sabato 15 ottobre 2011

La gran voglia di parlare del Sindaco

Una cosa l'abbiamo capita: il nostro Sindaco ha un sacco di tempo libero ed un sacco di voglia di parlare. Tra comparsate in TV, lettere ai giornali, mail a Merateonline, la sua faccia e la sua penna fanno capolino nella vita di "milioni" di italiani, ma soprattutto di centinaia di cittadini meratesi. I suoi interventi sempre sconclusionati sono il ritornello delle sue apparizioni, riempendo di nulla pagine e pagine di discorsi. Si atteggia da politico navigato che cerca il grande salto, getta discredito su chi l'ha preceduto, taccia di inettitudine chi modestamente esprime una parola di diniego alle sue volontà. Ormai la strategia è evidente, potremmo ritrovarcelo, elettori permettendo, in altri incarichi più elevati delle nostre rappresentanze elettive. In ogni caso non ci sarebbe nulla di cui stupirsi, ormai ne abbiamo viste di ogni.
Speriamobene

Il Sindaco indipendentista "dipendista" della Lega Nord

L’”indipendentista” Andrea Robbiani, “sindaco di un piccolo paese di provincia”, come si è definito lui stesso, venerdì sera ha fatto una comparsata alla trasmissione L’ultima parola in onda su Rai 2 (clicca sul testo evideziato per accedere al video della puntata, il suo intervento è verso l'ora e venti muniti). Anche in televisione non ha perso l’occasione di mostrare la sua tracotanza e la sua abilità nell‘eludere le questioni poste in maniera chiara e nette, non rispondendo alle domande poste e scaricando come sempre le responsabilità su chi è venuto prima, sul PdL, sul Presidente della Camera Gianfranco Fini, sulla Lega Nord che ha solo il 9% e non può competere con gli alleati… Ma si è fatto eleggere a fare se tanto non può fare niente e la colpa è ogni volta degli altri?!? Decida da che parte stare: se dalla parte dei cittadini che lo hanno eletto o se dal partito a cui è iscritto.

Infiltrato

venerdì 14 ottobre 2011

Mercoledì si riunisce la Commissione Urbanistica

Mercoledì 19 ottobre alle ore 18.30 presso il Municipio è convocata la Commissione Urbanistica, Ambiente e Territorio con il seguente ordine del giorno:
  1. Lettura verbali seduta precedente
  2. PGT- Piano delle Regole
  3. Prime analisi sul Piano di Azione per l'energia sostenibile
  4. Tigli viale Lombardia
A sollecitare gli ultimi due argomenti sono stati i nostri Consiglieri Comunali. Chiediamo a chi è disponibile di assistere ai lavori e di partecipare come pubblico all'incontro.
Il Gruppo di Insieme per Merate

giovedì 13 ottobre 2011

Adotta una famiglia: i cittadini protagonisti della solidarietà

Una bella iniziativa, che si potrebbe pensare di esportare anche a Merate

La crisi? Non è solo un problema di grande finanza. Ha effetti pesanti su molte persone e famiglie, anche a Osnago. I servizi sociali del comune e le iniziative d’aiuto della parrocchia da mesi sono sotto pressione: un numero straordinario di richieste, che non accenna a diminuire. In paese si calcola che oltre 200 persone abbiano perso lavoro, 12 sono gli sfratti esecutivi pendenti, l’assistente sociale del comune ha registrato un aumento di circa il 60% delle richieste di sostegno per pagare affitti o bollette, 40 borse alimentari vengono erogate ogni due settimane dalla parrocchia.
Si fa già molto per prevenire la caduta di tante persone in uno stato di povertà difficilmente reversibile. Ma una situazione eccezionale richiede risposte eccezionali. Per questo comune e parrocchia hanno deciso di dare vita a un intervento congiunto. E di lanciare un appello a ogni cittadino di Osnago: Adotta una famigliia! Si tratta di un impegno a effettuare versamenti economici (mensili o in soluzione unica); un gruppo di lavoro congiunto comune-parrocchia (assessore ai servizi sociali e assistente sociale per il comune, parroco – o suo delegato – e rappresentante dell’associazione “Il Pellicano” per la parrocchia) destinerà i fondi a persone e famiglie in gravi difficoltà economiche e sociali, garantendo l’anonimato. Gli aiuti non verranno erogati in contanti, ma si provvederà al pagamento di bollette, affitti, spese mediche, scolastiche o d’altro genere. L’iniziativa avrà carattere temporaneo: un anno, da ottobre 2011 a ottobre 2012. Al termine, in base ai risultati, si stabilirà se sarà opportuno prorogare l’intervento.
«L’impegno del comune per i servizi sociali è cresciuto enormemente negli ultimi anni: spendiamo oggi circa 108 euro ad abitante all’anno di sole spese correnti, più di tre volte rispetto a 15 anni fa – osserva Paolo Strina, sindaco di Osnago –. Dobbiamo dare risposte ai bisogni delle fasce fragili della popolazione in un momento di crisi economica, ma anche sociale. Ci muove un’idea di paese solidale e generoso, crediamo che Osnago possa essere “sicuro” tanto più “si cura” delle persone deboli. L’impegno dell’istituzione può essere efficacemente integrato dalla mobilitazione dei cittadini sensibili». «Il famoso poeta greco Esiodo – rievoca don Costantino Prina, parroco di Osnago – nel testo Le opere e i giorni suggeriva: “Invita a tavola chi ti ama e lascia stare il nemico... Ama chi ti ama, va da chi viene da te. Dà a chi dà e non dare a chi non dà, perché nessuno ha mai donato a uno che non donava”. Ma la comunità cristiana, fatta di pellegrini e ospiti, se vuole essere fedele al suo Signore che ha detto “Avevo fame, sete, freddo... e mi avete aiutato” e “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”, sente di dover spalancare la sua porta ai pellegrini in cerca di tetto, amore, pane, conforto, aiuto e speranza».
“Adotta una famiglia” sarà presentata nel corso di un incontro pubblico, sul tema “Stiamo tornando poveri?”: al centro civico Pertini, mercoledì 19 ottobre alle ore 20.45, relatori saranno don Roberto Davanzo, direttore di Caritas Ambrosiana, e Antonio Conrater, assessore provinciale ai servizi sociali.


