sabato 1 maggio 2010

I ricchi e poveri

Al terzo settore si chiede di tirare la cinghia, ma all'"Ale e Franz sketch show" gli edifici pubblici vengono concessi gratuitamente

La delibera n. 51 del 20 aprile scorso è riportata nell’elenco delle delibere adottate dalla Giunta comunale con il titolo un po’ anonimo di “Atto d’indirizzo per concessione in locazione gratuita di immobili comunali” (
clicca sul testo evidenziato per leggerla integralmente). Vado a leggerla, perché , mi sento sollevato nello scoprire che c’è ancora attenzione per una “concessione in uso gratuito” di qualche cosa, quando invece il pensiero dominante attuale (meratese e non) e le decisioni che ne conseguono, ruotano attorno alla valorizzazione del bene pubblico, ai tagli dei contributi economici, e non ultimi agli inviti ai volontari meratesi ad iscriversi a corsi di management.
Mi immagino anche tale generosità sia rivolta a qualche benefica associazione che aiuta i minori, gli anziani, oppure ad un gruppo di sportivi, come i cacciatori, od ancora ai genitori associati, insomma il terzo settore così incapace di adeguarsi allo spirito dei tempi che sostiene non le iniziative, ma gli Eventi, non le capacità organizzative ma le Sinergie, non le raccolte di fondi ma i Fund raising a base di cene etc etc.
Errore.
La delibera in questione stabilisce invece l’uso gratuito di alcuni palazzi comunali in favore della società che sta realizzando “L’Ale e Franz sketch show” (Palazzo Tettamanti-Villa Confalonieri-Collegio Manzoni”).Trattengo un sorriso alla lettura della considerazione “poiché tale iniziativa contribuirà a dare risalto alla città di Merate" che viene indicata quale unica ragione che motivi la generosità dei rappresentanti dei meratesi.
Ma poi mi dico: le attività connesse a questo tipo di industria hanno risorse sempre ampie, non si tratta di un’opera a scopo sociale che un Comune potrebbe decidere di sostenere (un ente come la Don Gnocchi, una centro di accoglienza , per intenderci), sono società use ad offrire rinfreschi ricchi, con presenze di hostess, cineriprese, spese di comunicazione, consulenze... tutto il caravanserraglio che anche la politica ci offre come sostanza del comunicare di oggi.
Poichè gli assessori stanno girando in diversi incontri chiedendo di stringere la cinghia, perché rinunciare ad incassare 2.000 euro, che ne so, per aprire Merate per lo Sport con una bella palestra di arrampicata, evitando di negare il contributo richiesto dal Cai per farlo?

Cesare Perego
Consigliere comunale Capogruppo
di Insieme per Merate

Il XXV Aprile in piazza, associazioni e scuole a casa: vergogna!

Vergogna!
Alla manifdestazione del 25 Aprile a Merate molte persone si sono accorte che mancava qualcuno, anzi, mancavano in molti, ragazzi, giovanissimi e giovani: i rappresentati delle scuole cittadine, che, per la prima volta dopo oltre 60 anni, non sono stati invitati dall'Amministrazione comunale (
clicca sul testo evidenziato per leggere l'articolo precedente)!
Vergogna!
Se alle nuove generazioni dobbiano insegnare sentimenti di pace, unità, sacrificio, dedizione agli ideali e democrazia, questo è il primo passo: farle partecipi della vita pubblica nelle sue più alte espressioni, dove manifestazioni come la ricorrenza del 25 Aprile ne è l'apice!
Vergogna!
Gli istituti scolastici meratesi quest'anno non sono stati invitati: è spiacevole non aver visto ai lati del Monumento ai Caduti, quest'anno, quel manipolo di ragazzi e di giovani che da sempre, con i loro vessilli ufficiali, hanno rappresentato le scuole!
Vergogna!
Lo si era già capito qualche giorno prima che qualcosa non andava: i piccoli manifesti negli spazi delle pubbliche affissioni con uno scarno programma della cerimonia del 25 Aprile, non prevedevano l'invito alle associazioni civiche, d'arma e dei reduci... e neanche delle scuole! Così nessun invito ufficiale è stato inoltrato alle istituzioni scolastiche!
Vergogna!
Ci sarà tempo per rimediare, magari per il 2 Giugno, Festa della Repubblica?

Paolo Panzeri

venerdì 30 aprile 2010

"Se li conosci non li eviti"

La tradizionale giornata di raccolta di indumenti usati, che si terrà sabato 8 maggio, è dedicata quest’anno alla lotta all’Aids. Con il ricavato dell’attività di riciclaggio saranno finanziati progetti di sensibilizzazione, educazione e animazione, in particolare, nelle case alloggio della diocesi. L’anno scorso l’iniziativa ha coinvolto 600 parrocchie ed è stata resa possibile grazie al contributo di 3 mila volontari.

