sabato 27 novembre 2010

La frittata amara

Fate largo diceva, ci penso io assicurava, che voi padani non siete capaci di parlare con i nobili. Sono gente fine, bisogna presentarsi bene, ci vuole tatto, diplomazia e competenza. Così all’incontro per trattare con i signori marchesi l’edificabilità di alcuni terreni in cambio di altre aree è andato anche lui, il geometra pidielciellino. Perché ad appuntamenti istituzionali che riguardano il Pgt ci vadano anche esponenti di partito e non solo i rappresentanti legittimamente eletti non si sa; trattandosi di  addetti ai lavori potrebbe sorgere anche qualche dubbio su secondi fini.   E non si sa neanche perché certe decisione importanti vengano prese nelle segreterie di movimenti politici invece che nelle sedi opportune. Nemmeno si conosce il motivo perché riunioni di partito, di parte quindi, si siano svolte in Municipio… Considerazioni sul  (mancato) rispetto delle istituzioni a parte, la mediazione è riuscita così bene che la delegazione partito-comunale è tornata indietro peggio che a mani vuote: gli aristocratici si sono sentiti offesi, trattati come dei poveracci che hanno bisogno della carità dei pidielciellinileghisti per vivere. Il risultato? La convenzione per l’utilizzo da parte della popolazione del parco del cannocchiale o dei cipressi pare non verrà rinnovata e i meratesi non potranno più usufruire liberamente di quello splendido scorcio di Villa Belgiojoso… Una frittata di uovo di colombo che i meratesi tutti sono obbligati a trangugiare.


R.I.

venerdì 26 novembre 2010

E' uscito il secondo numero del nostro periodico informativo "Pane al Pane"

E’ in distribuzione in questi giorni, tramite il classico sistema del porta a porta nelle cassette delle lettere, il secondo numero di “Pane al Pane”, il periodico - molto periodico - informativo del nostro gruppo di “Insieme per Merate”. E’ possibile scaricarlo direttamente online anche dalla sezione “dowload” del nostro blog, che si trova sulla sinistra della nostra pagina web, oppure cliccando qui…>>;. Riporta alcuni interventi già pubblicati, proponendone la sintesi per esigenze di impaginazione, ma anche nuovi scritti, alla luce di quelli che riteniamo siano stati gli argomenti amministrativi più importanti dell’ultimo periodo. Sono state stampate poco meno di 2.000 copie in modo da raggiungere la maggioranza delle famiglie. Non potendo arrivare ovunque chiediamo a sostenitori e simpatizzanti di darci una mano, o stampando qualche copia da consegnare ad amici o vicini, o inviandole via mail. Chi lo desidera può inoltre passare nella sede di via Trento 26 quando ci sono le riunioni per ritarne qualcuna già pronta e farsi carico della distribuzione nella propria via. Il risultato può certamente essere migliorato di molto sotto tutti i punti di vista: dei contenuti, della grafica, del formato… Attendiamo perciò contributi e suggerimenti.


