martedì 16 novembre 2010

Raddoppio ferroviario (in)finito: lo hanno consluso solo sulla carta... dei giornali

Sui quotidiani locali e nazionali campeggiava il titolo della chiusura dei cantieri del raddoppio ferroviario e della conseguenza messa in mobilità dei restanti operai addetti. Ma noi ci chiediamo: ma i lavori sono finiti? A vista d'occhio anche l'inesperto intuisce immediatamente che le opere sono ancora di là da essere completate a regola d'arte. Alla Sbianca il ripristino morfologico della collina sventrata per far spazio alla galleria è ancora oggi cantiere a tutti gli effetti: ma la completeranno mai? I lavori realizzati già mostrano il breve trascorrere del tempo a causa, non solo dei vandalismi, ma soprattutto della scarsa qualità delle opere. E la società appaltatrice, cosa fa? Sbandiera la solidità ed organizzazione dell'azienda. Probabilmente a lavorare in quel modo sono capaci tutti, ma con certe controparti, dei colossi del settore, il potere delle Amministrazioni locali è fortemente limitato. Non deve avere limiti, invece, la sopportazione dei cittadini che difficilmente vedranno ripristinate le condizioni di decoro della loro città. E poi sarebbero dei modelli da imitare.
A.R.

1 commento:

  1. C'e' da chiedersi se la "linea morbida" adottata a suo tempo dal sindaco di Merate: "lasciamoli lavorare in pace, meglio che finiscano il prima possibile", sia stata veramente la più saggia.
    Probabilmente sarebbe stato meglio seguire la linea dura degli altri sindaci (Airuno, Olgiate, Cernusco, Osnago, che alla fine, in proporzione, hanno ottenuto di più

    Lanfranco Consonni

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