mercoledì 20 ottobre 2010

Il Pgt aumenta l'urbanizzazione e favorisce i proprietari di terreni e delle aree dismesse

Il quadro conoscitivo del Piano di Governo del Territorio (PGT) è ormai delineato e, per quanto riguarda gli insediamenti ed il cambiamento di destinazione d’uso dei terreni, possiamo trarre qualche prima considerazione. Il Gruppo consiliare di "Insieme per Merate" ha presentato suggerimenti e proposte  relativamente ad uno dei documenti del Piano (Documento di Piano-D.d.P.) (clicca sui testi evidenziati in grassetto per accedere ai riferimenti indicati) e la sua rispondenza alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Il giudizio complessivo è negativo, perché l’aumento delle urbanizzazioni è consistente e stravolgente rispetto all’inversione di tendenza posta dall’ultima Variante di Piano Regolatore; sono stati favoriti, inoltre, i grandi proprietari di terreni e di insediamenti industriali dismessi.
Avevano annunciato: “Basta cemento. Difendiamo la terra dei Nostri Padri. Padroni a casa nostra”. Ora, sui documenti del PGT, scrivono che permetteranno:
  • 55.000 mq di ulteriore superficie urbanizzata
  • 63.060 mc di ulteriore edificazione residenziale
  • 60.995 mc di ulteriore edificazione produttiva e terziaria
Di seguito analizziamo il Piano riguardo agli insediamenti residenziali e produttivi. In un successivo intervento esamineremo il Piano dei Servizi.

1. Premessa
Ampia e completa nel Documento di Piano (D.d.P.) è l’osservanza delle indicazioni dei Piani Territoriali degli Enti Locali Superiori, forse con una certa ridondanza all’interno dei diversi documenti. Rileviamo una dicotomia fra i principi ambientali e paesaggistici enunciati nel documento e l’urbanizzazione prevista nel documento stesso (Ambiti di Trasformazione, ATR) e nel Piano delle Regole (Ambiti di Completamento, AC), specialmente quella che implica nuovo consumo di suolo. Il Piano Generale del Traffico Urbano vigente è fatto proprio dal D.d.P. sia nelle diagnosi che nelle strategie, per cui non comprendiamo, perché l’Amministrazione ne prescinda nei quotidiani ed estemporanei interventi sulla viabilità. O lo revocano facendone, obbligatoriamente uno nuovo, o lo seguono anche con gli inevitabili aggiustamenti che il Piano stesso prevede. L’ edificabilità (ATR5) dell’area in via Laghetto preclude a priori la possibilità di realizzare la bretella con Cernusco, contrariamente alle decisioni prese a livello sovracomunale.

2. Dimensionamento di Piano
Il D.d.P., al paragrafo “Lo strumento urbanistico di Merate” (pg 165) recita: “Il passaggio da questo PRG (approvato dalla Regione nel 1998) alla Variante Generale del 2005 è sostanzialmente consistito in una diminuzione di circa 56.000 mq di funzioni residenziali ed in un aumento delle funzioni produttive di circa 23.000 mq con, globalmente, una contrazione della superficie urbanizzata di circa 33.000 mq”. Viene quindi da chiedersi se quelli della Lega, quando erano in Minoranza leggessero i documenti? In compenso le “Disposizioni d’Attuazione” (pag 5) prevedono, rispetto alla situazione attuale, un aumento della superficie urbanizzata di 55.000 mq, calcolato sommando 20.900 mq di nuove aree urbanizzate provenienti dagli ambiti di trasformazione ( 82.000 mq totale meno 61.100 mq già previsti nel PRG vigente) e 34.100 mq delle aree di completamento (41.100 mq totali meno 7.000 mq già previsti nel PRG vigente). Alla faccia dei cultori dell’opzione zero! Da questi dati comparati non emerge che il processo di consumo di suolo in atto nel corso del decennio ed interrotto nella Variante PRG del 2005, venga a cessare con le linee di questo PGT.

