"Voglio vedere adesso quando farete il Piano urbano della mobilità, voglio vedervi tutti voi Sindaci, che vi mettete a parlare di queste cose, quando soltanto due Sindaci per il senso unico di Olgiate sono andati al TAR, voglio vedere cosa succederà, perché è quello che bisogna realmente fare. Qui ogni Comune s’è fatto il suo Piano urbano del traffico, spendendo i suoi 70-80 o 90.000,00 Euro, per definire i suoi sensi unici, che potevano essere fatti anche con criterio dalla Polizia locale, senza poi mettere a posto quello che è il Piano urbano di tutto il comprensorio. Io è quello che voglio vedere, è lì che voglio misurare le Amministrazioni, assieme alla Provincia, assieme alla Regione, è lì che non vedo sinergie". Avete capito di chi è l'affermazone. Sì, avete indovinato. E' proprio del Signor Andrea Ambrogio Robbiani. Era l’11 febbraio 2008 e all’epoca era capogruppo della Minoranza della Lega Nord,. La dichiarazione è quella ruilasciata durante la discussione sulle Osservazioni al Piano Urbano del Traffico (clicca sui testi evidenziati in grassetto e azzurro per accedere ai rimandi). Alla luce ci quello che sta succedendo da quando è Sindaco le parole sembrano quasi un’anticipazione profetica del suo operato. Infatti il "Re Sole delle Alpi" preferisce affidarsi al “qualificato” parere delle Comandante della Polizia Locale Donato Alfiniti per modificare la circolazione stradale, invece che allo studio di seri professionisti che per mesi hanno analizzato flussi di traffico ed effettuato situazioni per proporre le soluzioni ottimali. Le ordinanze sul divieto di svolta a sinistra all’incrocio delle vie Terzaghi/Statale e il divieto di transito ai non residenti in via A. Baslini insegnano. E anche la critica ai Sindaci che non comunicano tra di loro e non considerano la viabilità in termini di comprensorio era un modo per far capire che se sarebbe stato eletto Sindaco avrebbe mandato a monte l’Accordo di programma per l’avvio dell’agenda strategica di coordinamento locale per la definizione del sistema ambientale infrastrutturale e produttivo del Meratese sottoscritto da tutti i Sindaci della zona. Cioè: niente sistemazione dell'incrocio tra la ex Statale 36 e la Provinciale 54 di Cernusco Lombardone. Ma ormai è risaputo, anche tra i Consiglieri comunali della sua Maggioranza: predicava bene e adesso razzola non male ma peggio!
R.I.
A Robbiani qualcuno doveva leggere i diritti all'americana: "Hai il diritto di rimanere in silenzio, ogni parola che dirai potrà essere usata contro di te"... ne ha dette talmente tante e grosse che adesso gli si ritorce tutto contro. Poverino, farebbe quasi pena se non fosse tronfio e pieno di sè. Sarebbe bello che una volta, una, ammetta di aver sbagliato e chieda scusa per le sciocchezze che escono dalla sua bocca.
RispondiEliminaVerba volant, scripta manent. ma in consiglio comunale anche le parole restano. purtroppo la gente ha la memoria corta se no i meratesi sarebbero già andati sotto il municipio a dirgli di dimettersi
RispondiEliminaRobbiani sanno tutti come è fatto. c'è da mettersi il cuore in pace. ma gli altri? possibile che sellitto, sangiorgio, la spezzaferri, valli, panzeri, vivenzio non dicano niente? io non conosco bene merare perchè vengo da fuori e a merate torno a casa la sera e nei fine settimana ma mi sembrano persone intelligento. perchè lo lasciano fare e non gli dicono niente? così ci vanno di mezzo anche loro
RispondiEliminaLa gente è incazzata nera, ma non è che voi dell'opposizione vi state dando molto da fare. Nessuno sa chi siete. Perchè non fate un'assemblea pubblica, raggruppate qualche persona, organizzate una manifestazione su queste cose? Parlate e scrivete tanto ma di concreto non c'è niente e così Robbiani continua a fare quello che vuole e a rovinare Merate
RispondiEliminaA parlare sono buoni tutti, ma quando poi c'è da rimboccarsi le maniche... Secondo me Robbiani non ci credeva nemmeno lui di diventare sindaco e quindi ha sparato tante scemenze tanto per parlare ma adesso che deve governare un paese non sa più dove girarsi e ogni volta che si muove combina guai
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