sabato 18 dicembre 2010

Tanti auguri scomodi

Non obbedirei al mio dovere di Vescovo, se vi dicessi "Buon Natale" senza darvi disturbo. Io, invece, vi voglio infastidire.Non posso, infatti, sopportare l'idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla "routine" di calendario. Mi lusinga, addirittura, l'ipotesi che qualcuno li possa respingere al mittente come indesiderati.
Tanti auguri scomodi, allora!
Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali. E vi conceda la forza di inventarvi un'esistenza carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.
Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finchè non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.
Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la carriera diventa idolo della vostra vita; il sorpasso, progetto dei vostri giorni; la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.
Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla ove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finchè la vostra coscienza ipocrita accetterà che lo sterco degli uomini o il bidone della spazzatura o l'inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.
Giuseppe, che nell'affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.
Gli angeli che annunziano la pace portino guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che, pocopiù lontano di una spanna con l'aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfrutta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano i popoli allo sterminio per fame.
I poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell'oscurità e la città dorme nell'indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere "una gran luce", dovete partire dagli ultimi. Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili. Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura, ma non scaldano. Che i ritardi dell'edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative.
I pastori che vegliano nella notte, "facendo la guardia al gregge" e scrutando l'aurora, vi diano il senso della storia, l'ebbrezza delle attese, il gaudio dell'abbandono in Dio. E poi vi ispirino un desiderio profondo di vivere poveri: che poi è l'unico modo per morire ricchi.
Buon Natale! Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza.

Monsignor Tonino Bello

venerdì 17 dicembre 2010

La trave e la pagliuzza

Ho letto l'articolo di Merateonline sulle rimostranze di Giovanni Battista Albani in merito agli appalti per il ciclopedonale di via Promessi Sposi. Non entro nel merito della procedura di affidametno dell'appalto, perchè non conosco l'iter..
Dico solo che è vergognoso che il Comune debba ora spendere dei soldi per quella ciclopedonale, quando la "Todini" (l'impresa appaltatrice del raddobbio) avrebbe fatto gratis il lavoro. Il Comune nella veste dell'assessore Ernesto Passoni ha rifiutato la proposta. E' una cosa nota a tanti e mi stupisce che Giovanni Battista Albani faccia le pulci proprio per questo appalto.
E' meglio stendere un velo pietoso su tutta la faccenda raddoppio, soprattutto se si confronta quello che non ha fatto la precedente Amministrazione di Merate rispetto a quanto invece hanno chiesto e ottenuto gli altri Comuni limitrofi. Basta fare un giro a Olgiate, dalle parti del nuovo parcheggio a est del ponte di Bianca e guardare la loro ciclopedonale, illuminata coi Led. Confrontate cosa è cambiato a Olgiate col raddoppio rispetto a Merate.
A Pagnano hanno fatto un sottopasso che si allaga ogni tre per due, la via Monte Rosa che va bene come autodromo, rifatta senza illuminazione, nonostante siano dieci anni che i residenti la chiedono, via Monte Bianco in condizioni pietose e senza illuminazione... E Via Calendone? Quanto volte ho chiesto di far alzare la quota della sede stradale per evitare l'allagamento, quando la Molgora esonda. Per non parlare della situazione alla Roncaglia, con i proprietari dei terreni che temono di avere i campi contaminati da chissà cosa.
La precedente amministrazione, facendo da scaricabarile l'un l'altro, ha lasciato i proprietari abbandonati a se stessi. Nessuno del Comune ha risposto alle loro richieste di aiuto
E' vergognoso!

