mercoledì 17 novembre 2010

Raddoppio ferroviario: adesso bisogna fare rispettare gli accordi assunti da RFI

Non capisco perché Lanfranco Consonni (vedi il suo commento in calce all'intervento "Raddoppio ferroviario (in)finito" [clicca sui testi evidenziati in grassetto per accedere ai riferimenti])accusi l'ex Sindaco Giovanni Battista Albani di morbidezza sui lavori del raddoppio ferroviario. La precedente Amministrazione ha assunto l'incarico quando la Conferenza di Servizio fra i Comuni interessati e Rete Ferroviaria Italiana (RFI) aveva codificato gli interventi da effettuare; si dovrebbe sapere che quanto ivi scritto è come se fosse scolpito sulla pietra. Peraltro stiamo vedendo che la disattesa dell'accordo di programma ad esempio sulla desemaforizzazione di Cernusco Lombardone sta paralizzando la soluzione del problema oltre che il traffico. Ne sanno qualcosa a Olgiate Molgora dove non lo hanno sottoscritto, con un posizione dura, ritrovandosi con il raddoppio non interrato e che taglia il paese a metà. Il Comune Merate ha cercato di migliorare il migliorabile arrivando ad ottenere vantaggiosi interventi, purché non aumentassero le spese e che riporto di seguito:
  1. Eliminare la chicane del sovrappasso ferroviario di via Monte Rosa al versante sud della Roncaglia con il pericolo che qualche auto prendesse la tangente ed entrasse nelle stanze della cascina Folla e villetta attigua. Ciò non fu facile da ottenere, perché la posizione di RFI era che l'eliminazione dei tornanti avrebbe determinato una pendenza superiore a quella stabilita dalle norme; insistemmo per uno studio più accurato ottenendo la configurazione attuale con una pendenza al limite di accettabilità.
  2. Non era stato previsto il ripristino della continuità del sentiero a Pianezzo da Pagnano, partendo da via Lunga: ciò ha richiesto la realizzazione di un ponte sul Molgora (non previsto) e di un sottopasso ferroviario, ancora in alto mare, perché non agibile.
  3. Non era stata prevista una pista ciclopedonale per il collegamento Pagnano - Stazione di Cernusco a partire da via Promessi Sposi, con la costruzione di un secondo ponte sul Molgora
  4. Sfiorando la deroga alle normative ferroviarie si è ottenuto di non abbattere un ripostiglio in muratura a servizio di una casa e prossimo alla fascia di rispetto dei binari.
  5. E' stato impossibile eliminare la residuata strada del Calendone, trasformandone il sedime in terra cotivabile per problemi burocratici connessi con l' eventuale alienazione al Privato da parte del Comune. Sarebbe auspicabile che l' attuale Amministrazione lo facesse.
  6. Il ripristino della morfologia dei terreni ed, in particolare, della Roncaglia è scritto nei documenti della Conferenza dei Servizi per cui RFI è tenuta a completarlo
  7. E' stato chiesto ed ottenuto di smussare una curva a gomito del Molgora e di eliminare un impedimento sul letto del torrente
  8. E' stato chiesto che il sottoferrovia, spesso allagato, fosse corredato di segnaletica verticale per pericolo di inondazione della strada (non apposta), di semafori (poco visibili; non si sa se funzionanti ed in base a quali "input"); peraltro sembra che l'acqua che allagò il sottoferrovia, a ferragosto, provenisse dall'ex depuratore del Ceppo: bisogna verificarlo per eliminare la causa prima. Non mi pare siano stati effettuati interventi a seguito dell'allagamento e dell' interrogazione di "Insieme per Merate".
  9. E' prevista la piantumazione per mitigare l'impatto visivo delle barriere fonoassorbenti. 
Gli interventi 2) e 3 sono stati "barattati" con la non realizzazione del marciapiede sud della sottovia da via Promessi Sposi al Nibbio.
Il tutto è stato ottenuto, sudando le fatidiche sette camicie e con travasi di bile, mediante incontri, verbali e lettere. Lanfranco dovrebbe saperlo! Ora è inutile fare piagnistei e lamentazioni; bisogna che l'Amministrazione comunale prenda in mano le carte ed una penna, spulci gli interventi pattuiti scrivendo accanto: fatto, non fatto. I nostri Consiglieri dovrebbero stimolare l'Amministrazione in tal senso!


Ernesto Passoni

1 commento:

  1. LA Linea morbida del sindaco Albani verso RFI è stata una SUA scelta ESPLICITATA PIU' VOLTE E DA LUI RIVENDICATA, argomentando che alla fine avrebbe pagato rispetto a quella più battagliera dei sindaci confinanti.
    Sino ad oggi i sindaci confinanti hanno ottenuto di più, in proporzione.
    E' scontato che l'attuale amministrazione, sollecitata da IMP, deve prendere in mano la losta delle cose da fare e spuntare.

    Lanfranco Consonni

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