mercoledì 12 ottobre 2011

Il Piano dei Lavori Pubblici a Merate

In sintesi la disponibilità finanziaria per il primo anno è di Euro 3.700.000, di 1.800.000 per il secondo e di 1.200.000 per il terzo, con un totale di Euro 6.700.000.
Nel 2012 sono in previsione Euro 400.000 per la manutenzione straordinaria delle strade, Euro 2.200.000 per la ristrutturazione delle ex elementari di via Fratelli Cernuschi per la realizzazione del CDD Centro Diurno Disabili, Euro 1.100.000 per il completamento del Municipio. Per il 2013 sono stanziati Euro 200.000 per la manutenzione stradale delle strade del centro città e Euro 1.600.000 per la ristrutturazione di Villa Confalonieri. Infine nel 2014 Euro 200.000 saranno destinati alla manutenzione delle strade delle frazioni e Euro 1.000.000 per la riqualificazione di Viale Giuseppe Verdi.
Il documento rimane in pubblicazione per 60 giorni.


Insieme per Merate

martedì 11 ottobre 2011

Perseguitare il povero piuttosto che la povertà non è né lungimirante né civile

Proponiamo una riflessione tratta dal sito Khorakhanè - a forza di essere vento che riguarda il giro di vite della Polizia Locale di Lecco (Amministrazione di Centrosinistra) contro gli ambulanti abusivi e i vucumprà. Offre spunti di dibattito anche per quello che sta succedendo a Merate con gli zingarelli o chi chiede l'elemosina al mercato. Buona lettura...

Dire, continuare a dire, che i ragazzi sul lungolago con la loro mercanzia sono venditori che fanno concorrenza sleale ai commercianti è nella logica, una palese bugia. Vendono cianfrusaglie anche i negozi del centro? E quando offrono portafogli e borsette “griffate” a 30 euro mi sembra palese che chi li compra sa già, prima, che sono tarocche, false firme, e che non sono le stesse dei negozi della creme cittadina.
Che spettacolo umanamente indecoroso perciò foto e dichiarazioni impettite di vigili e Assessore, che si vantano dell’ultima retata. Scandalizzati ed adirati di qualcosa che i venditori ambulanti senza permesso non hanno colpa. Le (forse) mancate vendite dei prodotti nei negozi cittadini.
Gli altri oggetti non sono nemmeno concorrenziali: cagnolini meccanici che scodinzolano, braccialetti portafortuna, ecc. ecc.
Qui più che l’offerta non concorrenziale e sleale, un poco come le fabbriche italiane che spostano la produzione in Cina e Romania, è che la domanda di questi prodotti illegali è alta. E l’ambulante senza permesso si adegua. Credo che per l’economia del territorio e generale però abbian fatto più danno la speculazione finanziaria, il “ciurlare nel manico” di molti, troppi, commercianti fin dai primi anni di introduzione dell’euro… I prezzi, al dettaglio, sono cresciuti così tanto che non sembra proprio casuale.
Almeno, dico io, il coraggio di ammettere che colpiscono il più debole, e lo colpiscono forte (denuncia, carcerazione nei lager Cie, espulsione…) perché ne va del loro consenso, per mascherare la loro impotenza a fare il resto.
Perseguitare il povero piuttosto che la povertà non è ne lungimirante ne civile.
Ed è così che in Italia (Lecco compresa), nel terzo millennio, nel paese della mafia, della corruzione, dell’evasione fiscale, delle speculazioni edilizie, dei morti sul lavoro, dei bambini che affogano nelle acque perché “clandestini”, dei lavoratori che perdono il posto, delle ditte non pagate dagli Enti locali, i problemi derivino prioritariamente dai venditori di borsette contraffatte. Questi sono i tumori da asportare. Queste le metastasi. Sacrosante panzane per allocchi. Per illudere i farlocchi che si sta combattendo per loro contro chissà quale piaga. Che si sta arginando chissà quale inondazione d’insicurezza.
Sei povero? Vendi le borsette contraffatte? Elemosini quattro soldi per strada? Affaracci tuoi. Qua stiamo a Lecco. Qua si riga dritto.
Infine una proposta di cui gli utili potrebbero in parte essere reinvestiti in progetti sociali.
I vigili e non solo loro, in borghese, al posto di fare da cecchini ai parcheggi o sul lungolago, li si faccia girare dentro e fuori i negozi del centro per verificare se vengono emessi sempre gli scontrini, perché il danno alla collettività, visti i conti, è senz’altro più evidente nel non farli nei bar che nei parcheggi o sul lungolago.