La Redazione

giovedì 25 novembre 2010

L'urlatore

Gli appassionati di fumetti forse si ricordano di Angar l'urlatore, conosciuto ahche come Screem, capace di urlare a un livello superumano, assordando e anche causando danni permanenti all'udito di chi lo circondava. Ecco, anche Merate ha il suo urlatore. Trascorre la maggior parte del tempo in municipio. Per arginare gli effetti collaterali delle sue urla, ma più probabilmente per garantirsi maggiore riservatezza, ha fatto installare un secondo uscio fuori dal suo ufficio, alla faccia del contatto diretto con la popolazione e delle “porte aperte”. L’ulteriore barriera non impedisce tuttavia di udire i suoi strepiti con i quali sempre più sovente si rivolge di volta in volta agli assessori e ai dipendenti municipali colpevoli di non attuare le sue direttive. Sì, perché il Signor Sindaco si reputa un dirigente d’azienda, padre e padrone della “Comune Spa”… ma questo è un altro discorso. Il punto è che l’Illustrissimo Signor Sindaco pare cel’abbia in particolar modo con l’Assessore alla Cultura, al Turismo, alle Identità locale e chipiùnehapiùnemetta Giuseppa Spezzaferri in arte Giusy. Ma lei non è tipo da farsi mettere i piedi in testa e da starsene zitta. Tra i due scaturiscono così vivaci alterchi che deliziano il Palazzo intero. Ora lei, la Giusy, non è che brilli nella gestione delle attività culturali e di promozione della città, come dimostra la cancellazione della rassegna di teatro amatoriale, che era diventata il classico appuntamento fisso di grande richiamo per Merate. Ciò non giustifica ugualmente atteggiamenti quasi isterici da parte del Signor Sindaco nei suoi confronti e nei confronti di chiunque. Spcialmente dei cittadini. L’autorità non la si conquista con l’autoritarismo, tanto meno con la maleducazione e l’aggressività verbale.... A furia di urlare Pierino ha fatto una brutta fine...

Max

Firma anche tu e fai firmare contro i tagli al trasporto pubblico e l'aumento delle tariffe

Con la presente sono a rinnovare l'invito a firmare e a far firmare la petizione contro i tagli ai finanziamenti al trasporto pubblico e gli aumenti tariffari (clicca sui testi evidenziati per accedere ai rimandi). La petizione si può firmare on-line su http://patto.ilpendolare.com/petizione/ o su carta, scaricando il modulo dal sito, area download. La petizione on-line ha superato le 2.500 firme, ma considerando che è nazionale, è un numero assolutamente insufficiente per poter fare adeguate pressioni su Governo e Regioni. A questa si sommano le raccolte firme su carta, che raccomandiamo vivamente di effettuare, in quanto molto più produttiva. Chi avesse timore di effettuarla a bordo treno o bus non si preoccupi, in quanto non si corre alcun rischio. Al più si smette e basta, ma personalmente non mi è mai successo. Ricordo che la questione preoccupa seriamente anche i sindacati e le stesse Aziende, e quindi vi è tolleranza, se non condivisione, nei confronti della petizione.
Fateci pervenire all'indirizzo patto@ilpendolare.com i moduli scansionati, riportando in calce, per poterli distinguere, la data di invio, la linea/tratta, la regione e un numero d'ordine e barrando gli eventuali spazi non compilati. In questo modo potremo attivare un "contatore" delle firme che riporteremo sul sito per avere un dato più reale dell'andamento della petizione, e per poter continuare il "pressing" mediatico e politico. Si può anche volantinare per informare gli utenti (volantini sempre sul sito). Per volantinare su suolo pubblico (strada) non occorre di norma alcuna autorizzazione, rifacendosi ad un diritto garantito dall'art. 21 della Costituzione, mentre possono insorgere dei problemi nelle stazioni. Abbiamo tuttavia verificato che il "ritorno" in termini di firme del volantinaggio è comunque molto basso, e quindi nulla vale come la raccolta firme cartacea.
Sulla situazione generale relativamente a tagli e rincari non vi sono novità positive. La finanziaria ha passato la Camera quasi invariata, ed è del tutto insufficiente il rifinanziamento dei contratti di servizio di Trenitalia di 425 milioni per tutta Italia, che è stato anzi vincolato ad un incremento degli introiti tariffari. Dunque da Roma non giungono buone notizie. Anche se alcune Regioni hanno dichiarato di non "tagliare" e di aver dirottato dei fondi al Trasporto pubblico locale (TPL), resta sempre aperta l'incognita tariffe, che, in base a numerosi segnali provenienti da diverse fonti, potranno venire aumentate con ogni probabilità anche del 30%.
Ricordo che la questione riguarda tutto il trasporto locale: autobus urbani ed extraurbani, treni, metro, tram, battelli e funicolari. Anche se alcune amministrazioni ritarderanno l'operatività degli aumenti, prima o poi la stangata arriverà. Invito tutti a pubblicizzare ampiamente il sito dove firmare, ripeto http://patto.ilpendolare.com. Con preghiera di massima diffusione del presente avviso e, soprattutto, dell'indirizzo del sito, esponendolo nelle bacheche sindacali aziendali, inoltrandolo nella posta interna degli uffici, agli amici e colleghi e alla stampa locale.

