venerdì 3 giugno 2011

Lago di Sartirana: evitiamo l'accanimento terapeutico

Nell'asssemblea del 31 maggio 2011 su Lago di Sartirana gli Amministratori non hanno spiegato quanto segue: come si è arrivati alla Ordinanza sull' asportazione delle cannette? Quali sono stati i passaggi (Comitato di Gestione, Comitato Scientifico, Commissione Paesaggio, Provincia, etc.)? Perché il carattere di indefferibilità e urgenza dell'operazione quando nella scheda 3A del Piano SIC essa poteva essere effettuata entro un anno dall'approvazione del Piano stesso (aprile 2011)? Nella stessa scheda si scrive che lo scopo dell'operazione è quello di rallentare l'interramento ed aumentare la diversità del microhabitat all'interno del canneto. Detta affermazione mi lascia perplesso. Qualcuno dice che che i canali creati servono a creare circolazione, ma basta andare a verificare per vedere che i corpi galleggianti si guardano bene dal muoversi; ovvio perché il tempo di ricambio di tutta la massa d'acqua del lago è di 2 anni e mezzo (quasi uno stagno. I lavori hanno corrisposto al progetto? Questo prevedeva il taglio, a livello dell'acqua, o lo sradicamento come avvenuto? Gli esperti della Bicocca hanno detto che il Lago è un biotopo, che è nato 10.000 anni fa e che morirà per riempimento fra qualche migliaio di anni. L'uomo, nell'ultimo secolo, con l'antropizzazione del contesto ne ha accelerato il processo. Quali i rimedi? Minimizzare gli interventi antropici evitando di immettervi le fogne; non immettere pesci estranei all' habitat; non concimare i terreni dei terreni circostanti; non rimestare il limo per non aumentare il tenore di fosforo. Dalle relazioni degli esperti si desume che operazioni costosissime e dall'esito incerto, quali sfangamento o wash-out (fleboclisi del lago) siano disdicevoli.Il lago di Sartirana, per sua natura, non potrà mai avere la trasparenza del Lago di Carezza ed è forzare la natura pensare di avvicinarsi a tale condizione. Non turbiamo i delicati equilibri chimico fisici e biologici; lasciamolo in pace (come deve essere per una riserva naturale) e non facciamo accanimenti terapeutici.

Ernesto Passoni

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