Marisa Viganò

giovedì 16 dicembre 2010

Il calvario dei pendolari

Per i pendolari quella di oggi, giovedì 16 dicembre 2010, è stata un'altra mattinata infernale, con ritardi e soppressioni, in particolare sulla tratta Monza-Milano, ma anche sulle Ferrovie Nord. Secondo i dati di monitoraggio del Coordinamento dei pendolari dei treni più frequentati, risulta che la puntualità dei treni dell'ora di punta di questa mattina sia stata inferiore al 25%, con ritardi sino a 60 minuti e soppressioni.
E pensare che lunedì 20 l'assessore Raffaele Cattaneo convocherà il tavolodel Trasporto Pubblico Locale (TPL) per annunciare le sue decisioni in materia di aumenti tariffari, tagli ai servizi ed efficientamenti (ovvero riduzione della qualità dei servizi e licenziamenti nel settore). Intanto i pendolari, forti delle oltre 8000 firme raccolte con la petizione sul sito del Patto dei Pendolari www.patto.ilpendolare.com, che comunque prosegue, chiedono al Presidente Roberto Formigoni un incontro urgente per fargli presenti i disagi quotidiani e l'inopportunità di procedere, in questo momento, ad aumenti tariffari insostenibili per le famiglie e del tutto ingiustificati alla luce dei gravi problemi gestionali ed organizzativi di cui soffre tutto il trasporto pubblico, non solo ferroviario, in Lombardia. I pendolari richiamano la Regione al rispetto degli impegni presi dalla Regione col Patto TPL in merito ai livelli tariffari, qualità, puntualità e velocità commerciale.
Ed ecco la mattinata
Gravi ritardi segnalati sulla rete FNM, con 30 minuti salla Varese-Cadorna FNM e Asso-Cadorna FNM, nonché soppressioni anche nel passante milanese.
Eccoi i ritardi più vistosi sulla rete di Trenitalia:
  • 2090 Venezia-Milano 42 min.
  • 2648 Mantova-Milano 40 min.
  • 2650 Mantova-Milano 26 min.
  • 5132 Lecco-Molteno-Milano 57 min.
  • 2561 Tirano-Milano 31 min.
  • 10553 Lecco-Milano 45 min.
  • 23081 Carnate-Milano 32 min. (su 31 minuti di percorrenza!)
  • 10555 Lecco-Milano 39 min.
  • 10764 Bergamo-Milano 37 min.
Male anche per chi da Centrale doveva andare a Malpensa: a causa del guasto al bivio "Turro", evidentemente sovraccaricato di lavoro a causa dell'MPX, ritardi fino a 40 minuti e 3 coppie soppresse. Veramente deludente il numero dei passeggeri del trasportati dasl nuovo servizio Centrale-Malpensa, dove si conta una media di 10 passeggeri per treno. Se poi lo si confronta con i danni che ha provocato questa mattina, veramente ci si domanda a chi e a cosa serva. Certamente, se le prestazioni sono quelle di questi giorni, è assai meno affidabile degli autobus, che, al contrario dell'MPX, continuano a viaggiare pieni.
Infine, ciliegina sulla torta il servizio "Viaggiatreno" è pure lui in tilt da ieri e non vengono forniti dati "affidabili" sui ritardi.

Le strade d'inverno

Io scommetto che se andassimo a fare un sondaggio, per carità, senza metodo scientifico, semplicemente chiedendo ad amici e parenti “di quali adempimenti ti aspetti che l’Amministrazione comunale si occupi con priorità?” una delle risposte nella top ten sarebbe: la manutenzione stradale.
Non voglio parlare delle buche che sembrano far parte del paesaggio come le colline; non parlerò, anche se vorrei, neanche dei dossi che fanno contenti solo i proprietari di suv, non mi dilungherò sul piano del traffico o sugli incidenti anche se ognuna di queste cose merita attenzione.
Parliamo dell’inverno. Chi è passato per Cassina e Sartirana di recente si sarà certamente accorto che l’ultimo tratto di Via San Rocco, prima dell’incrocio con Via Emilio Bianchi, è una lastra di ghiaccio. Senza mezzi termini è pericoloso. D’inverno c’è freddo, mica è colpa della Giunta. Ovvio però che se nessuno passa a mettere sale ed a garantire la sicurezza, chi amministra deve renderne conto. Sempre chi frequenta la suddetta zona ha sicuramente notato che questa mattina in Via Principe Falcò, subito prima del cartello Cassina Fra’ Martino, c’era uno spesso lastrone di ghiaccio che sembra quasi sia nevicato in nottata, e non esagero. Ora, mi rendo perfettamente conto di quanto possa essere difficile in tempi di ridotte finanze trovare come pagare chi vada a spargere sale, ma va fatto: come ho detto all’inizio le strade interessano tutti.
La folta schiera di quelli che considerano unica sicurezza il guidare a velocità pedone obietterà che basta andare piano sempre; non è vero, se ti accorgi del ghiaccio quando ce l’hai sotto le ruote ormai è tardi. E’ anche vero che ci vive lo sa, chi ci passa ormai lo sa e quindi noi habitué facciamo attenzione, ma poiché le pubbliche vie non sono di quelli che ci abitano vicino (e creder questo temo sia l’andazzo) bensì sono di tutti quelli che le vogliono percorrere, uno dei primi dieci pensieri di chi si occupa della cosa pubblica deve essere la situazione delle strade.
Restiamo in attesa di un intervento che, ne siamo sicuri, dopo questa segnalazione sarà solerte.


Edoardo Zerbi

Tagliare i fondi del 5 x 1.000 significa impedire ai cittadini di sostenere il volontariato

Il nostro Gruppo di “Insieme per Merate” in vista del prossimo Consiglio Comunale, come successo anche in altri paesi, ha presentato un Ordine del Giorno per chiedere al Governo di ripristinare i fondi da destinate all'istituto del “5 x 1.000” per il 2011, che, invece, con la normativa attualmente in vigore sono invece stati limitati a soli 100 milioni di euro. Questa scelta mette in crisi il settore del volontariato. Solo nel 2006 a Merate grazie alla scelta di 930 contribuenti sono stati devoluti al Terzo Settore quasi 30mila euro mentre quest'anno 26 enti cittadini, che operano nel settore sociale, sportivo e della ricerca hanno fatto affidamento sull'aiuto derivante dalla devoluzione della quota sul reddito.