Giorgio Dahò

mercoledì 24 novembre 2010

Penna rossa

Gentile sig. M.A., è un peccato che non voglia firmarsi per esteso, anche perché il suo pezzo è davvero divertente e azzeccato. Suvvia, c’è davvero da aver paura di Emilio Zanmarchi tanto da celarsi dietro pseudonimi o sigle? Non sapevo e non credevo d’incutere timore!
Prima d’altro la ringrazio per aver tradotto le mie parole con fedeltà assoluta al significato che desideravo avessero. Lei ha ragione, potevo essere più chiaro e lineare; in seguito cercherò di applicarmi meglio in tal senso. Vorrei sapere però se l’appropriatezza di linguaggio sia una colpa grave, e quindi sia meglio che molli le briglie alla mia lieve dislessia, risparmiandomi quindi la fatica di rileggere varie volte prima di firmare e spedire.
In quale seggio poi mi avrebbe visto leggere Platone? Lei fa sfoggio di un’erudizione assai più solida e convincente della mia; la mia è una cultura da comune adulto che preferisce leggere nei pochi tempi liberi da altre occupazioni anziché seguire l’offerta televisiva o dedicarsi ad altri passatempi.
Le proporrei di fare da “ghost writer” (scrittore fantasma, al servizio dello scrittore ufficiale) a me, ai miei colleghi di maggioranza come a quelli delle minoranze, ché tutti ahinoi in qualche erroraccio prima o poi incappiamo. Il restare dietro al velo dell’anonimato le dovrebbe garbare, oltretutto.
Con ironia, naturalmente...

Emilio Zanmarchi
Assessore Persona e Famiglia,

Istruzione e Servizi Sociali

P.S.: La vera cosa importante è che il Piedibus per la Scuola di via Montello c’è, sta crescendo grazie all’apporto di sempre più cittadini, anche afferenti al vostro Gruppo. È una bella cosa, è una cosa di tutti. Posso approfittare per rinnovare anche qui l’appello a partecipare come volontari? Grazie.


Spettabile assessore, non mi qualifico perché non lo ritengo opportuno e necessario, non perché abbia paura di lei, non ne vedrei il motivo. Preferisco non qualificarmi perchè non sono un personaggio pubblico, non sono stata candidata ad alcuna carica, non amo apparire. Declino anche l’offerta di collaborare con lei e i suoi esimi colleghi, sebbene concordi nel ritenere che avreste bisogno di un grosso aiuto non già per rimediare a qualche errore (chi non li commette?), bensì nel comunicare alla popolazione alla quale dovreste rendere conto maggiormente di come utilizzate le risorse municipali. Ma temo, ahimè, che qualc-uno si faccia forte del consenso ricevuto dagli elettori e lo interpreti non come un mandato, ma come l’autorizzazione a fare ciò che vuole per cinque anni, senza che nessuno lo disturbi o intralci i suoi piani. Reputo tutti capiscano a chi ci si stia riferendo… Ero peraltro convinta che fossero stati stanziati la bellezza di 20.000 euro a una avvenente addetta alle pubbliche relazioni per occuparsi degli aspetti comunicativi, sebbene nessuno abbia ancora compreso quali siano le sue credenziali e con quali criteri sia stata scelta, a parte la frequentazione comune del medesimo centro ginnico. Sul piedibus non si può che essere tutti dalla stessa parte, quindi non mi stupisce che collaborino anche appartenenti a “Insieme per Merate”. Il piedibus non è della maggioranza o dell’opposizione, è della città e per la città. Proprio per questo magari sarebbe stato opportuno pensarci prima invece che perdere un intero anno. Ma meglio tardi che mai. Bisogna poi riconoscere che non deve essere facile orientarsi appena vinte le elezioni. Dunque osi e approfitti: che più gente possibile partecipi come volontaria del piedibus. Concludo: non si lasci ingannare dalle citazioni, sono di uso comune, mentre ho notato che leggeva Platone mentre era al seggio elettorale alle amministrative del 2004 come rappresentante di lista. La ringrazio ancora per la sua replica civile e, questa volta sì, piacevole da leggere. Questa volta senza ironia alcuna.

