giovedì 21 ottobre 2010

Stangata in arrivo per i pendolari: da gennaio biglietti e abbondamenti più cari del 30%

Le tariffe saliranno da 90  a 400 euro in più all'anno mentre i servizi verranno ridotti dal 3 al 7%. Sulle strade lombarde si riverserebbero così da 100.000 a 250.000 auto in più con ulteriori 500 milioni di chilogrammi di anidride carbonica immessa in atmosfera.

Dopo le dichiarazioni dell’assessore Cattaneo, che prevede aumenti tariffari compresi tra il 15% ed il 35%, da far entrare in vigore da gennaio 2011 su tutti i servizi di trasporto pubblico (treni, bus, metro, urbani ed extraurbani), abbiamo provato a fare delle simulazioni dell’impatto sui pendolari. Il risultato è che, per i pendolari, nell’ipotesi di incremento massimo (e più plausibile) delle tariffe, si prospetta un maggior costo in seconda classe per andare al lavoro o a scuola variabile dai 90 (tratta da 1 a 5km) a oltre 400 euro per le tratte di 71-80km. Per vedere le proiezione degli aumenti a seconda delle fasce chilometriche clicca qui ...>>
Gli effetti della riduzione di passeggeri trasportati, che non troverebbero più conveniente utilzzare il mezzo pubblico in Lombardia, consisterebbero in una riduzione dal 5% all’11%, senza contare gli effetti di riduzione dei servizi. Sulle strade lombarde si riverserebbero, per converso, da 100.000 a 250.000 auto in più, con le conseguenze facilmente immaginabili sul piano dell’inquinamento, della congestione e dell’incidentalità. Le sole emissioni aggiuntive annuali di Co2 sarebbero tra i 200 ed i 500 milioni di chilogrammi. Nonostante questi fortissimi aumenti tariffari, gli effetti sul riequilibrio economico del sistema del trasporto pubblico sarebbero limitati, tanto che la necessità di tagli passa dal 7% nell’ipotesi di aumenti tariffari del 15%, al 3% nell’ipotesi di aumenti massima. Ciò è dovuto all’effetto di contrazione dei passeggeri, che agisce sul totale della domanda e quindi su tutti gli introiti. Nell’ipotesi massima, infatti, l’elasticità della domanda sottrarrebbe al sistema ben 90 milioni, a fronte di un taglio di risorse probabile di 200 milioni. Una ulteriore perdita di risorse sarà dovuta alla ricontrattazione delle aziende, che, efficienti o no, cercheranno di alzare il prezzo, sottraendo ulteriori risorse costate lacrime e sangue ai pendolari, per salvaguardarsi dalle incognite della caduta di passeggeri da una parte, delle ripercussioni interne in termini di occupazione e della perdita di efficienza. Inoltre, la diminuzione delle risorse totali disponibili porterà ad una maggiore incidenza dei costi non comprimibili, determinando un aumento dei costi unitari di produzione e, soprattutto, per ogni passeggero trasportato, e quindi avremo un sistema meno complessivamente meno efficiente ed efficace.
I dati tariffari costituiscono un campanello d’allarme anche per i pendolari di tutta Italia perchè facilmente trasferibili al caso di tutte le altre Regioni, se queste seguiranno medesima strada, veramente poco condivisibile, che la regione Lombardia, per bocca dell’assessore Cattaneo, ha intenzione di intraprendere. Nei prossimi giorni invieremo le nostre proposte alternative per trovare nuove risorse in modo equo, migliorando l’efficacia e l’efficienza dei servizi e, nel caso sia strettamente necessario, una ripartizione dei maggiori costi più equa ed ecologicamente sostenibile. Ma soprattutto tutti i pendolari e i gruppi presenti sull’intero territorio nazionale, devono mobilitarsi, inviando sin da ora la loro protesta ai rispettivi governatori e al governo centrale.

Comitato pendolari Milano-Lecco, Comitato pendolari Mandello, Comitato pendolari Calolziocorte-Valle S. Martino Comitato MMML (Milano-Monza-Molteno-Lecco), Comitato Pendolari Bergamaschi CPB, Comitato pendolari Rovato-Chiari-Rovato, Comitato pendolari LeNord, Comitato pendolari LeNord Milano-Asso, Comitato pendolari Merate, Comitato InOrario Milano-Mantova, Comitato Milano-Mortara, Comitato pendolari Tortona, Comitato Milano-Varese, Comitato Milano-Seregno, Legambiente Lombardia

4 commenti:

  1. Patrizia Liscai Milano21 ottobre 2010 alle ore 17:31

    I treni diventano roba di lusso, tagliano i servizi, non ci danno i bus per la stazione e poi dobbiamo anche lasciare le macchine in rimessa perchè inquinano!!! ma c'è qualcuno che è in grado di guidare quetso paese di m...!!!

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  2. ... rendiamo grazie al nanetto nostro ... oggi e sempre ... !!!

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  3. Antonio Ferilli di Monza21 ottobre 2010 alle ore 18:05

    Per lavoro viaggio molto e in altri Paesi le tariffe del TPL sono molto più care che in Italia: in Svezzera, ma anche in Inghlterra. Però lì almeno in servizio è impecabile. I treni sono puntuali e se non proprio moderni almeno puliti e decorosi. Da noi invece si paga tanto per un servizio pessimo.

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  4. ci stanno portando alla rovina!!!

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