Alla c.a. del Sindaco del Comune di Merate
Sig. Andrea Ambrogio Robbiani

Con la presente siamo a sottoporle richiesta di integrare gli argomenti del prossimo Consiglio Comunale del 20 dicembre con la seguente proposta di delibera:

OdG RELATIVO ALLA RICHIESTA DI IMPEGNO AL GOVERNO PER LA REINTRODUZIONE DEI FONDI PER IL 5 PER MILLE

Il Consiglio comunale, premesso che
  • il Parlamento ha licenziato il testo della nuova "legge per la stabilità" limitando a 100 milioni di euro i fondi da destinare al "5 x 1.000" per l'anno 2011
  • questo significa non rispettare la volontà dei cittadini che liberamente decideranno di versare alle associazioni destinatarie la loro quota del “5 x 1.000” con la prossima dichiarazione dei redditi: solo 100 milioni, rispetto all'intero ammontare del 5 x 1.000, verranno infatti distribuiti alle associazioni, mentre il resto verrà trattenuto dallo Stato
  • si tratta di una riduzione del 75% rispetto all'importo destinato nell'anno precedente (peraltro già oggetto di una limitazione rispetto al totale dei fondi raccolti)
  • questi tagli si ripercuotono significativamente sull'operatività delle organizzazioni del Terzo Settore, che hanno dimostrato, negli ultimi anni in modo ancora più evidente, una professionalità molto elevata, oggetto di apprezzamento in Italia e all'estero e dunque motivo di orgoglio per il nostro Paese: tali organizzazioni, non diversamente da altre realtà sociali ed economiche, basano la loro attività sulla programmazione finanziaria degli impegni attuali e futuri per rendere sostenibile il proprio agire nei diversi settori di riferimento
  • non è la prima volta, purtroppo, che si interviene, con tetti massimi di impegno, per limitare l'operatività del "5 x 1.000", uno strumento che, come poche altre misure di natura fiscale, ha dimostrato di riscuotere un gradimento molto alto dei cittadini italiani (nel 2008 lo hanno utilizzato 14,6 milioni di contribuenti) sin dalla sua prima applicazione
  • tagliare i fondi a disposizione del "5 x 1.000" significa quindi limitare drasticamente la libertà dei cittadini di decidere come destinare la propria quota dell'imposta sui redditi direttamente a sostegno degli operatori del Terzo Settore
Considerato che
il Governo ha accolto un Ordine del Giorno presentato dal Partito Democratico che impegna l’Esecutivo a inserire i fondi mancanti nel cosiddetto “decreto milleproroghe” da approvare prima di fine anno

Chiede che
il Governo si impegni a dare corso all’impegno, sia in presenza di continuità del quadro politico che nel caso l’Esecutivo sia dimissionario per le note vicende legate alla crisi della maggioranza in atto in queste settimane

Dispone
l’invio del presente Ordine del Giorno approvato al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Presidenti dei due rami del Parlamento ed ai capigruppo consiliari di Camera e Senato

Merate, 12 dicembre 2010

Gruppo Consiliare “Insieme per Merate”
Cesare Perego, Giovanni Battista Albani, Gabriella Mauri,
Achille Panzeri e Roberto Riva

mercoledì 15 dicembre 2010

I Sindaci lecchesi contro i tagli al servizio di trasporto pubblico

Al Presidente dell’Anci Lombardia
Attilio Fontana
ed Ai componenti del Dipartimento Anci Lombardia
“Ambiente, Trasporti e Servizi Pubblici Locali”

Oggetto: Manovra correttiva 2010 - Tagli ai trasferimenti per il trasporto pubblico

I sottoscritti Sindaci,

- nella consapevolezza della necessità di un concorso delle autonomie territoriali agli obiettivi di finanza pubblica, particolarmente in un momento economicamente difficile come quello che stiamo vivendo,
- preoccupati peraltro per l'impatto della manovra economica correttiva 2010 (Dl 78/2010) sul trasporto pubblico locale, in considerazione degli annunciati, consistenti tagli sui trasferimenti alla Regione destinati a tale settore,
- nella considerazione, condivisa da tutte le parti sociali e politiche, che il trasporto pubblico necessita di un costante miglioramento ed ammodernamento per poter efficacemente rispondere alla domanda dei cittadini e per poter disincentivare l'utilizzo dei mezzi privati,
- valutate le numerose ricadute negative dirette che il suddetto taglio di risorse potrebbe provocare:
  1. la riduzione dei servizi,
  2. la riduzione degli investimenti,
  3. la riduzione dei passeggeri
  4. l'aumento delle tariffe,
  5. la riduzione del personale,
- considerato che tale impatto sarà maggiormente avvertito proprio dalle fasce più deboli della popolazione, ossia da quelle che sono già colpite pesantemente dalla crisi economica;
- considerati altresì i riflessi negativi indiretti sui sistemi produttivi urbani, sull'ambiente e più in generale sulla qualità della vita dei nostri Comuni:
  • aumento dei livelli di congestione del traffico automobilistico,
  • aumento dei livelli di inquinamento,
  • ricadute sui sistemi produttivi e logistici,
  • perdita del potere di acquisto delle famiglie,
Chiedono
  1. ad Anci Lombardia di predisporre, attraverso i suoi organi, un documento di sintesi indicante le specifiche ricadute – conseguenti ai sopraccitati tagli al trasporto pubblico - sulla popolazione lombarda, nonché di trasmetterlo alla Regione Lombardia;
  2. che la Regione Lombardia si faccia promotrice di un'iniziativa presso il Governo centrale affinché possano essere rivisti i termini dei tagli ai trasferimenti alle Regioni,
  3. che nella distribuzione degli eventuali tagli alle risorse, la Regione Lombardia riduca il peso di quelli relativi al trasporto pubblico, per i numerosi riflessi negativi di carattere sociale ed ambientale prima esposti.
Lecco, novembre 2010