3. Criteri di compensazione, di perequazione e di incentivazione
Pur essendo chiaramente indicato che la scelta di avvalersi della perequazione (hai un terreno che vuoi edificare con un certo volume: io Comune ti do analoga volumetria, però dove indico io) è rimessa alla determinazione dell’ Ente, riteniamo insufficiente l’impiego fatto di detto strumento nel Piano.In particolare vedremmo in modo favorevole una sua applicazione più ampia per incentivare il recupero di alcuni parti dei diversi centri storici presenti nel Comune di Merate. Il criterio di compensazione è stato applicato in modo stravolgente , come viene più avanti riportato. Il PGT dovrebbe dare indicazioni sul recupero, specialmente nei Centri Storici, di volumi non utilizzati né, allo stato, utilizzabili, ad esempio mediante diminuzione degli oneri di urbanizzazione e dei costi di costruzione.

4. Sistema residenziale, produttivo,terziario
- Sistema residenziale
Prendiamo atto del dimensionamento prospettico dell’edificabilità per una popolazione residenziale di circa 15.600 abitanti (con le edificazioni realizzate e non utilizzate si arriva, presumibilmente a 16.000). E’ negativo che non si sia aggiornato il censimento dei volumi residenziali (ci risulta un migliaio di alloggi non utilizzati) e produttivi, vuoti a diverso titolo; tale valutazione avrebbe permesso di tarare meglio le esigenze. Contrarietà a nuove edificazioni nel corridoio ecologico (Cassina e Sartirana), già non recepite dal vigente PRG e come da conferma TAR.
- Sistema produttivo
Il comparto primario (agricoltura) è salvaguardato ed auspicabilmente valorizzato anche per la valenza di difesa del paesaggio. Riguardo al comparto secondario (industriale) valutiamo positivamente il recepimento dell’ Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata (APEA) da 46.500 mq, nell’ambito del Polo Produttivo del Meratese, così come previsto dalla Provincia (PTCP) ed, a suo tempo, contrastata dagli attuali Amministratori.
- Sistema terziario
Si accenna alla cosiddetta Cittadella della Salute presso l’Ospedale; riteniamo che il PGT debba essere più incisivo e determinato, anche alla luce di ipotesi e documenti preliminari elaborati dalla precedente Amministrazione.

5. Ambiente
Valutiamo molto positivamente il recepimento dell’ipotesi di ampliamento del Parco Adda Nord, attualmente in itinere presso la Regione, nella sua significativa configurazione, proposta da Merate e recepita nel Piano di Coordinamento del Parco; l’analisi dei punti di forza e debolezza individua in detto ampliamento un caposaldo in ordine alla conservazione del corridoio ecologico fra i due Parchi, come previsto da Regione e Provincia. Il corridoio ecologico nord fa parte della Rete Ecologica Regionale del relativo Piano Territoriale con elementi naturali di primo livello. In considerazione della buona disponibilità di aree standard, dell’esistenza di un’unica area dedicata ad orto sociale in Sartirana e della presentazione di una istanza relativa si propone di inserire nei documenti del PGT la possibilità di creare orti sociali, preferibilmente distribuiti nelle Frazioni ed in Merate Centro. L’assegnazione ai Cittadini, in concessione per uso gratuito, di tali orti, stimola ed agevola l’attività ricreativa soprattutto degli anziani favorendone la socializzazione e diffondendo la pratica di attività rurali.
Per quanto concerne la vulnerabilità dovuta a piogge intense il PGT, in presenza di zone vulnerabili (torrente Molgora, Sartirana, Cassina), dovrebbe prevedere la ripresa degli studi, già effettuati, per eventuali interventi (tubazioni ed eventuali vasche volano).

6. Sistema infrastrutturale sovracomunale
La variante alla Sr 342 dir fra Cernusco Lombardone (Esselunga) e la via del Calendone, prevista dal PTCP è stata oggetto di analisi da parte degli Estensori del Piano Generale del Traffico Urbano (Ing. Andrea De Bernardi- Studio Polinomia) che hanno quantificato nel solo 25% l’effetto drenante rispetto al traffico attuale; tale valutazione ne ridimensiona in modo significativo la necessità. Essa, inoltre, andrebbe ad attraversare, in trincea o in galleria, la valle del Molgora in una zona di pregio, parte della quale è stata inserita nel Parco Regionale di Montevecchia. Chiediamo, quindi, che il PGT si esprima in modo più esplicito riguardo l’eliminazione di detta ipotesi progettuale eliminandone il tracciato sulla cartografia con le opportune motivazioni atte a giustificare la modifica alla Provincia ed al Comune di Cernusco, oppure si esprima un parere della Amministrazione in carica in merito alla valenza viabilistica della soluzione.

