Invio il documento approvato dalla conferenza dei sindaci del meratese in merito allo stabilimento Bessel-Candy di Santa Maria Hoè. Il documento è stato inviato all’assessore alle Attività produttive della Provincia di Lecco Fabio Dadati, accompagnato da un invito a coinvolgere le forze imprenditoriali lecchesi, perché – pur dipendendo Candy da Confindustria di Monza Brianza – è indispensabile che il sistema delle aziende lecchesi si faccia carico del problema.
La Conferenza dei sindaci del meratese esprime una forte preoccupazione per la situazione venutasi a creare nello stabilimento Bessel-Candy di Santa Maria Hoè, per il quale la proprietà ha prospettato la chiusura dell’attività in tempi brevissimi per spostare la produzione in Cina.
La delocalizzazione della produzione comporterebbe la perdita del posto di lavoro per 204 dipendenti (tra cui 26 coppie) che difficilmente potrebbero ricollocarsi in zona, oltretutto in un periodo nel quale le opportunità di lavoro sono scarse a causa della perdurante crisi economica.
Riteniamo non sia accettabile che una decisione di questo genere possa essere presa in modo unilaterale senza un confronto con le parti sociali e le istituzioni del territorio, considerando le ricadute che si verrebbero a determinare e tenuto conto dei vantaggi di cui ha goduto l’azienda all’atto dell’insediamento.
I sindaci del meratese chiedono all’azienda di assumersi le proprie responsabilità considerando non solo i dati economici del proprio bilancio ma anche gli impatti sociali che la prospettata decisione determinerebbe sul territorio in cui è insediata. Pertanto chiedono all’azienda di aprire un tavolo di trattativa con i rappresentati dei lavoratori e le istituzioni locali che abbia come obiettivo l’individuazione di una prospettiva di rilancio produttivo per l’insediamento di Santa Maria Hoè e che attivi gli ammortizzatori sociali eventualmente necessari a dare corpo a questa prospettiva anche per non disperdere le competenze e le capacità tecniche acquisite dalla Candy e dai suoi lavoratori.
I sindaci fanno altresì appello alle forze imprenditoriali del territorio lecchese affinché si attivino per trovare una soluzione che eventualmente comprenda anche il passaggio di proprietà dello stabilimento in un’ottica di rilancio produttivo e chiedono a Provincia (anche in considerazione del Patto per lo Sviluppo recentemente sottoscritto) e Regione di attivare le iniziative necessarie affinché il settore degli elettrodomestici mantenga unità produttive nel territorio lecchese e in Lombardia.
Paolo Strina
Presidente della Conferenza dei Sindaci del Meratese
per i sindaci di Airuno, Brivio, Calco, Cernusco Lombardone, Imbersago, Lomagna, Merate, Montevecchia, Olgiate Molgora, Osnago, Paderno d’Adda, Perego, Robbiate, Rovagnate, Santa Maria Hoè, Verderio Inferiore, Verderio Superiore
e via con lo scaricbarile,gli imprenditori si appellano ai politici i politici si appellano agl'imprenditori,ma applicare 1 soluzione neanke a parlarne
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