lunedì 10 ottobre 2011

Il decalogo del buon politico

In questi giorni di personale smarrimento dovuti alle vicende che coinvolgono ex-amministratori di Sesto San Giovanni, che conosco bene e con i quali ho a lungo collaborato come dipendente comunale, ho riletto con emozione, sollecitata da un incontro con il Parroco, il “Decalogo del Buon Politico” che don Luigi Sturzo pubblicò nel 1948 sul quotidiano Popolo e Libertà e ritengo quanto mai attuale.
In tempi in cui la politica ha smarrito la sua “missione” in vista del bene comune, mostrando il volto peggiore, che è quello della spartizione degli affari e interessi di parte, credo valga la pena riproporre e far conoscere questo scritto: “C’è chi pensa che la politica sia un’arte che si apprende senza preparazione, si esercita senza competenza, si attua con furberia. E’ anche opinione diffusa che alla politica non si applichi la morale comune, e si parla spesso di due morali, quella dei rapporti privati, e l’altra (che non sarebbe morale né moralizzabile) della vita pubblica. La mia esperienza lunga e penosa mi fa, invece, concepire la politica come saturata di eticità, ispirata all’amore per il prossimo, resa nobile dalla finalità del bene comune”.
Ed ecco il decalogo del buon politico:
  1. E’ prima regola dell’attività politica essere sincero e onesto. Prometti poco e realizza quel che hai promesso
  2. Se ami troppo il denaro, non fare attività politica
  3. Rifiuta ogni proposta che tenda all’inosservanza della legge per un presunto vantaggio politico
  4. Non ti circondare di adulatori. L’adulazione fa male all’anima, eccita la vanità e altera la visione della realtà
  5. Non pensare di essere l’uomo indispensabile, perché da quel momento farai molti errori
  6. E’ più facile dal No arrivare al Sì che dal Sì retrocedere al No. Spesso il No è più utile del Sì
  7. La pazienza dell’uomo politico deve imitare la pazienza che Dio ha con gli uomini. Non disperare mai
  8. Dei tuoi collaboratori al Governo fai, se possibile degli amici, mai dei favoriti
  9. Non disdegnare il parere delle donne chi si interessano alla politica. Esse vedono le cose da punti di vista concreti, che possono sfuggire agli uomini
  10. Fare ogni sera l’esame di coscienza è buona abitudine anche per l’uomo politico
Giovanna De Capitani
Sindaco di Cernusco Lombardone