Un terzo dei malati di Hiv/Aids in Italia è residente in Lombardia, da sempre in testa alla classifica nazionale. In particolare nella nostra regione si calcola che sono 60 mila le persone sieropositive, 45.000 circa sono seguite dai servizi sanitari: 65% uomini, per la stragrande maggioranza di età compresa tra i 25 e i 54 anni. Infatti, se i farmaci antiretrovirali hanno avuto l’auspicato effetto di allungare la vita alle persone colpite dalla sindrome da immunodeficienza acquisita, non hanno debellato il virus. Per questa ragione Caritas Ambrosiana ha deciso di dedicare alla lotta all’Aids la tradizionale giornata diocesana di raccolta di indumenti usati, sabato 8 maggio, che quest’anno avrà come slogan “Se li conosci, non li eviti”, titolo anche di un opuscolo diffuso nelle parrocchie in questi mesi, per preparare giovani e adulti a questo importante appuntamento.

Obiettivi della campagna “Se li conosci, non li eviti”
«Questa giornata ha due obiettivi – spiega don Roberto Davanzo, direttore di Caritas Ambrosiana –. Il primo è che non bisogna abbassare la guardia, perché l’Aids non è stato ancora sconfitto. Non solo nei paesi più poveri, dove le cure sono scandalosamente precluse alla stragrande maggioranza della popolazione, l’Aids continua a mietere miglia di vittime ogni anno. Anche in Occidente, infatti, dove è possibile curarsi, il contagio non si è arrestato: qualsiasi persona che assume comportamenti a rischio, può infettarsi. Inoltre, se è vero che la medicina ha aumentato la quantità di vita di chi ha contratto la malattia, non ne ha migliorato la qualità. Quest’ultimo aspetto dipende soprattutto dalla capacità che avremo di sconfiggere pregiudizi e paure. Contribuire a combatterli è il secondo scopo di questa campagna di sensibilizzazione».
Su questo fronte, in particolare, le comunità parrocchiali daranno anche un contributo molto concreto. Tutto il ricavato economico della “raccolta” sarà, infatti, destinato a finanziare progetti che attuano percorsi di sensibilizzazione, educazione, animazione, con la partecipazione di operatori e persone sieropositive accolte nelle Case alloggio. Oggi in Lombardia ce ne sono 24 con 224 posti letto. Di queste strutture 13 si trovano nella diocesi di Milano. Da luoghi in cui le persone venivano, fino a non pochi anni fa, accompagnate a morire, queste strutture si stanno progressivamente trasformando in centri per malati cronici dove è sempre più necessario garantire accoglienza e dignità di vita. Un passaggio che deve essere sostenuto.

Sabato 8 maggio: la giornata della raccolta.
Come ogni anno, l’organizzazione della raccolta è affidata alle comunità locali. Nelle parrocchie che aderiscono alla campagna vengono distribuiti i sacchi con i loghi di Caritas Ambrosiana. Secondo le modalità indicate da ogni parroco, i sacchi vengono riempiti con indumenti e scarpe usati e portati nei centri di raccolta, container generalmente posizionati in oratorio o in luoghi di proprietà della parrocchia. Sabato 8 maggio i volontari, organizzati in squadre, portano i container nei 29 punti di raccolta sparsi sul territorio della diocesi e nei parcheggi delle stazioni ferroviarie di Erba, Garbagnate Milanese, Tradate, Busto Arsizio, Lecco e Monza. A questo punto il materiale raccolto viene preso in carico da una società specializzata nel recupero e riciclaggio. Il ricavato torna alla Caritas che lo utilizza per finanziare progetti sociali.
Nel 2009 hanno aderito 600 parrocchie (circa il 50% delle comunità della Diocesi di Milano) e tre mila volontari. Sono stati raccolti 700 mila chili di filato, il cui ricavato economico è stato destinato alle comunità di accoglienza per donne vittima di tratta.