M.A.

Parla come mangi

Da un eccesso all’altro. Mentre da un lato il Comandante della Polizia Locale nelle sue Ordinanze è uso deliziarci con “chicche agrammaticali”, dall'altro l’Assessore ai Servizi alla persona, Famiglia e Istruzione Emilio Vulmaro Zanmarchi è solito stupirci con termini altisonanti quasi aulici e neologismi. Ma invertendo l’ordine degli addenti, insegnavano alle elementari, la somma non cambia. Si capisce sempre poco nell’uno e nell’altro caso. Ecco cosa scrive il Vulmaro in un avviso destinato ai genitori degli alunni del plesso di via Montello per proporre l’attivazione di due nuove linee del piedibus: “… unione vantaggiosa di aspetti motori, ambientali, sociali e - udite udite - di relazione intergenerazionale… Tali vantaggi non sono esclusivi per i vostri bimbi, ma si estendono similmente anche agli accompagnatori. Anche per questo ribadisco l’invito a partecipare come volontari non solo come servizio alla comunità, ma anche come opportunità personale”. Chiaro no? Certamente. Ma si poteva anche essere meno arzigogolati e più diretti. Tipo: camminare fa bene alla salute e alla natura; aiuta a fare amicizie anche con le persone più grandi; è una bella esperienza sia per i bambini che per gli accompagnatori; diventare volontari conviene. Perché va bene darsi un tono, sfoggiare un libro di Platone quando si è al seggio elettorale e dimostrare che l’Assessorato all’Istruzione è meritato, ma Aristotele sosteneva nella sua Etica Nicomachea che “méson te kai áriston” cioè “il mezzo è la cosa migliore”. La locuzione è stata poi ripresa e trasformata da Orazio in “est modus in rebus”, ovvero “c'è una misura nelle cose” e infine è stato coniato il detto “in medio stat virtus”: “la virtù sta nel mezzo”. In questo caso tra il Comandante della Polizia Locale e l’erudito Assessore. Agli antichi, dia retta Assessore, conviene sempre prestare ascolto perchè "historia magistra vitae" (Cicerone, De Oratore, II)... Con ironia naturalmente...

M.A.

martedì 23 novembre 2010

Mercoledì sera il pre-Consiglio comunale e la distribuzione del nuovo "Pane al Pane"

Domani sera, mercoledì, alle ore 21, ci troviamo in via Trento 26 (prima scala a destra entrati nela corte, salire la rampa fino alla porta in fondo) per il pre-Consiglio. Il Consiglio comunale dovrebbe essere convocato per lunedì, il 29 del mese. Tra i punti all'ordine del giorno alcune variazioni al Bilancio e l'assestamento di Bilancio 2010 e la presentazione del Bilancio di previsione 2011 e del triennio 2011-2013. Gli argomenti saranno trattati anche durante la Commissione Bilancio, Programmazione economica e Controllo di gestione di venerdì 26 alle ore 18.30 presso la sede municipale. Domani sera, mercoledì, verrà consegnato anche il nuovo numero di "Pane al Pane", il nostro periodico informativo. Chiediamo la collaborazione di tutti per la distribuzione. Chi può dare una mano è pregato di presentasi all'incontro. Se ognuno si fa carico della propria via il carico di lavoro e l'impegno richiesto a ciascuno sono molto limitati. Ci contiamo.