Fragomeli Gian MarioSindaco di Cassago Brianza, Rusconi MarcoSindaco di Valmadrera, Strina Paolo Sindaco di Osnago, Brambilla Alessandro Sindaco di Olgiate Molgora, Origo Alessandro Sindaco di Verderio Inferiore, Zambetti Elena Sindaco di Ello, Gianola Raffaella, Sindaco di Carenno, Fumagalli Gilberto Sindaco di Calco, Bagnato Sergio Sindaco di Cernusco Lombardone, Tentori Mario Sindaco di Barzago, Ghezzi Renato Sindaco di Viganò, Bonacina Livio Sindaco di Galbiate, Colombo Antonio Sindaco di Casatenovo, Panzeri Marco Sindaco di Rovagnate, Salvioni Alessandro Sindaco di Robbiate, Bartesaghi Cristina Sindaco di Abbadia Lariana, Manzoni Marco Sindaco di Colle Brianza, Agostoni Guido Sindaco di Pasturo, Motta Stefano Sindaco di Brivio, Motta Valter Sindaco di Paderno d'Adda, Panzeri Paola Sindaco di Perego, Bellotto Paolo Sindaco di Verderio Superiore,Davide Vassena  Sindaco di Dervio, Ernesto Longhi Sindaco di Valgreghentino, Guido Besana Sindaco di Cremella, Egidia Beretta, Sindaco di Bulciago, Gianni Codega Sindaco di Malgrate, Davide Maggioni Sindaco di Sirtori, Adele Gatti Sindaco di Airuno, Pina Scarpa Sindaco di Casargo, Negri Angelo Sindaco di Nibionno, Bonacina Umberto Sindaco di Costamasnaga e Tengattini Giampietro Sindaco di Dorio

La sicurezza non ha colore politico

Gent.le Redazione,
apprezzo molto il fatto che ci sia un seguito alla lettera scritta da parte mia e dei miei colleghi (senza peraltro aver ricevuto alcuna risposta in merito ) sul problema sicurezza stradale a Merate ed in particolare per l'incrocio tra le vie Giuseppe Verdi - Filippo Turati- Alcide De Gasperi - Trieste. La sicurezza dei cittadini non ha colore politico ed esige una rapida risposta da parte degli Uffici competenti.
Le domande che uno si pone sono le seguenti:
  • la situazione è compresa e chiara, per chi si occupa della sicurezza stradale in Comune?
  • E' possibile che in un anno o in diversi anni non ci sia stata alcuna soluzione tecnica per ovviare allo stato perenne di pericolo?
  • Se l'Ufficio competente prevede una soluzione al problema, perchè non lo si è ancora spiegato ai cittadini?
Grazie per l'attenzione,

Massimo Adobati
Consigliere Comunale di Merate

Un incrocio pericoloso: occorre intervenire subito

Pubblichiamo la lettera inviata ieri dal nostro Gruppo al Sindaco e agli Assessori per chiedere di valutare insieme possibili interventi per la messa in sicurezza dell'intersezione tra le vie Giuseppe Verdi, Filippo Turati, Alcide De Gasperi e Trieste, dove lunedì si è verificato un altro incidente.

Al Sindaco Andrea Ambrogio Robbiani
All’Assessore ai Lavori Pubblici Massimo Augusto Panzeri
Al Capogruppo di “Robbiani Sindaco” Ernesto Sellitto
E p.c. alla Giunta Comunale

Oggetto: messa in sicurezza dell’incrocio tra le vie Giuseppe Verdi, Filippo Turati, Alcide De Gasperi e Trieste

