venerdì 17 dicembre 2010

La trave e la pagliuzza

Ho letto l'articolo di Merateonline sulle rimostranze di Giovanni Battista Albani in merito agli appalti per il ciclopedonale di via Promessi Sposi. Non entro nel merito della procedura di affidametno dell'appalto, perchè non conosco l'iter..
Dico solo che è vergognoso che il Comune debba ora spendere dei soldi per quella ciclopedonale, quando la "Todini" (l'impresa appaltatrice del raddobbio) avrebbe fatto gratis il lavoro. Il Comune nella veste dell'assessore Ernesto Passoni ha rifiutato la proposta. E' una cosa nota a tanti e mi stupisce che Giovanni Battista Albani faccia le pulci proprio per questo appalto.
E' meglio stendere un velo pietoso su tutta la faccenda raddoppio, soprattutto se si confronta quello che non ha fatto la precedente Amministrazione di Merate rispetto a quanto invece hanno chiesto e ottenuto gli altri Comuni limitrofi. Basta fare un giro a Olgiate, dalle parti del nuovo parcheggio a est del ponte di Bianca e guardare la loro ciclopedonale, illuminata coi Led. Confrontate cosa è cambiato a Olgiate col raddoppio rispetto a Merate.
A Pagnano hanno fatto un sottopasso che si allaga ogni tre per due, la via Monte Rosa che va bene come autodromo, rifatta senza illuminazione, nonostante siano dieci anni che i residenti la chiedono, via Monte Bianco in condizioni pietose e senza illuminazione... E Via Calendone? Quanto volte ho chiesto di far alzare la quota della sede stradale per evitare l'allagamento, quando la Molgora esonda. Per non parlare della situazione alla Roncaglia, con i proprietari dei terreni che temono di avere i campi contaminati da chissà cosa.
La precedente amministrazione, facendo da scaricabarile l'un l'altro, ha lasciato i proprietari abbandonati a se stessi. Nessuno del Comune ha risposto alle loro richieste di aiuto
E' vergognoso!

Marisa Viganò

4 commenti:

  1. Gent.ma Marisa Viganò se la precedente Amministrazione ha sbagliato ha pagato i propri errori con la sconfitta elettorale. Adesso la responsabilità spetta a chi ha vinto e quindi auspichiamo che si appelli agli attuali Amministratori con la giusta foga con cui si rivolgeva a quelli passati, anche se temiamo che a volte basti poco per "rabbonire" le persone... Non ci pare infatti che i problemi di Pagnano che lei ha citato siano stati risolti nel corso dell'ultimo anno e mezzo. Eppure non abbiamo scorto sugli organi di stampa locale gli attacchi e le critiche (legittimi e probabilmente anche giusti e meritati) che invece aveva lanciato contro la precedente Giunta. Anche altre affermazioni ci paiono ingenerose ma se lo riterranno opportuno risponderanno le persone direttamente tirate in ballo. La ringraziamo comunque per il suo contributo e per le sollecitazioni. Sappiamo che sono volte per al bene della Frazione, come testimoniato anche dalla Benemerenza Civica che l'attuale Amministrazione Comunale le ha doverosamente assegnato.

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  2. E brava la Marisa, come la Calvi. Quando c'era Albani non andava bene niente: raddoppio, strade, decoro urbano... Adesso non è cambiato nulla, anzi è peggio. Ma dal rosso-arancione si è passati al verde azzurro e allora va tutto bene. Poteva candidarsi poichè le è stato chiesto ma non ha accettato perchè parlare da fuori è facile ma da dentro tutt'altra cosa. Meglio salvarsi la faccia e non sporcarsi le mani... Il silenzio e il consenso valgono bene un ambrogino!
    Francesco

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  3. Parte di quanto afferma Marisa non è vero. E più precisamente:
    - non è vero che Todini avrebbe fatto gratis le opere: la situazione di cantiere di Olgiate è ben diversa da quella di Merate, lì siamo in centro paese e la zona dove sono state fatte le ciclabili è stata interessata dai lavori;
    - il sottopasso si allaga per problemi alle pompe che dovrebbero smaltire l'acqua piovana. Non si allaga per strane esondazioni ma per un problema elettrico legato al quadro che dovrebbe essere risolto;
    - ritengo che il sottopasso sia ben migliore del sovrappasso prima previsto;
    - per quanto riguarda l'illuminazione, come Cernusco dei contributi da RFI siamo riusciti ad ottenerli (curca 1000 euro a punto luce) ma li abbiamo dovuti anticipare, e non ci sono stati ancora rimborsati;
    - quanto alla procedura seguita, concordo con l'assessore. Tra l'altro le imprese del meratese sono state invitate all'appalto gemello, quello per la sistemazione di via Stoppani tra Pagnano e Cernusco che è stata vinta dall'Impresa Mandelli di Merate. In ogni caso gli inviti sono a cura dei funzionari (è la Bassanini che lo impone) ed a rotazione;
    - infine: è facile parlare, ma nessuno si candida: perchè?
    Giovanni Zardoni

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  4. Io penso che almeno per i nostri paesi bisogna partire dal presupposto che gli amministratori scelgono di impegnarsi perchè hanno passione per la loro comunità, senza negare un pizzico di compiacenza che è innegabile. Questo per dire che si può anche sbagliare nelle decisioni, ma nessuno lo fa apposta o per cattiveria, tantomeno per interesse. Il raddoppio a Pagnano forse è stato gestito male, non lo so, con il senno di poi è facile affermarlo, ma tutti quelli che ci hanno messo la testa lo hanno fatto per trovare il compromesso migliore per tutti. Compromesso perchè non si può pensare di ottenere tutto a costo zero. Ho partecipato a diverse assemblee a Pagnano dove si è parlato del problema, con Dario Perego prima e Battista Albani dopo e ognuno dei cittadini diceva la sua che contraddiceva quella dell'atro: sottopasso, sovrappasso, passaggio qui, passaggio là, strada da questo lato... E' accaduto lo stesso con la viabilità con petizioni e contropetizioni. Ciò a significare la complessità delle scelte da prendere. Ernesto Passoni poi ci ha messo passione e studio. E ascolto, perchè la porta del suo studio e quella del sindaco sono sempre rimaste aperte per raccogliere proposte e anche lamentele. Si critica troppo facilmente e senza cognizione di causa. Tutti parlano ma pochi si sporcano le mani. Non è il caso di Marisa Viganò che si è sempre impegnata e condotto le sue battaglia a volto scoperto, però a volte anche lei dovrebbe per lo meno concedere il befenicio del dubbio agli amministratori ed essere più cauta nei giudizi perchè le vicende complesse - e il raddoppio lo è una vicenda complessa - non sono mai di facile soluzione e intrarpretazione.
    D.

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