Mi fa piacere osservare che la vostra attenzione è rivolta anche al tracciato alternativo alla 342dir. Non è una novità che, sin dal 1997, contestiamo questa variante stradale, all'epoca chiamata "Strada dei Sindaci". Sia l'ex sindaco Giovanni Battista Albani, sia Tino Passoni, così come Lanfranco Consonni e molti altri, sono a conoscenza delle battaglie e di tutte le osservazioni ufficiali, regolarmente protocollate, che in tutti questi anni ho inoltrato ai vari livelli isituzionali a nome del Comitato 342dir. Istanze che, purtroppo, hanno avuto esito negativo. E' inutile che elenchi le date e i riferimenti, perchè i documenti sono agli atti e sono conosciuti dai precedenti amministratori comunali.
So che il primo commento che farete è che sono direttamente interessata dalla variante della 342dir, essendo la mia abitazione posizionate all'imbocco dell'ipotetica galleria, o, come meglio credete, nel luogo ideale dove mettere un distributore di benzina, come beffardamente mi suggerivate quando si affrontava l'argomento... Ovviamente, chi ha potere politico decisionale si guarda bene dal far passare una tangenziale dal suo orticello. A volte, chi ha un incarico istituzionale non approfitta delle opportunità, anche economiche, che, in determinate circostanze, vengono offerte per risolvere i problemi viabilistici.. Il raddoppio ferroviario ne è un esempio... Ma tralasciamo questo aspetto.
Preferisco puntualizzare i rischi che deriverebbero dalla realizzazione della variante stradale prevista negli strumenti urbanisitici, approfittando dell'esperienza del raddoppio ferroviario, che, tra l'altro, dista solo poche decine di metri. Sarebbe bene che parlaste con chi ha vissuto in prima persona questa esperienza, con chi è stato espropriato (e non è ancora stato risarcito), con chi ha subito i danni alle abitazioni situate lungo il tracciato della ferrovia. Soprattutto parlate con chi teme che il suo terreno sia stato contaminato da tutto quello che la "Perego Holding" può averci occultato (clicca sui testi evidenziati in grasseto e in colore diverso per accedere ai riferimenti approfondimenti)... Con chi ha visto perdere di valore il suo immobile.. In questo caso non ero direttamente interessata, non avevo proprietà direttamente coinvolte... Purtuttavia, come si suol dire, ci ho messo la faccia, oltre che il tempo e le spese, per la salvaguardia del territorio. Perchè l'hai fatto, direte voi.. forse per supplire alle mancanze di chi aveva l'obbligo istituzionale di farlo...
Detto questo, ritorniamo all'oggetto di discussione.
Mi permetto di allegare alcune osservazioni relative alla famosa "riga" tracciata sulle tavole della VAS, preliminare al PGT , riga ripresa dal PRG e a sua volta diciamo "imposta" dal PTCP, Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Mi fa piacere che l'Ing. Ernesto Passoni, al punto 6 delle sue osservazioni, abbia evidenziato a proposito della variante alla 342dir: "Essa, inoltre, andrebbe ad attraversare, in trincea o in galleria, la valle del Molgora in una zona di pregio, parte della quale è stata inserita nel Parco Regionale di Montevecchia". Aggiungo, da parte mia, che il tracciato ipotizzato contrasta anche con le norme tecniche, non solo perchè inserito nelle aree a rischio di esondazione del torrente Molgora, ben evidenziate nello stralcio allegato -OssVas- (clicca sul tsto evidenziato in grassetto per accedere al documento) ma anche con la (figura 107 della VAS) fattibilità geologica -V. Estratto della Carta di fattibilità geologica per le azioni di piano (fonte: Studio Geologico Comunale, marzo 2010), in quanto l'area interessata rientra nella classe 4 rossa a cui si aggiungano anche i vincoli di captazione idrica come da ripetute osservazioni inoltrate negli scorsi anni all'Amministrzione Comunale di Merate.
E tutto questo comporta rischi ben più gravi ai residenti o agli immobili che rientrano nell'area interessata dal tracciato.
Auspicando che quanto sopra sia tenuto in debita considerazione nell'ambito della discussione del PGT, cordialmente saluto
Marisa Viganò
La ringraziamo per il suo contributo che reputiamo qualificato e utile al dibattito sul PGT. Eventualmente se lo desiderano, provvederanno Giovanni Battista Albani, Ernesto Passoni e Lanfranco Consonni a risponderle sulle vicende passate. Ci preme però rassicurarla che nessuno del gruppo di "Insieme per Merate" ha mai pensato che il suo impegno a favore di Pagnano fosse dettato dal fatto che lei abita in quella frazione e sia direttamente coinvolta degli interventi infrastruttura eseguiti o ipotizzati. Sa bene che il suo parere è sempre stato tenuto in debita considerazione e le sue opinioni sono state molto apprezzate anche dalla precedente Amministrazione, altrimenti non si spiegherebbe il fatto che le è stato proposto di candidarsi con la nostra lista. Se le è stato chiesto di "metterci la faccia" anche con noi è perchè la reputavamo e la reputiamo persona valida e capace che avrebbe potuto offrire molto alla popolazione con la sua esperienza e la sua conoscenza del territorio e contribuire anche attraverso l'attività amministrativa a risolvere le situazioni problematiche con cui Pagnano sta facendo i conti. Per quanto in loro potere i nostri Consiglieri comunali terranno quindi certamente in debita considerazione le sue indicazioni. Purtroppo sino ad oggi non ci è ancora stata offerta l'opportunità di discutere di scelte politiche in merito al PGT, perché il Signor Sindaco Andrea Robbiani ha più volte ribadito che prima la Maggioranza deve formulare la propria proposta e poi, solo poi, dopo l’adozione in sede di osservazioni, anche le Opposizione potranno formulare suggerimenti ed esprimere un parere.
RispondiEliminaE' meglio lasciarla la riga della strada così si evita di costruire di case. Tanto la provinciale lì non la faranno mai perchè mancano i soldi. La viganò ha già fatto casini quando si è opposta al sovrappasso della ferrovia. è animata da buone intenzioni, ma è meglio che in questo caso lasci perdere se non vuole che la valle della molgora venga tutta edificata. la fascia di rispetto è una garanzia per tutti.
RispondiEliminaE' vero. L'impegno della signora Marisa Viganò è lodevole e a Pagnano le devono essere grati, ma deve stare attenta che le sue ragioni non si ritorcano contro alla popolazione, naturalmente non per colpa sua. Fino a quando sarò indicata la variante della 342dir con la relativa fascia di rispetto saremo certi che nessuno potrà costruire nulla, altrimenti, non subito ma magari tra cinque o dieci anni quella zona potrebbe essere resa edificabile.
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