giovedì 29 aprile 2010

Prende forma la Pedemontana ferroviaria

Sono state approvate le graduatorie dei progetti per la mobilità sostenibile che saranno finanziati dalla Regione Lombardia grazie alle risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale. Tra i 55 progetti che sono stati avanzati da enti locali, Rfi e Ferrovie nord, cinque ricadono in provincia di Lecco, per un totale finanziato di 1.865.497 euro. Un contributo di 690.350 euro, sul costo totale di 1.380.700 euro, riguarda il progetto presentato dal Comune di Molteno per la realizzazione di opere infrastrutturali in merito all’accessibilità ed integrazione urbana della stazione per lo sviluppo del trasporto ferroviario e per l’intermodalità passeggeri.
Carlo Spreafico, consigliere regionale del Pd, esprime soddisfazione: “La riqualificazione della stazione di Molteno diventa il primo passo per la realizzazione del progetto di Pedemontana ferroviaria brianzola. A Molteno i binari della linea Lecco–Milano incrociano quelli della Como–Lecco: è il punto strategico per un’infrastruttura integrata a servizio dell’economia regionale e nazionale, e come tale deve diventare la vera colonna portante di una mobilità sostenibile in una zona tanto strategica quanto saturata dal traffico. Grazie all’azione di pressione che da tempo abbiamo esercitato per fare passare l’idea della Pedemontana ferroviaria briantea, come una sorta di linea metropolitana extraurbana, presentata in occasione del convegno di Costa Masnaga a settembre scorso, si cominciano a vedere i frutti”.
“Molti Comuni hanno già deliberato la loro disponibilità a costituire un comitato di gestione vero e proprio e mi fa piacere che anche la Provincia di Lecco abbia deciso di sostenere l’opera – fa sapere Spreafico –. Entro la fine del mese di maggio promuoveremo un incontro pubblico per fare il punto della situazione e, appena verranno reinsediati i tavoli territoriali di confronto di Lecco, Como e Monza, mi attiverò per chiedere la loro convocazione congiunta, perché questo progetto venga sviluppato, sostenuto e lanciato con una programmazione concordata”.
Importanti sono anche gli altri quattro progetti relativi agli interventi infrastrutturali sulle stazioni. In particolare il completamento del sottopasso per il collegamento pedonale tra piazza Lega Lombarda e via Balicco (costo totale 1.200.000 euro, contributo 487.077 euro), la realizzazione di un collegamento viario e ciclopedonale tra gli abitati di Cernusco Lombardone e Merate (costo totale 500.000 euro, contributo 343.000 euro) e la riqualificazione viabilistica, formazione e riqualificazione delle zone di interscambio dell’area stazione ferroviaria di Paderno-Robbiate (700.000 euro, contributo 345.070 euro).

mercoledì 28 aprile 2010

Appello per la Scuola pubblica: raccolte oltre 500 firme ma la maggioranza latita

Anche martedì mattina siamo stati in piazza per raccogliere firme a sostegno dell’appello a favore della Scuola pubblica lanciato dal nostro Consigliere comunale Gabriella Mauri (clicca sul testo evidenziato per leggere la presentazione dell'iniziativa). Complessivamente hanno aderito alla proposta circa 500 persone, ma un conteggio definitivo deve essere ancora effettuato, perché sono ancora in circolazione diversi moduli distribuiti dai Componenti del Consiglio di Istituto. Indicativamente si potrebbe quindi superare le 600 firme, un numero considerevole e soddisfacente anche perché raggiunto nel giro di neppure un mese. Questo risultato testimonia quanto l’argomento sia sentito e stia a cuore alla gente e non solo a coloro che hanno figli in età scolara.
Ci aspettavamo un segnale di incoraggiamento anche da parte degli Esponenti di Maggioranza, invece purtroppo l’unico che ha firmato la petizione è stato il Consigliere comunale della Lega Nord Massimo Adobati, forse tra i pochi del suo Gruppo che ha compreso che la nostra non è una proposta partitica o di schieramento contro qualcuno, come il Ministro all’ Istruzione, il Governo di Centrodestra o gli enti paritari. E’ solo e unicamente una proposta per. Per il nostro Istituto Comprensivo Statale. Il testo infatti ha ripreso quasi integralmente la lettera scritta a febbraio dal Dirigente scolastico Angelo Colombo ai vari Organi competenti per portare alla luce le gravi difficoltà economiche che deve fronteggiare. (
clicca sul testo evidenziato per leggere la missiva redatta dal Preside). Fatichiamo pertanto a comprendere perché su un tema così importante come la formazione culturale delle nuove generazioni non si riesca a raggiungere unità di intenti.

martedì 27 aprile 2010

XXV Aprile senza alunni: nessuno li ha invitati

Oltre all'appunto sul discorso del Sindaco divulgato solo attraverso la sua pagina personale di Facebook invece che il sito internet dell'Amministrazione comunale (clicca sul testo per leggere l'intervento sulla vicenda), la cerimonia del XXV Aprile di domenica mattina è stata macchiata anche da altro. Come l'assenza delle scolaresche che pure hanno sempre partecipato a turno alla Festa della Liberazione. La colpa però non è del Preside, né delle Insegnanti, tanto meno delle Famiglie degli alunni. E' tutta dei nostri Amministratori comunali che si sono dimenticati di invitarle e di sollecitarne la presenza. Una svista, purtroppo una delle tante della Giunta verde-azzurra del Signor Andrea Ambrogio Robbiani...

