giovedì 30 settembre 2010

Merate chiusa al traffico in entrata e in uscita: gli automobilisti costretti al giro dell'oca

Per i cittadini significa strade più intasate, maggior inquinamento e perdite di tempo
Con ordinanza n° 49 del 29 settembre 2010 è stato istituito per gli automobilisti in uscita da Merate lungo via Terzaghi il divieto di svolta a sinistra sulla Sp 342 Dir n direzione di Milano. Altresì è impedito a chi viaggia lungo via Satatale direzione sud, verso Cernusco Lombardone per intenderci, di imboccare la medesima via Terzaghi ovvero di girare a sinistra. Il provvedimento, unito a quello analogo in vigore da tempo all'intersezione tra la ex Ss 36 e viale Giuseppe Garibaldi, rende estremamente difficile accedere a Merate ma anche andarsene. La gente è ora obbligata per raggiungere via Statale e dirigersi in direzione di Milano a usufruire della nuova rotatoria di Pagnano o di quella all’incrocio di viale Giuseppe Verdi oppure ad attraversare l’intera città per usufruire della Sp 54 piuttosto che via Laghetto o via XXV Aprile e poi da queste immettersi sulla vecchia Statale dello Spluga e del Lago di Como. Il medesimo discorso vale per il contrario, cioè per chi deve entrare in Merate. Le finalità sono chiare e in parte anche condivisibili: garantire maggiore fluidità sulla 342 dir e maggiore sicurezza, vietando i “salti” di corsia. Che non va bene sono il metodo e le soluzioni adottate. Innanzitutto quando ci sono di mezzo scelte importanti sarebbe opportuno discuterne anche nelle sedi istituzionali previste, come la Commissione Urbanistica, Ambiente e Territorio, non solo per informare i Consiglieri comunali, che sono sempre gli ultimi a venire a sapere le cose, ma anche per raccogliere pareri e suggerimenti. Due teste sono meglio di una. Stupisce che chi reclamava queste giuste attenzioni quando sedeva in Minoranza adesso sia il primo a dimenticarsene, ma, come detto tante volte, lui predicava bene e adesso razzola male, molto male...  Esiste inoltre un Pgtu, (Piano generale del traffico, urbano) ex Put, parte integrante del Pgt in fase di stesura. E’ un documento votato e approvato dal Consiglio comunale durante la passata legislatura, quindi ancora valido e in qualche modo vincolante. Perché non ci si attiene a quanto è riportato e previsto lì? Sappiamo l’avversione del Sig. Sindaco Andrea Robbiani al parere dei tecnici, ma il Pgtu è stato realizzato tenendo conto l’intera organizzazione viabilistica di Merate e i flussi di traffico. La circolazione è come un sistema idraulico: se chiudi un rubinetto, l’acqua passa da un’altra parte. Il pericolo è che si sposti solo il problema in strade già trafficate, come viale Giuseppe Verdi, via don Cesare Cazzaniga, via Fratelli Cernuschi, via Filippo Turati, via Frisia e via Monte Grappa oltre che quelle di Brugarolo.  Dove adesso è stato istituito il diviesto di svolta a sinistra ci vuole una rotatoria e occorre anche sistemare il rondò all'altezza di vial Verdi. Non c'è nulla da inventare: è già tutto scritto. Molte persone si spostano in auto per necessità e perché non hanno alternative al mezzo di trasporto privato: non si possono pernalizzare in questo modo e obbligarle a lunghi giri dell’oca, che comportano solo perdite di tempo, traffico ulteriore e inquinamento.

Giovanni Battista Albani
Sindaco di Merate 2004/'09
Consigliere comunale del gruppo
di Insieme per Merate

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