lunedì 18 giugno 2012

Mancano soldi per i servizi, ma la Regione investe nel mattone

Sulla Cittadella della Salute di Merate e sugli interventi edilizi dell’Asl di Lecco si continuano a scrivere fiumi di parole. Da quanto capisco io, ci sono tre fatti:
  • La Regione Lombardia non paga ai Comuni alcuni milioni di servizi sociali già effettuati da almeno due anni, costringendo i Comuni a fare da soggetti anticipatori. Il Comune di Olgiate Molgora lo fa per circa 150 mila euro!
  • La Regione Lombardia dice che non ha soldi da investire in una risonanza magnetica al San Leopoldo Mandic. I pazienti sono costretti ad utilizzare un camion attrezzato come avviene nelle città africane!
  • La Regione Lombardia non istituisce il fondo per la non autosufficienza per disabili ed anziani perché non ha soldi. Istituisce, però, vaucher di pochi euro rispetto alle spese per le famiglie numerose che cambiano continuamente tipologia di sussidio ogni anno (un anno gli anziani in RSA, un per le attività sportive dei figli, ecc) non tenendo conto che chi ha tre o quattro figli deve costantemente sopravvivere!
 Improvvisamente, poi, la Regione trova i soldi per intervenire con lavori edilizi laddove esisterebbe già un progetto del Comune di Merate per la Cittadella della Salute. Si sarebbero trovati i soldi per tacitare l’Azienda Ospedaliera e si autorizzerebbe l’Asl di Lecco a spendere “risparmi” per più di un milione di euro!
Io spero che questi soldi non vengano dai tagli dei servizi che avvengono continuamente in nome dello spendere meno (prima le vaccinazioni ed adesso i consultori)!
In una intervista al sito Lombardiasociale, l’Assessore regionale Giulio Boscagli ha dichiarato che i Comuni sono liberi (!!!) di scegliere: o privatizzano i servizi, possibilmente al potente monopolio delle cooperative, oppure non riceveranno soldi. Bene, sappia Giulio Boscagli ed accoliti che, sull’utilizzo della palazzina di Novate per fare il Distretto sanitario di Merate, è libero di scegliere: o paga l’affitto, non simbolico, previsto dalle tabelle dell’Agenzia delle Entrate oppure, meglio ancora, lo compri a valori di mercato.
Se c’è qualche Comune che è talmente ricco da fare un regalo alla Regione, magari non pagando le quote di solidarietà a Retesalute, lo dica apertamente ed i suoi cittadini sapranno giudicare anche alla luce delle tariffe dei Tributi Locali. Poiché, con la legge regionale 31/97 il ruolo dei Comuni in campo socio sanitario è ridotto a qualche documento sistematicamente ignorato, occorre non regalare nulla a chi dice che non ha soldi e poi, magicamente, li trova per investire nel mattone od in appalti di attrezzature.


Ambrogio Sala
Assessore ai Servizia alla Persona di Olgiate Molgora