giovedì 24 marzo 2011

Le proprie ragioni e le colpe degli altri

Pubblichiamo la lettera inviata dal Segretario del Circolo del PD di Merate Riccardo Brivio a Merateonlinein risposta alla replica del Sindaco Andrea Robbiani su un suo precedente intervento sulla nuova organizzazione della viabilità in centro. in risposta alla


Egr. sig. Sindaco,
per prima cosa La invito a smettere di voltarsi continuamente indietro. Personalmente il presente e il futuro di Merate mi interessano più che il passato, altrimenti potrei rispondere che Lei è sostenuto da chi ha varato il progetto di riqualificazione dell’Area Cazzaniga e di Palazzo Tettamanti, ha aumentato le edificazioni, ha rovinato la circolazione in piazza Italia, ha messo in difficoltà quella successiva (le ricordo che l'ex sindaco Dario Perego è attualmente coordinatore provinciale del PdL, il maggior partito della Sua giunta)...  ma non si andrebbe più da nessuna parte. Inoltre io sono Segretario del Circolo del PD di Merate da tempi recenti e non ho mai assunto ruoli amministrativi, quindi non mi imputi responsabilità che, anche se avessi voluto, non avrei mai potuto assumermi.
Le suggerisco di rileggersi bene, ma veramente bene, il Piano Generale del Traffico Urbano. So che sono centinaia e centinaia di pagine e che Lei ha una certa idiosincrasia per gli approfondimenti: preferisce seguire l'istinto, senza mai entrare nei dettagli: se avrà la pazienza di scorrerlo per intero si accorgerà che non prevede esattamente le modifiche che Lei vuole introdurre, anche perché nel frattempo, grazie al divieto di svolta a sinistra all’incrocio tra le vie Terzaghi e Statale, i flussi di traffico monitorati in fase di redazione del PGTU sono radicalmente mutati. Sarebbe stato pertanto opportuno verificare quelli nuovi. Non si tratta di perdite di tempo, ma di effettuare scelte ponderate, come peraltro richiesto anche da componenti della Sua Giunta.
Sui parcheggi riservati alla Giunta: se lo riteneva sbagliato in passato, perchè si è concesso i pass? E' sempre così. Lei per se stesso trova tutte le giustificazioni e le attenuanti del mondo, ma gli altri non hanno mai scusanti. Vale lo stesso per le emergenze, per i problemi, per la carenza di organico... Quando era in Minoranza diceva una cosa e ora che ha la responsabilità di governare ne dice e ne fa altre.
Sul presunto danno erariale cagionato dalla precedente Amministrazione, non pensavo che Lei fosse un giudice e che la sentenza di colpevolezza fosse già stata emessa. Negli anni indietro è stato presentato un esposto alla Corte dei Conti contro la ex Giunta ma è caduto nel vuoto come penso succederà per quello che dovrebbe essere stato depositato da poco. Se, invece, vuole un mio parere personale, Le posso dire che si è trattato di una decisione legittima e in favore dei cittadini.
Mi spiace anche che ritenga che io non abbia titolo di esprimermi e di chiederLe di rivedere le decisioni prese. Sono cittadino, di Merate, con l’”aggravante” di rappresentare anche un movimento politico, il PD. Come tale, come tutte le persone del resto, ho la facoltà di esprimermi liberamente, oppure chi non la pensa come Lei, non l’ha votata, ritiene siano più opportuni provvedimenti diversi… deve stare zitto? Questa visione la dice lunga sul modo di intendere l’incarico che ricopre.
A proposito del ruolo propositivo dell’opposizione: Lei ritorni in Commissione Urbanistica, Ambiente e Territorio chiedendo anche il parere delle minoranze sulle modifiche viabilistiche, in modo da non limitarsi a comunicare scelte già assunte, e vedrà, ne sono certo, che i commissari le sottoporranno idee su cui confrontarsi. Poi le potrà anche bocciare e sostenere che non sono praticabili, ma prima le ascolti. Perché altrimenti per far ascoltare le proprie idee e portarle a conoscenza della gente e all’attenzione della Giunta si deve necessariamente “andare in piazza” a raccogliere firme. Era Lei a reclamare un ruolo più attivo delle Commissioni quando sedeva sui banchi di opposizione: forse il passato Le interessa solo quando Le torna comodo? Concludo pertanto invitandoLa a una visione più democratica e anche conciliante nei toni e nel modo di porsi della carica di Sindaco che ricopre.
Ad ogni modo non intendo innescare una polemica inutile e mi aspetto che il Sindaco si confronti sulle scelte anche nelle sedi istituzionali opportune, come era solito richiedere quando era in Opposizione, e non solo sui giornali.
Cordiali saluti

Riccardo Brivio

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