sabato 4 giugno 2011

Il 20% degli alloggi a Merate sono vuoti

Il 30 maggio 2011 si è tenuta una riunione pubblica per la presentazione degli ultimi aggiornamenti alle parti sociali. Purtroppo poca la rappresentanza delle stesse (livello provinciale): Confedercenti, Confartigianato, Confindustria e Collegio dei Geometri, tutte al livello provinciale.
La Professoressa Cristina Treu ha ripercorso l’ultimo tratto del percorso del PGT che è ripreso dopo la sentenza del TAR Lombardia sulla figura delle Autorità che, per Merate, ad esempio sono state definite nelle persone del Segretario Generale (Autorità Procedente) e del Responsabile del Territorio (Autorità Competente).
Riguardo al Documento di Piano gli aggiornamenti effettuati sono stati determinati dai suggerimenti e dalle proposte di Enti (ASL, Provincia, Comuni limitrofi, Parchi Regionali, Portatori di interessi, Cittadini). Ad esempio il mondo imprenditoriale ha interesse per l’Ambito Produttivo Ecologicamente Attrezzato (Polo sovracomunale di via Bergamo); quello commerciale per i negozi di prossimità; quello agricolo per il non ulteriore consumo di suolo (come propugnato dalla nota di Insieme per Merate).
Riguardo alla demografia osserva come la popolazione sia composta da 3500 persone al di sopra dei 65 anni; le famiglie sono sempre più con meno componenti; gli alloggi sono sempre più sotto occupati.
Riguardo agli Ambiti di Trasformazione (ATR) si accenna ai tre confermati, come riportato nella precedente nota sul PGT; essi dovranno essere realizzati entro 5 anni dall’Approvazione.
Particolare attenzione è stata posta al potenziamento delle mobilità collettiva e “dolce”.
Il Prof. Peraboni richiama il Piano delle Regole riprendendone i contenuti strategici che si riflettono in una trasposizione, a livello locale, del Piano Regionale Territoriale, dei suoi contenuti paesistici. I permessi di costruire potranno essere convenzionati in modo da obbligare il privato a sostenere gli oneri per i cosiddetti standard (infrastrutture di interesse pubblico: marciapiedi, wi-fi, ecc.)), oltre a quelli stabiliti dalle usuali normative; ovviamente la loro quantità sarà commisurato all’ entità dell’intervento e proporzionale alla variazione della valorizzazione urbanistica.
  • AC1: attuale comparto agricolo, angolo vie Agnesi e Cernuschi per una trasformazione a residenziale
  • AC2: comparto ex industriale Diana per una trasformazione a residenziale/terziario
  • AC3: completamento ex Tessitura sulla Statale
  • AC4: ampliamento di un ambito produttivo in via Campi
  • AC5: ampliamento a punto vendita dell’ambito florovivaistico in zona Bagolino.
Il comparto commerciale si limiterà a superfici fino a 1000 mq.
La superficie del Comune è suddividibile in tre macroaree: tessuto urbano consolidato, aree agricole, aree in salvaguardia non soggette a trasformazione.
Riguardo al Piano dei Servizi si accenna alla possibilità che un’area privata che il Comune destina a servizi possa essere compensata con la concessione di volumetria in altro ambito più consono.

Considerazioni generali e tempistica verso l’Adozione
Il PGT, a differenza del PRG, è uno strumento più flessibile e variabile in funzione di opportunità successivamente intervenute. Entro i primi di luglio dovranno pervenire gli ulteriori suggerimenti e proposte delle Forze Sociali e quelle di tutti rispetto alla Valutazione Ambientale Strategica aggiornata (VAS 2). In seguito si effettuerà la seconda Conferenza VAS; successivamente il PGT potrà essere portato in Consiglio Comunale per l’Adozione cui seguiranno gli adempimenti di rito prima di arrivare all’ Approvazione. L’Assessore Valli prevede sedute di Commissione Comunale riguardanti le istanze industriali sull’APEA e su destini dell’Area Betonvilla

Interventi delle rappresentanze sociali
Il Responsabile dei Confesercenti della Provincia di Lecco critica l’attuale e le precedenti Amministrazioni per la scarsa attenzione ai Centri Storici; contesta la risposta negativa del Sindaco all’edificazione di un albergo, risposta basata sull’ asserita scarsa vocazione turistica di Merate.
Dice basta ai capannoni, molti dei quali invenduti e afferma l’esistenza in Merate di 1500 alloggi vuoti a diverso titolo (Insieme per Merate ne aveva quantificati un migliaio). Se tale numero dovesse essere confermato dal prossimo censimento ci troveremo di fronte ad un dato dirompente in quanto rappresenterebbe più del 20 % del patrimonio immobiliare meratese ed un vero e proprio spreco in sé anche se rappresenta un salvadanaio per i proprietari. Gli esperti indicano nel 6% la quantità fisiologica di alloggi vuoti in ragione della legge di mercato.
Su tale base contesta la destinazione residenziale delle aree industriali dismesse, in alternativa ne suggerisce la destinazione artigianale con lotti di qualche centinaio di mq.
Il Rappresentante del Collegio dei Geometri di Lecco rileva la mancanza di strategia, per un Comune capofila come Merate, riguardo alla viabilità sovracomunale (nodo di Cernusco, SR 342 Dir)
Prossimo appuntamento sul PGT: venerdì 10.06.2011, ore 18.


Ernesto Passoni

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