'alternativa è il fucile, ma io sono per la lotta dura, attraverso mezzi democratici".
La Lega sta diventando pacifista! Fantozzi direbbe: "Come è buono lei!".

Ernesto Passoni
Consigliere Comunale del Gruppo di  "Insieme per Merate"

domenica 16 dicembre 2012

Il Sindaco pompiere

Il Gruppo Consiliare di “Insieme per Merate” ha chiesto verbalmente, sia in Consiglio che in Commissione di conoscere lo stato progettuale del CDD (Centro Diurno Dilazionato). A risposta nulla il Consigliere Roberto Riva, ha chiesto, per iscritto, al Presidente della Commissione Urbanistica di portare la questione nella stessa Commissione; nell’ultima seduta il medesimo Presidente ha risposto che della faccenda erano stati interessati i Capigruppo che, ad oggi, sanno nulla.
In definitiva un alone di mistero aleggia attorno al progetto di cui il programma dell’Amministrazione vedeva la realizzazione nel 2010-2011.
Come d’uso, i Consiglieri di Minoranza vengono a sapere dalla stampa dei segreti amministrativi . Così, apprendiamo che l’inizio dei lavori, previsto ad inizio 2013, è ipotizzato in primavera, si spera dello stesso anno; nel frattempo lievitano i costi che da 500.000 sono già arrivati a 760.000 euro.
“Rumors” di Palazzo narravano di errori del progettista, ora la colpa è addossata ai Vigili del fuoco ed all’Asl, che litigano tra di loro sui sistemi antincendio.
Ma fermi tutti, perché il tuttologo Sindaco Robbiani, smesse, momentaneamente, le vesti di facitore di dossi, di sensi unici, di ornitologo ed altro, ha indossato quelle di pompiere (ovviamente non nel senso di pacificatore) ed ha così sentenziato: “Il CDD è una struttura regionale, ma l’Asl sostiene che dobbiamo sottostare a leggi nazionali”.
Sorgono alcuni dubbi: se il CDD è una struttura regionale e, dato che serve più Comuni, perché non se lo paga la Regione? Ci angoscia ancor di più il fatto che il Sindaco sia meravigliato che l’Asl sostenga di agire in base alle leggi nazionali, cui quelle regionali dovrebbero fare riferimento: saremmo meravigliati e timorosi del contrario! Almeno fino a quando non verrà istituita la RAL (Repubblica Autonoma di Lombardia). Può essere che il Legislatore nazionale abbia abbondato nel prescrivere dotazioni antincendio, ma “dura lex sed lex”, l’Asl ed i pompieri non possono che ottemperare a tali prescrizioni.
Il nostro Sindaco-Pompiere, bontà sua, usando il plurale maiestatis, ritiene che tali sistemi non servano ed ha chiesto ai pompieri una deroga (in effetti si sa che l’Italia è il paese delle deroghe!). Il Nostro prosegue poi con una interpretazione surreale del ruolo di Asl e pompieri che sarebbero in perenne discussione sull’interpretazione delle norme, come se detti Enti fossero alla prima omologazione.
L’articolo afferma che il Sindaco si è interessato personalmente alla questione e che Babbo Natale porterà il via libera; inoltre, si assicura che il progetto è pronto da un pezzo, ma, evidentemente, non sembra essere completo.
Ha detto la sua anche riguardo ai costi e, qui, facciamo un ragionamento: la ristrutturazione della ex scuola di via Fratelli Cernuschi ha per scopo la destinazione di un piano al CDD ed un altro alle Associazioni. Dato che lo scopo prioritario è il primo che, presumibilmente, assorbe il grosso dei costi, per la particolare destinazione d’uso, si spendono, ad oggi, 760.000 € per ristrutturare circa 470 mq, quindi 1.620 €/mq. Costruire ex novo comporta un costo all’incirca di 1.500 €/mq: ci chiediamo se il gioco vale la candela.

Big steps