giovedì 17 marzo 2011

Nuovi sensi unici: per l'incapacità a governare di uno, pagano tutti

Il Sindaco ammette che l'Amministrazione Comunale non sa far rispettare le regole attraverso gli organismi preposti. Per chi aveva fatto delle sicurezza e della legalità un pilastro della campagna elettorale tutto questo rappresenta una sconfitta


Spettabile Sindaco,
circa i nuovi sensi unici e in merito alla Sua affermazione "...Abbiamo provveduto già da diverso tempo a posizionare la segnaletica per il senso unico alternato, così come indicato nel piano urbano del traffico: considerato che nessuno, dico nessuno, rispetta tale segnaletica, con la conseguenza che nel tratto più stretto, le vetture si sfiorano, a volte si toccano e cosa ancor più grave impediscono ai pedoni e a chi usa la bicicletta di poter passare in sicurezza (salvo appiattirsi contro il muro), si è optato per una soluzione che vede istituito il senso unico in direzione sud...", (da Merateonline.it) mi permetto di suggerriLe un'altra soluzione che è quella di chiedere agli Agenti della Polizia Locale di effettuare controlli periodici per scoraggiare e sanzionare chi non rispetta il codice della strada. Non mi sembra una scelta corretta far pagare a tutti i residenti della via e agli automobilisti in generale le negligenze di qualcuno. Seguendo il Suo modo di ragionare bisognerebbe chiudere tutte le strade al traffico perchè c'è chi non rispetta i limiti di velocità, parcheggia in sosta vietata, commette infrazioni di varia natura... Il senso unico non è un "giusto compromesso", è il segnale che la Sua Amministrazione Comunale non sa far rispettare le regole attraverso gli organismi preposti. Per Lei che aveva fatto delle sicurezza e della legalità un pilastro della campagna elettorale tutto questo rappresenta una resa. Ma non è giusto che la Sua "incapacità" a gestire le professionalità municipali ricada negativamente sulla vita di tutti i giorni della gente, la quale non ha la "fortuna" come Lei di recarsi al "lavoro" quando vuole e di usufruire di un posteggio riservato e gratuito sotto l'ufficio. Un chilometro in più o passare dalla Statale a chi deve accompagnare i figli a scuola, fare la spesa, raggiungere il luogo di impiego con i minuti contati cambia l'esistenza quotidiana. In peggio.
Con l'auspicio che possa tornare sulle decisioni prese, La saluto cordialmente

Riccardo Brivio

7 commenti:

  1. Sottoscrivo tutto. Il ragionamento del Segretario del PD non fa una piega ed è molto intelligente. Per fortuna c'è ancora qualche politico che sa usare la testa

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  2. Il problema è che tutti ce ne freghiamo della segnaletica. Se anche mettessero i vigili, è ovvio che quando la via fosse presidiata tutti rispetterebbero, ma un minuto dopo riprenderebbero a fare i cavoli loro. L'alternativa sarebbe un semaforo, ma con obbligo per chi ha il rosso di spegnere i motori... Nei centri storici ormai bisogna favorire pedoni e biciclette, se uno in auto deve fare un chilometro in più non è certo un problema...

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  3. Eh no caro Anonimo (???), eh no, non tutti. Lei forse, non estenda il mancato rispetto delle regole a tutti. Questo è qualunquismo. E se anche così fosse, per ovviare all'inconveniente basterebbe realizzare un percorso protetto con degli archetti in metallo, in modo che due veicoli in contemporanea non ci passano proprio e il senso altarnato verrebbe garantito. Eventualmente si impedirebbe il passaggio ai camion... Vede che a parlare di più magari qualche soluzione viene fuori? Il problema è questo: parlare, confrontarsi, discutere, come chiedeva e pretendeva giustamente il Sindaco quando era in minoranza. Invece il Sindaco va in Commissione solo a comunicare soluzioni già assunte senza lasciare il tempo di analizzare i problemi che si pongono. Ma due teste sono meglio di una. E non sottovaluti il chilometro in più, specialmente in momenti di punta.

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  4. Signor Anonimo (???) parli per lei. Lei se ne fregherà delle regole. Ma se anche fosse una valida alternativa ad esempio sarebbe la posa di archetti in metallo per proteggere i pedoni, così due veicoli contemporaneamente non possono materialmente passare. Vede, l'importante è parlarne, ma prima di decide, invece a Merate si decide senza discutere mai di niente.

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  5. Io le regole le rispetto: dico che purtroppo in Italia, soprattutto alla guida, sono in pochi a rispettarle. L'idea degli archetti è buona.

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  6. Io cercherei una soluzione per poter espropriare quel metro e mezzo dalla proprietà della villa di via Frisia che permetterebbe di allargare la strada e renderla percorribile nei due sensi.
    Inoltre vorrei segnalare che la via San Francesco d'Assisi (in direzione viale Cornaggia), dopo la via privata Francesco Petrarca, è assolutamente priva di marciapiedi e che le macchine sfrecciano come missili e i pedoni rischiano grosso. Una cosa un po' assurda visto che le case che vi si affacciano non sono degli anni 30 e che si poteva imporre ai proprietari, in fase di costruzione, di cedere parte del loro terreno per la costruzione del marciapiedi (a spese loro, ovviamente).

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  7. Sono tutte proposte degne di considerazione e valutazione. Ma il problema sta proprio qui: che nessuno si degna di ascoltarle. Era meglio che il Sindaco esponesse i progetti e desse una quindicina di giorni di tempo per le valutazioni da parte di tutti e poi riconvocasse la Commissione per vedere se qualcuno aveva idee migliori delle sue... Invece come al solito fa e disfa tutto da solo. Ma le strade sono di tutti ed è nell'intersse di tutti che il traffico scorra e nello stesso tempo i pedoni rimangano sicuri

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