La Redazione

La terra d'Italia non l'abbiamo in eredità dai nostri padri, ma in prestito dai nostri figli

Dopo l'ennesima tragedia causata da poche ore di pioggia scrosciante, in Veneto come in Toscana come in ogni anfratto della nostra sempre più dissestata nazione, le parole utilizzate dal nostro Presidente della Repubblica per commentare la situazione ci ha indotti a trasmettergli con immediatezza questo messaggio, che contiene l'invito formale ad aderire direttamente alla nostra campagna nazionale...

Al Presidente della
Repubblica Italiana
On.le Giorgio Napolitano
Palazzo del Quirinale,
00187 Roma-  Piazza del Quirinale

Illustrissimo Signor Presidente,
l'enfasi contenuta nelle dichiarazioni che Ella ha rilasciato a seguito dei gravi episodi di dissesto idrogeologico che hanno colpito la nostra nazione ci sprona ad inviarLe questa lettera aperta chiedendoLe di aderire – anche solo a titolo personale – alla Campagna Nazionale “Stop al Consumo di Territorio”. Una campagna d'opinione nata nel Dicembre 2008 alla quale aderiscono attualmente oltre 40.000 cittadine e cittadini e circa 250 tra associazioni e comitati locali...
...La campagna si propone di bloccare il consumo di suolo, proponendo di recuperare il patrimonio edilizio esistente e limitando l'occupazione con nuove costruzioni, se veramente necessarie, alle sole aree già urbanizzate. Nel contempo la campagna promuove la cura, la manutenzione e la messa in sicurezza del territorio, degli edifici e del patrimonio storico e artistico. Politiche che potrebbero essere un ottimo volano virtuoso per l'economia, aprendo centinaia di cantieri che salvaguardino non solo il patrimonio naturale e le bellezze del nostro paese, ma la vita stessa dei cittadini.
Il pericoloso dissesto idrogeologico si accompagna alla grave compromissione del “valore culturale” della nostra nazione. Il recente crollo della Domus dei Gladiatori di Pompei, un gioiello unico al mondo e che avremmo dovuto custodire per le prossime generazioni e per l'intera umanità, è solo l'ultimo caso, forse il più eclatante, indicativo del lungo processo di degrado in atto nel nostro Belpaese.
L'art. 9 della Costituzione così recita: La Repubblica (…) tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. I padri costituenti ci hanno assegnato un chiaro compito: adottare precauzioni per difendere e salvaguardare un bene comune, non riproducibile e non mercificabile quale è il territorio.
Osservando con angoscia le immagini sempre più frequenti di terribili colate di fango che cancellano vite umane e trascinano a valle i sacrifici di tanti lavoratori, disastri che spesso conseguono alle colate di cemento che sigillano il territorio e deturpano il paesaggio, sentiamo il dovere di rivolgerLe questo invito: Illustrissimo Presidente, unisca la Sua firma alla nostra, perché la terra d'Italia non l'abbiamo ottenuta in eredità dai nostri padri, ma l'abbiamo ricevuta in prestito dai nostri figli.

Con osservanza e stima,
Domenico Finiguerra (Sindaco di Cassinetta di Lugagnano)
Alessandro Mortarino (Segreteria Campagna)
Renata Lovati (Contadina) e Gino Scarsi (Artigiano)

Forti coi deboli e deboli coi forti di Brugarolo

L'elettrodotto da 132mila volt passerà sotto il naso di tutti e la sua realizzazione comporterà parecchi disagi ma nessuno dell'Amministrazione Comunale si è fatto vivo con la popolazione che è stata abbandonata a se stessa e ai suoi problemi.