lunedì 26 aprile 2010

Ventimila euro andati in f...acebook

Ma come? Ha speso 20 mila euro di soldi pubblici, quindi nostri, per il nuovo sito internet dell’Amministrazione comunale (clicca sul testo evidenziato per saperne di più) e dove mi pubblica il suo discorso per il XXV Aprile? Sulla sua pagina personale di Facebook… Già già, il signor Sindaco Andrea Robbiani sul suo profilo Fb ha riportato le parole pronunciate dal pulpito ai pedi del Monumento ai Caduti per commemorare la Liberazione. Ora, nulla di male ad utilizzare i moderni strumenti di comunicazione per diffondere il suo messaggio, invero discutibile in alcuni passaggi, ma già che c’era poteva pure ricorrere alla pagina web ufficiale che è quella più indicata per una figura istituzionale. Con quello che ci sosta almeno qualcuno la sfrutta e si ammortizzano i costi...

Martedì ci prepariamo al Consiglio comunale

Domani sera, martedì, ci troviamo nella sede di via Trento 26 (imboccare subito la scala a destra una volta entrati nella corte e raggiungere l’ultima porta in fondo alla rampa) insieme ai nostri Consiglieri per preparare il prossimo Consiglio comunale convocato per il 29 del mese, giovedì.
I punti all’ordine del giorno sono:
  1. Mozione presentata dal gruppo “Andrea Robbiani Sindaco” inerente la realizzazione e l’ampliamento di un impianto di erogazione di metano per autotrazione e di miscele metano e idrogeno per autrotrazione (il documento integra e fa seguito alla mozione presentata dal nostro gruppo durante l’ultima seduta di Consiglio sempre sul medesimo argomento; per leggere l'articolo in merito basta cliccare sul testo evidenziato)
  2. Presentazione della relazione annuale del Difensore civico
  3. Comunicazione dei prelievi dal Fondo di riserva
  4. Approvazione del rendiconto dell’Esercizio finanziario 2009

Il futuro di un Paese passa dalla scuola e un Paese senza istruzione è destinato a morire

Come si fa a non trovare subito tempo per l’educazione delle nuove generazioni? Come si fa ad aver paura di apporre uno scarabocchio che non costa nulla per testimoniare che la situazione economica in cui versano le nostre scuole non è tollerabile?

Sono uno dei firmatari dell’appello in difesa dell’Istituto Comprensivo di Merate e in generale della scuola pubblica (
clicca sul testo evidenziato per legge l'articolo sull'iniziativa). Quando sabato mi sono presentato al banchetto in piazza Vittoria pensavo seriamente di trovare la file di genitori, nonni, insegnanti di ogni ordine e grado ma anche cittadini non coinvolti direttamente dal problema. Perché il futuro di un Paese passa dall’istruzione e un Paese senza istruzione è destinato a morire. Invece non solo non ho trovato nessuno ma ho notato con dispiacere che i volontari che si occupavano di far compilare i moduli faticavano a convincere la gente a firmare. Le persone giravano al largo e allungavano il passo per non farsi fermare e quando proprio non potevano fare a meno di svicolare inventavano ogni genere di scusa per scappare. “Vengo dopo”, “Ho fretta”, “Non ho figli in età scolara”… Ma come si fa a non trovare subito tempo per l’educazione delle nuove generazioni? Come si fa ad aver paura di apporre uno scarabocchio che non costa nulla per testimoniare che la situazione economica in cui versano le nostre scuole non è tollerabile? Siamo ridotti veramente male se ci facciamo problemi persino per una firma per una questione che riguarda tutti. Poi sicuramente tra qualche anno tutte le famiglie si lamenteranno perché non esisterà il tempo pieno, bisognerà pagare la mensa e in caso di assenza di un insegnante le classi verranno accorpate. In fondo ci sta solo bene, è quello che ci meritiamo.

Un genitore

domenica 25 aprile 2010

Martedì in piazza Vittoria per difendere la nostra Scuola pubblica

Prosegue anche martedì mattina la raccolta firme a sostegno dell'appello a difesa Scuola pubblica (clicca suol testo evidenziato per leggere il documento e il senso dell'iniziativa) ideata dal nostro Consigliere comunale Gabriella Mauri. Chi non avesse ancora aderito alla campagna ci può trovare in piazza Vittoria durante le ore del mercato. Siamo stati in piazza anche sabato e siamo riusciti a raccogliere un centinaio di sottoscrizioni che si aggiungono a quelle della settimana precedente. Chi non avesse modo di raggiungersi può rivolgersi pure ai Rappresentanti di classe e del Consiglio di Istituto del Comprensivo di Merate.