lunedì 21 marzo 2011

Negli altri Paese l'edilzia serve per rilanciare l'economia, in Italia non avviene

In edilizia abbiamo registrato una perdita di posti di lavoro negli ultimi due anni, 2009 e 2010,di 250.000 lavoratori in meno, conseguentemente si registra una forte diminuzione di ore lavorate e della relativa massa salari, mentre sono aumentati i lavoratori autonomi. Questo è il segnale non solo della perdita di lavoro ma anche di una deriva verso forme di lavoro irregolare, di lavoro nero. Non si tratta di voglia di imprenditorialità ma di voglia di risparmiare sui costi. Di solito gli Stati in tempi di crisi utilizzano l’edilizia come strumento per sopperire alle difficoltà e rilanciare l’economia, facendo il comparto stesso da traino a altri settori. In Italia ciò non avviene. Servono nuovi investimenti pubblici e il via alle opere già previste da cantierizzare. Va sbloccato il patto di stabilità per incentivare le opere dei Comuni, far decollare il Piano Casa, oltre alla necessità di riformare il sistema degli appalti ponendo maggior attenzione alla legalità. E’ necessaria una riforma fiscale perché non è accettabile che il 90% delle entrate fiscali pesino sul lavoro dipendente e pensionati, e poco più del 10% sul resto di altre forme di lavoro. Agli Stati Generali dello scorso 1° Dicembre a Roma, la Filca-Cisl assieme alle altre associazioni sindacali e Imprenditoriali ha riconfermato queste necessità al Governo ma attendiamo ancora risposte. Per far fronte alla situazione di crisi, per migliorare e aumentare l’attività di prevenzione e sicurezza dei luoghi di lavoro, a Lecco abbiamo siglato un accordo nel luglio 2009, tra le Associazioni Imprenditoriali del settore edile Ance, Confartigianato e le Organizzazioni Sindacali di categoria Filca, Fillea, Feneal. L’accordo prevede, attraverso una convenzione con la Banca Popolare di Lecco, pacchetti di finanziamenti agevolati alle imprese, al fine anche di garantire la copertura finanziaria dell’anticipazione ai lavoratori del trattamento economico di C.I.G per conto dell’Inps prevedendo anche, la sospensione delle rate del mutuo casa ai lavoratori in Cassa Integrazione, cosi come è previsto dalle normative vigenti. Questi sono gli strumenti che aiutano il settore. In un momento di crisi si sostengono le imprese e si affrontano i problemi dei lavoratori. La Filca ha lanciato nel gennaio 2010 il Progetto San Francesco, un’iniziativa congiunta con il sindacato di Polizia Siulp. Il Progetto San Francesco è un programma di promozione e formazione della cultura della legalità e della giustizia condiviso tra la Sicilia e la Lombardia, promosso dalle Federazioni della Sicilia e della Lombardia della Filca-Cisl, con la Cisl della Lombardia e della Sicilia, in coerenza con i percorsi di promozione della legalità e della responsabilità. Riteniamo che un programma condiviso di formazione e informazione possa valere da contributo per la difesa dei diritti e della sicurezza dei lavoratori; valere per la promozione delle buone prassi del ciclo produttivo; valere da strumento di contrasto e prevenzione al crimine organizzato.

Claudio Cogliati
Segretario generale della Filca - Cisl di Lecco

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti prima della pubblicazione verranno vagliati dagli amministratori del blog. Si raccomanda l'educazione e la sintesi.