A Brugarolo sono cominciati o stanno per cominciare i lavori di realizzazione dell’elettrodotto da 132mila volt che alimenterà i nuovi impianti della “Fomas”. Da progetti preliminari il cavidotto, per alla Tino Passoni, doveva passare tutto o quasi in mezzo ai campi, dalla zona nelle vicinanze della piattaforma ecologica dove arrivano le linee aeree dell’alta tensione, e poi verso sud in fregio al canile municipale e ancora più giù per piegare a destra, verso ovest, tagliare un piccolo pezzo di via XXV Aprile e raggiungere finalmente gli stabilimenti “Fomas”.
I novelli Amministratori pidiel-ciellin-leghisti hanno però pensato bene di scombinare le carte in tavola e ridisegnare il tragitto senza consultare nessuno degli abitanti della frazione. La linea partirà sempre da zona via della Ca’ Rossa, sfocerà in via XXV Aprile e la attraverserà tutta, da nord a sud. Cosa cambia? Primo costa di più, e perciò niente contributo per la ristrutturazione dell’ex Cse che nelle intenzioni dell’ex Sindaco Giovanni Battista Albani doveva diventare sede di una sala civica e di ambulatori comunali. Secondo: via XXV Aprile sarò oggetto di intervento di scavo, ovvero rimarrà chiusa al traffico.
Ma perché non si è pensato di interrare l’elettrodotto sotto la pista ciclabile per ridurre i disagi? Semplice: ufficialmente, formalmente, non tutti i tratti della ciclope donale sono intestati all’Amministrazione comunale perché mancano gli atti notarili. E poi si sarebbero dovuti informare i “confinanti”, cioè le centinaia di residenti che abitano nei condomini e nelle villette di via XXV Aprile stessa. In questo modo si sono evitati potenziali contenziosi e ricorsi. La gente avrà quindi l’elettrodotto sotto il naso, appena fuori da porte, balconi e finestre ma non potrà dire niente.
Si consolino tutti costoro. Anche la dozzina di proprietari dei terreni agricoli direttamente interessanti dall’operazione non hanno potuto fiatare. Hanno saputo a cosa sarebbero andati incontro a giochi ormai fatti. Dal Comune Andrea Robbiani & C. si sono guardati bene dal contattarli o avvisarli. Il risultato: semplice: sono obbligati a concedere una servitù per una striscia larga dai quattro ai sei metri e lunga quanto il tratto sotto il quale passa la linea ad alta tensione per una miseria. La presenza dell’elettrodotto porta con sé anche una serie di vincoli pratici che danneggeranno gli intestatari dei mappali di fatto espropriati in nome di un’opera di pubblica utilità.
Nessuno mette in dubbio l’utilità dell’infrastruttura, ma questa faccenda doveva essere gestita prima e meglio. Un’Amministrazione deve difendere gli interessi comuni: di imprenditori, di chi è portatore di intessi economici, ma anche e soprattutto dei semplici cittadini. Perché altrimenti si alimentano i dubbi di coloro che sospettano che si debba rendere il favore a “grandi elettori”, parenti e amici di Brugarolo che non volevano loro avere l’elettrodotto sotto il naso o che hanno ospitato o evitare problemi e spese aggiuntive a chi ha ospitato in fabbrica in campagna elettorale membri del Centrodestra, Andrea Ambrogio Robbiani compreso. Purtroppo lo diceva anche Pietro Nenni: “Lo Stato spesso è forte con i deboli, è debole con i forti”.
Marco Airoldi

P.S.: E il Comitato di quartiere cosa fa? Forse che qualcuno dei componenti sia direttamente o indirettamente interessato affinchè l'elettrodotto passi al largo da casa propria o di qualche congiunto?

lunedì 22 novembre 2010

Fuorilegge le "strisce padane", bisognerà ritinteggiarle tutte

PADOVA - La risposta all'interpellanza del Pd a Polstrada e ministero dice che "non sono conformi ai dettami delle vigenti normative". I democratici all'attacco del sindaco di San Martino di Lupari: "Ora paghi le spese"