Con la presente vorremmo sollecitare un Vostro intervento per la messa in sicurezza dell’intersezione in oggetto per tutelare l’incolumità dei pedoni. Anche lunedì mattina purtroppo un passante è stato investito. Questo a causa della possibilità per gli automobilisti di attraversare il quadrivio in contemporanea con i pedoni.
Gli attraversamenti pedonali sono infatti regolati da semafori con il segnale verde anche quando è consentito il transito delle auto. “Per esempio: quando gli automobilisti che viaggiano sulla direttrice viale Verdi - via De Gasperi devono girare a destra in via De Gasperi si trovano i pedoni che attraversano. Lo stesso vale per la direzione via De Gasperi - viale Verdi con svolta sempre a destra in via Turati, via Turati - via Trieste con svolta a destra via De Gasperi e via Trieste - via Turati con svolto a destra viale Verdi. Tra l'altro la visibilità è pessima per la presenza di abitazioni, muretti in cemento, pali della luce, cartelloni pubblicitari e semafori stessi. Quello che si chiede è che, come per le altre intersezioni, quando attraversano i pedoni si blocchino completamente i veicoli". Non sono parole nostre ma di una lettera che risale ad aprile scritta da alcuni Consiglieri Comunali del Gruppo di Maggioranza, che anche i Consiglieri Comunali del nostro Gruppo di "Insieme per Merate" si sono sentiti idealmente di condividere perchè la sicurezza riguarda tutti. Sono passati otto mesi ma purtroppo nulla è cambiato e niente è stato fatto.
Le recenti modifiche all’impianto semaforico, con le frecce di svolta a sinistra lampeggianti, hanno piuttosto peggiorato la situazione perché ingenerano solo confusione tra i conducenti. Urge però trovare una soluzione. Quell’intersezione è molto utilizzata dai pedoni, che passano da lì per raggiungere le nuove elementari adesso anche con il piedibus, la scuola dell’infanzia, l’oratorio, le piscine e la casa di riposo. Sollecitiamo pertanto nuovamente uno studio per analizzare rimedi adeguati da discutere nelle sedi istituzionali opportune, a partire dalla Commissione Urbanistica, Ambiente e Territorio, perchè le modifiche viabilistiche hanno sempre un grosso impatto sulle abitudini delle persone ed è opportuno che vengano affrontate insieme ed in maniera sinergica.
Approfittiamo anche per domandare una maggiore e più assidua presenza degli Agenti della Polizia Locale in concomitanza all'orario di ingresso e uscita degli scolari dalla nuova scuola di via Montello, che è un punto molto critico per la circolazione veicolare e la sicurezza dei bambini. Troppo spesso non c'è nessuno in servizio e quando è presente una pattuglia di Agenti entrambi sostano davanti al cancello invece che dividersi le manisioni e garantire l'attraversamento pedonale alla rotatoria di via Alcide De Gasperi. Ci auguriamo che quest'ultima annotazione non venga snobbata solo perchè si ritiene che la responsabilità sia della precedente Amministrazione Comunale, come purtroppo è successo durante il dibattito in Consiglio Comunale quando è stato sollevato il problema.
Poichè riconosciamo che Vi siete sempre mostrati molto sensibili alla tematiche della sicurezza stradale, siamo certi del Vostro interessamento prima che altri cittadini si facciano male seriamente.
Ringraziamo per l’attenzione e porgiamo
Cordiali Saluti


Il Gruppo di "Insieme per Merate"


Merate, 14 dicembre 2010

martedì 14 dicembre 2010

Quattro milioni di euro in meno ai Comuni con più di 5mila abitanti: e lo chiamo federalismo!

L’ANCI Lombardia ha inviato ai propri associati una comunicazione in cui comunicano le decisioni del Governo sui tagli ai Comuni con più di 5.000 abitanti. Ecco uno stralcio della comunicazione: “Il Ministro dell’Interno, con Decreto del 9 dicembre 2010 in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, ha determinato gli importi delle riduzioni dei trasferimenti erariali, per l’anno 2011, a Province e Comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti, in applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 14, comma 2, del decreto legge n. 78 del 2010.  Il Decreto non e’ mai stato portato al vaglio della Conferenza Stato-Citta’ che avrebbe dovuto stabilire criteri e modalità della riduzione dei trasferimenti erariali. In merito, l’ Associazione dei Comuni italiani aveva anche predisposto proposte di individuazione di criteri, diversi da quelli che sono stati effettivamente adottati dal Governo”.
Nulla è stato concordato. Era stato promesso che si sarebbero premiati i Comuni virtuosi, in attesa del Federalismo! Si proceduto da Roma, come al solito, peggio del solito! La firma sotto il decreto l’ha messa il varesino leghista Maroni. La nota di protesta è dell’ANCI Lombardia,p resieduta dal Sindaco di Varese e, pure lui leghista, Fontana. Misteri della fede!
Nella nostra Provincia mancheranno oltre 4 milioni di euro. Questi sono in più ai tagli sui fondi sociali, sugli affitti, sulle case per i giovani e chi più ne ha più ne metta.
Per evitare miei commenti, riporto alcuni brani di un articolo apparso su La Stampa di Marco Alfieri, giornalista economico e scrittore di libri sui problemi del Nord. Il titolo è “Il rigore padano mette in crisi i Comuni virtuosi”. Vengono descritti alcune situazioni locali dove la Lega ha percentuali di voto impressionanti.
Isola di Fondra e Cunardo, due paeselli lontanissimi dalle tentazioni dei derivati e dalla vanagloria del socialismo municipale, sono la metafora di un territorio affamato di federalismo che rischia di arrivare in apnea all’appuntamento. Il blocco delle aliquote, l’abolizione dell’Ici prima casa, i tagli lineari senza distinguere tra virtuosi e spreconi, il Patto di stabilità sopra i 5 mila abitanti e il crollo degli oneri di urbanizzazione, stanno prosciugando i municipi, uccidendo in culla il sogno federalista, se mai arriverà. Secondo i calcoli di Anci Lombardia, nel 2011 i 1536 Comuni della regione saranno costretti ad un ulteriore taglio del 30% nella spesa per investimenti. Insomma il presidio al centimetro della Padania dei campanili a cui la Lega deve molto del suo successo, è a rischio asfissia prima ancora di vedere «andare in gol il federalismo. A fine giugno, spossati, i sindaci veneti sono scesi a Roma per chiedere almeno un anticipo di federalismo. Respinti con perdite dal governo amico. Nonostante, parole del borgomastro di Verona, Flavio Tosi, «riceviamo dallo Stato 1,6 miliardi con 5 milioni di abitanti rispetto alla Campania che ne incassa 3,6 con solo un milione di residenti in più». Perché alla fine sempre lì si torna, alle due Italie: mai scalfite nemmeno dal governo più nordista della storia repubblicana.”
Mi pare ci sia da meditare senza fare molta propaganda.


