mercoledì 24 novembre 2010

Penna rossa

Gentile sig. M.A., è un peccato che non voglia firmarsi per esteso, anche perché il suo pezzo è davvero divertente e azzeccato. Suvvia, c’è davvero da aver paura di Emilio Zanmarchi tanto da celarsi dietro pseudonimi o sigle? Non sapevo e non credevo d’incutere timore!
Prima d’altro la ringrazio per aver tradotto le mie parole con fedeltà assoluta al significato che desideravo avessero. Lei ha ragione, potevo essere più chiaro e lineare; in seguito cercherò di applicarmi meglio in tal senso. Vorrei sapere però se l’appropriatezza di linguaggio sia una colpa grave, e quindi sia meglio che molli le briglie alla mia lieve dislessia, risparmiandomi quindi la fatica di rileggere varie volte prima di firmare e spedire.
In quale seggio poi mi avrebbe visto leggere Platone? Lei fa sfoggio di un’erudizione assai più solida e convincente della mia; la mia è una cultura da comune adulto che preferisce leggere nei pochi tempi liberi da altre occupazioni anziché seguire l’offerta televisiva o dedicarsi ad altri passatempi.
Le proporrei di fare da “ghost writer” (scrittore fantasma, al servizio dello scrittore ufficiale) a me, ai miei colleghi di maggioranza come a quelli delle minoranze, ché tutti ahinoi in qualche erroraccio prima o poi incappiamo. Il restare dietro al velo dell’anonimato le dovrebbe garbare, oltretutto.
Con ironia, naturalmente...

Emilio Zanmarchi
Assessore Persona e Famiglia,

Istruzione e Servizi Sociali

P.S.: La vera cosa importante è che il Piedibus per la Scuola di via Montello c’è, sta crescendo grazie all’apporto di sempre più cittadini, anche afferenti al vostro Gruppo. È una bella cosa, è una cosa di tutti. Posso approfittare per rinnovare anche qui l’appello a partecipare come volontari? Grazie.


Spettabile assessore, non mi qualifico perché non lo ritengo opportuno e necessario, non perché abbia paura di lei, non ne vedrei il motivo. Preferisco non qualificarmi perchè non sono un personaggio pubblico, non sono stata candidata ad alcuna carica, non amo apparire. Declino anche l’offerta di collaborare con lei e i suoi esimi colleghi, sebbene concordi nel ritenere che avreste bisogno di un grosso aiuto non già per rimediare a qualche errore (chi non li commette?), bensì nel comunicare alla popolazione alla quale dovreste rendere conto maggiormente di come utilizzate le risorse municipali. Ma temo, ahimè, che qualc-uno si faccia forte del consenso ricevuto dagli elettori e lo interpreti non come un mandato, ma come l’autorizzazione a fare ciò che vuole per cinque anni, senza che nessuno lo disturbi o intralci i suoi piani. Reputo tutti capiscano a chi ci si stia riferendo… Ero peraltro convinta che fossero stati stanziati la bellezza di 20.000 euro a una avvenente addetta alle pubbliche relazioni per occuparsi degli aspetti comunicativi, sebbene nessuno abbia ancora compreso quali siano le sue credenziali e con quali criteri sia stata scelta, a parte la frequentazione comune del medesimo centro ginnico. Sul piedibus non si può che essere tutti dalla stessa parte, quindi non mi stupisce che collaborino anche appartenenti a “Insieme per Merate”. Il piedibus non è della maggioranza o dell’opposizione, è della città e per la città. Proprio per questo magari sarebbe stato opportuno pensarci prima invece che perdere un intero anno. Ma meglio tardi che mai. Bisogna poi riconoscere che non deve essere facile orientarsi appena vinte le elezioni. Dunque osi e approfitti: che più gente possibile partecipi come volontaria del piedibus. Concludo: non si lasci ingannare dalle citazioni, sono di uso comune, mentre ho notato che leggeva Platone mentre era al seggio elettorale alle amministrative del 2004 come rappresentante di lista. La ringrazio ancora per la sua replica civile e, questa volta sì, piacevole da leggere. Questa volta senza ironia alcuna.

M.A.

3 commenti:

  1. Siamo bel lieti, anche per il futuro, di ospitare interventi qualificati e utili al dibattito e alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica per determinati argomenti, come quelli dell'Assessore Emilio Zanmarchi. Se può essere utile siamo anche disponibili in occasioni specifisce e su particolari questioni ad evitare "repliche" per favorire un confronto sereno.

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  2. gentile Redazione , vedo che come titolo indica " Penna Rossa " perchè l'Assesore si qualifica, mentre Lei gentile Signora, in qualità di capo redazione dovrebbe non solo mettere le iniziali, ma sicuramente è sempre meglio della PENNA VERDE IL GRANDE CAPO che scrive dal suo PC durante il consiglio comunale.

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  3. Il titolo "Penna rossa" in verità lo ha indicato lo stesso Assessore, ci è parso bello, in linea con gli interventi divertenti e lo abbiamo lasciato. M.A. poi non è capo redattore, sia perchè non siamo un giornale (nè abbiamo la pretesa di esserlo e nemmeno lo vogliaomo) sia perchè non ci sono "capi" o responsabili ufficiali. Siamo un po' anarchici, nel senso che la redazione, nel senso di redattori che curano la gestione del blog, è composta da un gruppo di giovani e meno giovani che hanno mano libera. Poi ci arrivano anche contributi esterni, tramite e mail, che provvediamo a pubblicare, come nel caso di quello di M.A. e dell'Assessore Zanmarchi. Sul vizio di qualcuno di giocare col Pc in Consiglio Comunale lo sappiamo e lo abbiamo già scritto, non solo dell'Assessore Giuseppe Procopio, ma anche di "Penna Verde" che si divertiva a inviare commenti al nostro blog mentre avrebbe dovuto essere impegnato a presidere una sedura di Consiglio Comunale.

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