Radio Padania mi ami, ma quanto mi ami? Mi pensi, ma quanto mi pensi?... Ma quanto ci costi?
Apprendiamo dal Giornale di Merate di ieri, pagina 13, che il Sindaco Andrea Robbiani ha trascorso la festività nazionale dell’Unità d’Italia lavorando nel suo uffici. “Tra una telefonata e una commissione il borgomastro ha trovato il tempo per una chiacchierata con gli amici di Radio Padania Libera ai quali ha relazione la sua giornata di lavoro in un giorno di festa. La telefonata è stata poi trasmessa dalla trasmissione Matrix”. Viene da chiedersi quali incombenze abbia potuto sbrigare quando tutti gli altri collaboratori sono a casa. Viene altresì da domandarsi se il costo di dover tenere aperto il Municipio, con relative spese di corrente, telefono e altre utenze, sia valso il beneficio ricavato da una sola persona al lavoro. E ancora viene da interrogarsi se la chiacchierata con gli “amici di Radio Padania Libera” sia stata a carico dell’emittente leghista oppure se i costi della chiamata ricadano sui contribuenti meratesi. Ci auguriamo che per fini di propaganda politica e per scopi personali non siano stati adoperati apparecchi di proprietà pubblica, altrimenti si prefigurerebbe un utilizzo improprio delle dotazioni comunali. In tal caso sarebbe opportuno che il Signor Sindaco si autodefinisse alla Corte dei Conti.
Apprendiamo dal Giornale di Merate di ieri, pagina 13, che il Sindaco Andrea Robbiani ha trascorso la festività nazionale dell’Unità d’Italia lavorando nel suo uffici. “Tra una telefonata e una commissione il borgomastro ha trovato il tempo per una chiacchierata con gli amici di Radio Padania Libera ai quali ha relazione la sua giornata di lavoro in un giorno di festa. La telefonata è stata poi trasmessa dalla trasmissione Matrix”. Viene da chiedersi quali incombenze abbia potuto sbrigare quando tutti gli altri collaboratori sono a casa. Viene altresì da domandarsi se il costo di dover tenere aperto il Municipio, con relative spese di corrente, telefono e altre utenze, sia valso il beneficio ricavato da una sola persona al lavoro. E ancora viene da interrogarsi se la chiacchierata con gli “amici di Radio Padania Libera” sia stata a carico dell’emittente leghista oppure se i costi della chiamata ricadano sui contribuenti meratesi. Ci auguriamo che per fini di propaganda politica e per scopi personali non siano stati adoperati apparecchi di proprietà pubblica, altrimenti si prefigurerebbe un utilizzo improprio delle dotazioni comunali. In tal caso sarebbe opportuno che il Signor Sindaco si autodefinisse alla Corte dei Conti.
R.I.
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