Ambrogio Sala
Assessore ai Servizi alla Persona
di Olgiate Molgora

Il Natale amaro dei pendolari: aumentano i biglietti ma anche i tempi di percorrenza

Dalla Regione Lombardia non hanno avvisato delle variazioni: il lupo perde il pelo ma non il vizio, era successo anche l'anno scorso.

Il nuovo orario ha portato una bruttissima sorpresa per i pendolari della lecco-Milano. Infatti il treno Lecco-Milano 10549 in partenza alle 6.34 da Lecco, che precedentemente arrivava a Milano Porta Garibaldi alle ore 7.36, ha visto col nuovo orario allungare il tempo di percorrenza di 6 minuti. Ora, infatti, l'ora di arrivo è prevista alle 7.42, con un allungamento del tempo di percorrenza di ben sei minuti. L'allungamento di percorrenza è dovuto al fatto che, presumibilmente a causa dell'introduzione del nuovo servizio Centrale-Malpensa, ora questo treno deve percorrere la cintura, transitando da Villapizzone. La cosa è tanto più grave se si pensa che il 10549 costituiva l'unico treno che consentiva di arrivare in Milano ad un'ora prossima alle 7.30, consentendo di arrivare sul posto di lavoro in Milano alle 8.00, dopo che il 2553 Sondrio-Milano, che sino al 2008 arrivava alle 7.30, ha visto spostare l'anno scorso l'ora di arrivo alle 7.45 e ora alle 7.42, comunque troppo tardi per i pendolari di questa fascia oraria. Ora, per molti pendolari, l'unica soluzione sarà quella di prendere il treno delle 6.09.
Gravissimo il danno per i circa 800 lavoratori che lo utilizzano, anche perché il transito dalla cintura di Milano comporta di norma inevitabili ritardi. Oltre all'orario allungato, il treno ha visto oggi un ritardo di 15 minuti.
Inqualificabile anche l'atteggiamento della Regione, che, nella scorsa riunione di presentazione degli orari del 29 novembre, non ha comunicato ai pendolari la notizia. Il lupo perde il pelo ma non il vizio: la stessa mancata comunicazione era avvenuta l'anno scorso per l'allungamento del tempo di percorrenza del 2553.
Così, oltre ai più che probabili aumenti tariffari, i pendolari vedono aumentare anche i tempi di percorrenza, che si traducono in costi aggiuntivi. E intanto dovranno pagare di più.


Giorgio Dahò
Comitato dei Pendolari Lecco - Milano

lunedì 13 dicembre 2010

Nel ricordo dell'ingegner Luigi Zappa

La sera di mercoledì 15 dicembre alle ore 20.30 nella chiesa di San Pietro Apostolo di Sartirana verrà celebrata una Messa in ricordo del compianto Sindaco e di coloro i quali nello svolgimento del loro incarico pubblico si sono distinti come lui nel servizio amministrativo e politico alla comunità di Merate. La funzione liturgica è stata voluta dall'Associazione degli "Amici dell'ing. Luigi Zappa".

Il 6 dicembre 2005 è scomparso l’ingegner Luigi Zappa, Sindaco dal 1964 al 1975 ed ancora più a lungo amministratore con vari incarichi. E’ stato il Primo Cittadino per eccellenza perché se Merate oggi è un paese moderno, con molti servizi, punto di riferimento per l’intera Brianza e insieme a misura d’uomo è merito del suo operato e della sua lungimiranza. Ha incarnato e realizzato la storia della sua città, ma anche gli ideali di liberà e democrazia e di lotta agli autoritarismi su cui è nata la Repubblica Italiana. Durante la Seconda Guerra Mondiale si è dato alla macchia per non arruolarsi tra le fila fasciste e per mantenere i rapporti con i movimenti di resistenza dei Partigiani. E’ stato anche Consigliere Provinciale, Presidente del Patronato Scolastico, componente del Consiglio Direttivo dell’Acquedotto Brianteo, Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Ospedale di Circolo e del Comitato di gestione. A lui si deve la statalizzazione della Scuola Media “Alessandro Manzoni”, l’istituzione di Corsi Professionali e serali, delle Scuole Superiori “Francesco Viganò”. Tra le varie opere ha allestito e curato il Museo di Storia e Scienze naturali e potenziato la Civica Biblioteca, fatto costruire la Casa Albergo di via Filippo Turati poi donata all’Opera Pia Triulzio… 
Per ricordarlo la sera mercoledì 15 dicembre alle 20.30 nella chiesa di San Pietro Apostolo di Sartirana verrà celebrata una Messa. La concelebrano il nipote don Massimo Zappa, padre Riccardo del Convento di Santa Maria Nascente di Sabbioncello e il parroco don Adriano Ferrario. L’iniziativa è promossa dall’associazione degli “Amici dell’ingegner Luigi Zappa”, fondata dal dotto Mario Gallina con le figlie dell‘ingegnere Lidia e Licia. .Durante la Messa verranno ricordati anche le altre persone che nello svolgimento del loro incarico pubblico si sono distinte nel servizio alla comunità: Laura Crippa, Alfonso Mandelli, Ugo Bosisio… E’ importante custodire l’eredità che costoro ci hanno tramandato, specialmente in tempi in cui si fatica a riconoscere a tutti i livelli, da quello locale a quello nazionale, il senso, la finalità e gli ideali dell’agire amministrativo e politico.
Insieme per Merate

