Nella seduta del 13 ottobre scorso (delibera 122) sono stati attribuiti i contributi comunali alle varie scuole di Merate. Ed è il trattamento riservato all’Istituto comprensivo statale (di seguito Ic) sul quale vorremmo soffermare la nostra attenzione perché interessante esempio di come il sistema meritocratico sia diventato un’utopia.
L’anno scorso l’Ic di Merate ha ricevuto il plauso generale da parte di genitori e Amministrazione comunale per i risultati raggiunti con i progetti realizzati. A fronte di tali risultati ci si sarebbe quindi aspettato un aumento del contributo, anche perché l’Ic, forte degli obiettivi raggiunti l’anno scorso, ha presentato un piano che vede ampliare ulteriormente l’offerta formativa.
Invece quest’anno non solo non è stato confermato il contributo stanziato dalla precedente Amministrazione, ma è stato addirittura ridotto. E solo le proteste del Drigente Angelo Colombo e di tutti i membri del Consiglio dell'Istituzione hanno circoscritto la portata di tale diminuzione a 1.000 euro, che altrimenti sarebbero stati addirittura 2.500.
Questo disinvestimento lascia quindi molto perplessi, anche perché, si dice nella delibera, che si è tenuto conto di “assicurare un maggior finanziamento ai progetti dell’Ic in considerazione della maggior prevalenza di iscritti residenti”. Speriamo quindi che, per la prossima ripartizione dei fondi, vengano individuati - come proposto nella Commissione Istruzione - dei parametri di verifica per riconoscere e ricompensare i meriti di quelle Scuole che hanno raggiunto gli obiettivi stabiliti.
L’anno scorso l’Ic di Merate ha ricevuto il plauso generale da parte di genitori e Amministrazione comunale per i risultati raggiunti con i progetti realizzati. A fronte di tali risultati ci si sarebbe quindi aspettato un aumento del contributo, anche perché l’Ic, forte degli obiettivi raggiunti l’anno scorso, ha presentato un piano che vede ampliare ulteriormente l’offerta formativa.
Invece quest’anno non solo non è stato confermato il contributo stanziato dalla precedente Amministrazione, ma è stato addirittura ridotto. E solo le proteste del Drigente Angelo Colombo e di tutti i membri del Consiglio dell'Istituzione hanno circoscritto la portata di tale diminuzione a 1.000 euro, che altrimenti sarebbero stati addirittura 2.500.
Questo disinvestimento lascia quindi molto perplessi, anche perché, si dice nella delibera, che si è tenuto conto di “assicurare un maggior finanziamento ai progetti dell’Ic in considerazione della maggior prevalenza di iscritti residenti”. Speriamo quindi che, per la prossima ripartizione dei fondi, vengano individuati - come proposto nella Commissione Istruzione - dei parametri di verifica per riconoscere e ricompensare i meriti di quelle Scuole che hanno raggiunto gli obiettivi stabiliti.
Luciana Vidili