Le strisce pedonali padane sono fuorilegge. Lo dice il ministero dell'Interno. Il compartimento della Polstrada di Padova ha risposto il 3 novembre a un quesito posto dal Pd chiarendo che dal «regolamento di attuazione del codice della strada, la diffusa abitudine di intervallare le zebrature bianche con le più varie colorazioni, non sia conforme ai dettami delle vigenti normative».
Quindi non appaiono regolari gli sfondi verdi per le strisce varati in estate da diverse amministrazioni comunali del Padovano, ma in particolare a San Martino di Lupari che ha praticamente "convertito" al verde tutte le "zebre" presenti nel territorio comunale. «Dopo Carrocciopoli - attacca il consigliere regionale del Pd, Piero Ruzzante - siamo di fronte a una vera "ignorantopoli": è una doppia ignoranza quella del sindaco leghista Gerry Boratto, rispetto a quanto dispone il ministero delle infrastrutture e dei trasporti ma, soprattutto, rispetto alle indicazioni del ministero dell'Interno, retto proprio dal leghista Roberto Maroni».
Il primo cittadino leghista Boratto aveva ammesso una componente di "credo politico", giustificando il "verde" come un'operazione per rendere le strisce «più visibili». Ma Ruzzante non ci sta: «Il sindaco è pro-tempore e deve rispettare le istituzioni e gli spazi pubblici, non abusarne. Presenterò un esposto alla Corte dei conti: quanti soldi sono stati spesi per padanizzare gli attraversamenti pedonali? Il sindaco, la giunta e chi ha avuto l'idea delle strisce verdi deve pagare di tasca propria la rimozione del colore, la finiscano di usare a fini ideologici le risorse pubbliche».
L'esponente del Pd aggiunge: «Sono una cinquantina gli attraversamenti pedonali tra centro e frazioni. Questa vicenda è emblematica: il comune sembra diventato la sede della Lega, con la loro bandiera in sala consiliare: possono fare i "paròni a casa loro", ma non nella casa comune». Ruzzante, sul punto, solleciterà il Prefetto: «Abbiamo valicato ogni limite, questa della bandiera in consiglio è un'assurdità inaudita, un piegare le istituzioni all'ideologia di una parte, che non ha neanche il 50% dei consensi, per non parlare delle ferite alla convivenza civile inflitte da persone come Bitonci, che istigano a non pagare il canone Rai e poi vanno a Roma e votano l'aumento del canone per tutti i cittadini».

Silvia Bergamin

domenica 21 novembre 2010

Il Tiger Woods di Merate

C’è chi si sta chiedendo a cosa serva il PAU, Parco Agricolo Urbano, che Andrea Robbiani & Co. vorrebbero realizzare tra il Bagolino e la piana compresa tra le vie Alcide De Gasperi e Bergamo, barattandolo in cambio della possibilità di speculazioni immobiliari nei parchi delle ville storiche. Un campo da golf, ecco a cosa serve: serve a realizzare un campo da golf. Non sono frottole. Il Signor Sindaco nei mesi scorsi parrebbe si sia innamorato di tale disciplina sportiva. Il colpo di fulmine è scattato quando il suo Capogruppo Ernesto Sellitto gli ha chiesto di accompagnarlo ad una partira. Lui, novello Tiger Woods, ha subito acquisito dimestichezza con par, fairway, green, bunkers… Discutendo poi con un responsabile del golf club dove si è recato ha subito fatto propria l’idea di esportare tale sport anche a Merate. Ma il campo sarà “solo” a nove buche, perché per diciotto non c’è posto… Ma per un albergo magari sì, lo spazio lo si troverà. Vuoi vedere che è stato lui a ispirare  la Ministra al Turismo Michela Vittoria Brambilla che vorrebbe trasformare in campi da golf  le aree tutelate o protette o su cui vige qualche vincolo, che in Italia sarebbero il 60% del totale?!?
R.I.

P.S.: Ogni riferimento alle (dis)avventure amorose di Tiger Woods è assolutamente fuori luogo e non nelle intenzioni dell'autore di questo testo che intendere rifarsi solo alle capacità atletiche del noto personaggio...