sabato 6 novembre 2010

Trasporto pubblico in Lombardia: tagli del 12% ai servizi e aumenti dei biglietti del 30%

La somma dei tagli ai servizi e della tariffe proposte dall'Assessore regionale  comporterebbe una perdita di utenti che può essere stimata nel 9%, causando un incremento delle auto circolanti in Lombardia pari a 200.000 veicoli e quasi 400 milioni di chilogrammi di gas serra in più. A pagare sono sempre e solo i pendolari

 I pendolari giudicano irricevibili le proposte fatte ieri sera, venerdì 5 novembre, al tavolo Traposto Pubblico Locale (TPL) della Regione Lombardia relativamente ad aumenti tariffari e tagli ai servizi (clicca sui testi evidenziati in grassetto e con il colore azzurro per accedere ai rimandi).
Nel corso della serata, l'Assessore Raffaele Cattaneo ha evidenziato non solo l'impossibilità di utilizzare, per mitigare gli effetti del taglio alle risorse per i trasporti pubblici, i fondi FAS (ndr: Fondi per le aree sottoutilizzate), ma anche di incrementare le entrate attraverso una azione di riequilibrio finanziario delle risorse all'interno del sistema della mobilità.
La proposta dell'Assessore consiste, di fatto, in tagli ai servizi sino al 12% e di aumenti tariffari del 25% con punte sino al 30% per la corsa semplice. La somma dei tagli ai servizi e della tariffe comporterebbe una perdita di utenti che può essere stimata nel 9%, causando un incremento delle auto circolanti in Lombardia pari a 200.000 veicoli e quasi 400 milioni di chilogrammi di gas serra in più.
Sono state rigettate le proposte dei pendolari, che chiedevano una maggiore oculatezza nell'utilizzo degli investimenti, in particolare dei 25 miliardi connessi all'EXPO, ai fini di aumentare la velocità commerciale dei trasporti pubblici, anche mediante la predisposizione di un Piano della Mobilità regionale.
L'Assessore Cattaneo ha completamente ignorato che l'aumento della velocità commerciale, previsto entro il 2011 come obiettivo dal Patto TPL, consentirebbe, se perseguito, di ottenere maggiore produttività ed incrementi di utenza e di introiti ben superiori ai tagli della manovra, con grandi benefici ambientali ed economici. Vengono clamorosamente contraddetti gli altri obiettivi del Patto del TPL di incremento degli utenti del trasporto pubblico e di diminuzione dell'utilizzo dell'auto privata.
Tutto il peso della manovra viene quindi scaricato sui pendolari, sugli utenti dei trasporti pubblici e sui lavoratori del settore a causa delle preclusioni ideologiche nella ricerca di un maggiore equilibrio delle ricadute della manovra economica, perseguibile, ad esempio, con la ricerca di nuove risorse, quali una piccolissima rimodulazione delle accise sui carburanti.
Riproporremo le nostre soluzioni in occasione dell'audizione da parte della V Commissione Trasporti e Territorio del Consiglio regionale della Lombardia, prevista per giovedì 11 novembre.


2 commenti:

  1. Bravi questi leghisti che parlano di ambiente, difesa del verde, sviluppo sostenibile ma non trovano i soldi per la povera gente che deve andare al lavoro o a scuola e vuole farlo inquinando poco utilizzando il treno invece che la macchina. E a Merate la solfa non cambia: dove è il servizio di bus navetta per la stazione annunciato venti volte? Costa troppo? Invece si sperperare denaro pubblico per le luminarie e i dossi colorati Robbiani sfrutti i soldi per le cose importanti. I soldi che butta via non sono i suoi ma nostri. Se lo ricordi quando risponde indisponente a chi lo critica. Lui non è il padrone di Merate lui è un dipendente della popolazione!!! E se non lo ha capito che vada fuori dalle balle subito!!!

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  2. I soldi per il meeting di Rimini, le sedi della Regione all'estero, le consulenze, le scuole private... quelli di Cl però li trovano. Ma per le cose importanti che servono a tutti gli euri non ci sono mai!!!

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