7. Gli Ambiti di Trasformazione (ATR)
Segnaliamo alcune criticità riscontrate in alcuni degli ambiti di Trasformazione proposti.
- ATR 2 su via S. Marcellino di Cassina, per l’ubicazione nel corridoio ecologico rispetto al quale l’intervento fu cassato nell’ultima Variante di PGT (conferma TAR) e per la criticità idrologica connessa con la falda affiorante (sedime di un antico lago). La cartografia indica che nella zona le edificazioni possono essere effettuate con pesanti interventi atti ad evitare allagamenti.
- ATR3 su via Statale: segnaliamo un contrasto con il vincolo posto dal PTCP circa l’ubicazione dell’insediamento artigianale, nel corridoio ecologico, in un’area espressamente esclusa dallo strumento provinciale. Per l’ intervento si propone, utilizzando lo strumento della perequazione, l’ubicazione nell’APEA prevista a sud di via Bergamo (SP 54), nella logica del PTCP circa la concentrazione nell’APEA stessa delle attività produttive
- ATR5: Punto di contrarietà è inoltre la previsione di questo insediamento artigianale, in via Laghetto, che escluderebbe a priori la possibilità di realizzare la tangenzialina Merate Cernusco, prevista dal PGTU, inserita nell’Accordo di Programma del 29.1.2009, sottoscritto dalla Provincia e dai Comuni del Meratese relativo alle infrastrutture. In compensazione l’operatore cederebbe terreni in zona campo di calcio ed a Bagolino per la costituzione del Parco Agricolo Urbano (PAU). Ravvisiamo, inoltre, una contraddizione con quanto enunciato a pg 137 del D.d.P “ Fase 2 che include il potenziamento del sistema vie Bergamo/Como (con la realizzazione della bretella di connessione all’ex statale)” Inoltre l’edificabilità del comparto commerciale andrebbe ad avere un impatto negativo sulla viabilità dell’arteria via Como-Bergamo ampiamente oggetto di analisi nel PGTU.
Proponiamo, per le motivazioni sopra addotte ed in coerenza con il PTCP di allocare l’intervento nell’APEA.

8. Le Aree di Completamento (AC)
Esaminiamo le Aree di Completameto (AC) critiche, perché prevedono nuovo consumo di suolo.
- AC*1: edifici di appoggio alla Residenza Sanitaria Assistenziale di Villa Cedri “compensati” con la cessione di un’area per fruizione pubblica a ridosso del Parco delle Piramidi.
- AC*2: villa in via S. Francesco all’interno del Parco del Biffo, “compensata” con la cessione di un’area a sud di via De Gasperi (nord Bagolino) per la costituzione del PAU.
- AC3: edifici sul lato ovest del cannocchiale Belgioioso “compensati” da un’area al Bagolino a costituire il PAU.
- AC9: serre per coltivazione florovivaistica “compensate” da un’area al Bagolino a costituire il PAU
Ben cinque interventi prevedono compensazioni con lotti di terreno: AC*1/Cedri compensa al Parco Piramidi, mentre ATR 5/Laghetto, AC*2/Biffo sud, AC3/Belgioioso e AC9/serre Auchan compensano al Bagolino. Si è fatto un percorso a ritroso: vogliamo il PAU al Bagolino? Ne individuiamo i lotti costituenti, li denominiamo compensativi e concediamo le edificabilità richieste dai proprietari in altri luoghi. Crediamo che il bilancio costi (paesaggistici) e benefìci sia largamente a favore dei primi! Inoltre non ci sembra affatto prioritaria la creazione del PAU e di standard di qualità a fronte della cospicua disponibilità (48 mq/abitante contro i 18 minimi previsti dalla Regione). Non siamo a Milano; a Merate basta fare un chilometro dal centro per trovarsi in campagna. Il Comune ha già il “problema” di gestire le proprie aree verdi; se ne acquisisce altre dovrà probabilmente affittarle ad agricoltori/allevatori che avranno il bisogno di coltivarle, tipicamente a foraggio e granaglie, anche perché la disponibilità di aree agricole si sta riducendo a detrimento delle attività (basta sentire le Associazioni degli agricoltori).
Infine il meccanismo delle compensazioni premia, inevitabilmente, solo i grandi proprietari terrieri.