La gente vede la politica come portatrice di problemi invece che di soluzioni

Il responsabile locale del MoVimento 5 Stelle ha trasmesso una lettera di ringraziamento a noi Consiglieri Comunali del Gruppo di Insieme per Merate che hanno partecipato alla raccolta firme per il Progetto di Legge di Iniziativa popolare per la riduzione dei costi della politica della Regione Lombardia. Avrei già voluto scrivere un commento su "questa esperienza di aver passato la mattina a confrontarmi con lui" che sapeva che sono iscritto al Partito Democratico oltre che essere Consigliere Comunale. Ho potuto riconoscere che l'approccio che loro hanno alla politica è più un impegno civico. Non per niente all’iniziativa ha partecipato anche un aderente al Comitato di Difesa della Costituzione di Merate oltre al sempre generoso nostro Ernesto Passoni.
Il resto della strada poi però la deve fare la politica, che purtroppo ha perso la faccia. Io credo infatti che oltre all'impegno civico, occorra fare il salto per avere una politica che raccolga veramente ciò che la società richiede ed esprime.
I temi “caldi”sono tutti i giorni sui giornali. Il problema è che le persone vedono la politica come portatrice e costruttrice di problemi e invece che di soluzioni. Anche nella nostra realtà locale e nel nostro Gruppo sorgono purtroppo discussioni che sono di un livello lontanissimo dal portarci ad operare nella direzione di costruire soluzioni.
Trovo inoltre che nei confronti di questo universo dei movimenti la “supponenza dei politici” ripeterà lo stesso errore che è stato compiuto nei confronti dei contenuti che la Lega Nord aveva messo in luce a suo tempo.
Non si tratta solo di prestare attenzione verso alcuni argomenti di moda, come l'ambiente, l'equità e la giustizia; si tratta di una richiesta proveniente “dal basso” di cambiare. I movimenti, la cosiddetta società civile, stanno mettendo in luce che non si ottengono risultati senza modificare in prima persona le cose.
Per questo seguirò la prossima iniziativa di questo gruppo, una conferenza sull’”utopia” dei Comuni a zero rifiuti. Non sto certo a chiedermi inutilmente se ciò possa danneggiare il PD, seguo semplicemente un interesse, che penso sia utile in relazione a quanto a Merate si farà sul tema del risparmio energetico e che quindi metterò a disposizione se potrà servire.

Cesare Perego
Capogruppo Consiliare di Insieme per Merate

domenica 9 ottobre 2011

Undicimila firme contro i costi della casta in Lombardia

A Merate, anche con il supporto dei Consiglieri Comunali e dei sostenitori del Gruppo di Insieme per Merate, sono state raccolte 121 firme, 105 al banchetto in piazza e 16 direttamente in Comune.

11.210 cittadini lombardi hanno firmato per la riduzione dei costi della politica in Regione Lombardia. Le firme per il Progetto di Legge di Iniziativa popolare depositate sono più del doppio del necessario (5.000 firme). E' stato avvito in questo modo l’iter per l’esame e la discussione della legge.
Il Progetto di Legge, illustrato ed argomentato sul sito web del Comitato Promotore www.zeroprivilegi.org il cui primo e principale sostenitore è il MoVimento 5 Stelle della Lombardia, si pone l’obiettivo di ridurre di decine di milioni di euro i costi della politica in Lombardia, combattendo gli sprechi della cosiddetta “Casta” politica pagati dalla collettività, a cominciare dagli spropositati costi del Consiglio Regionale della Lombardia per stipendi, diarie, trasferte, vitalizi, indennità varie, dei Consiglieri Regionali.
Gli obiettivi del Progetto di Legge sono:
  1. dimezzare i compensi dei consiglieri regionali (indennità mensile e diaria)
  2. eliminare il vitalizio oggi spettante al consigliere
  3. eliminare l’indennità di fine mandato
  4. ridurre e regolamentare in modo più rigoroso e controllabile le spese per gli spostamenti e per le missioni per arrivare ad una riduzione complessiva dei costi pari al 54%, traducibile in oltre 58 milioni di euro nell’arco di un mandato (cinque anni) del Consiglio Regionale lombardo.
La risposta dei cittadini lombardi è stata straordinaria. Persone di tutti gli orientamenti politici e sociali sono venuti ai banchetti o si sono recati nei comuni per apporre la propria firma a sostegno del Progetto di Legge. Nella maggior parte dei casi hanno accompagnato l’atto della firma con l’esternazione della propria indignazione per come un Casta autoreferenziale continui ad approfittare di una serie di privilegi che si è assegnata, quando i cittadini si trovano ad affrontare una durissima crisi, e vengono loro tagliati servizi essenziali, per necessità di bilancio che la medesima Casta ha portato al dissesto.
Il Comitato Promotore, apartitico, insieme agli attivisti che hanno reso possibile la campagna di raccolta firme per il Progetto di Legge, ha completamente autofinanziato l’iniziativa senza ricorrere ad alcun finanziamento né pubblico né privato, dichiarandosi contrari ad entrambe le forme. E’ un momento particolare per il Paese, per la democrazia, dove una Casta autoreferenziale impone sacrifici economici ai cittadini distruggendone il futuro con tagli orizzontali indifferenziati a servizi essenziali e strategici quali scuola, assistenza sociale, trasporti, sanità, ma non interviene minimamente su quell’abnorme costo che grava sulla collettività e che serve a mantenerla.

Comitato Promotore ZeroPrivilegi