Dal "dio Po" ai crocifissi regalati alle scuole superiori: le contraddizioni del Carroccio

Mentre la finanziaria prevede un taglio indiscriminato e massiccio delle risorse destinate alla scuola pubblica per soddisfare le esigenze di risanamento del Ministro Giulio Tremonti, a livello dell'Amministrazione Provinciale, i difensori delle origini cristiane del popolo padano (il cui partito, fino a poco tempo fa, inneggiava alle ampolle del “dio Po”) pensano bene di utilizzare risorse pubbliche per appendere 280 crocefissi negli istituti superiori del nostro territorio e di presentare l’indispensabile iniziativa in pompa magna, nel corso di una conferenza stampa tenutasi venerdì scorso.
Che i “colletti verdi” fossero particolarmente inclini a gesti eclatanti e propensi ad una demagogica caccia all’elettorato cattolico, lo avevano già dimostrato in passato: nel novembre 2009, con un Ordine del Giorno presentato d’urgenza, a sostegno del ricorso alla sentenza della CEDU che stabiliva che la presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche potesse comportare una violazione alla libertà religiosa degli alunni (nello stessa seduta, i consiglieri leghisti hanno anche deliberato la fuoriuscita della Provincia dal Comitato per la Pace e la Cooperazione tra i Popoli in una palese contraddizione dei valori del solidarismo cristiano) e durante l’apertura del Consiglio Provinciale del 09 Novembre 2009 con la provocatoria sostituzione del crocefisso affisso nell’aula consiliare, con un crocefisso gigante, gentile omaggio del Presidente Daniele Nava.
Personalmente trovo svilente l’atteggiamento degli uomini del Carroccio che, utilizzando i simboli più elevati del cristianesimo a fini di propaganda elettorale, tendono a ridurli a “tradizione” o a mera dimensione culturale, quali fossero un baluardo dell’identità nazionale o un collante di identità etniche e per questo trattati come suppellettili ed elemento d’arredo.
Fortunatamente, i cattolici - anche quelli lombardi - sono ormai consapevoli che il pluralismo religioso in Italia non è da considerarsi quale provvisoria sfortuna da cui pregare di essere liberati, ma un processo inarrestabile, di fronte al quale l’unica via percorribile resta quella dell’integrazione sociale, professionale e religiosa. Sanno anche che alla spada sguainata da Pietro, Gesù preferì il cammino verso la Croce, segno di libertà fraterna e di braccia spalancate verso tutti, e che le demagogiche crociate degli Assessori Stefano Simonetti e Marco Benedetti hanno più il sapore di barzelletta da bar, che di un’iniziativa politica seria, volta a “salvaguardare l'identità culturale e la tradizione più vera e profonda su cui si basa la nostra civiltà (…) tutti quei valori che ci hanno permesso di vivere secondo i principi della libertà, della democrazia e del rispetto reciproco”, come da loro stessi affermato durante la conferenza stampa di presentazione.
Ma per celebrare questi valori, perché allora non impiegare le medesime risorse per donare alle scuole una copia della costituzione italiana? Ai padani l’ardua sentenza…