9. Permessi di costruire convenzionati
In sostanza sono i vecchi interventi di Edilizia Definita (ED con parametri geometrici degli edifici predefiniti dal Comune); quelli previsti dal PRG (totale: 8.760 mc per 58 abitanti) sono confermati e se ne concedono due nuovi, a Brugarolo, per un totale di 12.000 mc ed 80 abitanti

10. Edilizia Residenziale Pubblica
Non è previsto alcun intervento

11. Paesaggio
Sarebbe opportuno che il PGT desse indicazioni in ordine alla eliminazione dei cartelloni pubblicitari posti in fregio alle strade sovracomunali, nel territorio comunale, così come attuato nel confinante Comune di Cernusco Lombardone. Tali cartelloni deturpano i paesaggio e costituiscono motivo di distrazione per gli utenti della strada.

12. Piano Urbano Generale dei Servizi del Sottosuolo (PUGSS)
L’Ufficio Tecnico dispone di elaborati riguardanti una ricognizione dei sottoservizi che sarebbe opportuno completare ed allegare al Piano dei Servizi.

Ernesto Passoni
per il Gruppo di "Insieme per Merate"

8 commenti:

  1. grazie tino, illuminante come sempre. hai fatto un lavoro utile e interessante per tutti i cittadini, e sono la maggioranza, che non hanno tempo e voglia di leggere tutti i faldoni. anche la maggioranz adovrebbe fare un bigino del pgt ma probabilmente non ha interesse per nascondere le magagne e le furberie

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  2. non riesco a trovare sul vostro blog e nei documenti del pgt il dato degli appartamenti e dei capannoni vuoti. penso sia importante prima di costruire qualcosa di nuovo capire se c'è veramente bisogno. temo che se non si distrugge il territorio per accontentare i soliti immobiliaristi e questo non è giusto. mi sapreste fornire qualche indicazione? grazie

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  3. perchè non fate una riunione nelle frazioni per raccontare queste cose se no nessuno le viene a sapere. quando eravate in opposizione l'altra volta eravate più vicini alla popolazione e vi facevate vedere di più in giro

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  4. Condivido pienamente le critiche al PGT di Merate. Purtroppo però l'impostazione è molto simile al PGT di Olgiate Molgora, adottato lunedì scorso (e queste sono scelte politiche, non tecniche). Per questo motivo ho votato contro.
    Per un grande partito, non sarebbe male guardare un pò anche a casa propria, altrimenti si perde credibilità.

    Roberto Pezzuto (Consigliere comunale indipendente di Olgiate Molgora)

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  5. Il Lettore che chiede conto degli appartamenti e i capannoni vuoti ha ragione: abbiamo chiesto la ricerca dei dati su alloggi e capannoni vuoti, ma siamo rimasti senza risposta; tale stima dovrebbe essere stata la prima cosa da fare. Gli ultimi dati risalgono al censimento del 2001 da cui risultava che gli alloggi vuoti, a diverso titolo costituivano il 6 % del patrimonio residenziale di Merate (circa 350 su 6000), considerato fisiologico in base alle dinamiche del mercato immobiliare. Avremo il dato in occasione del censimento 2011 e la sensazione è che si conteranno almeno 700 alloggi non utilizzati (il 10 % degli attuali 7.000). Purtroppo Merate, come altri Comuni della fascia lombarda collinare, è da anni diventata una sorta di salvadanaio che, invece di denaro, contiene mattoni che si rivalutano nel tempo con saggi più alti degli interessi bancari o di altri investimenti. Inoltre il timore di ritrovarsi un inquilino moroso e di difficile rimozione scoraggia dall' affittare; ciò non è etico, ma così vanno le cose.
    Riguardo ai capannoni vuoti la situazione è ancora più oscura, però la sensazione è che a Merate non ce ne siano tantissimi; il problema riguarda di più la fascia sud est della Provincia (es.Robbiate, Verderio)

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  6. Penso che la filosofia che sta dietro ai PGT sia molto pericolosa: contrattazione continua tra pubblico e privato, perequazioni, compensazioni... Era molto meglio la logica degli azzonamenti dei PRG

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  7. bello e interessante approfondimento. grazie milla altrimenti noi cittadini non riusciremmo a sapere niente del pgt

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  8. Vi ringrazio per il bel lavoro e l'accurata sintesi proposta. Queste cose però vanno dette a tuttu i cittadini che non sanno niente del PGT. Durante le riunioni della Giunta nelle Frazioni si è parlato di tutto tranne che delle cose più importanti e del PGT.

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