L'interrogazione posta dal Gruppo consiliare di Minoranza “Insieme per Merate” (clicca sui testi evidenziati in grassetto e in colore azzurro pe accedere ai rimandi) e la risposta del Sindaco Andrea Robbiani fornita durante l'ultimo Consiglio Comunale mi danno l’opportunità di esprimere alcune considerazioni sul Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), nella mia qualità di coestensore in quanto Assessore all’Urbanistica ed al Territorio. Esso fu da me seguito insieme al Sindaco Giovanni Battista Albani, al Responsabile del Territorio Architetto Dario Ronchi ed al Comandante della Polizia Locale Donato Alfiniti, essendo la progettazione stata effettuata a cura della Società "Polinomia" dall’Ingegner Andrea Debernardi e Collaboratori. E’ opportuno ricordare che il PGTU è un documento obbligatorio anche per un Comune quale Merate, come vuole le normativa vigente; inoltre le direttive ministeriali lo definiscono quale “insieme coordinato di interventi per il miglioramento della circolazione stradale dei pedoni, ciclisti, motociclisti, automobilisti e mezzi pubblici…”.
Devo affermare che, dopo il reiterato ostracismo al Piano dell’allora Capogruppo consiliare della "Lega Nord per l’indipendenza della Padania", Andrea Robbiani ed il suo intervento ad esso avverso nella seduta del Consiglio Comunale per l’ adozione definitiva, mi sarei aspettato che, nella veste di Sindaco, ne avesse proposto alla Giunta ed al Consiglio l’accantonamento. In realtà, ho visto, con sorpresa, che il PGTU (definito da lui “un libro dei sogni non permesso a chi amministra”) è stato fatto proprio dal Documento di Piano del PGT (Piano di Governo del Territorio), coredattori l’Assessore all'Urbenistica Andrea Valli, che non credo essere in contrasto, sul tema, con il Sindaco e l’Architetto Ronchi. L’Assessore ai Lavori Pubblici Massimo Panzeri, nell’ultima Assemblea di Merate Centro ha, invece, affermato di avere letto il testo, averlo condiviso in alcune parti e rimesso nel cassetto.
Ho riletto gli interventi dell’allora Capogruppo Robbiani, nel suddetto Consiglio Comunale, rilevando alcune singolari affermazioni quali la recriminazione per non avere, l’allora amministrazione comunale, stilato, contestualmente al raddoppio ferroviario accordi di programma con le Ferrovie Nord (che c’azzeccano?) al fine di aumentare il numero dei treni e l’asserzione categorica, riguardo ai modelli di simulazione, che “la matematica si scontra con la pratica” (povero Pitagora!). Ma a parte tali frasi, spero dal sen fuggite, il Capogruppo affermava non essere necessario imbastire un PGTU per pedonalizzare le vie Manzoni e Quintaberta, già oggetto di decennali discussioni. Sono passati altri due anni, inoltre il parcheggio di piazza Monsignor Natale Basilico è operativo, ma le auto continuano a circolare nelle suddette vie! Inoltre, il senso unico proposto per via Monte Bianco, in una Conferenza dei Capogruppo, non è stato realizzato, né sperimentato pur essendo una “cosa banale”. Voleva, anche, “misurare” le Amministrazioni Comunali, Provinciali e Regionale, perché arrivassero a convergere su un Piano Urbano della Mobilità (PUM) relativo alla “città diffusa” del Meratese (60.000 abitanti); non mi pare che in questo primo scorcio di Consigliatura il Sindacoabbia posto le premesse, quale Sindaco del Comune capofila, per commissionare un tale Piano sovracomunale volto ad armonizzare i singoli PGTU, anzi…! Riguardo, poi, all’auspicio che “bisogna fare in modo che qua arrivino risorse economiche per fare quegli interventi strutturali che aiuteranno a sgravare le ex statali, le 342 dir, 54 e 56…” consta che il problema del nodo di Cernusco e la realizzazione di una nuova strada Lomagna-Calco giacciano nel campo delle cento pertiche. Infine Robbiani auspicava il potenziamento del trasporto pubblico, ma le reiterate promesse di pullman navetta Merate Centro-Frazioni-Stazione sono rimaste malinconicamente tali; rimaniamo in fiduciosa attesa dell’ennesima promessa: gennaio 2011!
Riguardo alla questione di via Terzaghi, il PGTU prevede, alla confluenza con la ex Statale una rotonda ed, in subordine, le canalizzazioni in segnaletica orizzontale per le svolte a sinistra. Ciò perché, data l’entità abbastanza significativa (227 veicoli equivalenti all’ora, dalle ore 7 alle 9) del flusso di traffico che svoltava a sinistra da via Statale a via Terzaghi, la sua interdizione ne convoglia una parte sulle vie Stelvio, San Francesco e Donato Frisia ed un’altra sulla rotonda di viale Giuseppe Verdi. Un approccio razionale al problema doveva consistere nell’ effettuare una simulazione prima che gli interventi fossero resi operativi: avremmo una preventiva configurazione dei flussi, utile al fine di valutarne l’impatto su tutto il sistema viario
comunale. Invece ora siamo qui che ragioniamo sulle sensazioni ed i sentito dire, ma si sa che il Sindaco ha l’allergia per i modelli matematici e preferisce pratici e veloci interventi estemporanei.
Riguardo a via Antonio Baslini già è stata rilevata la singolarità della relativa ordinanza che ne ammette l’accesso ai veicoli (comprese biciclette e carrozzine per disabili) dei soli residenti e dei loro visitatori; divieto ambiguo che può determinare incertezza e contenziosi relativamente alle eventuali sanzioni (l’ennesimo garbuglio all’italiana). Il PGTU classifica la zona residenziale attorno alla chiesa parrocchiale quale Zona a Traffico Moderato (una delle venti ZTM previste per le zone residenziali di Merate), basata sul principio di far convivere, in sicurezza, i diversi utenti della strada, mediante la limitazione della velocità sino a 30 km/h, la continuità dei percorsi ciclopedonali ed il permesso di accesso ai camioncini, solo per carico e scarico. Va segnalato che il flusso veicolare nella via in oggetto, rilevato nel 2005, era di 170 veicoli equivalenti all’ora, leggermente diminuito rispetto all’omologo dato del 1996 (184 v.e./h) e, probabilmente, diminuito ancora a seguito del recente ampliamento di via S. Vincenzo. Il Piano prevede di rendere operativa la suddetta Z.T.M. nella Fase 2 di attuazione dello stesso, ovvero ed indicativamente, dal quarto al settimo anno (2012-2015) dall’adozione definitiva (2008).
Ernesto Passoni
robbiati ha sparato talmente tante palle dai banchi di minoranza che ce ne se sono abbastanza per addobbare tutti gli alberi di natale di merate, così risparmiamo per lo meno sui soldi delle luninarie
RispondiEliminaRobbiani ha preso ancora, in merito alla via Baslini, una delle sue decisioni alla "membro di segugio" tanto per far vedere chi comanda e non chi ragiona.
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