Alessandro Pozzi
Capogruppo di Sinistra e Libertà
Consiglio Provinciale di Lecco

domenica 12 dicembre 2010

Il Parco locale del Monte di Brianza: il territorio gestito da chi lo abita

Il costituito Comitato per la promozione del parco locale del Monte di Brianza, a cinque mesi dalla sua costituzione, nello stilare un primo bilancio, continua la sua azione sul territorio. Azione, che strategicamente tiene conto del coinvolgimento di tutti quegli attori coinvolti dal progetto di Parco Locale, per arrivare a scelte condivise in materia di salvaguardia, tutela e valorizzazione delle aree agricole e boschive del Monte di Brianza. Strategia che prevede raccolta di firme, incontri istituzionali, oncontri con associazioni, assemblee nei paesi coinvolti e iniziative a tema
Le firme raccolte ad oggi sono 2000. Per arrivare a questo risultato il Comitato è stato presente a varie manifestazioni o fiere, ospite a volte di amministrazioni comunali, di associazioni, Pro-Loco, parrocchie o semplici privati, enti e parchi, a testimonianza di come ci sia trasversalità nella proposta che il Comitato porta avanti. Al momento siamo stati attivi a Olgiate Molgora, Consonno, Oggiono, Brivio, Garlate, Merate, Osnago, Montevecchia, Calco e Cernusco Lombardone.
Abbiamo incontrato l’assessore Provinciale al territorio Gianluca Bezzi e tecnici e presidente della Comunità Montana Lario Orientale e Valle San Martino, coinvolti anch’essi a vario titolo dall’iniziativa. Contemporaneamente abbiamo chiesto di incontrare le amministrazioni comunali e al momento siamo stati ricevuti da : Olgiate Molgora, Ello, Olginate, Brivio, Dolzago, Airuno e S. Maria Hoè. Incontri che hanno permesso al Comitato di avere indicazioni importanti circa la volontà di istituire il PLIS attraverso l’inserimento dei confini all’interno del P.G.T. e del suo Piano delle Regole, ma anche di esprimere preoccupazioni in materia di gestione, impegno finanziario e di strategie di coinvolgimento degli abitanti di questi territori. Si è riscontrata una quasi univoca preoccupazione in materia di dissesto idrogeologico, di abbandono delle aree agricole e dei boschi. E’ stato più volte ribadito come la costituzione del Parco possa favorire la soluzione di problemi emergenti, altrimenti troppo onerosi da affrontare singolarmente. Risposte che si possono attivare grazie al meccanismo della convenzione tra i comuni individuandone uno “ Capo-fila”.
Già programmato l’incontro con Colle Brianza mentre attualmente abbiamo contatti con Oggiono, Castello Brianza e Valgreghentino. Si attendono ancora risposte da Galbiate e Garlate.
Oltre le associazioni che hanno aderito al Comitato, abbiamo contatti con altre realtà che operano sul territorio, al fine di verificare se ci possano essere le condizioni per una coesione sui temi che il Comitato sta proponendo. E’ stata incontrata anche una delegazione di cacciatori per ribadire come il Parco non influisca sulla loro attività, regolata da una legge regionale. E’ stata anche l’occasione per ribadire come in realtà, delle regole, siano già presenti e individuabili nei P.G.T., nel Piano Forestale Provinciale e nel P.T.C.P. della provincia di Lecco. Da questi incontri è emersa la proposta di una consulta delle associazioni per far sì che possano essere rappresentate le proprie istanze nell’iter della costituzione e nella successiva fase di gestione. Le assemblee e le iniziative per le quali il Comitato si sta attrezzando con un video e altri strumenti opportuni per incontrare gli abitanti dei paesi coinvolti da questo progetto. Saranno anche organizzate delle uscite a tema che prevedano la scoperta e la valorizzazione della storia, della fauna, della flora e dei molti aspetti che costituiscono la ricchezza del Monte di Brianza. Informare e coinvolgere i cittadini è da sempre una delle prime preoccupazione del nostro Comitato. L’obiettivo è quello di evitare che l’istituzione di un Parco possa essere vissuta come qualche cosa calato dall’alto e non come una necessità e di conseguenza una volontà espressa dal basso. A tal proposito ricordiamo come la procedura voglia, che siano proprio i comuni a fare richiesta alla Provincia che, attraverso una propria delibera, riconosca il Parco Locale di Interesse Sovracomunale (P.L.I.S.)
La sua costituzione significa dunque, ribadire la volontà da parte dei cittadini con le firme, e delle Amministrazioni, con la richiesta alla Provincia, di volersi occupare del proprio territorio attraverso la gestione direttamente lasciata a chi qui luoghi li abita e li vive.


L'affido familiare, un'esperienza di solidarietà

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Su gentile richiesta accogliamo volentieri l'invito dell'Assessore ai Servzizi alla Persona, Famiglia e Istruzione Emilio Zanmarchi a sollecitare la partecipazione all'incontro sull'affido familiare che si svolge domani sera, lunedì 13 dicembre, alle ore 20.45 presso la Sala Consiliare del Municipio di Merate. Come ricorda l'Assessore è "molto importante che ogni azione tesa ad allargare la conoscenza di questa opportunità debba essere promossa in modo corale, affinché i minori in difficoltà aumentino le possibilità di allontanarsi dai contesti problematici e minacciosi e di cominciare a costruire un proprio futuro positivo". Domandiamo ai sostenitori ed ai simpatizzanti di farsi promotori nel divulgare l'iniziativa.

Insieme per Merate

Giovedì il pre-Consiglio per l'approvazione del Bilancio di previsione

In vista del Consiglio Comunale che si terrà il 20 dicembre è comnvocato per giovedì 16 dicembre il pre-Consiglio. Ci troviamo presso la sede di via Trento 26, scala a destra appena entrati nella corte, ultima porta in fondo in cima alla rampa. L'unico punto all'ordine del giorno è l'analisi del Bilancio di previsione 2011 in vista dell'approvazione. La riunione è aperta a tutti, iscritti e simpatizzanti del PD compresi, che sono anzi invitati a partecipare per fornire il loro contributo e il loro apporto all'attività del gruppo di Insieme per Merate.


Cesare Perego
Capogruppo consiliare
di Insieme per Merate